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Autore: Mei91    15/06/2016    4 recensioni
Sasuke Uchiha e Sakura Haruno sono finalmente marito e moglie, ma la giovane sposa ha tenuto nascosto al marito un piccolo dettaglio.
Sakura infatti ha una disfunzione cardiaca e il fatto che ella è anche incinta non aiuta di certo la situazione.
Come reagirà Sasuke alla scoperta della malattia della moglie che che il parto potrebbe ucciderla?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sarada Uchiha, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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ITACHI E SORELLINA

 

 

 

Itachi Uchiha non aveva la minima idea di come facesse ad essere vivo e a complicare la situazione, c’era Sakura, che doveva essere, se non andava errato, la compagna di Team di suo fratello Sasuke, e probabilmente la fidanzata o la moglie Naruto, priva di sensi stesa sul divano di villa Uchiha e per di più incinta.

Itachi si chiese come mai Sakura avesse cercato rifugio a villa Uchiha anziché correre a casa propria, dal proprio marito/fidanzato Naruto, ma subito dopo scosse la testa in segno di negazione. Quello non era il momento per quei dilemmi, doveva cercare un modo per far riprendere Sakura dal suo svenimento e di certo non poteva catapultarsi per le vie di Konoha in cerca di aiuto, di certo avrebbe solo causato il panico. Non aveva idea se anche Konoha era a conoscenza di ciò che era successo anni prima, a cosa era dovuto il suo tradimento e via dicendo, ma per sicurezza era meglio non creare il caos.

Forse l’idea più sensata sarebbe stata correre a casa di Naruto e chiedere il suo aiuto ma non ne era del tutto convinto. Probabilmente Sakura aveva litigato con Naruto e aveva cercato riparo da Sasuke, suo amico e compagno di team e di certo lui non voleva incorrere nella furia di Sakura.

Non sapeva perché, ma temeva l’idea di Sakura incazzata. Inoltre temeva che da un momento a l’altro, data l’ora tarda, Sasuke avrebbe fatto ritorno nella propria dimora e trovandoli li, vivo e vegeto, di sicuro gli avrebbe fatto venire un collasso.

Doveva trovare un modo per svegliare Sakura, ma temeva anche che lo svenimento della ragazza non fosse dovuto al semplice litigio con Naruto, ma che di fondo ci fosse una mancata cura della propria persona, tanto che alla fine il suo corpo, dato anche lo stato in cui versava, aveva ceduto.

Itachi corse in cucina e bagnò una pezzuola nell’acqua fredda, poi tornò da Sakura e poggiò la pezzuola sulla fronte della ragazza.

“Sakura per favore apri gli occhi!” sussurrò Itachi, ma vedendo che la ragazza non accennava ad aprire gli occhi, sospirò afflitto, poi però l’espressione di Sakura cambiò. Infatti la ragazza si mosse leggermente sul divano e si portò una mano al petto stringendola a pugno, poi serrò gli occhi come presa dal dolore.

Itachi inarcò un sopracciglio, chiedendosi se di fondo, al fatto che Sakura forse corsa da Sasuke, non ci fosse un problema un po’ più grave e di cui non aveva trovato il coraggio di parlarne con Naruto.

Nonostante ciò Itachi cominciò a preoccuparsi sul serio, perché sembrava che il colorito di Sakura fosse diventato ancora più pallido.

Sakura si contorse maggiormente sul divano e Itachi fu subito da lei, infilandole una mano dietro la nuca per sollevarla leggermente nella speranza che tale azione le avrebbe potuto giovare. A tale movimento l’espressione di Sakura parve rilassarsi e d’istinto Itachi la sollevò costringendola a mettersi seduta, ma la testa di Sakura cadde all’indietro facendola gemere di dolore, così Itachi la fece stendere tenendole sollevata leggermente la testa e Sakura si rilassò nuovamente.

Itachi rimase così per dieci minuti buoni, poi stufo utilizzò lo Sharingan, per stimolare il Chakra di Sakura, che ricordò essere un chakra curativo.  Stimolò il chakra basilare per altri dieci minuti, poi finalmente il colorito di Sakura cominciò a tornare roseo, l’espressione di dolore sul suo viso scompare e il sospiro di sollievo di Sakura fu anche il suo.  Piano Sakura iniziò ad aprire gli occhi e appena lo vide batté le palpebre incredula, poi però prese a tossire. Itachi la rimise giù, su divano e corse in cucina a prendere un bicchiere d’acqua che portò a Sakura e lei lo bevve avidamente.

Itachi la guardò attentamente quando poi fu certo che lei si fosse ripresa esclamò

“Ciao ragazzina!” esclamò freddo.

“Itachi San!” gracchiò affaticata Sakura e Itachi sgranò gli occhi incredulo. 

Itachi San? Significava forse che lei sapeva dei suoi sacrifici? Che lei sapeva che era stato costretto a tradire Konoah. Itachi decise di cambiare tono di voce. Di rendersi più amicale finché non avrebbe capito come in quell’ epoca e nel dopo guerra Konoha lo considerasse. La sua memoria era piena di buchi e non sapeva dove localizzarsi, se come nukenin o come ninja ancora di Konoha.

“Sakura Chan…” sussurrò Itachi sta volta con un tono di voce più gentile. Allungò una mano e le scostò un ciuffo ribelle che sin era appiccicato alla sua fronte a causa del sudore.

“Itachi San…ma allora sei vivo!” esclamò la rosa allungando le braccia e stringendolo al collo, così forte che quasi gli mancò l’aria. Ricordi vaghi di quella voce gli tornarono alla mente. Quella stessa voce che lo veniva a trovare alla sua tomba così spesso, che persino da morto Itachi si era chiesto se quella voce non avesse altri impegni nella giornata che venire da lui. Non che la cosa gli dispiacesse, ma non riusciva a ricordare una persona che avrebbe pianto la sua morte, a parte Sasuke, dopo aver scoperto la verità. Non ricordava alcuna donna che lo avrebbe pianto.

“Ehi…ehi…piano, mi soffochi” esclamò Itachi e quando la vide staccarsi da lui, e dopo che lui fu in grado di associare Sakura alla voce che sentiva alla tomba, la vide asciugarsi gli occhi colmi di lacrime.

“Ha mantenuto la promessa. Non ci posso…posso credere. Ha mantenuto la promessa!” balbettò Sakura emozionata.

“Chi?” chiese piano Itachi.

“Kaguya. Oh, che bello poterti parlare e ricevere risposta” esclamò Sakura sempre più emozionata.

“Sono Sakura la…”

“Compagna di team di Sasuke. Lo so!” esclamò Itachi con un sorriso mite.

“Eh?” esclamò Sakura abbassando le gambe dal divano cercando di mettersi seduta. Itachi si allungò verso di lei e gli mise una mano alla base della schiena per aiutarla.

“Certo che sei una piccola arancina!” borbottò Itachi tra se e sé per poi sollevare lo sguardo per puntarlo sul viso di Sakura. La vide con il pugno sollevato a un centimetro dalla sua testa. Itachi si sorprese di non averla sentita, poi un leggero pugno gli arrivò sulla capoccia.

“Ehi!” protestò Itachi e vide Sakura incrociare le braccia al petto e mettere un broncio adorabile.

“Nessuno ti ha insegnato a non dire ad una donna che è grassa!” protestò Sakura. Itachi si massaggiò leggermente la testa, poi ridacchiò.

“Scusa, è che non ci sono abituato!”

Sakura sorrise e si trascinò con il sedere in punta del divano, in modo tale da riuscire a mettere le mani sulle spalle di Itachi che se ne stava ancora inginocchiato davanti a lei. Itachi puntò gli occhi in quelli di Sakura che erano ancora concentrati a trascinarsi per essere più vicino a lui. Sakura teneva la lingua di fuori, un cipiglio sulla fronte e un’espressione indignata sul viso mentre metteva forza sulle mani per utilizzare le sue spalle come corda per tirarsi verso di lui. Appena finalmente gli fu davanti, lo costrinse a sedersi per terra, poi lei poggiò la testa sul suo petto e gli arpionò la vita con le braccia. Itachi sgranò gli occhi.

“Che bello sei davvero vivo!” balbettò Sakura ora del tutto rilassata.

Itachi annuì.

“Mi hai riportato in vita tu?” chiese Itachi e Sakura scosse la testa in segno di negazione

“Allora chi?”

“Kaguya!

“Kaguya!” esclamò allibito Itachi scostandola da se per guardarla negli occhi allarmato. Sakura sorrise e scosse una mano davanti a se.

“Ci doveva un favore e ce lo ha reso!” spiegò Sakura.

“E voi vi siete giocati il favore che vi doveva Kaguya riportando in vita un nukenin?” chiese Itachi allibito

“Non un nukenin, gran pezzo di baka - ora mi sacrifico-. Ma un eroe. L’eroe di Konoha!” esclamò Sakura seria.

“Io?” esclamò Itachi indicandosi con dito.

“No, guarda mia sorella!” esclamò Sakura con sarcasmo. Itachi inarcò un sopracciglio.

“Voleva essere sarcasmo?” chiese Itachi

“Si scemo. Dico, non ti facevo così tonto. Comunque, sono contenta che sei vivo!” sorrise la rosa.

Itachi sorrise.

“Ah Ah, divertente rosellina!”

Sakura mise il broncio e Itachi scoppiò a ridere.

“Comunque mi spieghi che ci fai qua tu e non sei a casa da tua?” chiese Itachi e Sakura inarcò un sopracciglio.

“Ma io sono a casa!” esclamò Sakura. Itachi sospirò.

“Intendo da tuo marito Naruto!” esclamò Itachi e Sakura annaspò sgranando gli occhi.

“Eh. Il dobe? Il dobe mio marito? No …no … qua c’è da rispolverarti la memoria. Io e Naruto non siamo marito e moglie!” esclamò Sakura allibita.

“Eh? Ma sei incinta. Devi essere sposata. Oddio, non dirmi ragazza madre… ascolta ti troverò un marito…un fidanzato buono per te e…”

“Frena Itachiiii! Un marito io c’è l’ho!” esclamò Sakura pronta a scoppiare a ridere vendendo l’espressione di Itachi, io Tarzan tu Jane, io fratellone maggiore, tu sorellina piccolina.

“E chi è? Ci hai litigato? Per questo sei venuta qui? L’ammazzo l’idiota se ti fa soffrire! Se ti ha lasciata, costringendoti a rifugiarti a casa di Sasuke lo disintegro” esclamò Itachi sempre più ansioso.

Sakura tratteneva a stento le risate. Itachi non ricordava tutte le volte che gli aveva parlato di Sasuke.

“No, no…lo amo da morire e si prende cura di me. Ma davvero io sono a casa.”

“Intendo da tuo marito io!” esclamò Itachi.

“Infatti, mio marito è…” iniziò Sakura.

 Un leggero tintinnio di chiavi attirò l’attenzione di Sakura che in un primo momento deglutì timorosa, ma alla fine si convinse che Itachi era proprio un bel regalo sia per lei, che lo considerava suo fratello, che per il proprio maritino. La porta di villa Uchiha si aprì

“Sakura, sono a cas…Itachi!” urlò Sasuke.

“Sasuke!” annaspò Itachi. Sakura scoppiò a ridere attirando l’attenzione di Sasuke e Itachi.

“Itachi Uchiha, mio marito è Sasuke Uchiha. Io sono a casa, non c’è bisogno che ammazzi nessuno. Come vedi non mi ha lasciata sola! Ma se vuoi prendertela con lui perché mi ha resa davvero un arancina con i piedi, accomodati, potessi ti darei man forte, ma se mi muovo rotolo via come una palla.” Protesto Sakura per poi prendere a ridere di cuore Sakura mentre sia Itachi che Sasuke annasparono.

 

To be continue

 

   
 
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