Gli album fotografici rievocano molti ricordi, spesso malinconici e Antonio, sentimentale com’è, non può non lasciarsi scappare qualche lacrima.
« Cosa diavolo stai facendo? » tuonò all’improvviso il più piccolo, squadrando con lo sguardo lo spagnolo.
« Romanito… » si fermò, lasciando spazio ad un vero e proprio pianto liberatorio.
« Cosa cazzo fai? Ti sei tagliato un dito con una foto? »
« Eri così pequeñito, adesso sei così grande e bello »
« Senti bastardo, non so con che sostanza tu ti sia drogato, io me ne vado »
Fra i pianti lo spagnolo urlò, alternando le parole a dei singhiozzi « I figli prima o poi ti abbandonano sempre! »
« Pronto, croce verde? Si, c’è qui un bastardo che piange e urla parole a caso, potreste rinchiuderlo in un centro psichiatric- »
« Si vogliono appropriare della casa dei loro genitori e poi ci rinchiudono in ospizi! »
Su internet si dice: il primo oggetto alla tua sinistra è quello che userai in una battaglia contro gli zombie. Nel caso di Romano, il primo oggetto alla sua sinistra è da tirare contro Antonio, anche il secondo… e il terzo.
In quella casa i soprammobili non duravano più di tre mesi.
RIP telecomando e statuina della Tour Eiffel regalata da Francis.
(260 parole)
Spigolo autrice:
buonasera (o buon qualcosa in qualsiasi momento voi la stiate leggendo)
Spero si sia capito come Romano possa essere figlio di Antonio, lo ha preso sotto la custodia quindi non è il padre naturale! (Ho voluto precisarlo siccome mi è stato detto con faccia e voce sconcertata “Ma Antonio ha veramente contribuito alla formazione di Romano blablabla” nope, no, nopety, nope- ho finito)
Bene, ringrazio tutti coloro che inseriscono la storia in qualcosa come seguite ecc e ovviamente sempre chi recensisce, fa molto piacere!
Alla prossima, Den. ^-^)/