Serie TV > Sam & Cat
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Autore: KingOfGold    28/05/2016    1 recensioni
Ad un tratto qualcuno suonò il campanello. Sam rimase sul divano e accese la televisione. Cat la guardò sbalordita, abbandonò l'angolo cottura e si apprestò ad aprire la porta.
- Perché in fondo quella più vicina ero io - borbottò.
Quando aprì la porta vide che c'era Dice alla porta. - Entra pure - disse gentilmente.
Aveva un cappello nero che sovrastava i suoi capelli riccioluti, una maglia d'altrettanto colore, dei jeans scuri e delle comode scarpe color blu notte.
- Salve ragazze! - esclamò allegro il ragazzino.
- Che mi dici di nuovo? - conversò Sam, col telecomando in mano intenta a cambiare canale.
- Ehm, non molto. Ho preso 8 al compito di inglese, ho un nuovo cliente per voi e per finire, - riprese fiato - Freddie viene qui a Los Angeles!
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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3.

Cat era estremamente nervosa, e la sua ansia aumentava col passare dei minuti. Osservava l'orologio da muro, e le lancette le sembravano fisse, il tempo lo stesso, senza rendersi conto del suo effettivo scorrere. Ad un tratto, cominciò a mordicchiarsi le unghie, e lei lo faceva poco, se non mai. Non riusciva a credere che le sue labbra avessero incontrato per una coincidenza quasi impressionante quelle di Freddie, l'ex fidanzato di Sam, che al contempo era la sua migliore amica. Lei la conosceva bene: se l'avesse scoperto, l'avrebbe come minimo fatta a pezzi e gettato le sue membra nel cassonetto più vicino. E quell'immagine non faceva altro che rimbalzarle come una molla nella mente, disordinando tutti i suoi pensieri e facendole perdere la ragione. Poi si ricordò come tutta quella faccenda non fosse neanche colpa sua: non aveva sfiorato le labbra di Freddie di proposito, volontariamente. Era inciampata. 
Era inciampata. Forse Sam avrebbe giustificato così la sua imminente morte. Cat si tirò uno schiaffetto sulle guance, che assunsero una colorazione meno smunta. Non poteva permettere al suo cervello di trasformare tutte le sue parole in armi di distruzione letale a favore di Sam. Poi pensò di nuovo a Freddie, che idea si sarebbe fatto di lei, dopo quel bacio? Poi si chiese se gli fosse piaciuto, ma eliminò questa riflessione superflua dalla sua testolina, scuotendola come se avesse pensato la cosa più strana del mondo.
Sentì il suo nome essere pronunciato, e pose lo sguardo alla porta, quasi con sorpresa perché distratta dai suoi pensieri, cercando di far passare in secondo piano i sentimenti di tristezza e di confusione dopo ciò che era successo poche ore prima.

Dice le si mise davanti, l'espressione sconcertata che aveva quando aveva visto Freddie e Cat baciarsi era scomparsa, lasciando spazio a quella di sempre, un misto di felicità e curiosità. Cat afferrò la videocamera e la strinse tra le mani come se lei fosse un bambino è quella fosse la sua dose giornaliera di dolciumi. Dice accennò un sorriso; lui era a conoscenza di tutto e se la ragazza pensava di poterlo ingannare si sbagliava di grosso. Si sedette affianco a lei, sistemando il cuscino dietro la sua schiena e poggiando i piedi sul tavolino dinanzi al divano. Poi si voltò verso l'amica di una vita e le disse, con un tono che a primo impatto poteva sembrare diabolico: - Che cosa cerchi di nascondermi? 
Cat spalancò gli occhi e poi li rivolse al soffitto, tentando di apparire estranea alla più complicata delle situazioni. - Cosa intendi dire? - si sentì dire il riccioluto, che notò come la voce di Cat fosse più acuta del solito.
- In mano. Hai qualcosa, te ne sei accorta vero? - le parole di Dice erano intrise di sarcasmo e di scherno. L'avrebbero notato tutti, ma lei non è tutti e quindi è ancora ignara delle indirette prese in giro dell'amico. Come se non fosse abbastanza, rispose con un no secco.
- Dai, basta giocare, Cat. Vi ho visti, sai, baciarvi. 
Lei cominciò a toccarsi i capelli, a giocarci, ad attorcigliarseli, creando nodi un po' ovunque.
Sapeva che doveva smettere di fingere e chiese, sconsolata, come l'avesse saputo.
- Sono passato quattro ore fa. Ho aperto la porta e beh, posso dire che non è stato un bello spettacolo.
Cat lo guardò male, come confusa. - Sono inciampata, è durato sì e no un secondo e mi vieni a dire che è stato raccapricciante?
- Sei inciampata? Sul serio?
- Non mi credi? Questa videocamera purtroppo ha ripreso tutto a mia insaputa!
Dice visionò il video, e non c'era traccia di alcuna caduta, di alcun bacio accidentale. Solo 
di un bacio autentico, che sembrava voluto da entrambi. Il più giovane alzò un sopracciglio, e le ridiede la videocamera. - Deve aver registrato solo quella parte - si giustificò la rossa, con la fronte corrugata in un'espressione colma di rabbia. Dice non ebbe tempo di rispondere che lei lo supplicò di eliminare quel breve filmato.
- Quindi non hai intenzione di dirlo a Sam? Sei matta o solo scema? - sbottò quindi.
- Mi ucciderebbe, lo sai - cercò di difendersi Cat, imbronciata - non glielo dirò neanche sul letto di morte - affermò poi, causando in Dice uno sguardo disgustato.
- E se lo venisse a sapere da un'altra persona?
- Non crederai mica di dirglielo, vero? - domandò con una nota di tristezza, che si trasformò poi in una profonda delusione quando l'altro esitò a rispondere, limitandosi ad un sospiro.
- Già si prende gioco di me adesso, pensi che si calmerà quando scoprirà che io sapevo già tutto e non le ho detto niente? - l'interrogativo postole dal ragazzino la fece riflettere, ma non rispose e si alzò in piedi con la digitale in mano, porgendogliela, supplicandolo di eliminare il video al suo posto perché incapace anche solo di accendere il tutto.
Dice sbuffò e le prese la videocamera dalle dita in maniera svogliata, e l'accese. Ad un tratto la maniglia della porta si abbassò. Quest'ultima si spalancò e mostrò la figura di Sam con un'espressione abbastanza soddisfatta. Cat, nonostante la sua gracilità, tolse violentemente l'aggeggio dalle mani di Dice e lo tirò dalla porta del retro, che per fortuna era aperta. Un tonfo abbastanza rumoroso si sentì quando la videocamera andò a schiantarsi contro un bidone in alluminio, che si rovesciò a terra.
Sam aggrottò le sopracciglia e cominciò a sfilarsi le scarpe. - C'è bisogno che chieda perché hai tirato via qualcosa o me lo dirai da sola?
Cat ritornò ad attorcigliarsi i capelli. Dice intervenì in suo soccorso. - Era pollo andato a male. Era scaduto un mese fa.
- Ma sei impazzita? Quante volte ti ho detto che a meno che non siano passati 6 mesi e un giorno dalla data di scadenza non devi buttare nulla? - affermò Sam come se fosse stato commesso il più grave dei reati giuridici.
- Avrei potuto mangiarlo, che tristezza - dichiarò poi, senza vergogna.
Cat si scusò per l'accaduto e Sam si rintanò nella sua stanza. Quando vide che se n'era andata, abbracciò Dice come fosse uno di quei peluche da regalare alle bambine di cinque anni. Lo ringraziò per averla difesa, e per aver pensato che avrebbe detto qualcosa a Sam. Forse avrebbe dovuto capirlo da sé, e si chiese perché mai avesse pensato che una persona che conosce da anni se non da sempre, avrebbe dovuto tradire la sua fiducia.
- Nessuno ha mai detto che non lo farò.
Questa frase pronunciata da Dice diede una risposta al suo dubbio: lui era quel tipo di persona difficile da distogliere dalle sue ideologie e dalle sue scelte, e se diceva una cosa quella e solo quella poteva essere buona.
Cat lo scongiurò ancora e a quel punto Dice disse che se non gliel'avesse rivelato lui, l'avrebbe fatto lei stessa, se prima non l'avesse scoperto da sola. A quel punto Cat l'abbracciò nuovamente, realizzando che per un'intera notte aveva la possibilità di scegliere la maniera più adatta per raccontare l'accaduto alla sua migliore amica. Poi, però, le venne in mente che sarebbe stata una lunga nottata e sbuffò.
Dice sorrise, lui era così, voleva giustizia e giustizia doveva esser fatta.
La giornata si concluse con un bel film, forse troppo elaborato per loro due, e con il riccioluto che lasciò le fatidiche 24 ore di tempo a Cat e se ne andò. A quel punto si mise comoda sul divano, e cominciò a scervellarsi. 

Dopo essere sparito per ore, passate in giro per la città con amici di vecchia data che come Sam si erano trasferiti a Los Angeles, Freddie era quasi arrivato a casa, o meglio, a casa di Dice. Era felice di aver trovato un luogo in cui sistemarsi durante la sua permanenza nella città degli angeli, ma, al momento, non era quello che gli importava di più se non quello che fosse successo con Cat. Eppure a lui non le piaceva. Non aveva mai pensato a Cat in altro modo che un amica. Lo preoccupava come avrebbe potuto reagire Sam. E anche per questo trovò una giustifica adatta, ossia che Sam non era più la sua ragazza, ma come Cat, una semplice amica. 
Era arrivato a casa. All'ingresso si tolse le scarpe per evitare di fare rumore e svegliare qualcuno. Nell'oscurità, riconducibile al suo stesso umore in quel momento, si recò a piedi scalzi nella stanza di Dice, dove dormiva anche lui stesso. Sbirciò che Dice stesse effettivamente dormendo, e, sollevando le coperte, lo vide dormire come un angelo. Lo ricoprì per bene accennando un sorriso e andò a farsi una doccia per schiarirsi le idee, mentre Dice aprì gli occhi rivelando uno sguardo alquanto pensieroso.

Sam uscì dalla stanza, e, dopo aver dato un'occhiata all'interno del frigo, dichiarò ad alta voce che sarebbe andata alla ricerca di quel pollo, che non voleva andasse sprecato. Cat si limitò a pronunciare un debole 'ok', e l'altra uscì dal retro, dove lasciava riposare la sua motocicletta, o meglio il suo gioiello. La porta si socchiuse, e solo in quel momento Cat mise a fuoco la situazione. Non ebbe neanche il tempo di saltare in piedi che Sam ritornò in casa con ferocia, domandando con voce minacciosa: - Cosa diamine è questo?
Cat guardò l'oggetto che stringeva forte nella mano, una videocamera, che, forse perché il fato volesse prendersi gioco di lei, mostrava un'istantanea del bacio della discordia.



#SPAZIOAUTORE

Scusate l'assenza, ma è incredibile come da gennaio 2015 sia arrivato ad aggiornare a fine maggio 2016. Ecco il terzo capitolo. Sam, nonostante i tentativi di Cat, è riuscita a scoprire tutto. Come la prenderà? ;)
   
 
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