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Autore: 1_D    18/06/2016    0 recensioni
Quello che posso garantirvi,che lui,non riuscirà mai più a ferirmi,
perché quello che lui non sa,è che prima di cadere nel vuoto,
mi sono aggrappata a un qualcosa che è stato più forte di lui,me stessa.
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La persona che mi era stata accanto,e che mi aveva amata più di tutte,se n'era andata,lasciandomi cadere nel vuoto più profondo,senza fine.
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Ma quello che lui non sa,è che sono tornata,ma io a differenza sua,sorrido alla vita,ma farò in modo che la vita non gli sorrida ancora per molto.
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Il mio nome è Lea, e il demone della mia storia è proprio lui,Justin,l'angelo dalle ali nere.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio, Pattie Malette, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
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Lea pov’s

Ci sono giorni che mi chiedo, ‘’e se ci riprovassi?’’

Sembrava cosi sincero,che dentro di me sentivo che avrei potuto ricominciare,magari con lui.

Ma sono i momenti,ovvero i momenti quando divento vulnerabile,quando ripenso ai ricordi che ho vissuto con lui e con la mia famiglia,ai problemi che avevo e che ho tutt’ora,speravo di non averne più,ma sbagliavo.

L’abbandono di Max,il comportamento di Justin,in seguito ovviamente il suo abbandono,il ‘’trasloco’’ e la mia nuova vita in Messico,il mio ritorno in Canada,il rincontro con Justin,come se non bastasse adesso ci si mette anche mio fratello Shawn.

Gli avevo raccontato di come fossero andate le cose con Justin,avevo deciso di dirglielo e di non aver nessun tipo di segreto con mio fratello.

Giorni fa,era rientrato tardi a casa,ma ero gia a dormire e non l’ho visto,l’ho sentito solo rientrare,dedussi fosse Shawn dato che mancava solamente lui in casa,quindi per quella notte non abbiamo chiuso a chiave casa,sapendo del suo ritorno.

Ma il mattino seguente ho discusso con lui mentre andavamo a scuola,mi ero accorta che era in condizioni a dir poco pessime.


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*Flashback*

Shaw:Lea muoviti o farai tardi! –Ed ecco che Shawn che interrompe i miei pensieri dal piano di sotto,di nuovo.

Io:Ecco,arrivo.-prendo la borsa e mi avvio da mio fratello.

Sono in macchina con Shawn,con sottofondo i miei adorati Maroon 5.
Amo quel gruppo,la voce di Adam mi trasmette una serenità incredibile.

Io:Sai Shawn,ho parlato con Justin..-dico tenendo lo sguardo abbassato per paura di una sua reazione.

Shawn:Ah si?E cosa voleva?L’hai cercato tu?-dice guardandomi di sfuggita con la mascella serrata,rendendomi conto che le sue nocche sono diventate bianche per la forza con cui sta stringendo il volante.

Io:Hei hei fratello,quante domande! –dico ridendo per sdrammatizzare un po’ quella tensione che si era creata poco prima,infatti riesco ad intravedere un piccolo sorriso da parte sua.

Io:E comunque..-inizio abbastanza titubante,ma lo guardo negli occhi solo ora e solo ora mi rendo conto delle sue condizioni.

Ma come una stupida,mi sono resa conto solo ora delle sue nocche,si vede evidentemente che le ha spaccate,attorno sono piene di lividi e ha un livido sulla parte sinistra del viso,che ovviamente non avrò visto essendo lui dalla parte del guidatore.

Io:Mio Dio Shawn! Cosa ti è successo? –dico in preda al panico e lui mi guarda contraendo la mascella,senza dire una parola.

Shawn:Nulla di che,cosa dicevi su Bieber? –dice iniziando a guardare davanti a sé,premendo l’acceleratore.

Io:Lasci da parte Bieber e spiegami cos’è successo,dannazione! –dico urlando e non smettendo di fissarlo scioccata.

Decide di ignorarmi,io però non mi arrendo e decido di riprovarci.

Io:Mio Dio Shawn,ieri non ti ho visto tutto il giorno,sei tornato a casa tardissimo,ti vedo solo ora e posso garantirti che ciò che vedo non mi piace per niente,quindi dimmi una buona volta cosa ti è successo perché non ci metterei nulla a scoprirlo da sol e lo sai bene.-dico alzando di poco la voce.

E’ mio fratello,sapere che ha dei nemici o dei problemi mi preoccupa da morire.
Penso sia normale avere questo tipo di alterazioni se un membro della tua famiglia o una persona che ami è ridotto  cosi.
Voglio sapere cosa gli passa per la testa.

Shawn:Bene Sherlock,allora lo scoprirai da sola. –dice fermando l’auto,segno che siamo arrivati a scuola.

Mi da un’ultima occhiata,fredda e distaccata,apre la portiera e scende dall’auto lasciandomi le chiavi per chiuderla,vedendolo raggiungere Mike,forse per salutarlo.

Mi ha lasciata in macchina sola,immersa nei miei pensieri.

Cosa sta succedendo?

*Fine Flashback*
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Justin non l’ho visto a scuola questi tre giorni e devo dire che la cosa mi puzzava un pochino.

Ma scaccio questi brutti pensieri dalla mente,Shawn dopo quell’accaduto sarebbe capace di tutto se si tratta di Justin,ma di certo questo non mi aiuta.

Da quella discussione sono giorni che non parlo con mio fratello,giorni che mi risponde male,che mi risponde bruscamente,giorni che non so cos’abbia mio fratello.

Fa male,molto male sapere che tuo fratello è diventato questo.

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Mi faccio una doccia veloce e opto per un leggins nero,una maglia bianca con scritte nere particolari,la mia amata giacca di pelle e le mie adidas bianche.

Un velo di terra per risaltare gli zigomi,lucidalabbra e mascara,oggi si va sul naturale.
Scendo al piano di sotto e oggi,come appunto i giorni precedenti,mi tocca andare a scuola a piedi,non che mi dispiaccia,ma devo alzarmi ed uscire di casa 20 minuti prima per riuscire ad arrivare in tempo.

Una volta arrivata in cucina,vedo Shawn fare colazione,faccio finta di niente,bevo un bicchiere d’acqua ed esco subito,ma la sua voce mi stupisce.

Shawn:Ti accompagno io a scuola. –dice con voce dura,continuando a bere il latte nel bicchiere senza neanche guardarmi.

Mi stupisce questo suo gesto,sono 4 giorni che se mi parla e soltanto per trattarmi male,magari gli hanno dato una botta in testa mentre dormiva e mi hanno ridato la copia originale di mio fratello.

Io:No grazie,vado a piedi.-dico prendendo lo zaino vicino la porta e aprirla pronta ad uscire.

Sento che si alza dalla sedia e dirigersi verso di me con fare calmo.

Shawn:Ho detto che ti accompagno io,non era una domanda o un gesto di cortesia.-dice duro e freddo,appoggiandosi allo stipite della porta.

Io:Smettila! Puoi smetterla di comportarti cosi o per lo meno smetterla di fingerti preoccupato di accompagnarmi a scuola? –dico urlando,guardandolo negli occhi dopo tanto,solo ora infatti mi rendo conto di quanto mi manchi mio fratello.

Shawn:Ripeti,prego!? –dice guardandomi scioccata dalla mia reazione improvvisa.

Io: Ho detto che non ho bisogno che mi accompagni,mamma mi ha donato due gambe e fortunatamente so usarle,non si può dire lo stesso del tuo cervello purtroppo. –dico guardandolo con un sorrisetto sghembo,incrociando le braccia  al petto.

Lo vedo avvicinarsi pericolosamente a me,infatti mi afferra un braccio per poi urlarmi contro,posso garantire di non aver mai litigato con Shawn,mai,solo con Max.

Vedo mamma con la coda nell’occhio scendere le scale con gli occhi lucidi e le mani che le coprono la bocca,evidentemente scioccata dalla situazione.
Ma sono troppo arrabbiata e delusa per evitare di ferirla ancora di più.

Shawn:Sono tuo fratello e devi rispettarmi,hai capito ragazzina?Ho un cervello e so usarlo molto bene a differenza tua,mi hai deluso,non pensavo che un giorno non ti avrei neanche più sopportato,e no,non sto fingendomi preoccupat per accompagnarti a scuola,puoi anche girare da sola con questo freddo,sai il cazzo che me ne frega,era per fare un gesto carino e per fare vedere che mi preoccupo per far credere a mamma e papà che va tutto bene,quindi ora ti accompagno a scuola,mi hai sentito bene? –dice guardandomi con rabbia e disgusto.

Solo lì,mi resi conto del male che mi hanno fatto quelle parole,vorrei piangere fino allo sfinimento,chi ho sempre considerato il mio gemello,ha appena finito di dirmi che non valgo nulla per lui,voglio solo piangere,dormire e non svegliarmi più,ma mia madre mi ha insegnato a sorridere davanti le cose brutte della vita e se ti tirano uno schiaffo,di porgergli l’altra guancia.

Non posso piangere,devo ferirlo proprio come lui ha fatto con me.

L’unica cosa che riesco ad intravedere è mia madre guardare Shawn con lo sguardo scioccato e le guance rigate dalle lacrime,ma fortunatamente lui non si è ancora accorto della sua presenza.

A proposito mamma,scusami.

Mi limito a sghignazzare con le lacrime agli occhi.

Io:Ti sbagli,tu non sei mio fratello,non vali niente,assolutamente niente,ma sai,non ho proprio voglia di abbassarmi ai livelli di una persona vuota come te,perché al contrario tuo io ti voglio bene anche dopo aver discusso in auto,ti ho voluto bene in questi giorni quando mi hai trattato come uno straccio,ti ho voluto bene sempre,perché al contrario tuo,non amo le persone a periodi,ma non pensavo che potessi essere una persona cosi finta e tranquillo,non ho bisogno di una persona come te al mio fianco,non ho proprio bisogno di te,specialemente un fratello come te non lo voglio,magari quando poi ti passa il tuo periodo mestruale,almeno a nostra madre spiegaglielo il perché non hai più una sorella,almeno a lei dillo,no?E scusami tanto,ma essendo che non sei nessuno per me,a scuola ci vado da sola.-dico sputando ogni parola come fosse veleno,guardandolo come poco tempo fa mi aveva guardato lui,ovvero con disgusto,mentre noto diverse lacrime che scendono sul viso di Shawn,quasi come se fosse sofferente alle mie parole.

Lo fisso e violentemente stacco il mio braccio stretto ancora nella sua mano.
Io:Se volevi farti odiare da me,ci sei riuscito.-dico guardandolo con delusione.

Volto la testa verso il viso di mia mamma,ormai in lacrime,seduta sulle scale che ci guarda disparata.

Io:Scusami mamma,ma dovevo. –dico facendogli un sorriso triste con gli occhi lucidi,guardo verso Shawn.

Io:Ti guardo,ci provo ma l’unica cosa che sento è un senso di compassione e spero solo che Dio ti perdoni  e perdoni anche la tua cattiveria,che non è poca. –dico guardandolo di nuovo,ma stavolta,con compassione.

Mi fa solo pena.

Guardo mia mamma e rivolgo un ultimo sguardo a Shawn,pieno di delusione e rancore.

Mi volto,apro la porta e una volta per tutte mi dirigo verso scuola.

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Mi sento cosi stanca,in questo momento sento solo un senso di delusione e stanchezza.

Una volta arrivata,in lontananza vedo Justin che mi fissa.

E’ tornato a scuola,perché in questi giorni non è più venuto,infatti sono stata proprio tranquilla.

Mi avvicino all’entrata,ma non mi toglie gli occhi di dosso neanche un momento,cosi lo fisso per qualche secondo,secondi che sembrano interminabili.

Lo osservo bene,noto che ha un labbro spaccato,uguale al sopraciglio e un livido sullo zigomo.

Lo guardo scioccata,vedendo il che condizioni è ridotto.

Ma solo ora riesco a collegare tutto.

Quando è tornato a casa tardi,l’insistenza di sapere di Justin,il trattarmi in modo cosi distaccato,le sue nocche e il suo viso.

E’ stato Justin.

  
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