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Autore: fragolottina    15/04/2009    2 recensioni
Come sarebbe vivere sotto lo stesso tetto con un Bill freddo e distante ed un Tom pasticcione? questa è la storia di Andrea...
Genere: Romantico, Commedia, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Tom Kaulitz
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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scambio stanza Giorno 1
Non appena se ne furono andati tornammo in casa. Tom si sbracò sul divano dandosi allo zapping selvaggio, io mi accoccolai sulla mia poltrana preferita a leggere un libro e Bill iniziò a vagare per la casa senza una meta precisa. Di tanto in tanto si fermava davanti allo specchio all'ingresso e si risistemava un capello che, per colpa di qualche divinità malvagia, era sfuggito al suo controllo; mi accorsi che lo stavo fissando così scrollai la testa e mi rituffai nelle parole davanti a me.
Passarono un paio di ore senza che nessuno parlasse con nessuno, poi Tom approdò in un film porno sulle reti satellitari, sul suo viso si formò un gran sorriso.
- Bill, veni qui!
Lui si affacciò dal corridoio, lanciandogli un'occhiata seccata con diversi CD in mano.
- Che c'è?
- Vieni a vedere questo film così interessante con me?
Sospirò.
- Ho smesso di guardarmi i film porno, forse dovresti farlo anche tu!
Sprì di nuovo nei meandri della sua stanza.
Ricercai tra le righe il punto in cui mi ero fermata e mi resi conto che era pressochè impossibile leggere senza perdere il filo con in casa loro due; così posai il libro sul tavolinetto delle riviste accanto alla mia poltrona e quando mi voltai mi accorsi che Tom era inginocchiato accanto a me con gli occhi da cucciolo implorante.
- Andy?
Disse con la vocina che aveva Heidi quando parlava con le caprette. Lo guardai un po' perplessa.
- Dimmi!
- Faresti un favore al tuo fratello acquisito preferito?
Rimasi interdetta senza sapere bene cosa rispondere e la mia testa elaborò un timidissimo.
- Se posso...
- Ecco...stasera viene a dormire qui una ragazza...come sai, tu hai la camera singola a differenza di me e siccome mamma e papà si sono portati via la chiave della loro stanza...
Si interruppe e prese fiato.
- TIPREGOFACCIAMOCAMBIOSTANZA!
Ci misi un minuto buono per decifrare quello che aveva detto e quando compresi il significato oscuro delle sue parole sgranai gli occhi incredula.
- Cosa?! Ma c'è Bill!
Si mise una mano sul petto.
- Hai la mia parola che non si approfitterà di te nel sonno!
- Ma-ma-ma-ma-ma...
Interruppe i miei balbettii sconclusionati tirando fuori un sorriso sfavillante.
- Lo prendo come un si!
Rimasi esterefatta sulla poltrona riflettendo sul fatto che i nostri genitori erano partiti da sole due ore e mi aveva già fregata, mentre lui si avviava saltellando da Bill.
- Fratellino, indovina un po'?
Passò qualche minuto di assoluto silenzio, poi si sentì un boato simile a quello della bomba atomica di Hiroshima.
- MA TI HA DATO DEFINITIVAMENTE DI VOLTA IL CERVELLO??
Tom si fiondò in soggiorno e si nascose dietro la mia poltrona seguito da Bill che gli si parò di fronte per non farlo scappare; io rimasi tra i due fronti, con quel vanitoso, egocentrico di un dark che mi stava schiacciando e probabilmente non mi aveva nemmeno vista.
Me lo spinsi via di dosso, riacquistando spazio vitale, mentre lui cadeva a sedere sul divano, fissandomi: forse si era accorto che c'era anche io, chissà...
Passai il resto del pomeriggio chiusa in camera.
Uscii dal mio rifugio solo all'ora di cena perchè stavo letteralmente morendo di fame. Trovai Tom ai fornelli con i rasta legati: stava facendo le frittelle.
- Dov'è Bill?
- È uscito, hai fame?
Annuii con la testa ed andai alla credenza per prendere due piatti e le posate. Mi sedetti a tavola e lui arrivò poco dopo con un piatto di frittelle e uno di affettato. Iniziammo a mangiare in silenzio, poi lui poggiò le mani sul tavolo e sospirò.
- Mi dispiace...se proprio non ti va lasciamo perdere lo scambio tattico delle stanze!
Sicuramente sarebbe stato meglio per la mia pace interiore, ma rischiavo soltanto di risultare antipatica così mi strinsi nelle spalle e feci un mezzo sorriso.
- Ho esagerato, in fondo ormai siamo fratelli dovrei abituarmi a queste cose...
Sorrise con gli occhi scintillanti.
- Quindi posso far venire Claire?
Annuii e lui mi abbracciò.
- Sei fantastica, Andy!
Cercai di allontanarlo.
- Ricorda che devi convincere Bill!
Sorrise e mi fece l'occhiolino.
- Vedrai che non sarà difficile...
Claire arrivò verso le dieci e siccome Bill non si era ancora visto presi il pigiama e mi andai a nascondere nella loro stanza.
Rimasi incerta sulla soglia per un po', metà stanza era immersa nel kaos più totale (forse per colpa del boato atomico di prima), mentre l'altra era più vivibile. Non sapevo chi dei due fosse quello disordinato così mi sistemai nella parte ordinata a priscindere, anche perchè avevo paura di trovare qualcosa di poco piacevole in mezzo al mucchio di coperte che era nell'altro letto.
Non riuscii a dormire: dalla mia stanza provenivano versi che lasciavano ben poco all'immaginazione e dal cuscino sotto di me un profumo che mi faceva desiderare la stessa cosa. Era buonissimo, ne troppo dolce, ne troppo forte, perciò passai non so quanto tempo a sniffare il cuscino e le lenzuola e a pendermi in fantasie che quel profumo e il sottofondo sonoro evocavano. Quando sentii qualcuno aprire piano la porta chiusi ermeticamente gli occhi fingendo di essere in un sonno profondo; sentii Bill sospirare, poi si avvicinò e mi prese in braccio, mugugnai qualcosa che voleva essere una protesta e allora lo sentii. Lo stesso profumo di prima addosso a lui: sapeva di dopobarba, lacca e qualcos altro che non riuscii ad riconoscere. Dovetti trattenermi dall'insana idea di mettermi ad annusargli la maglietta.
Mi mise giù e sussurrò un:
- Avevi sbagliato letto...
Senza quasi pensarci diedi una annusatina anche al cuscino di Tom: no, non aveva lo stesso profumo.
Giorno 2
Mi smbrava di essermi addormentata da un minuto, quando qualcuno fece un gran rumore aprendo le tapparelle.
- Sveglia pigroni, è quasi mezzogiorno!
Tom venne provvidenzialmente colpito da un cuscino.
- Vattene!
Lo sentii sedersi sul mio letto.
- Non avete dormito?
Gurdò prima me, poi Bill e sorrise malizioso.
- E cosa avete fatto?!
Gli lanciò un altro cuscino che rimbalzò su di me.
- Non ho fatto niente, ma avevo un'intrusa nel letto e tu sei incredibilmente rumoroso!
Un'intrusa, ma perchè mi odiava così tanto? Magari non gli avrà fatto piacere trovarmi nel suo letto, ma addirittura chiamarmi intrusa in quel modo!
Me ne tornai in camera mia dove non ero un'intrusa. Le lenzuola erano sporche: evitai di chiedermi di cosa. Stavo per cambiarle, ma non ero così sicura che Tom avesse finito di spassarsela e mi avrebbe lasciata tornare nella mia stanza, così abbandonai l'idea e feci una smorfia: avrei dovuto continuare a dormire da quell'odioso di Bill.
   
 
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