Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: L1107    22/05/2016    2 recensioni
Questa storia sarà diversa da tutte quelle che avete letto, o almeno ha questo obiettivo. Non è la solita storiella dove due persone, anche se diverse come Hermione e Draco, s'innamorano e improvvisamente esistono solo loro due, che si salvano. È drammatica, ho deciso di mettermi alla prova, parlando di una Hermione che farà di tutto per conquistare quel Malfoy, che perderà tutto per lui, usando anche i suoi stessi amici inconsapevolmente e consapevolmente poi. Non è una di quelle favolette con il solito "e vissero felici e contenti", questa storia è reale, ed è una storia che parte da una mia esperienza personale e da una mia sofferenza. Spero vi piaccia.
Genere: Dark, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cedric Diggory, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Ginny, Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 IL VALORE DELL’AMICIZIA

Sputai nel lavandino quello che rimaneva del dentifricio, mischiato con un po’ del mio sangue sporco. Mi sciacquai il viso, per poi tamponarlo sull’asciugamano pulito, asciugando quelle piccole goccioline che scorrevano lungo la mia pelle chiara. Non avevo nessuna voglia di alzarmi stamattina, non perché fossi come tutti gli studenti, difatti ero l’unica ad amare le lezioni, ma perché alzarsi avrebbe comportato affrontare lui dopo quello che mi aveva fatto. Non era successo nulla di grave, non si era spinto oltre, ma ciò che aveva detto mi aveva ferito, come se fossi ancora quella bambina del primo anno che aveva pianto e si era fatta consolare da Hagrid quando era stata chiamata per quello che era: una “Mezzosangue”. Hagrid, si era davvero comportato come un grande amico, mi aveva subito consolato con quelle sue parole che non solo erano pieno di affetto ma erano anche vere. Mi ero impegnata a fondo nelle materie, per rendere orgogliosi i miei genitori, ed ero riuscita ad eccellere in tutte le materia, persino Piton, che mi odiava profondamente, non aveva mai avuto nulla da ridire riguardo le mie pozioni che erano sempre state perfette. Harry e Ron avevano sempre contato su di me, ritenendomi un elemento essenziale del gruppo, la mente, senza il quale nessuno di loro ce l’avrebbe fatta. Be’, quel trio viveva grazie a noi tre, era impensabile che mancasse uno dei componenti, ognuno aveva un ruolo fondamentale. Harry era il “leader”, anche se ovviamente non voleva mai ritenersi tale, ma sapeva bene che a lui era affidato il compito più difficile: distruggere Lord Voldemort. E’ sempre stato un bravo ragazzo, altruista e buono, sempre pronto ad aiutarci, sempre pronto a sacrificare la sua vita per noi. Ron, che da tutti era ritenuto il più stupido, a mio parere aveva una mente acuta e brillante, tipica dei Weasley, le sue battute e il suo umorismo svolgevano un grande ruolo e mantenevano alto il morale nelle situazioni più critiche.
Malfoy mi aveva sempre considerata una persona inferiore, Ron e Harry invece mi avevano sempre vista come su un piedistallo grazie a ciò che so, dovuto al grande studio che compio sempre e che mi costringe ad utilizzare quel giratempo per frequentare più corsi possibili, mi è a stento concesso il tempo di riposare. Dopo ieri però, non sono riuscita a chiudere occhio, sentendo quella dannata frase tormentarmi e ho passato la notte a studiare tutte le materie possibili, mandando indietro il tempo per portarmi avanti nelle materie, studiando con severo rigore e attenzione, dimenticandomi del sonno. I segni di quella nottata si vedevano bene sul mio volto, non avendo dormito tutta la notte e non avendo voluto mandare indietro il giratempo, perché sapevo che giocare con quell’aggeggio poteva essere pericoloso, me lo aveva detto lo stesso Silente. Avevo anche letto dei vari filtri d’amore che si potevano creare, ci voleva un po’ di tempo per farli e il pensiero di doverlo somministrare a Ginny e ingannarla così, mi tormentava.
“Hermione, sei sicura di stare bene?”
Harry mi osservava preoccupato da sopra le spesse lenti, con i suoi occhi verdi che brillavano di preoccupazione, i capelli neri sempre indisciplinati e quella cicatrice che spiccava sulla fronte altrimenti liscia del ragazzo.
“Non ho molta fame, penso che prima di lezione andrò a prendere un po’ d’aria fuori” dissi, lasciando completamente intatto il piatto e alzandomi, afferrando la borsa con i libri che ormai ero solita portarmi sempre dietro.
“Vengo con te” disse Harry alzandosi in contemporanea, Ron lo guardò ma a un’occhiata dell’amico capì che poteva rimanere e continuare a mangiare come stava facendo e come desiderava continuare a fare.


“Ok”
Preferii non obiettare nulla, nel terrore di suscitare ancora di più il suo sospetto, tra l’altro avevo capito che Harry voleva parlare con me, non sapevo bene di cosa, però. Uscimmo dirigendoci verso il Lago Nero, dove sapevamo non trovare nessuno per colpa delle voci che correvano su una creature che infestava quel lago.
“C’è qualcosa che non va, Hermione?” mi chiese Harry, affiancandomi e mettendosi le mani dentro le tasche, guardando dritto davanti a sé.
“Sono solo stanca, Harry” dissi la mia solita bugia.
Le sopracciglia del mio migliore amico si aggrottarono mentre si fermava, piantandosi davanti a me e scrutandomi attentamente.
“Dici sempre così quando qualcosa ti turba” sostenne.
“Non è vero” protestai, evitando d’incontrare il suo sguardo.
“Ed eviti il mio sguardo sostenendo che non è vero quando ti chiedo cos’hai, Hermione ti conosco da anni ormai, con me puoi parlare”
Harry era sempre stato un attento osservatore, aveva sempre notato vari atteggiamenti, aveva sviluppato quella tecnica dopo il primo anno, dopo che il Professore Raptor si era rivelato essere posseduto da Lord Voldemort. Era quindi inevitabile che gli sfuggisse la mia faccia stanca e turbata, tra l’altro non ero mai stata brava a fingere.
“E’ Malfoy!” sbottai improvvisamente portandolo a sbarrare gli occhi.
Mi pentii immediatamente di averglielo detto, normalmente avrei evitato la sua domanda a tutti i costi, sostenendo che aveva troppi pensieri riguardanti Voldemort e la salvezza del Mondo, per pensare pure a me. Il fatto che glielo avessi detto così spontaneamente significava che avevo davvero bisogno di sfogarmi con qualcuno, che avevo bisogno davvero di aiuto e che da sola stavolta non potevo farcela.
“Malfoy? Che ha fatto?”
Harry mi riservò tutta la sua attenzione, da bravo amico, ascoltando fino in fondo tutta la storia, stringendo i denti quando arrivai alla faccenda del filtro d’amore, allo scontro che avevamo avuto e al Pietrificus Totalus e a tutte le sue conseguenze.
“Quella lurida Serpe meriterebbe immediatamente la morte per aver osato metterti le mani addosso mentre eri indifesa!” sbottò alla fine stringendo le nocche fino a farle sbiancare.
“Non è quello che mi ha ferita di più” confessai abbassando lo sguardo, trattenendo le lacrime.
“Herm, tu non gli devi dare ascolto ok? Malfoy è uno schifoso, convinto di essere superiore perché Purosangue, ma tu sei molto meglio di lui… tu hai tanti amici, hai Ginny, hai Ron, hai me, e tutti i Grifondoro , lui invece è solo, completamente solo, circondato solo dal timore che porta il suo nome, come Voldemort” mi disse abbracciandomi dolcemente.
Mi lasciai stringere da lui, affondando le mani sulla sua schiena, apprezzando il calore di quell’abbraccio e la bontà che mostrava sempre Harry.
“Si, ma mi odieranno tutti non appena userò Ginny…” gemetti, pensando al filtro d’amore che avrei dovuto creare per salvare Fierobecco e Hagrid.
“Mmm…. Allora dobbiamo cercare di non fargli capire che io so, ti aiuterò Hermione e anche Ron ti aiuterà di sicuro, soprattutto se si tratta di sua sorella… siamo amici Hermione, siamo tutti affezionati a Hagrid e a Fierobecco, li salveremo insieme” mi rassicurò Harry.
“Stai forse dicendo che dovremmo dirlo a Ron?” gli chiesi.
Harry sembrò rimanere zitto per un momento, riflettendo, continuando sempre a tenermi fra le braccia e ad accarezzarmi i capelli dolcemente.
“No, Ron è troppo impulsivo, manderebbe a monte il piano andando a schiantare Draco, il ricordo della possessione di Ginny per colpa dei Malfoy è ancora troppo vivido per entrambi… è il caso di lasciare le cose come stanno, dobbiamo elaborare un piano per colpire Malfoy” sussurrò abbassando la voce, nel timore che qualcuno potesse sentirci anche se eravamo completamente soli.
“Si, hai ragione… ma dobbiamo comunque usare Ginny? Farla cadere tra le mani di Malfoy”
“Se vogliamo che lui si fidi di te, se vogliamo che rimuovi le accuse contro Hagrid e Fierobecco temo che saremo costretti a farlo, io lo terrò d’occhio sempre, non permetterò che si avvicini a Ginny” mi promise Harry.
“Sai che Ginny ci odierà, vero?”
Harry sciolse l’abbraccio, guardandomi con un sorriso buono e allo stesso tempo triste, mentre le sue mani mi stringevano dolcemente le braccia, infondendomi forza.
“Sono così abituato a essere odiato da tutti che non sarà difficile, troveremo il modo di farci perdonare, Ginny capirà”
Sapevamo entrambi che stava mentendo, sapevamo entrambi che sebbene Harry fosse davvero odiato da molte persone, sudditi di Voldemort, era anche la speranza del Mondo Magico, aveva un grande peso che di solito divideva con noi e, sebbene non fosse ancora disposto ad ammetterlo, sapevo che per lui non sarebbe stato facile vedere Ginny in balia di Malfoy. Ma era l’unica cosa da fare. Dovevamo giocare allo stesso gioco, dovevamo sacrificare qualche pezzo, per poter fare scacco matto a Malfoy. Ma adesso non ero più sola, adesso avevo un valido aiutante bravo a scacchi che poteva suggerirmi le mosse da fare. Avrei potuto mettere davvero in difficoltà Malfoy questa volta, e gliel’avrei fatta pagare cara per aver fatto del male ai miei amici e per avermi insultata, non sapeva ancora che con una Grifondoro non si doveva mai scherzare, con il fuoco non si doveva mai giocare perché altrimenti…finisci che ti bruci.
“Harry?” lo chiamai facendolo girare verso di me, dopo che si era soffermato a guardare la superficie intatta del Lago Nero.
“Si?”
“Sei il migliore, ti voglio bene” gli dissi sorridendo e abbracciandolo stretto, mentre arrossiva leggermente e mormorava qualche parola confusa, dicendo che aveva solo fatto quello che chiunque avrebbe fatto per un’amica a cui voleva bene. Era questo che adoravo di lui, la sua semplicità, la sua infinta bontà, il suo altruismo, la sua modestia e la sua dolcezza, Harry era davvero un ragazzo d’oro.

Eccomi di nuovo qui, con il capitolo quattro. Ho deciso di far entrare in scena anche Harry, per non lasciare sola Hermione ad affrontare quella Serpe, in modo così da trattare anche il tema dell'amicizia e attenzionare anche il personaggio di Harry, che come vedete è piuttosto fedele al libro, Ron invece è rimasto in disparte perchè, dato che è sempre stato visto sia nei film che nei libri come una persona abbastanza impulsiva (come quando Draco aveva chiamato Hermione lurida Mezzosangue suscitando la reazione di Ron che aveva finito per vomitare lumache), figurarsi poi con sua sorella che tra l'altro era già stata vittima di un incantesimo al primo anno, per colpa di Lucius. Harry sarà un valido aiutante per Hermione e chissà... potrebbe anche venirsi a creare qualcos'altro tra di loro, oltre alla semplice amicizia, soprattutto se Draco continua a comportarsi così. Ok, ho detto troppo ahahahah, spero di aver suscitato un po' della vostra curiosità, fatemi sapere che ne pensate,
GRAZIE a ladyathena che ha recensito lo scorso capitolo, e anche quello prima. Un grazie anche a _gaiuccia_ e FanFic_89 che hanno invece recensito il primo.
Alla prossima, non scordatevi di recensire ;)
Un bacione!
L1107
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: L1107