Fumetti/Cartoni americani > Alvin Superstar
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Autore: Aittam    23/05/2016    1 recensioni
Non vi siete mai chiesti quali siano le vere origini dei Chipmunks e delle Chipettes. intendo dire, chi siano i loro genitori, come vivessero prima di diventare superstar e, sopratutto, dopo il loro boom discografico (ogni gloria va via via scemando). per poi ritrovarsi in un mondo che gli uomini credono di conoscere tanto ma che in realtà sono solo alla punta degli Iceberg. in un mondo dove persino la razionalità di Simon viene surclassata per far posto alla reale situazione, in un mondo dove Alvin potrebbe salire, quasi contro volontà al dominio di un popolo che lo ha aspettato tanto; dovrà scontrarsi con quello che è il suo vero ed eterno nemico, che lo ha perseguitato sporadicatamente da quando è diventato abbastanza famoso da attrarre le sue attenzioni; le attenzioni di una bestia assetata di sangue e bramosa di distruzione che cova nel buio da tanto tempo.
vedrete e immaginirete cose mai viste in questa mia prima Fanfiction, cose inaspettate e probabilmente inimaginabili solo qua, in questo racconto che forse non rispecchierà esattamente il clima tipico dei film ma che, in un certo senso, si può denotare in molti altri media.
Genere: Avventura, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Dodicesimo capitolo: abbiamo lasciato Marter e torniamo dai Chipmunks in questo reincontro con i loro simili nel fiorente e minacciato regno di Chipmonkia… scusatemi per la cortezza del capitolo ma forse d’ora in poi ci saranno capitoli con una minor corposità.
 
                                                                        CAPITOLO 12: RIMPATRIATA  
 
Pov Alvin
Fuggimmo per lungo tempo nel folto della foresta, Marter si era presentato a noi in maniera davvero diretta! Ora capivo perché tutti lo temevano: all’inizio mi sentivo spavaldo ma vedendo come cacciava e  come agiva con tale ferocia decisi di prendere Marter con le pinze. Ora iniziava a farmi un po’ di paura.
Percorremmo un bel tratto della foresta fino a raggiungere il versante occidentale delle montagne a est, a un certo punto Jeanette chiese: - Ma almeno sappiamo dov’è Chipmonkia? –
Io mi bloccai, mossi un poco il piedino a destra e a sinistra e, con fare imbarazzato dissi: - Ehm… no? –
- Eh bravo Alvin! E ora come raggiungiamo casa? – chiese Simon con fare sarcastico.
- Forse io saprei come portarvi la. – disse una voce accanto a noi, ci voltammo e vidimo un porcospino che avanzava calmo tra le foglie, il suo passo era lento e tranquillo e si trascinava dietro la coda spinata e la lunga cresta di aculei si alzava quasi fino a mezzo metro d’altezza.
- Sei dalla parte dei Chipmunks? – chiese Theodore.
- Oh si! Aspettano il vostro arrivo da tantissimo tempo! Siete attesi a Chipmonkia da più di undici anni e… lasciate che mi presenti, sono Spad, al vostro servizio. – disse poi sollevandosi agilmente sulle due zampe e inchinando il capo, le spine non ci sfiorarono nemmeno e io mi inchinai a mia volta con fare amichevole.
- “Spad” eh? Nome appropriato per un porcospino! –
- I nomi hanno la loro importanza. – decretò lui.
Ci gidò allora attraverso la foresta di conifere che si stendeva da li fino alle pendici dei monti. Ci guidò attraverso vari passaggi, scanalature del terreno, gallerie e sottopassaggi creati dalle radici fin che non raggiungemmo la base di una quercia. Lui si fermò li davanti facendoci segno di entrare, ci introducemmo in un buco tra le radici e ci salutò con la zampa.
Camminammo lungo una galleria, l’ultima cosa che Spad ci aveva riferito era di seguire sempre la galleria principale
Proseguimmo lungo la galleria principale fin che non sbucammo in un’ampia caverna, notammo ce nessuno era presente, era completamente sgombra e non era presente praticamente nessuno… camminammo per un paio di minuti raggiungendo l’altro capo e finalmente potemmo udire del rumore provenire dalle caverne più in profondità. Proseguimmo e raggiungemmo in pochi minuti una gigantesca caverna con una grande formazione rocciosa che si levava dal centro fino alla cima dove si apriva una piccola apertura da cui la luce solare filtrava; era lo spettacolo più straordinario che avessi mai visto: interi gruppi di chipmunks si erano li riuniti e un grande numero di questi erano sull’impalcatura che si sviluppava in dodici o sedici piani.
Avevamo la bocca spalancata, quella era la nostra vecchia casa e li saremmo dovuti vivere per il resto della vita.
Passammo inosservati, nessuno sospettava che fossimo noi e, dato che non avevamo abiti, sare3mmo passati per comuni chipmunks.
All’improvviso qualcuno ci bloccò la strada. – Nuovi arrivati! Da dove venite stranieri?. – era un Chipmunk della nostra età, pelo chiaro e occhi nocciola, alto circa come me e con una cicatrice sul labro.
- Da Los Angeles, chi comanda qui? –
- Harry… da Los Angeles? Bene! Dovrete dimostrarci le vostre abilità canore, esibitevi! –
- D’accoro, prima dobbiamo parlare due minuti tra noi. – preciso subito Simon e ci riunì in consiglio.
- Siamo solo noi cinque Brittany era un tassello molto importante del gruppo, lei dava la voce.
- È deciso, canteremo tutti insieme.- -stabilì Theodore e noi acconsentimmo
Salimmo sul piano più alto della piattaforma e tutti i Chipmunks si riunirono attorno a noi, ci preparammo a intonare un bel pezzo.  – Prendiamo un pezzo famoso e lo riadattiamo cambiando le parole a nostro  0favore! –decise Simon.
- Improvvisando? – chiese Eleanor.
- Siamo Chipmunks, è nella nostra natura improvvisare e riadattare, dobbiamo solo impenarci, non è che non l’abbiamo mai fato.-
- Che brano scegliamo? –
- Pensavo… Bad Day? Però con altre parole.-
- Bell’idea Alvin, un canzone triste per una rimpatriata felice, cambiamo genere| - fece quel mio fratelo occhialuto di cui mi rifiuto di pronunciare il nome.
- Decidi tu allora! – dissi io arrabbiato.
- D’accordo: avevo pensato a un pezzo ispirato a un pezzo ispirato a… e poi… - sussrrò alle nostre orecchie varie informazioni per poi distaccarsi da noi.
- Perfetto, va bene, cominciamo! – ci preparammo nelle nostre posizioni ma il posto accanto a me era completamente sgombro.
- Canterò e voi ballerete! – dissi io per poi prepararci…
 
               Io voglio raccontarvi
               La nostra storia
                Che ora avrà una svolta… precipitosa
               Ora vi do quest’irrilevante informazione:
               Di Chipmonkia io dovrei essere il signore!  Però…
               E so che per voi è traumatico lo rilevo
               Anche se infondo voi dovrete rassegnarvi e…
               Se capirete, crederete!
               La realtà è un’altra e voi vedrete:
               se capirete, troverete.
               A Chipmonkia noi cinque riporteremo la libertà!
               La mia storia si riassume in tre parole:
               Amnesia, Gloria e Rimembranza Generale!
               Lo so, sono quattro le parole
               M il concetto è chiaro a voi è reale, per tutti noi!
               E adesso:
               Se guardo il regno di mio padre
               Vedo dei Chipmnks in disuso, dato che la protezione ormai l’avete persa
               L’avete persa
               L’avete persa
               Ma io vi avrei protetto
               Se non fossimo stato segregati per quel misero ciarlatano,
               che ora si spaccia per vostro sovrano, ma perché.
               Se capirete, crederete!
               La realtà è un’altra e voi vedrete:
               se capirete, troverete.
               A Chipmonkia noi cinque riporteremo la libertà!
               Al di là della fierezza  che noi vi mostriamo.
               Si celano cinque Chipmunks che piangono in vano.
               Lei mai non tornerà
               E se lo farà
               Ma da qui… in poi
               Non sarà possibile!
               Ma noi ci proverem!
               Non vi deluderem|
               Con o senza di lei!
               Se capirete, crederete!
               La realtà è un’altra e voi vedrete:
               se capirete, troverete.
               A Chipmonkia noi cinque riporteremo la libertà!
                                            (Indietro di Tiziano Ferro riadattata)
 
Terminammo la canzone… la scena davanti a  noi era a dir poco stupefacente: tutti ci guardarono stupefatti.. a un certo punto una Chipmunks sollevò timidamente una zampina: - Com’è che vi chiamate? – - Io sono Alvin, questo è mio fratello Simon, lui invece è Theodore, lei invece è Jeanette e lei Eleanor. –
Ne seguì un silenzio tombale dopo di che un grido di gioia si sollevò dal pubblico seguito da tanti altri che sollevarono le zampe in grida di giubilo.
- Sono tornati! Sono tornati! – gridavano tanti e la gioia si leggeva nei loro occhi lucidi di lacrime, tra loro si abbracciavano e gioivano, esultavano come non  mai e cantavano stralci di canzoni dopo di che iniziarono a danzare tutti assieme e noi ci unimmo, nessuna parola, solo il ritmo di voci che intonanvano una melodia improvvisata che traspariva ogni felicità.
Ad un certo punto delle mani mi presero e mi sollevarono portandomi in trionfo verso la parete di fondo dove due troni  intagliati nella pietra erano legati dalla roccia alla parete, mi sistemarono sul trono di destra e notai che in quello di sinistra non era presente nessuno, mi venne un pensiero molto triste che avevo deciso di rievocare nella canzone: e se il trono fosse appartenuto di diritto a Brittany, lei non era li con me e ora mi mancava solo l’incoronazione, il mio sogno si sarebbe avverato solo in parte, non avrei avuto accanto la mia regina e sarei rimasto a regnare solo a regnare con Simon a consigliarmi e Theodore a fare qualcosa, di preciso non sapevo esattamente cosa.
– Vostra maestà? Non eravate in sei? – chiese un vecchio chipmunk barbuto dal pelo chiarissimo.
- Purtroppo Brittany ci lasciò circa due giorni fa… ma ora vi racconteremo la nostra storia: -
Io cominciai a raccontare tuto, narrai della campagna di cattura, dell’Amnesia, del camion, di Dave, del nostro insorgimento tra gli umani, del ricongiungimento con le Chipettes, della fama incondizionata e della gloria che ci corruppe e, più di tutti, corruppe Birittany, di come Simon riuscì a farci ritornare la memoria dopo la disavventura sull’issola e del ritorno verso Chipmonkia, dell’addio a Dave e del rapimento a opea di Matt Fox. A fine racconto alcuni piangevano e altri battevano le mani per solidarietà.
– Brittany ci ha lasciati, purtroppo mi sa che non la rivedrò.. rivedremo mai più! – dissi io triste per poi sistemarmi sul trono. – La fama e il lusso l’hanno condizionata negativamente, ora è schiava del progresso umano e non possiamo farci nulla. Dobbiamo ricominciare da zero, spodesteremo Harry che è salito al potere, nostro zio ha dei contatti con Marter e gli abitanti di Blackrock, se sopportate ancora che Harry non vi difenda come dovrebbe un verso sovrano, anche se illegittimo, e che siate decimati da bande di carnivori occasionali potrete dire addio alla vostra piena libertà: ora i carnivori sanno dove si trova Chipomnkia e verranno presto per distruggerla! Cosa volete voi? Vivere in olocausto o morire per la libertà? – gridò Eleanor al cospetto di tutti sollevando il pugno alle ultime parole.
- LIBERTÀ! LIBERTÀ! LIBERTÀ! – gridarono tutti all’unisono sollevando le zampe a loro volta. Ora tutto era pronto: la guerra iniziava ora!
   
 
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