Serie TV > Pretty Little Liars
Segui la storia  |       
Autore: FraSilverlight99    19/06/2016    1 recensioni
E se Rosewood fosse ancora più misteriosa di quanto crediamo? E' possibile? Se oltre alle bugie ci fosse anche la magia? Questa volta le quattro ragazze avranno a che fare con un pesce ancora più grosso. Riusciranno a capire chi sia e ad affrontarlo?
Voi che dite? -A
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Caleb Rivers
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era passatto ormai un anno dalla scomparsa di Alison DiLaurentis, ma ancora la città al solo nome della ragazza perdeva voce, e nessuno passava davanti casa dei suoi genitori senza provare un pò di pena per loro. Il che era quasi sospetto vista la cattiva fama della ragazza. Solo alle sue quattro amiche sembrava non importare nulla di quello che aveva fatto, e infondo erano capite, perchè anche loro erano come lei, o almeno erano state trascinate da lei nelle sue malefatte, ed Hanna, Aria, Spencer ed Emily lo sapevano benissimo. Non andavano per niente fiere di molte cose che avevano fatto insieme ad Alison, ma dopo la sua scomparsa sembravano aver dimenticato tutto e di aver perdonato lei e sè stesse. Cosa che degli altri non si poteva dire. Non c'era mai stata vera tristezza per la sua scomparsa, ed era davvero una cosa sconvolgente, perchè per quanto fosse stata cattiva, una fine del genere non se la meritava, e questo era sicuro. In più la sua scomparsa era stata seguita da occhiate non poco discrete lanciate perennemente alle quattro ragazze, così, piano piano, finirono per dividersi, e ormai non si parlavano nemmeno, anche se ad ognuna di loro sembrava ancora di essere osservata a volte, soprattutto ad Hanna, che ormai era diventata la nuova "Alison", non per la cattiveria, anzi, ma per la sua bellezza. Dopo la scomparsa di Ali, in pochi mesi era dimagrita tantissimo, aveva cominciato a truccarsi e a vestirsi come la sua vecchia amica, che sembrava averle ceduto l'attività. Era diventata anche la migliore amica di Caroline Forbes, che a sua volta da sfigata era riuscita a diventare la seconda ragazza più popolare della scuola. Anche le altre tre guardavano Hanna senza riconoscerla, non capivano da dove fosse nato quel cambiamento e ai loro occhi la ragazza appariva quasi contenta della scomparsa di Alison. Del resto ognuna ormai si era abituata all'idea di quell'assenza ed era andata avanti: Aria era tornata da un mese in città, Spencer aveva continuato a studiare per il massimo dei voti, borse di studio e per fare a gara con Melissa, la sorella, a chi fosse migliore. Emily invece si era sfogata nel nuoto, il primo periodo non riusciva ad uscire dalla piscina, e quelle poche ore che lo faceva piangeva a dirotto. Dopo qualche mese riuscì ad accettare la cosa e ormai pensava davvero che Alison non fosse scomparsa, ma morta. In qualche modo quel pensiero l'aiutava a farsene una ragione, sapeva che se si fosse aggrappata all'idea che potesse tornare si sarebbe tormentata finchè effettivamente non l'avesse fatto. Ma nonostante quella finta convinzione il pensiero di Alison la tormentava ancora ogni giorno, anche quel giorno mentre stava portando un regalo di benvenuto alla nuova arrivata in città. Si sarebbe trasferita proprio nella vecchia casa di Ali e il pensiero di ritrovarsi di nuovo in quel giardino le metteva i brividi, aveva evitato di passare lì davanti per mesi e ancora non era pronta per farlo, ma alla fine decise di imporselo. C'erano già tantissimi cartoni sull'uscio della strada e una ragazza ci stava frugando dentro. Era alta, bionda e davvero bellissima. Sembrava più grande di Emily, e non sembrava nemmeno impacciata, o spaventata dal trasloco, anzi, appariva quasi annoiata, come se vivesse lì da sempre e ne fosse stanca. Emily si avvicinò piano,con evidente disagio davanti a lei. -
Hey ciao.- Lei si girò.
-Ciao.- Ad Em cominciarono a tremare le mani.
-Sono Emily Fields e abito qui vicino, ero venuta a darti questo, da parte di mia madre...- Le sorrise evidentemente sorpresa.
-Grazie, sono contenta di conoscere qualcuno di gentile una volta tanto. Io sono Rebekah Mikaelson.- Rebekah...
-Non sei stata molto fortunata con gli incontri?- le chiese.
-Direi proprio di no.- non sapeva cosa dire era evidente, voleva continuare a parlare, ma non sapeva di cosa.
-Mi dispiace, ti capisco. Beh se vuoi una mano per qualsiasi cosa, puoi chiamarmi.-
-Potresti darmi una mano ora con questi scatoloni? Sono talmente tanti che penso di finire fra due giorni.- li indicò e in effetti Em notò che erano persino di più di quanti ne avesse visti, decise di aiutarla, anzi, c'era poco da decidere. Prese il primo scatolone che vide e si incamminò verso casa della ragazza. Per la prima volta si era scordata di Alison, cosa più incredibile in quel contesto dato che si trovava proprio in casa sua. Però non ce la faceva a stare in silenzio, le metteva ansia.
-I tuoi genitori dove sono?- chiese Em alla fine.
-Ah no emh...mi sono trasferita qui da sola con mio fratello maggiore, i miei sono morti un bel pò di anni fa.-
Era stata talmente tanto fissata con la sua perdita che sentirne una altrettanto grande la fece tornare alla realtà e le fece capire che non era l'unica ad aver perso qualcuno.
-Oddio, scusa, non volevo...- Rebekah non le fece nemmeno finire la frase.
-Non importa, stai traquilla. Tu invece?- Ora era Emily a non sapere cosa dire. Cosa le avrebbe potuto dire di lei? Non c'era poi così tanto di cui parlare sul suo conto. -Non saprei che dirti a parte che amo il nuoto.- Rebekah sorrise. -Credo che ci sia molto di più ma che tu non riesca a vederlo. Nessuna persona comune sarebbe venuta qui ad aiutare una ragazza di cui non ne aveva mai nemmeno sentito parlare.-
Em era sconvolta, nessuna persona a parte Alison l'aveva mai fatta sentire così, eppure Rebekah ci era appena riuscita, e se fino ad un istante prima credeva di non poter stare più bene, quelle parole la fecero ricredere e sfoggiò il primo vero sorriso dopo mesi.
-Ti ringrazio, davvero.- Dopo essere entrate in casa con uno scatolone per la milionesima volta, Emily vide che era davvero tardi e che doveva rientrare. Non si era nemmeno resa conto del tempo che era passato. Erano state ore di paradiso con l'unica persona che era riuscita a colmare, anche se non tutto, una parte di quel solco lasciato da Alison.
-Scusa, ma devo proprio andare, si è fatto tardi e mia madre si starà chiedendo che fine abbia fatto.- E se Emily era dispiaciuta nel doversene andare, probabilmente Rebekah lo era ancora di più, non voleva farsi scappare l'unica persona che era stata gentile con lei.
-Puoi rimanere da me a cena se vuoi e se tua madre vuole.- Non sapeva che fare, avrebbe voluto rimanere, ma sapeva che per quanto sua madre era gentile e fiduciosa, voleva prima conoscere chi frequentava la figlia.
-Tranquilla, torno a casa.- ma prima di andarsene scrisse su uno scatolone il suo numero.
-In caso ti servisse una mano sai come contattarmi. Non farti scrupoli, sarò contenta di aiutarti, ci siamo divertite alla fine oggi.-
-Lo farò.- Detto ciò Emily uscì dalla casa suo malgrado.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Pretty Little Liars / Vai alla pagina dell'autore: FraSilverlight99