Buona giornata, mi sono
affezionata da poco alla
storia di Naruto, non ho visto gli ultimi episodi ma so come finisce,
il manga
non l’ho mai letto.
L’idea per questa
storia mi è venuta pensando a
come grazie alla tecnologia ora le comunicazioni sono rapide e quasi
immediate.
Io invece ho una certa
età: vi ricordate quando
alle elementari o anche alle medie ci facevano trovare degli
“amici di penna”?.
Pensare alla lettera da
scrivere, scriverla,
spedirla e poi aspettare la risposta, la sorpresa nel trovare la
lettera a casa
quando meno te la aspettavi . . . emozioni un po’ dimenticate
a mio avviso
(anche se in realtà io ancora scrivo vere lettere a persone
distanti e non
raggiungibili in altri modi).
Così è
nata questa storia: parte dai fatti del
capitolo 699 e parla dei nostri protagonisti perché,
diciamocelo, tra il 699 e
il 700 il salto è troppo grande e neanche il film THE LAST
ha chiarito tutto!
Probabilmente i caratteri dei
personaggi non
saranno rispettati in tutto e per tutto e alcune
“storie” le farò andare come
voglio io e non come in realtà vanno, ma è la mia
storia dopotutto!
La maggior parte
del testo sarà sotto forma di
lettera, ma ci saranno anche certe scene raccontate perché
non renderebbero in
lettera. Le frasi in corsivo sono i pensieri di che legge la lettera
oppure dei
vari personaggi attivi. Ora: buon divertimento.
Naruto era seduto sulla panchina, sul vialetto poco oltre l’ingresso del villaggio. Era una bella giornata, poche nuvole, un bel sole. Alzò gli occhi al cielo, sarebbe dovuto andare con gli altri del Team 7 a fare rapporto, ma aveva deciso di fermarsi un attimo e rimanere in pace prima di entrare nel caos del villaggio. Mosse il braccio, quello “nuovo”, gli dava ancora un po’ fastidio.
Poi il suo sguardo fu catturato dall’ombra di un uccello che sorvolava basso il cielo sopra la sua testa: un corvo, ora si era appollaiato sull’albero di fronte.
Un corvo
“Sas’ke”
Naruto storse un po’ la bocca in una smorfia, forse un sorriso un po’ tirato, stirò in alto le braccia, stirò la schiena e si alzò: doveva raggiungere gli altri e fare rapporto all’Hokage.
- Rapporto all’Hokage
- Seduta di rilassamento con il Team (da Ichiraku)
- Fans pazze a cui fare autografi e da cui ricevere piccoli regalini
- Casa: doccia e pigiama.
Ora era seduto alla scrivania della sua camera e per tutto il tempo, in quella giornata, il corvo gli era stato dietro, anche adesso da quando era tornato a casa, se ne era rimasto appollaiato sui fili elettrici giusto di fronte la sua finestra.
“Adesso basta”.
Naruto prese carta e penna e iniziò a scrivere. Finita la lettera la piegò fino ad ottenere un piccolo quadratino. Aprì la finestra ed il corvo volò dentro immediatamente: aveva un porta messaggi attaccato alla gamba, quando atterrò sulla scrivania Naruto ci mise la sua lettera, appena finito di sistemarla il corvo sfrecciò fuori dalla finestra e scomparve.