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Autore: SatoSerelover    27/05/2016    1 recensioni
Shinichi e Ran, il loro amore forte e indissolubile. Shinichi sa che è ora di fare un grande un grande passo, che cambierà la loro vita per sempre. Il grande detective avrà a che fare con un caso più duro dei soliti.. avrà a che fare con il "caso del suo cuore".
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Una sola e vera verità, un solo il vero amore'
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Spazio d'autrice: eccomi tornata!!! e con un nuovo capitolo!! stasera maratona!!!


Capitolo 3: Divertimento interrotto


Una volta entrati, Ran si avvicinò a Kazuha e cominciarono a chiacchierare. Shinichi ed Heiji ne approfittarono e rallentarono il passo, per poter discutere in privato.

Heiji cercò di non farsi sentire dalle ragazze. Kazuha sapeva del progetto di Shinichi e aveva il compito di aiutarli ad intrattenere Ran “Come promesso lo sappiamo solo io e Kazuha, Kudo. Spero vivamente che non cambierai idea… Dopo tutta la fatica che sto facen…..”

“Zitto e stai calmo Hattori, ho capito. Non mi tirerò indietro, ormai so cosa voglio fare e a costo di pentirmene, lo farò” Shinichi continuò a fissare Ran, con uno sguardo come perso.

“L’amour…” Heiji appoggiò il braccio sulla spalla di Shinichi, burlandosi di lui “Allora come programmato? Ci divertiamo tutto il giorno. Poi poco prima del tramonto vado dal tipo della ruota panoramica e….”

Shinichi annuì “Si, tutto come programmato. Spero le piacerà come regalo…” Shinichi arrossì, abbassando la testa.

Heiji alzò il sopracciglio “Ma insomma! Ti rendi conto di cosa stai per fare??? È ovvio che le piacerà! Non devi nemmeno farti questi dubbi! Da un detective maniaco e pervertito come te, non mi aspettavo tanta esitazione! Mi deludi!”

“Eh.. eh.. eh.. grazie per i complimenti” la testa di Shinichi fumava sia per la rabbia, sia per la vergogna. Quanta mai aveva chiesto ad Heiji di dargli una mano.

“A parte gli scherzi” Heiji riprese “In bocca al lupo”

Shinichi inizialmente rimase sorpreso, ma poi sorrise. “Grazie” annuì.

“Hey voi due, cosa confabulate??” Kazuha disse loro, fermandosi con Ran per aspettarli “Non si lascia da sola la festeggiata!”. Sebbene Kazuha sapesse di tutto, doveva comportarsi naturalmente e quindi anche far finta di sospettare.

Shinichi era perplesso “Ma non è da sola, ci sei tu”

“Touché, ma lei vorrà stare anche con il suo fidanzato.. e visto che anche Heiji è qui, potrebbe deliziarci della sua presenza!”

“Hai ragione” Shinichi appoggiò la mano sulla spalla di Heiji “Hattori è davvero un maleducato” si lasciò scappare una risatina. Si, anche lui adorava prendere in giro l’amico.

“Senti chi parla! Sei tu il suo fidanzato!” Heiji tuttavia sembrava scocciato.

Shinichi si staccò dall’amico e si diresse da Ran, per poi prenderla per mano “Andiamo! Ci aspetta una giornata di divertimento!”

“Sempre e sperando che non ci scappi il morto… come ogni santissima volta” Kazuha commentò.

“Non dipende da me” Shinichi borbottò con esitazione. Ma chi voleva prendere in giro? Ovunque andava c’era un delitto o un crimine!

Ran sorrise divertita “Allora facciamo semplicemente che ti sforzerai di non lasciarmi da sola! Anche se probabilmente lo farai!”

“Ah si??? Pensi questo di me??” Shinichi sembrava come offeso dalla richiesta di Ran, ma non poteva nemmeno biasimarla.

Ran ridacchiò “Si, esattamente, al primo caso te ne andresti a divertirti con le tue indagini! Nonostante un giorno come questo!” Ran cominciava a divertirsi nel prenderlo in giro. In cuor suo sapeva che fare il detective era il lavoro di Shinichi e il suo sogno, non sarebbe riuscita a frenarlo. Per quanto lei lo voleva con sé, amava vederlo soddisfatto dopo un caso o vederlo risolverlo. Fare il detective era parte di lui e lei amava soprattutto questo lato del suo amato.

Shinichi capì che Ran si burlava di lui, così la prese e la mise sulla spalla a modi “sacco di patate”.

“Mettimi giù!!!” urlò ridacchiando la ragazza.

Shinichi portò una mano sotto il mento “Uhmmm, fammi pensare….. no!”

“Hey voi due, avete intenzione di muovervi o dobbiamo andare da soli sul tunnel del terrore.. o come si chiama?” Heiji si girò verso di loro.

I due non si erano accorti che Heiji e Kazuha li avevano sorpassati. Shinichi mise giù Ran e insieme li raggiunsero “Si, scusate”

Heiji incrociò le braccia “Pff.. dopo avrete tutto il tempo per sbaciucchiarvi quando…” Sentì una gomitata colpirlo in pieno nello stomaco. Alzò lo sguardo e vide Shinichi con uno sguardo furioso a dir poco.

Ran piegò la testa confusa “uhm? Che intendevi Heiji?” Ran girò lo sguardo anche su Kazuha, che alzò le spalle confusa.

“Ehhhhmmmm” Heiji girò lo sguardo di nuovo su Shinichi che ora lo guardava con uno sguardo omicida.

“Ti conviene trovare una buona scusa Hattori… altrimenti non vedrai più la luce del sole…” Shinichi gli inviò come un messaggio con la mente. Non c’era bisogno di parlare direttamente.

“Siiiii…… Intendevo che quando tornerete a casa.. avrete tutto il tempo per coccolarvi… no????” Heiji fece qualche risata, che non era per divertimento, ma era più per disperazione. Se non se la bevevano Shinichi l’avrebbe ucciso per aver rivelato i suoi piani.

“Ah ok” Ran annuì, accontentata da quella spiegazione.

Heiji sospirò, lasciando andare avanti le ragazze, mentre Shinichi si avvicinò a lui, abbastanza seccato “Per questa volta ti lascio andare. Rovina tutto e ti sparerò una uno dei miei anestetici dall’orologio…”

Heiji deglutì “Ahhhh, tranquillo, farò attenzione. Però.. tu hai ancora quell’aggeggio??”

Shinichi annuì. In verità tutti i suoi gadjet erano in una scatola dal Dottor Agasa, quindi non era vero. Ma una piccola bugia poteva anche servire qualche volta.

“Muovetevi ragazzi! C’è poca coda!” Kazuha e Ran li incitarono a raggiungerle, mettendosi in fila.

I due ragazzi le raggiunsero. Una volta in fila, Shinichi si guardò attorno. Si, erano passati 8 anni da quel giorno, per quanto si ricordava, ma se lo ricordava come se fosse accaduto solo un mese prima.

“Hey Ran, non ti riporta alla mente vecchi ricordi?”

“Si, tantissimi. Belli e brutti” Lanciò uno sguardo a Shinichi che sostituì le parole che voleva dire Ran. Del tipo “Si, bei ricordi di quella meravigliosa giornata… e brutti perché mi abbandonasti per circa un anno intero!”

Shinichi sospirò e le prese la mano “Si, ma ora sono qui con te.. e come ho detto, non permetterò mai che qualcosa di simile accada di nuovo!” Ran gli rivolse uno sguardo dolce, fu in quel momento che Shinichi continuò “Sbaglio o è da un po’ che non ti parlo di Sherlock Holmes?”

Ran chiuse gli occhi, fece un sospiro e poi sorrise con sconforto “Oh santo cielo…”

La giornata passò, fu molto divertente stare tutti assieme. Passeggiarono per tutto il parco, dalla fontana dei ricordi di Shinichi e Ran, alle giostre di ogni tipo. Ci furono giusto un paio di intoppi, ovvero Heiji che ebbe paura delle montagne russe e sempre Heiji che vomitò per le montagne russe. Scartando poi questi fatti, i quattro ragazzi si erano divertiti molto. Shinichi notò che mancava più o meno un’ora al tramonto, quindi un’ora all’arrivo del grande passo. Non sapeva se ridere o piangere, per l’emozione e la paura.

Heiji che notò lo sconforto di Shinichi si avvicinò a lui “Tranquillo Kudo, ce la farai!”

Shinichi annuì “Ok. Comunque credo sia meglio prepararci ora. Tieni.”

Shinichi passò dietro la schiena, qualcosa ad Heiji. Poi gli diede delle banconote. “Agisci come previsto…”

Heiji infilò i soldi e l’altra cosa nella tasca della felpa, poi girò il capello con la visiera all’indietro e portò l amano davanti alla testa “Si signore!”. In seguito il ragazzo scappò via.

“Hey Shinichi dov’è Heiji?” Kazuha chiese al ragazzo.

“Hattori?” Shinichi si grattò la testa “O-Oh beh… è-è andato… in….i-in….in bagno! Ma ha detto che torna in fretta!” Shinichi ridacchiò nervoso.

Le ragazze alzarono le spalle. Ran e Kazuha si avvicinarono e sussurrarono tra loro “Qui qualcosa mi puzza…” Kazuha rivolse uno sguardo a Shinichi, che se ne stava in piedi dietro di loro con uno sguardo confuso. Per la ragazza era dura fingere in quel modo di sospettare, senza dire nulla.

“Non dirlo a me” Ran sospirò. “Da qualche ora si comportano in modo strano…”

“Già” Kazuha annuì.

Shinichi si avvicinò a loro “Ehmm.. cosa ne dite se mentre aspettiamo Hattori, ci prendiamo un bel gelato? Tanto mi ha detto che non lo vuole!”

“Ok va bene! Tano oggi a pranzo abbiamo mangiato un bel po’, quindi per cena può andar bene anche solo quello. Tu che ne dici Kazuha?”

“Certo! Va benissimo a me!”

Shinichi annuì “allora andiamo!” Prese per mano Ran e fece per allontanarsi, ma ad un certo punto si sentì un urlo.
I tre guardarono in alto e videro un corpo cadere dalle montagne russe, per poi atterrare sul tettuccio del carrettino dello zucchero filato. Era una donna, che cadendo, finì per infilzarsi su una riproduzione gigante di ferro, che rappresentava la bacchetta per sostenere lo zucchero filato. All’impatto, il sangue schizzò da tutte le parti, spaventando tutti i presenti.

AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH

Il panico si scatenò. Chi urlava, chi portava via i bambini da lì….

Ognuno era in stato completo di shock. La gente curiosa si avvicinò al corpo, ma Shinichi corse verso il cadavere e fece allontanare i presenti “Indietro! Che nessuno si muova!!” Poi si rivolse al proprietario del carretto “Lei chiami un’ambulanza e la polizia per favore!”

Il tizio annuì “Si, subito”, prese il cellulare e chiamò.

“Ran, mi porteresti una delle sedie di quel bar? Devo controllare se la donna è viva o morta!” Shinichi si rivolse alla fidanzata. Ran annuì senza fiatare e corse verso il bar.

Dopo mezzo minuto, Ran tornò con la sedia “Ecco Shinichi”

“Grazie!” Shinichi la prese, la mise sotto il carretto e poi ci salì in piedi.

Appoggiò due dita sul collo della vittima e constatò che ormai non c’era più nulla da fare. Era morta ovviamente.

Ran che si teneva a debita distanza dal luogo del delitto, come avrebbe voluto Shinichi, guardò la donna “È morta?”

Shinichi si girò verso Ran “Si, purtroppo”

Tra la folla, si fece largo un ragazzo con il berretto in testa. “Hey Kudo, che è successo?”

“Eccoti Hattori. Una donna è caduta dal veicolo delle montagne russe ed è morta” Shinichi tornò a guardare il cadavere.

Heiji scosse la testa ridacchiando “Wow Kudo, non mi posso allontanare cinque minuti, che tu già provochi il primo omicidio della giornata?”

“Zitto tu” Shinichi lo zittì. Nemmeno a lui andava di risolvere un omicidio, di nuovo, proprio quel giorno e in quel luogo. Per quanto non fosse colpa sua, si sentiva male a lasciare Ran di nuovo. Per di più avrebbe dovuto risolvere il caso in 50 minuti, un tempo relativamente breve, contando che doveva aspettare l’arrivo della polizia, che la scientifica arrivasse, analizzare la scena del crimine e tutto il resto.. se non si sbrigava, avrebbe perso l’occasione che aspettava da una vita.

Ran guardò Shinichi con uno sguardo triste sul volto. Riusciva a vedere quanto fosse scocciato in quel momento. Non le interessava nulla di se stessa in quel momento, ma le dispiaceva vedere il suo fidanzato così arrabbiato, per una causa a lei sconosciuta.

“Shinichi, tutto bene?” Ran azzardò a chiedere.

Shinichi le rivolse uno sguardo gentile “Si, tranquilla. Sono solo scocciato che qualcuno abbia avuto il tempismo di provocare proprio oggi un omicidio.”

“Come fai a sapere che è un omicidio?”

Shinichi alzò le spalle “Istinto da detective. Comunque perché tu e Kazuha non andate davvero a mangiarvi quel gelato? Ci pensiamo io e Hattori all’omicidio. Faremo in fretta!”

“..O-Ok..” Ran annuì “Andiamo Kazuha”




Nota d'autrice: figuriamoci se.. dove va Shinichi.. non c'è un omicidio!
   
 
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