La carne è morbida sotto la carezza di Bucky, l'acciaio si appanna quando il pollice scorre sulle labbra socchiuse di Natal'ja; la sua lingua è un serpente audace che gli lecca via il freddo ma lo intossica d'eccitazione. Non può, non dovrebbe. È sbagliato. Ma, entrambi hanno imparato, ci sono errori peggiori. Questo almeno sarà solo loro – senza burattinai, né pilota automatico. Il vento ghiacciato gratta le ferite, gli abiti si bagnano di neve e gli occhi di Natal'ja gli parlano di un amore ch'è veleno per quelli come loro. Ch'è ingiusto. E sbagliato. «Зима[1]» «Не говори[2]» Bucky le chiude le parole in bocca. Non può salvarla, ma se dovranno condannarsi, che sia lui a farlo. |
[1] Winter.
Il fatto che Natasha non lo chiami per nome è voluto. Non ho mai
seguito i fumetti, quindi non lo so, ma nel mio headcanon, almeno
all'inizio, per lei era solo il Winter Soldier. --- Con questa drabble, finalmente, dovrei aver finito di scazzare l'ordine della raccolta. Ora ha un senso anche nella mia testa (?); vorrei raggiungere almeno la decina in totale, ma dipende tutto dalla mia ispirazione. --- Scritta per l'iniziativa Sette giorni e tanti prompt @Torre di carta Prompt: Canzoni; 8. "Vento arriverò/per poterti accarezzare,/ma se vuoi/se tu vuoi/tra fango e neve impazzirò," (Magnolia - Negrita) |