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Autore: serre02    06/06/2016    3 recensioni
Era il figlio della grande Zanna Bianca della Foglia, noto come il ninja copiatore in tutte le grandi terre, divenuto Jonin alla sorprendente età di dodici anni, membro delle forze speciali Anbu... Eppure, quando era con lei, si sentiva piccolo, insignificante. Il cuore sembrava un uccellino impazzito che cercava disperatamente di uscire dalla gabbia toracica, sbattendo violentemente nelle costole, e faceva male. Ma non era un male proveniente dall'odio, piuttosto dalla paura; di cosa avesse paura, tuttavia, Kakashi proprio non riusciva a spiegarselo.
Genere: Avventura, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio, Pakkun
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Prima dell'inizio
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Da qualunque parte si girasse, poteva vedere solo desolazione, morte, sangue. Il denso fumo nero le bruciava nei polmoni; in preda alla disperazione, cadde sulle ginocchia ed emise un urlo straziante, che riecheggiò nel villaggio divorato dalle fiamme.

Si svegliò di soprassalto, i grandi occhi di smeraldo pieni di paura, il respiro affannoso e la fronte imperlata di sudore freddo; cercò di calmarsi, le lacrime le pungevano gli occhi, ma le ricacciò giù. Che cosa significava quell’incubo? Chi era? Da dove veniva? Che le era successo? Erano troppe le domande senza risposta che le frullavano per la testa. Non sopportava di sentirsi così vulnerabile. Si guardò intorno, il ragazzo della sera prima era andato via.
Fuori stava albeggiando; il cielo si colorava di rosa ed anche le ultime stelle andavano scomparendo. I primi uccellini rallegravano l’atmosfera con i loro canti armoniosi e l’ospedale cominciò a prendere vita; gli addetti giravano le stanze per servire la colazione ai pazienti. In effetti era da un po’ che non metteva qualcosa nello stomaco…

Quella mattina le vie di Konoha erano affollate; i ragazzini si godevano gli ultimi giorni di vacanza dall’accademia giocando, correndo e ridendo come pazzi; i vari negozi aprivano i battenti, dalle case proveniva un buon profumo che faceva venire l’acquolina. Kakashi passeggiava tranquillamente, leggendo il suo piccolo libro; alla fine era stato costretto a lasciare l’ospedale da un’infermiera particolarmente rigida. «L’ora delle visite è passata da un bel pezzo, la paziente deve riposare.» gli aveva detto con autorità; non volle sentire ragioni e praticamente lo buttò fuori.
“Chissà se si è svegliata…” Aveva una gran voglia di rivederla. Decise di andare a trovare Haru per accertarsi che stesse bene, ma improvvisamente si ricordò di non avere fatto rapporto al Terzo; con tutto quello che era successo, gli era proprio passato di mente. Rinunciò così all’idea e si diresse verso il palazzo dell’Hokage.

«Mh, quindi un ninja della nebbia le stava dando la caccia?» gli chiese, dopo aver preso una lunga boccata dalla sua pipa.
Kakashi annuì «Purtroppo è riuscita a rivelarmi solo il suo nome, prima di essere colta da un malore improvviso.»
«Qualche indizio che si possa collegare al clan o al villaggio di provenienza?»
«No, sugli abiti che indossava non è presente nessun simbolo e non possedeva alcun coprifronte.»
Il Terzo si prese qualche momento di silenzio per riflettere; le informazioni erano davvero troppo poche.
«Kakashi, se la cosa va avanti in questo modo, sarò costretto a prendere provvedimenti; sono certo che Inoichi saprà scoprire qualcosa in più su questa Haru.»
Il ninja strinse i pugni, amareggiato «Aspetti, dovrà pur esserci un altro modo… I metodi di Inoichi sono alquanto invasivi, è già stata traumatizzata una volta!»
Il tono dell’Hokage si fece severo «Non possiamo permetterci di mettere a repentaglio la sicurezza della Foglia. La guerra è terminata solo due anni fa e le altre nazioni potrebbero approfittarne per raccogliere informazioni preziose sul villaggio. Fidarci di un estraneo sarebbe da incoscienti.»
«Lo so, ma… La prego, mi dia la possibilità di passare un po’ di tempo con lei, magari riuscirò a scoprire qualcosa…» implorò l’Hatake, con grande determinazione.
«E va bene… Ti concedo quarantotto ore, non un minuto di più. Se non avrai scoperto nulla di importante, allora passeremo alle maniere forti.»
Kakashi avrebbe voluto protestare, ma era già tanto che il Terzo gli avesse concesso due giorni; dopo tutto era una questione di vitale importanza.
«La ringrazio.» gli disse, chinando il capo, poi sparì in una nuvoletta di fumo. L’Hokage sospirò; era incredibile come quel ninja riuscisse ad averla vinta ogni volta.

Il cibo dell’ospedale era davvero immangiabile; non era nemmeno sicura che si potesse definire tale. “Sempre meglio che soffrire la fame…” Si disse mentre metteva in bocca un cucchiaino di passata di frutta dal sapore indefinito; in compenso le tecniche mediche erano davvero efficienti.
Qualcuno bussò alla porta, un ragazzo sui sedici anni, alto, con il viso mascherato, l’occhio sinistro coperto dal coprifronte ed una strana capigliatura dai riflessi argentati.
«Disturbo?» chiese, sorridendo imbarazzato.
«Ah sei tu… Kakashi, giusto? Prego, entra pure.» gli rispose, rivolgendogli un sorriso molto dolce.
«Come ti senti oggi?»
«Molto meglio. E…» arrossì lievemente «Grazie per ieri sera...»
Kakashi si sentì esattamente come la sera prima; il suo cuore sembrava impazzito, la trovava semplicemente adorabile. Cercò di nascondere il suo disagio «Non c’è di che. Dimmi, ricordi cosa ti è successo?»
«Io… In realtà non sono nemmeno sicura di sapere chi sono.» si rabbuiò.
Il ninja si sentì male a vederla in quello stato, ma si fece forza. «Ehi, se ti va potremmo fare un giro del villaggio, poco fa ho incontrato il tuo medico… Mi ha detto che, dati i tuoi notevoli miglioramenti, puoi essere dimessa oggi stesso.»
Sul viso di Haru comparve un timido sorriso «Se per te non è un disturbo, io ci sto…»
L’Hatake si avvicinò alla ragazza, che si sedette sul bordo del morbido letto, con le gambe a penzoloni; lentamente si lasciò scivolare a terra e, quando i suoi piedi scalzi incontrarono il freddo pavimento, un brivido le percorse tutta la schiena. Provò a muovere un passo, ma una fitta al fianco le provocò un forte capogiro e perse l’equilibrio; prontamente Kakashi scattò in avanti e la prese al volo.

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Chotto Min’na-San! Eccomi con il terzo capitolo! Spero vi piaccia <3
Ringrazio tantissimo Hikaru Nekomi per le recensioni… Mi auguro di essere riuscita a renderti le idee più chiare con il seguito della mia storia!
In questo capitolo viene anche specificata l'età di Kakashi, in modo che possiate collocare la storia nella timeline...
A lunedì prossimo! Non mancate, mi raccomando! ;) 
   
 
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