Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
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Autore: Fe_    15/06/2016    1 recensioni
Quanti momenti vengono persi, soffocati da qualcosa di più grandioso o semplicemente non raccontati, perché considerati troppo comuni?
Ogni piccola gioia, conquista, vittoria, affetto... sono momenti solitari che si consumano in fretta ma mai scordati da chi li ha vissuti.
Perché la felicità, per uno stato, molto spesso è un lusso.
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{Nyo, 2p, OC}
{AU, Missing e historical moments}

Informazioni più dettagliate all'interno.
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1- Gakuen!Hetalia- Sud Italia, Belgio
2- Storica- Romania
3- Slice of life- 2p!Nord Italia, 2p!Sud Italia
4- Storica- Ungheria, Erzsébet Bathory, Liechtenstein
5- Le leggende di Europa- Nyo!Austria, Nyo!Prussia
6- Gakuen!Hetalia- Liechtenstein x Seychelles, Svizzera
7- Halloween!Hetalia- Ètat Francais, Francia
Genere: Comico, Fantasy, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: 2p!Hetalia, Altri, Nuovo personaggio, Nyotalia
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: Histoire- momenti di ordinario
Titolo del capitolo: Il campione del popolo
Personaggi: Romania {Vladimir Haltrich}
Rating: Arancione
Note: Nicolae, nome con cui si riferisce Romania a sé stesso ma non quello scritto sopra.
Perché? Per il significato (Vittoria del popolo).
Anche perché partecipa alle rivolte, ma non potrebbe perché è uno stato, dovrebbe stare dalla parte del governo. Poi tanto gli stati seguono i voleri del popolo, quindi meH
L'evento descritto è la rivolta contadina del 1907, ultima rivolta popolare europea secondo gli storici.
Avverto pure che io il rumeno non lo so ma, per non alzare troppo il rating con il rude linguaggio di Romania, ho ugualmente inserito parole in rumeno. Sono (o vorrebbero essere) per lo più insulti e linguaggio scurrile che serve solo a rafforzare la sua posizione- arrabbiata e popolare. Tanto poi ho cambiato il finale, quindi il rating è arancione scuro.
Allora, la rivolta ebbe diverse sfumature, antisemitica in primis, e va segnalato che non furono i ceti più poveri a ribellarsi, ma quello medio contadino.
In secondo luogo, la polizia fu davvero durissima nella repressione. Scusate.
*Nonnina



Nemernicilor sângeroase!
Pensavano di poterlo vendere, quei riccastri, di poter sfruttare la sua terra e il suo popolo...!
I contadini erano la sua principale forza, erano mesi che si sentiva stanco quanto loro, sfruttati e sottopagati...
Gli si socchiusero gli occhi, al ricordo di quella stanchezza, ma una contadina dalla pelle bruciata dal sole, al suo fianco, lo scosse.
-Nicolae! Non ancora. Dormiremo quando non ci sfrutteranno, quando quegli ebrei se ne andranno!- le ultime parole non erano rivolte solo a lui, e la folla ruggì la sua approvazione.
Si guardò intorno. Era la prima volta che partecipava ad una di queste manifestazioni, iniziate appena qualche giorno prima, non era affatto preparato.
Sapeva che era rischioso, l'autorità a volte era dura, ma credeva fossero solo esagerazioni. Dopotutto, il governo non avrebbe mai ucciso i suoi cittadini, no?
Nulla di più sbagliato, si disse, dopo aver voltato l'angolo.
La contadina accanto a lui, così piena di vita e di forza, cadde a terra.
Fu la prima cosa che sentì, prima ancora dell'odore di sangue metallico o delle urla della sua gente, dello sparo dell'esercito.
Il rumore sordo del corpo di una rumena, una donna non troppo attraente o ricca, comune, cadere a terra. Non sentì nemmeno un fiato uscirle dalle labbra, tanta era stata la sorpresa.
La guardò con orrore, gli occhi rossi colmi di sgomento. Come era possibile?
Passò un secondo soltanto, un secondo che sarebbe rimasto impresso nella sua memoria e dilatato come la scena di un film drammatico.
Poi si guardò intorno: vide vecchi temprati dal lavoro nei campi proteggere con i loro corpi giovani che forse non erano nemmeno loro figli, ma avrebbero potuto esserlo.
Vide donne cercare di scappare, poté quasi udire il pianto dei bambini che non le avrebbero viste tornare a casa.
Vide giovani cercare di bloccare, con il coraggio e l'arroganza tipica della loro età, le armi dei soldati e finire boccheggianti a terra.
Con una nota di disperazione sulle labbra corse anche lui, perché se doveva morire voleva che fosse con il suo popolo.
Si avventò contro un uomo armato, cercando di strappargli dalle mani quello strumento di morte.
Poi sentì qualcosa di caldo e umido scorrergli sul ventre, un bruciore lancinante, le gambe cedere.
E cadde a terra, lo sguardo rivolto indietro, verso quella contadina di cui non avrebbe mai saputo il nome.

Il sole era ormai tramontato.
Il dolore allo stomaco era scomparso già da qualche minuto, ma lui non riusciva ad alzarsi.
In quel buio, nella piazza dove erano entrati, i cadaveri erano stati quasi tutti portati via.
Non vedeva nemmeno più la sua amica, piangendo una giovinetta- forse sua figlia- l'aveva portata via insieme ad un uomo.
Era rimasto immobile, sperando che servisse a mitigare il dolore che sentiva al petto, poi si rese conto che non sarebbe passato.
Era il dolore del suo popolo, il suo cuore.
Si alzò, macchiato di sangue suo ed altrui, e zoppicò fino al cadavere di un ragazzo più giovane di lui.
Una donna anziana, dell'età di una nonnina, cercava faticosamente di portarlo via.
Che sconfitta.
Però non possiamo arrenderci. Le cose devono cambiare.

Quel pensiero non gli dava alcuno spirito di rivolta, alcun sollievo.
-Grazie, ragazzo.- gli disse la nonnina, quando prese il ragazzo tra le braccia.
-Il mio Alin era così simile a te... lui avrebbe preferito morire che vedere la sua Romania in questo stato. Ma questo prezzo...!- si lamentò.
Chinò il capo.
Per il suo popolo.
-Non ci arrenderemo, bunicuță*. Nessuno sarà morto invano.-
No, non si arrenderanno.
Per il popolo, per quel ragazzino, per quella donna, per tutti.
Non ci arrenderemo.



Angolo Autrice
Ecco, ci ho provato.
Come più o meno promesso, ecco il capitolo che cerca di essere storico si Romania.
Scusate, mi sono impegnata un sacco. Il capitolo è richiesto da Saroyan
Il prossimo capitolo parlerà dei fratellini italiani, ma in versione 2p! come richiesto da Dream_eyes
Mi sono dimenticata di dirlo--- sì, Saroyan, il titolo è incompleto. Manca un aggettivo, ma non trovo nulla che mi piaccia.
Doveva essere momenti di ordinario straordinario che in un primo momento mi era piaciuto, poi... meh. Spero in un colpo di ispirazione, sennò resta tronco.
Mi raccomando, proponete nuovi capitoli! Io scrivo per voi e per esercitarmi (?)
Baci e abbracci
Fe_
  
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