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Autore: vanessie    17/06/2016    4 recensioni
La storia sviluppa alcuni personaggi di mia invenzione presentati nella fanfiction "Sunlight's Ray".
Una vicenda ricca d'amicizia, amore e problemi della vita quotidiana con cui ogni adolescente si trova a fare i conti...narrati da una prospettiva femminile e maschile. Non mancherà un pizzico di fantasy e un richiamo ai personaggi originali della Meyer!
Per avere una migliore visione delle cose sarebbe meglio aver letto Sunlight's Ray 1-2-3, in caso contrario potete comunque avventurarvi in Following a Star!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sunlight's ray'
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FOLLOWING A STAR

 

 

Capitolo 10

“Un’amicizia sincera”

 

 

POV Nicole

Vidi Jonathan in lontananza camminare tra i corridoi della facoltà, feci una corsa e lo raggiunsi “Ciao Nicole” “Ciao, è un po’ che non ci vediamo” “Hai ragione, sai tra i corsi…i casini di Robbie, ossia il mio compagno di stanza, Wendy…ci siamo lasciati una settimana fa e non ero proprio in vena di uscire a divertirmi” mi spiegò “Oh capisco, mi dispiace per te e Wendy” “Te ne ho parlato diverse volte, è stato meglio così. Tu e Andrew?” “Bene, continuiamo ad uscire” “Quanto entusiasmo!” scherzò “Mmmm, ti va di prenderci un gelato?” proposi “Sì, andiamo” disse cominciando a camminare. “Ho letto gli ultimi aggiornamenti del tuo blog ieri sera” esordì “Che ne pensi? Sii sincero” “Che è fantastico, ho notato che hai un sacco di followers, sono felice per te, te lo meriti” “Grazie Johnny! Sei sempre troppo gentile!” “Dai racconta, non ci vediamo da due settimane! I corsi?” “Benone, mi occupano tutto il tempo, ma sai quanto mi impegno con gli studi!” “Cat sta bene?” mi domandò “Sì, continua a essere sul pianeta alieno da quando sta con Luke, è così carina, mi fa tenerezza! E tu? Quando mi farai conoscere Robbie?” “Quando vuoi! Ho avuto un’idea…perché una sera non usciamo noi quattro?” propose “Intendi tu, io, Robbie e Cat?” “Sì” “Ma certo, mi fa piacere! Mi organizzo con Cat per scegliere una serata in cui è libera, sai sta sempre con Luke…” “Ok. Robbie ed io siamo più o meno sempre liberi. Tu non ti vedi spesso con Andrew?” “Non proprio, lui è uno che ama stare con gli amici” affermai. “Ah” “Ci vediamo ma…non siamo una coppia appiccicosa” “Ohhhh” “Mi prendi per il culo?!” “Leggermente!” esclamò “Cretino” “Da quanto state insieme?” “Un mese” “State insieme o proprio Insieme?” “Che intendi?” domandai “Voglio dire è un rapporto superficiale ancora, oppure…avete già…approfondito?” “Dovrei dirti se abbiamo già fatto sesso?” “Così per parlare…ma se ti imbarazza no” “Sì” ammisi “E non avete voglia di stare insieme continuamente? Preferisce ancora i suoi amici?” “Andrew è fatto così” “E tu come sei fatta Nik?” “Stiamo bene in questo modo” affermai. “Contenta tu…dai entra” disse tenendomi aperta la porta della gelateria. Prendemmo un cono gelato a testa e lui me lo offrì, lo ringraziai e ci sedemmo a gustarcelo all’aria aperta. Ci posizionammo sull’erba sotto un albero. Il clima primaverile era stupendo, il tepore, il sole, i fiori, le farfalle. “Posso farti una domanda John?” “Dimmi” “Wendy come l’ha presa?” “Sapevamo tutti e due che non poteva continuare, alla fine è stata una decisone di comune accordo” “Stai bene?” gli chiesi “Sto bene, tranquilla. Quando ci rifletti tanto su una decisone da prendere, sei consapevole dei lati positivi e negativi e l’affronti al meglio. Diciamo che adesso mi sto concentrando sullo studio” “Se vuoi parlare…lo sai” “Grazie” “Dovrei fare una specie di approfondimento giornalistico a carattere scientifico per il blog. Ora tu sai che io e le scienze siamo praticamente due estremi opposti. Vorresti aiutarmi?” “Certo. Di che si tratta?” chiese. Sapevo di poter contare su di lui. In realtà avevo prima chiesto ad Andrew, studiava astrofisica a speravo che fosse disposto a darmi una mano, ma…i suoi amici erano invitati ad una festa e lui figuriamoci se poteva rinunciare…

“Dovrei parlare di quella notizia uscita sui giornali relativa all’uso di sostanze chimiche dannose nei cosmetici” “Sì, l’ho sentito alla tv” “Per cui? Mi aiuterai?” “Volentieri!” esclamò “Grazie John sei un tesoro!” “Prego” rispose ridendo. Mi venne un’idea “Perché non facciamo una cosa? Mi dici tu quando sei disponibile, facciamo l’articolo per il blog e andiamo a mangiarci la pizza al ristorante italiano di Seattle, quello vicino al centro commerciale” proposi “Ci sto, per me va bene anche domani pomeriggio!” “Perfetto” “Oh cavolo! Devo accompagnare Robbie dal dentista! Dai ti riporto a casa!” esclamò alzandosi in piedi “Non è necessario, sono quasi arrivata!” “È uguale, ti faccio compagnia” affermò. Mi alzai e fui felice di poterlo rivedere il pomeriggio successivo, certo dovevamo fare una specie di ricerca ma…con Jonathan sarebbe stato ugualmente divertente.

Il giorno dopo come di consueto andai a seguire i corsi. Finite le lezioni tornai a casa. Andrew lo sentii al telefono, mentre preparavo qualche stuzzichino da offrire a Jonathan a metà pomeriggio. Sistemai tutto in un recipiente e misi in frigorifero qualcosa da bere: aranciata, coca cola, succo di frutta…almeno avrebbe potuto scegliere ciò che gli andava di più. Arrivò puntuale e così andai ad aprire e lo salutai. Cazzo…era parecchio carino…indossava dei jeans, una t-shirt e una camicia a quadri colorata tenuta sbottonata. Il suo look era perfetto, lo avevo da sempre adorato, perché sapeva vestirsi carino ma in modo semplice. Non era uno di quei tipi che trascorrevano ore allo specchio. Lo invitai ad accomodarsi al tavolo di cucina, dove avevo già predisposto il pc portatile e alcuni libri. Lui ne aveva portati altri, nei quali aveva già individuato le pagine che potevano essere utili. Lavorammo a capofitto per almeno un’oretta. Mi sentii tranquilla nello scrivere facendo riferimenti ad argomenti scientifici dei quali sapevo poco o niente, lui infatti era un tipo parecchio sicuro di sé quando parlava di chimica, sapevo che era bravo e quindi mi fidavo ciecamente. Quando la ricerca finì gli proposi di fare un video per il blog. Avevo infatti presentato Cat ai miei lettori. Scrivevo di lei talvolta ed era giusto che almeno potessero vederla in viso. Visto che anche Jonathan finiva molto spesso sul mio blog, volevo che anche lui diventasse un volto noto per i miei lettori fidati. Lui accettò, nonostante si vergognasse un po’. Ci filmammo insieme, lo presentai al mio pubblico, gli feci qualche domanda per fare in modo che potessero conoscerlo meglio e fui felice di notare che aveva una naturalezza disarmante davanti all’obiettivo.

 

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Riguardammo il video mangiando i salatini che avevo precedentemente preparato e bevendo aranciata.

Il video era venuto parecchio bene, ad un certo punto ci era preso il ridere, ma non avevo tagliato quel momento, i miei video erano sempre spontanei e dunque lo pubblicai in quel modo.

 

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Restammo a dare una sbirciatina al mio blog e ad altri siti web. Il nostro video riscosse subito un gran successo, molti utenti espressero il loro gradimento e commentarono. “Wow sei piaciuto Jonathan! Cioè guarda quanti commenti di ragazze! Tutti complimenti…” iniziai a dire, mentre leggevo a voce alta alcuni di essi “Sei bellissimo – Nicole non ci avevi detto che Jonathan fosse tanto figo! – Cosa aspettavi a presentarcelo?” “Ohhh questi sono i miei amici di fisica!” esclamò lui leggendo i commenti di alcuni ragazzi che scrivevano di averlo riconosciuto. Lo lasciai al computer e andai a prepararmi per la cena che gli avevo promesso. Era stato un vero amico ad aiutarmi, volevo pagargli una pizza al ristorante italiano migliore di Seattle per riconoscenza. Scelsi dall’armadio qualcosa da mettere e lo raggiunsi. Notai che stava già parlando con Cat, che era appena rincasata, proponendole l’uscita tra noi quattro compagni di stanza e lei aveva appena accettato. “Oh finalmente ti vedo uscire!” esclamò Cat “Beh…sì” risposi “Cavolo, quella testa di rapa di Andrew la lascia sempre sola il venerdì sera!” disse Cat parlando con John “Divertitevi ragazzi!” concluse. Andammo al ristorante in metropolitana. Era strapiena quella sera! Restammo in piedi attaccati come sardine. Tenni stretta la borsa per evitare che qualcuno ci infilasse le mani per rubare qualcosa. Una ragazza dopo due fermate scese. Jonathan si mise seduto e mi fece accomodare sulle sue gambe. Restammo per tutto il viaggio a trattenere le risate, poiché assistemmo ad una conversazione ai limiti dell’assurdo tra due ragazze e due ragazzi sconosciuti. Dicevano delle cose stupide e senza senso, ma non era educato scoppiargli a ridere in faccia. Un signore sulla quarantina mi tirò erroneamente i capelli, afferrando il palo di ferro per sorreggersi. “Scusa” mi disse liberandomi la ciocca di capelli “Non fa niente” risposi “Spostati a sedere su quest’altra gamba” disse Jonathan accompagnando i miei movimenti “Di qua è meglio, c’è il finestrino e non ti tirano i capelli” aggiunse. Gli sorrisi, stavo così bene con lui, era sempre carino e premuroso con me. Ci alzammo quando ci avvicinammo alla nostra fermata “Scusa! Alla tua ragazza è caduta questa!” disse una donna riferendosi a Jonathan e porgendogli la mia sciarpina di seta. “Grazie, non ci eravamo accorti!” rispose lui restituendomi la sciarpa. Non capivo perché non le avesse detto che in realtà io non ero la sua ragazza, bensì una semplice amica ma…quella sua mancata precisazione mi faceva sentire…non so…felice, elettrizzata…

 

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Quando entrammo nella pizzeria italiana, la cameriera ci portò ad un tavolo per due. Scegliemmo la pizza e mi guardai un po’ attorno. “Perché ci guardano tutti?” gli chiesi, lui rise scrollando le spalle. “Forse sono interessati a te” rispose “A me? Perché dovrebbero?” chiesi curiosa “Perché sei una bella ragazza” disse con naturalezza. Aprii il menù e ci nascosi la faccia, sentendolo ridere. “Dai che ho detto di male?” “Nulla” “Metti via il menù” disse. Obbedii e cercai di mandare via quell’imbarazzo causato dal suo complimento “Nik posso chiederti una cosa?” “Sì” “Cat prima ha detto che Andrew ti lascia sempre sola il venerdì sera…ma non ti scoccia?” “Un po’ sì, ma come ti ho detto ieri, lui è uno al quale piace molto stare con gli amici e quindi cerco di capirlo…” “Quando vi vedete?” “Due o tre volte a settimana” confessai “A settimana?!?!?!?” “Lo so…sono poche. Infatti spesso il venerdì e il sabato resto a casa da sola” “Non mi sembra giusto, lui esce a divertirsi…perché non gli dici che non ti va bene?” mi domandò “Non voglio essere una rompiscatole” “Sei la sua ragazza, hai tutto il diritto di avere delle pretese” affermò. La cameriera ci servì le pizze ed io cominciai a mangiare per non dovergli rispondere. Sapevo che aveva ragione, dovevo dirglielo a Andrew…ma ci frequentavamo solo da un mese e…boh…“Comunque Nicole non voglio che il venerdì e il sabato tu resti sola. Puoi sempre venire da me e Robbie. Oppure puoi venire con me quando esco con i miei amici” “Tu sei talmente…cordiale con me…” “Siamo amici e non mi va che la mia amica trascorra il fine settimana in casa da sola come un’ottantenne. Hai appena 18 anni e mezzo, se Andrew va fuori, esci anche tu” “Hai ragione” “È buona la tua pizza?” domandò cambiando argomento. “Ottima, la tua?” “Favolosa, ne vuoi un pezzo?” “Sì, ti do un pezzo della mia in cambio” dissi tagliandogliene un triangolo e spostandolo nel suo piatto. Lui invece tenne il pezzo che voleva cedermi in mano e lo avvicinò alla mia bocca per imboccarmi. Lo mangiai morso per morso dalle sue mani, pensando che quello fosse un gesto quotidiano e normale, ma il fatto di farmi imboccare da lui, che tra l’altro mi teneva addosso il suo sguardo sexy e affascinante, rendeva tutto…super seducente.

 

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Quell’eccitazione non era solo una cosa mentale, ma la avvertivo chiaramente anche sul mio corpo. Ero parecchio accalorata e non solo per le guance rosse. Quando la cena finì andai a pagare. John non voleva, ma gli spiegai che era mio dovere farlo, dato che lui mi aveva aiutata con la ricerca per l’articolo che dovevo scrivere sul mio blog. Tornammo alla metropolitana e salimmo a bordo. Lasciò che andassi a sedermi nell’unico posto libero del vagone. Restò in piedi davanti a me. Lo guardai per un po’ senza dire assolutamente nulla, poi gli afferrai la mano e lo feci sedere al mio posto, risistemandomi come all’andata seduta su di lui. Perché stavo così bene quando eravamo insieme? Perché non sentivo la mancanza di Andrew? Jonathan guardava il cellulare e stava rispondendo ad un sms di mio fratello Kevin, che tra l’altro non sapeva che quella sera eravamo insieme. Jonathan era bellissimo, i capelli si erano un po’ spettinati dal codino, avrei voluto appoggiare la testa sulla sua spalla e respirare il suo odore. Mi martellavo la testa di domande: se lo facessi come la prenderebbe? Capirebbe che lo amo? Mi respingerebbe? Mi terrebbe abbracciata? Nel frattempo la voglia di accoccolarmi su di lui cresceva. Spensi il cervello e mi sistemai con la testa sulla sua spalla. All’inizio lui forse non capì cosa volevo fare, poi quando trovai la giusta posizione, John mi tenne abbracciata e con la mano sinistra mi accarezzò i capelli. Con la mano destra continuò a giocherellare con il cellulare, probabilmente era una posizione che lo aveva messo altrettanto in imbarazzo. Restammo così fino alla nostra fermata, persi nei nostri pensieri. Scendemmo e tornammo verso l’ateneo. “Grazie per la cena!” esclamò “Ma figurati! Dovresti tornare da me a fare qualche video ogni tanto, quello di oggi ha fatto furore” “In effetti hai dei lettori parecchio attivi!” “Sì è vero” risposi “Senti allora ricordati di telefonarmi quando sei sola, almeno stiamo insieme” “Va bene, lo farò. Eccomi arrivata” dissi quando raggiungemmo il mio appartamento “È stata una bella serata, mi sono divertito” “Anch’io…” “Ok, fammi andare altrimenti…ci sentiamo Nikki” “A presto” lo salutai. Entrai in casa con ancora il suo profumo addosso…e ora…per evitare che svanisse, chi si sarebbe lavato?

 

NOTE:

Buon pomeriggio a tutti! Nicole continua ad uscire con Andrew, nonostante il suo comportamento non le piaccia più di tanto...Cat e Jonathan le danno qualche dritta cercando di farle aprire meglio gli occhi, dicendole che non è giusto che un ragazzo lasci sola la sua ragazza nel weekend. Nicole è intelligente e sa che hanno piernamente ragione, ma per qualche strano motivo continua a sopportare la situazione, accontentandosi di una storia che sembra non fare per lei! John resta comunque il suo amico più caro, un vero amico, visto che le fa compagnia, la aiuta a realizzare il video per il suo blog e le dà i consigli giusti. Credo che sia chiaro come la luce del sole che Nicole è fortemente infatuata di Jonathan, ma non ha ancora la forza di dirglielo, staremo a vedere come procederanno le cose! Un bacio, a venerdì,

Vanessie

 

P.S: Qui potete vedere una clip di Victoria Justice e Avan Jogia, ossia Nicole e Jonathan. Ho immaginato che questo video potesse essere l'intervista che Nicole utilizza per presentare John sul suo blog https://www.youtube.com/watch?v=CnwGTfESYrE , poichè è un video molto carino e spontaneo, il modo in cui si relazionano l'uno con l'altra esprime ciò che immagino quando penso alla loro amicizia.

   
 
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