Crossover
Segui la storia  |       
Autore: Suikotsu    11/04/2009    4 recensioni
Un malvagio negromante cerca di impossessarsi degli artefatti più potenti del creato per realizzare i suoi diabolici scopi: quattro eroi, riuniti dalla volontà degli dei, uniranno le loro forze per sconfiggere lui ed i suoi spietati generali. Mentre la guerra infuria, un potentissimo elfo corrotto, seguendo la volontà del suo dio, ha liberato un terrificante esercito di demoni, per poi stringere un'alleanza con gli elfi oscuri.
Questa è la mia prima fic: all’inizio sembrerà un po’ banale, ma ci saranno numerosi personaggi e alcuni colpi di scena; consigliata a chiunque piacciano le storie ricche di combattimenti. Se vi ho incuriosito leggete, e lasciate un commentino!(ma non siate troppo severi)
Ho messo “non per stomaci delicati” perché le scene di combattimento spesso sono violente.
Importante: se dovessi commettere dei plagi fatemelo sapere. Grazie!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga, Libri, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 86: LA FIAMMA DELLA FENICE



Mentre la battaglia infuriava, Evandar e Malekith erano andati l'uno alla ricerca dell'altro, e ben preso si incontrarono.
Le creature che cavalcavano si alzarono in volo, in modo da essere fuori dalla portata delle frecce.
"Malekith! Pagherai per tutto quello che hai fatto alla mia gente!"
"Taci! Io dovevo essere il re degli elfi! La tua dinastia ha usurpato il mio trono! Muori!"
I due dragoni ruggirono e si lanciarono l'uno contro l'altro, ciascuno nel tentativo di sovrastare l'altro.
Ognuno dei due incassò potenti zampate, e gli artigli stridettero contro le dure scaglie; i cavalieri si tennero saldamente attaccati, e con la mente cercarono di leggere i pensieri del loro rivale.
Dopo una breve lotta Seraphon riuscì a graffiare Loromir sugli occhi, per poi allontanarlo con una zampata.
Mentre il drago barcollava, Malekith alzò la spada e scagliò un fulmine, ma Evandar lo respinse con un muro magico.
I dragoni si allontanarono per potersi studiare.
Loromir ruggì e si gettò contro il rivale, mentre il suo cavaliere tagliò le corde che lo tenevano saldo e lo imitò, assalendo Malekith.
Il re dei drow parò i colpi, poi si liberò dei lacci per poter combattere meglio e i due ingaggiarono una violenta prova di forza; lo scontro fra i due draghi però era feroce, e i due caddero nel vuoto.
I draghi non parvero preoccuparsene e continuarono a lottare, lanciandosi vampate di fuoco e cercando di azzannarsi a vicenda.
Mentre cadevano i due re continuarono a scambiarsi dei micidiali colpi.
"Il tuo drago ti ha abbandonato, Evandar?"
"Anch'io so volare, cosa credi?"
Malekith si fermò a mezz'aria, mentre Evandar continuò a cadere; tutto d'un tratto, però, la sua armatura cominciò a brillare, e dalla schiena fuoriuscirono due ali dorate.
Il re dei drow rimase scioccato, ed osservò il rivale risalire nonostante le ali non si muovessero.
"Come diavolo hai fatto?!"
"Semplice: l'Armatura della Fenice è dotata di ali magiche, più dure del mithril, ma che mi permettono di volare."
"Ti avrò lo stesso!"
Il due si scambiarono dei terribili colpi, poi Malekith allontanò il nemico con un calcio e lanciò una pioggia di raggi neri, ma Evandar contrattaccò lanciandone di azzurri.
I due volarono l'uno contro l'altro, continuando a combattere.
"Non riuscirai mai a sconfiggermi! Conquisterò Silvermoon, e ridurrò in schiavitù il tuo popolo!"
Evandar lanciò un fulmine che venne fermato dallo scudo.
"Non lo permetterò! E anche se vincessi, cosa conti di fare? Allearti a colui che governa Shaddar-Nur?"
Le spade e gli scudi si incrociarono.
"Mai. Lo ucciderò non appena avrà conquistato la capitale degli umani. Non avrà più la forza di opporsi ad un esercito come il mio. E poi mi approprierò delle gemme che ha raccolto!"
"Le gemme? Ti riferisci alle Gemme Elementari?!"
Malekith fece volare via lo scudo di Evandar.
"Sì!"
Le armi si incrociarono nuovamente.
"Cosa credi di poterne fare? Un malvagio non può controllarle!"
"Ci riuscirò in parte! E se non ne sarò capace, le donerò al mio dio Khaine, che in cambio mi renderà ancora più forte!"
Malekith allontanò il rivale con un calcio che lo fece precipitare per qualche decina di metri, poi Evandar riprese l'equilibrio, solo per vedere che il suo nemico stava volando contro di lui.
Evandar schivò il colpo, lanciò un grido ed abbatté la sua spada con tutta la sua forza sullo scudo, incrinandolo.
"Dovrai fare di meglio!"
Il re degli elfi mise una mano dietro la schiena, e prese alcune delle placche che costituivano le code della sua armatura.
"Hu?"
Le piume metalliche furono lanciate e Malekith le parò con lo scudo, nel quale si conficcarono.
"Non resisterà a lungo! Uccello di fuoco!"
Alle spalle di Evandar comparve una sagoma cremisi che spiccò il volo e si scontrò contro il re dei drow, facendolo precipitare.
Malekith, resosi conto di essere in svantaggio in aria, decise di scendere e di combattere a terra.
Evandar lo imitò, e le ali ritornarono nella corazza.
"La tecnica dell'uccello di fuoco...un incantesimo potente, ma io ne ho creato uno migliore."
"E sarebbe?"
Il re rinfoderò la spada e incrociò le braccia.
"Un incantesimo che mischia il Fuoco con l'Oscurità!"
"Si da il caso che anch'io ne abbia concepito uno più forte!"
"Dimostramelo!"
Evandar si mise nella stessa posizione di Malekith, e davanti ai due si formò una sfera, rossa per il primo, nera per il secondo.
Le sfere cominciarono a cambiare forma, assumendo l'aspetto di due maestose fenici.
"Ali della fenice!"
"Ali delle tenebre!"
I due uccelli si scontrarono l'uno contro l'altro, scatenando un poderoso vento e distruggendosi a vicenda.
I re rimasero in piedi, determinati a non cedere.
"Sei forte, lo riconosco." - ammise il drow.
"E tu sembri irriducibile."
Il re fenice venne avvolto da un alone dorato.
"Le mie risorse sono molte. Non sperare di vincere!"
Evandar saltò verso l'alto, restando sospeso a mezz'aria mentre le placche delle code della sua armatura si staccarono, moltiplicandosi e cominciando a roteargli attorno.
"Pioggia di fuoco!"
Le piume di metallo presero fuoco e piovvero a decine verso il re dei drow, che si preparò a riceverle.
"Stormo delle tenebre!"
Con un gesto Malekith creò decine di pipistrelli che si scontrarono con le fiamme, perendo ma fermandole.
I due re non diedero alcun segno di cedimento.
"Sembra che sia uno scontro alla pari." - disse il più giovane.
Malekith alzò il pugno destro.
"E allora vediamo. Che ne dici di usare una bella cometa?"
"Ci sto."
I due concentrarono il loro potere in un pugno.
"Cometa lucente!"
Il re dei drow, però, lanciò un attacco diverso.
"Fulmine nero!"
I raggi neri non vennero fermati dalla cometa, che al contrario fu schivata, e colpirono in pieno Evandar, sbattendolo a terra.
"Ha ha! Piaciuta la sorpresa?"
Il re degli elfi si rialzò.
"No. Il tuo colpo non ha avuto grande effetto, tanto ero protetto da degli incantesimi, per non parlare dell'armatura."
"Tu credi?"
"So che il fulmine nero agisce in un secondo tempo, ma contro di me non funziona. Ti mostrerò cos'è un vero fulmine!"
Evandar fu avvolto da un alone azzurro.
"Fulmine celestiale!"
Il re creò una pioggia di fulmini azzurri, tanto rapidi che Malekith non poté fare nulla per evitarli.
"Facciamola finita! Ormai sei sconfitto! Pugno diabolico!"
Il colpo non ebbe alcun effetto fisico, ma le barriere mentali di Malekith furono indebolite.
Evandar ripeté il colpo altre tre volte, distruggendo la mente del rivale.
"Ed ora sei finito! Fantasma diabolico!"
Il guerriero puntò il dito sul nemico, lanciando un piccolo raggio bianco che ne attraversò la mente.
Malekith barcollò, sentendo un dolore terribile alla testa.
"Ed ora vivrai di persona i tuoi peggiori incubi. Il mio colpo consumerò la tua mente e ti porterà alla pazzia!"
Malekith cadde a terra, poi alzò lo sguardo.
"Non mi fai paura!"
Il re dei drow cercò di colpire l'avversario con la spada, ma questi la fermò con una mano; sotto i suoi occhi increduli Evandar si trasformò in una gigantesca fenice, che sputò una vampata di fuoco che lo avvolse.
Le fiamme frantumarono completamente l'armatura e la spada, e il re dei drow vide il suo corpo ustionato, poi provò di nuovo quel dolore atroce sulla sua pelle, sentendo il fuoco che bruciava il suo corpo ed il suo spirito.
Il re vide la sua carne che veniva consumata, scorgendo le ossa del suo corpo.
Malekith era di nuovo a terra, e vide Evandar trionfante dinnanzi a lui.
"Sei sconfitto. Non puoi più fare nulla. Ora morirai!"
La spada argentata del re degli elfi si abbatté sul rivale, spaccandogli il cranio.
Evandar fissò il suo nemico che si rotolava a terra, urlando di dolore e in preda a terrificanti visioni.
"Questo colpo non lascia scampo. Se fossi stato un avversario da poco avrebbe distrutto i tuoi nervi, ma con uno come te non sarà così facile."
Malekith ansimò e alzò lo sguardo verso il nemico.
"Ha, ti sei ripreso in fretta. Nessuno fino ad ora aveva mai resistito."
"Io...sono il re degli elfi oscuri...noi siamo la razza più potente...non posso perdere."
"Sei molto coraggioso. Saresti stato un grande re se il tuo cuore non avesse ceduto al Male."
"Taci! Sono stati i tuoi predecessori a spingermi a questo!"
"Il tuo desiderio di vendetta è lecito, ma ti sei fatto trasportare delle passioni. Malekith, sei stato un rivale formidabile, ma adesso questo combattimento è concluso. Addio."
Evandar alzò le braccia al cielo, poi le incrociò e si mise in posizione.
"Il tuo regno termina qui. Ali della fenice!"
Il maestoso uccello creato partì verso Malekith; il re cercò di muoversi, ma i colpi avevano paralizzato il suo corpo impedendogli di muoversi rapidamente, così contattò il suo drago con la mente, ma non sarebbe arrivato in tempo.
La fenice si scontrò con un corpo ed esplose in un'onda di luce rossa.
"Mio...signore..."
"Kouran!" - gridò il re dei drow.
Il capitano della Guardia Nera era stato colpito in pieno, e nonostante la sua armatura aveva riportato ustioni su tutto il corpo.
Kouran cadde a terra.
"Vi ho difeso, maestà." - gemette prima di morire.
"I tuoi sudditi ti sono fedeli."
"Sono il loro re! È dovere di ogni suddito difendere il proprio signore con la vita! Evandar, per questa volta te la do vinta, ma ci rivedremo ancora!"
Seraphon passò a volo radente e Malekith saltò sulla creatura.
"Ritirata!" - urlò cercando con la mente i suoi collaboratori, ma non trovò che Tullaris ed alcune streghe: gli altri erano tutti caduti.
Sentendo il richiamo del loro signore i drow abbandonarono la battaglia e cominciarono a fuggire, bersagliati dagli elfi.
"Il nemico è in ritirata!" - gridò Rannek decapitando un drow.
"La vittoria è nostra!" - urlò Arya scoccando una freccia che colpì in pieno un avversario.
Gli eroi ed i soldati esultarono, alzando le spade al cielo in segno di trionfo ed inseguendo i nemici.
I drow però avevano previsto la loro sconfitta, ed avevano sistemato delle catapulte in punti strategici per coprire la loro ritirata.
L'esercito degli elfi venne arrestato, ma ormai gli elfi oscuri erano stati decimati e non sarebbero più ritornati per molto, molto tempo.



Finalmente la battaglia si è conclusa. Immagino che a qualcuno dispiaccia che Tullaris e Rannek non si siano scontrati, ma se l'avessi fatto tutti i comandanti sarebbero morti. Non abbiate paura, vedrò di trovare un ruolo per il drow.
Grazie a:
XBankotsu: Grazie! Modestamente credo che sia uno dei migliori.
Xharua_96: Fai gli auguri a Banky, lo attende una grande sfida!

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: Suikotsu