E Se…
Ritorno alla realtà
Hermione ascoltava. Gli
occhi sbarrati, non ci credeva, non voleva crederci.
La sua vita…la sua vita che
non era mai esistita e che non esisterà più…
L’intelligentissima
Hermione, la simpaticissima Hermione, la bravissima Hermione, la bellissima
Hermione…non erano mai esistite.
La ragazza piangeva.
Piangeva quando seppe che era stata in coma per cinque lunghi anni. Si era esiliata
dal mondo costruendosene uno tutto suo…e adesso? Come avrebbe potuto farcela?
Una ragazza di 16 anni, senza un’istruzione che molti avrebbero giudicato
pazza…come avrebbe fatto?
Rimase in ospedale ancora
per un paio di settimane per accertamenti e per rimetterla in forze.
Passava quelle giornate a
guardare fuori dalla finestra, con aria malinconica, certe volte pensava che
fosse tutto un sogno, un terribile, spaventoso incubo…ma lo sapeva, sapeva che
non era così.
Gli occhi di Hermione…non
erano scuri e profondi, bensì erano di un azzurrino spento, erano sempre
rivolti verso il panorama parigino, s’intravedeva anche la figura della Torre
Eiffel.
Certe volte passava intere
giornate a piangere in ospedale, tanto, nessuno glielo impediva.
Il padre la guardava dal
vetro che dava sulla stanza, non la riconosceva, la rinnegava, praticamente,
l’espressione severa e fiera sul suo volto si stava trasformando in
un’espressione dura e piena di vendetta per quell’ uomo che le aveva strappato
la figlia.
Non la conosceva. È questa
la verità. Non sapeva neanche chi fosse la figlia.
Hermione Granger.
Non è mai stata una ragazza
scema con grilli per la testa ma adesso…aveva perso sei anni di vita. Di vita
vera.
Non si sarebbe mai ripresa.
Circa una settimana dopo uscì
dall’Ospedale, ancora notevolmente scossa, infatti rimase in cura da uno
psicologo per parecchi anni.
È uscita dall’ospedale il 10
agosto.
Un caldo afoso, ma
d'altronde era quasi il 15 e ciò non turbava Hermione.
Si guardava intorno e
respira quell’aria che all’inizio le bruciò i polmoni. Non ricordava l’odore
dell’inquinamento.
Indossava roba semplice,
fuori moda.
Era la roba della sorella e
lei non lo sapeva. Hermione non sapeva neanche di avere una sorella!!!
Si chiamava Veronique e ha 2
anni in meno della nostra eroina.
Veronique è la classica
ragazza considerata “donna di teppisti” così come la solevano chiamare gli
amici.
Il suo ragazzo si chiamava
Stephan, almeno, nella settimana in cui la sorella si era risvegliata dal coma
si chiamava così.
Arrivarono finalmente a
casa.
Una bella casa benestante,
niente da dire.
Un po’ inconsueto per i
Francesi una casa a due piani ma a Hermione piaceva.
Le fecero fare un giro panoramico della casa ma scoprirono che lei sapeva
perfettamente come muoversi, sapeva dov’era la sua camera, il bagno, gli
elettrodomestici…
Rimase però stupita nel
vedere una sorella, non sapeva della sua esistenza.
Alla fine del giro si
accomodarono tutti in salotto dove scese un terribile silenzio.
Il padre Edouard guardava con odio
un punto imprecisato del salotto e stringeva i pugni, anzi, il pugno perché
l’altra mano la teneva nella tasca chiusa su un foglietto di carta.
la
madre Liliane aveva portato il Thè e si era seduta
accanto al marito, i capelli rosso ramato tendenti al bruno le coprivano le
spalle e gli occhi ghiaccio osservavano la figlia.
Com’era diversa…
***Liliane***
La mia dolce e tenera Hermione, com’è diversa, com’è diversa…
Una volta piena di voglia di vivere, felice della propria
famiglia, un po’ meno del rendimento scolastico e del fidanzatino Roland che
però l’aveva lasciata subito appena aveva saputo che la ragazza era finita in
coma.
Rivoglio indietro la mia Hermione, la mia dolce e tenera Hermi
strappata così dalla vita, chissà se mai si riprenderà…
***Edouard***
Lo troverò, lo denuncerò quel bastardo figlio di mignatta che ha
strappato la vita a mia figlia, giuro su mia moglie, su quell’idiota di
Veronique che troverò quell’uomo.
So a memoria il nome e cognome, ma è come cercare un ago in un
pagliaio…
Alexander Mormere, un nome fin troppo comune in Francia, ma giuro
che lo troverò, lo giuro…
***Veronique***
Herm, Herm, Herm, guarda un po’ la mia tenera e dolce sorellina
vissuta in un mondo fiabesco, perché non portarla un po’ nel MIO di mondo?
Sono sicura che Thomas le sbaverà dietro, lo vorrei per me, è un
gran pezzo di gnocco…
Fine secondo chap!!
Prometto che il prossimo lo posto moooooooooooooooooooooooolto più
velocemente (no!!!nd tutti)
Ciau!!
mewi