Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: Meramadia94    20/06/2016    1 recensioni
Sequel di '' Capace di uccidere?''
Sakura torna a Tokyo per svolgere un lavoro universitario e nel frattempo pensa di poter godere della compagnia del fratello e dei suoi nuovi amici... ma come arriva in città verrà coinvolta in un nuovo caso che vede protagonista un membro della prima squadra. Fantasmi del passato che vogliono vendetta ed una sfida alla polizia che in caso di sconfitta, potrebbe costare molto cara.
Genere: Angst, Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ninzaburo Shiratori, Nuovo personaggio, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti, Wataru Takagi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~~Forse Isokichi Kamei aveva dato l'ora un'informazione d'oro.
Dopo essersi trasferito nella prima squadra investigativa di Tokyo, l'ispettore Shiratori aveva ricevuto notizie di Akinari per mezzo del suo ex compagno di scuola e rivale ufficiale. Dopo diverso tempo che l'uomo che aveva affittato l'appartamento all'amico non riceveva più nemmeno uno yen per l'affitto e nemmeno una risposta ai numerosi solleciti di pagamento, questi lo aveva sfrattato e poi messo in affitto la casa ad un altro inquilino.
E questo già lo sapevano.
Ma quello che non sapevano era che Shiratori, forse a causa di un senso di colpa che non aveva motivo di provare, mentre Shouto era ancora recluso, aveva acquistato una villetta poco distante dal centro di Beika e che aveva spedito all' ''amico'' una lettera in cui lo pregava di accettare quel regalo, in modo che potesse avere una casa in cui poter tornare una volta pagato il suo debito, assieme all'attestato di proprietà ed al contratto di vendita della casa.
'' Andiamo Shiratori...''- borbottò Takagi praticamente rovesciando un cassetto pieno di carte e cartelle porta-documenti sul pavimento -'' rendimi le cose facili per una volta nella vita... dove hai messo quel foglio?''
'' Non sappiamo nemmeno se esiste una copia di quel contratto...''
'' Ispettore Megure, da che mondo è mondo e la gente quindi è distratta o orgogliosa oltre che fuori di testa...''- fece Sato sfogliando febbrilmente e di fretta tutti i libri che le capitavano tra le mani alla ricerca del documento -'' quindi è diventata un abitudine per quasi chiunque fare una copia di un documento ritenuto importante.''
'' Se siamo fortunati.''- aggiunse Takagi senza smettere di cercare -'' altrimenti, con la fortuna avuta finora in questo caso, Shiratori sta nell' 1% di quelli che non dimenticano mai dove mettono lo scontrino della spesa e quindi non hanno bisogno di farne una copia.''
'' Per il suo bene...''- fece Conan che si era unito alle ricerche assieme a Goro -'' e soprattutto per quello di tua sorella, dobbiamo sperare che invece ne abbia fatta una copia invece.''
Forse sbagliavano metodo... non sarebbero mai venuti a capo di niente se continuavano a svuotare cassetti a caso senza avere un criterio di ricerca.
Ed il tempo stringeva sempre di più.
Non dubitava che Sakura stesse facendo del suo meglio per occuparsi come meglio poteva dell'ispettore Shiratori, ma senza un aiuto da parte di un vero dottore le cose sarebbero degenerate presto.
Sì maledì per non aver insistito di più.
Lui aveva un orologio spara aghi narcotizzanti.
Lui aveva delle scarpe potenzia calcio.
In poche parole... il suo corpo sarà stato pure quello di un moccioso di sei, sette anni, ma la sua mente era quella di un quasi ventenne ed aveva modo di difendersi contro quel criminale.
Invece l'aveva lasciata lì da sola. E senza protezione.
Se solo le avesse lasciato l'orologio... ma se l'avesse fatto, Sakura quasi certamente si sarebbe chiesta che ci faceva un bambino di nemmeno dieci anni con un affare del genere e non avrebbe potuto caversela con una frottola che usava spesso per giustificare certe conoscenze troppo astratte per un bimbo...
'' Sta tranquilla Sakura... adesso vengo a prenderti.''- pensò il bambino -'' ancora un po' di pazienza...''

La pazienza dell'acqua.
Doveva metterci la pazienza della goccia d'acqua. Quella che scavava pazientemente nella roccia, minuto per minuto, secondo per secondo e così riusciva ad aprirsi un varco.
Non sapeva da quanto tempo aveva iniziato a tormentare la calce che teneva insieme i mattoni, sapeva solo che a forza di tenere stretto lo scalpello improvvisato e colpire iniziava a non riuscire più ad aprire la mano.
Però non poteva mollare adesso.
Di tanto in tanto si voltava a controllare l'ispettore: non poteva arrendersi e doveva anche sbrigarsi.
Shiratori stava sempre peggio. Il viso arrossato dalla febbre, il respiro pesante, il suo corpo scosso dal tremore... per fortuna almeno l'emorragia della ferita alla gola si era arrestata.
'' Ti tirerò fuori da qui, brutto rompiscatole...''- borbottò la ragazza -'' Hai la mia parola. Resisti.''
Passarono altri trenta minuti, minuto più minuto meno prima che finalmente, un mattone cedesse.
'' Ma vieni...''- esultò mentalmente la la ragazza.
Da lì fu tutto molto più semplice.
La calce non era solidificata a dovere, e dopo aver tolto il primo mattone non fu difficile toglierne un secondo, un terzo, un quarto, e così via a mani nude.
Dopo qualche minuto, si creò un varco nel muro.
Ne tolse diversi e alla fine riuscì a creare un varco in cui sarebbero riusciti tranquillamente a stare in due.
'' Ce l'ho fatta...''- fece Sakura sorridendo verso il poliziotto. Non le rispose.
Brutto segno.
Corse subito verso il poliziotto.
A parte la fronte, tutto il suo corpo era quasi gelido. La fronte sola pareva prender fuoco da quanto era bollente.
Iniziò a scuoterlo, non ricevendo da lui la minima risposta.
'' Shiratori? Shiratori? Ti prego, dimmi qualcosa...''- ancora niente. Gli mollò un ceffone, dopo averlo girato sulla schiena -'' Ti prego, svegliati!!! Non ti puoi arrendere adesso... mi senti?!?''
'' Non c'è bisogno di strillare come un' ossessa...''- finalmente ottenne risposta dal poliziotto. Debole e a fatica, ma la ottenne -'' ti sento benissimo...''
Sakura tirò un sospiro di sollievo.
'' Ho rotto la parete... dobbiamo andare.''
'' Perfetto... vai.''- fece Shiratori con un sorriso.
Sakura lo guardò come se non fosse sicura di aver inteso bene.
'' Come sarebbe a dire... vai?''- gli fece eco la ragazza -'' andiamo, vorrai dire.''
'' No, ascolta...''- fece il poliziotto -'' Non ce la faccio nemmeno a tirarmi su senza farmi prendere dai capogiri, figurarsi a camminare... ti rallenterei solo il passo e se Shouto torna siamo perduti.''
'' Quindi, che proponi... genio?''- lo prese in giro la ragazza intuendo però dove volesse andare a parare.
'' Tu vai e chiama aiuto. Io vi aspetto qui.''- fece il poliziotto.
'' Ma che bella pensata...''- fece la ragazza con un tono a presa in giro, fingendo di riflettere -'' Però... analizziamola, punto per punto ok?
Se adesso me ne vado e come hai detto tu, Shouto avrà la bella idea di tornare per vedere il suo lavoro... e se vede che io sono scappata e tu sei ancora qui ma incapace di tenergli testa, ti ammazzerà senza la minima pietà. Eh, no mi spiace... ma se scappo io, tu vieni con me.''- nel dir così lo aiutò ad alzarsi e gli fece appoggiare un braccio sulle sue spalle, per poi passargli una delle sue braccia intorno alla vita.
'' Ce la puoi fare ok?''- fece la ragazza iniziando ad avviarsi verso la porta -'' Ti aiuterò io.''
'' Va bene...''- fece il poliziotto. Ormai aveva capito che non c'era modo di farle cambiare idea. Piuttosto sarebbe rimasta lì ad aspettare.
Aspettare che Shouto tornasse, che si accorgesse che avevano provato a farlo fesso e che piantasse una pallottola nella testa di entrambi. Se erano fortunati e la chiudeva in maniera indoloro.
Aspettare che Sato, Takagi e Megure rintracciassero quella casa e li trovassero, magari però deceduti a causa degli stenti o per soffocamento. Respirare si stava facendo faticoso. E non solo per lui che respirava male a causa della febbre.
Anche Sakura di tanto in tanto ansimava quando respirava.
'' Però ad una condizione.''
'' Sentiamo...''
'' Se le cose si mettono male... tu mi lasci qui e ti metti a correre così in fretta da dimenticarti la strada che hai fatto. Intesi?''
'' Sì, sì, sì, come ti pare...''- fece Sakura abbassandosi per poter passare dal cunicolo che aveva scavato, per poi trascinare il poliziotto dall'altra parte.
Cavolo, possibile che non gli riuscisse tenere chiusa la bocca nemmeno quando era più di là che di qua?

Ancora niente.
Dio, ma dove lo aveva nascosto quella cavolo di copia di contratto?
Avevano aperto e rovesciato tutti cassetti, controllato in tutti mobili, sfogliato tutti i libri che c'erano in casa... ma niente di niente.
Quel contratto non si trovava.
Sato, Goro e Megure erano rientrati in centrale per chiedere al signor Kamei se per caso gli venisse in mente un altro posto in cui l'ispettore potesse aver nascosto il contratto.
Takagi invece si era fermato ancora per cercare.
Quel foglio non poteva essere sparito ed era sicuro al cento per cento che fosse ancora lì, da qualche parte...
'' Takagi...''- fece Conan che era rimasto nell'appartamento a cercare assieme al poliziotto -'' se tu fossi al suo posto... dove metteresti la copia di un contratto?''
'' Vediamo un po'... è un documento importante quindi probabilmente lo terrei in una cartellina per i documenti che tengo in un cassetto, chiuso a chiave, in casa mia.''
'' Sì, anche Goro, il dottor Agasa ed anche mio papà fanno così...''- fece Conan -'' ma se fosse un documento che ti fa venire in mente brutti ricordi...? Dove lo metteresti?''
'' Dunque...''- fece Takagi pensandoci un momento. Poi ad un certo punto gli venne in mente una cosa...
Mentre rovesciava un cassetto, aveva trovato una cosa... si precipitò a riaprire il cassetto in questione.
Non c'era niente dentro.
Solo un portafoto che conteneva una fotografia che ritraeva due persone.
Shouto e Shiratori in divisa da agenti di polizia, il giorno della consegna dei diplomi.
Asporò sia il vetro che la fotografia in questione...
'' Eccolo!''- dietro la foto era piegato in otto, con grande cura.
Lo aprì.
'' E' il contratto per l'aquisto di una villetta poco distante da Beika... con tanto di indirizzo.''
'' ANDIAMO ALLORA!!!''- fece Conan correndo in direzione della porta assieme al poliziotto, il quale aveva preso il cellulare per chiamare la fidanzata.
'' Sato? Sono io... ho trovato il contratto... si, poi ti spiego dove e come... certo che ho l'indirizzo!''- fece il poliziotto correndo giù per le scale a rotta di collo -'' Ti mando un SMS con l'indirizzo. E oltre alla volante, manda anche un'ambulanza. Qualcosa mi dice che servirà.''
Quando finalmente riuscì a raggiungere l'auto e a mettere in moto, l'unica cosa che riusciva a pensare era '' Ti prego, fa che stia bene... ti prego.''
E non si rivolgeva solo alla speranza di trovare ancora in vita il collega, anche se non in perfetta forma... ma anche a sua sorella.
Non poteva perderla.
Sei mesi fa ci era andato vicino. Troppo vicino a perdere una delle persone più importanti della sua vita.
Già sarebbe stato per lui inaccettabile saperla deceduta per colpa di un pazzo che voleva togliere di mezzo tutte le prove a suo carico ed riuscire così ad evitare la giusta punzione per quanto aveva fatto.
Ma perdere il suo piccolo angelo custode per colpa dei deliri di un pazzo che l'aveva a malapena incrociata una volta, e perchè coinvolta accidentalmente in una faida in cui non c'entrava nulla... era il pensiero più insopportabile che ci potesse essere nella sua mente, in quel momento.
'' Ti prego, resisti... solo qualche altro minuto... ti sto venendo a prendere.''
Se la sarebbe ripresa.
Anche a costo di dover fare un faccia a faccia con un potenziale '' Ammazza-Sbirri''.

Eerano stati chiusi in una sorta di seminterrato, da cui per uscire avevano dovuto prima salire una rampa di scale e poi aprire una porta.
Probabilmente quel posto era stato costruito dalla ditta perchè sapevano che l'ispettore Shiratori era un sommelier per diletto e contavano che forse avrebbe voluto utilizzare quello spazio come cantina.
Chi si immaginava invece che sarebbe potuta essere prima una prigione e poi una potenziale tomba?
Una volta aperta quella porta si ritrovarono nell'ingresso e faccia a faccia con le scale che portavano al piano di sopra dove quasi certamente c'erano delle camere da letto e dei serivizi.
Mancava poco... ancora un piccolo sforzo ed erano liberi come l'aria.
'' Oddio...''- fece Shiratori praticamente lasciandosi andare sul pavimento.Gli sembrava di avere acqua e farina al posto delle ossa delle gambe.
'' Shiratori...!''- fece la ragazza cercando di sorrggerlo. Non ce l'avrebbe fatta ad uscire di casa con quel tempo da lupi poi... ora che erano riusciti ad uscire dal seminterrato si sentiva il rumore della pioggia che cadeva sulle tegole e che batteva sui vetri delle finestre.
Il suono era comparabile a quello di tante dita che battevano sui vetri, come per chiamare qualcuno. Un suono che le era sempre piaciuto fin da piccola, la considerava quasi come una ninna nanna... ma l'avrebbe apprezzata di più sotto le coperte del suo letto, in casa di suo fratello, al sicuro e non ascoltandolo in casa di un folle che aveva non poche difficoltà a dire '' Ho sbagliato, me ne assumo la responsabilità. Perdonatemi.'' e potenziale omicida.
Accanto alla porta da cui erano usciti c'era la cucina. A fatica riusciì a portarci l'ispettore, e lo aiutò a sedersi su una sedia -'' ecco... riposati per un attimo.''
'' Ci vorrà più di un attimo... non credo di riuscire a fare un altro passo...''- ormai era allo stremo delle forze -'' credo che ti convenga lasciarmi qui, ti sono solo di peso.''
'' Non dire sciocchezze... hai solo bisogno di riprendere le forze... vediamo cosa posso fare...''- fece la ragazza aprendo il frigorifero. Come si vedeva che quella casa era un rifugio dell'ultimo secondo. Era quasi del tutto vuoto: tutto quello che avevano era un po' di formaggio del prosciutto e qualche bottiglietta d'acqua minerale.
Meglio di niente...
Ne prese una, le tolse il tappo e gliela porse.
L'ispettore la prese senza farsi pregare ed iniziò a berla avidamente, come se non avesse assaggiato niente di più buono in vita sua e lo stesso fece con il formaggio ed il prosciutto a fette ancora nella scatola sigillata.
Sakura prese un'altra bottiglietta d'acqua ed in quattro sorsi la bevve tutta.
In quel momento, si sentì il rumore di una macchina che faceva ritorno alla casa. Per loro sfortuna, non era una volante. E nemmeno una delle auto dell'agente Sato o dell'agente Takagi.
'' E' tornato...?''- fece Shiratori con un tono di voce leggermente spaventato.
Sakura annuì troppo spaventata per riuscire a formulare una frase di senso compiuto.
Ora toccava a lui prendere il controllo della situazione.
'' Ok, adesso andiamo...''- nel dir così le fece cenno di raggiungerlo, ed assieme riuscirono a raggiungere le scale che portavano al piano superiore.
'' Che facciamo adesso...?''- balbettò la ragazza . Il tempo di tornare giù quasi certamente lo avevano... ma il tempo di rimettere a posto i mattoni... anche se lo avessero avuto, si sarebeb quasi certamente accorto che quei mattoni stavano semplicemente uno sopra l'altro senza nessuna forma di collante a tenerli assieme.
'' Ok, forse abbiamo una speranza per uscire di qui...''- fece l'ispettore respirando a pieni polmoni -'' Abbiamo lasciato dei segni della nostra presenza in cucina... quindi la prima cosa che farà sarà controllare la stanza dove ci aveva rinchiuso... appena lo sentiamo andare di sotto, scendiamo anche noi e ci precipitiamo fuori casa.''
'' Va bene...''- fece Sakura con la voce tremante. Non voleva darlo a vedere,ma era terrorizzata al pensiero di trovarsi di nuovo faccia a faccia con quel pazzo criminale.
'' Sta tranquilla, ti riporterò da tuo fratello a qualsiasi costo.''
Quando la porta dell'appartamento si aprì i due si ridussero al massimo silenzio. Accadde esattamento quello che aveva previsto l'ispettore.
Le bottigliette d'acqua quasi vuote e la carta del formaggio e del prosciutto erano ancora in bella vista sul tavolo e Shouto, dopo aver imprecato, aveva sceso le scale che portavano allo scantinato, di corsa per controllare.
'' Ecco, è il momento.''- fece Shiratori.
Fecero il più silenziosamente possibile pur cercando di sbrigarsi, per raggiungere la porta della cucina che dava sul giardino e guadagnare così l'uscita ma...
Click.
L'inconfondibile rumore di una sicura da arma da fuoco disinserita.
Un semplice rumore che però era più che sufficiente a far accapponare la pelle a chiunque.
'' Non è carino andarsene senza aver prima reso omaggio al padrone di casa e ringraziato per la gentile ospitalità.'' - li prese in giro il malvivente.
In quel momento, entrambi avrebbero voluto dirgliene un sacco e una sporta?
Gentile ospitalità?
Prima di tutto, non erano ospiti ma prigionieri.
Secondo, non si era mai visto uno che aveva la pessima abitudine di murare vivi gli '' ospiti'' nel seminterrato e piazzare dei dispositivi per bloccare il segnale del cellulari ed impedire così loro di chiamare aiuto.
'' Forza, dentro, tutti e due... e non tentatemi scherzi. In quanto a te...''- fece rivolgendosi a Shiratori guardandolo con il ghigno serafico di una iena per poi colpirlo alla testa -'' cosa credevi di riuscire a farmi fesso, vecchio mio?''
'' Non chiamarmi così...''- fece Shiratori cercando di tirarsi su con l'aiuto di Sakura -''ti proibisco ti chiamarmi in quel modo...''
'' Tu non sei nella posizione per dare ordini alla gente... signor ispettore.''- fece Shouto continuando a puntargli contro la pistola tirando un cassetto e lanciandogli un rotolo di nastro adesivo marrone -'' Siediti e legati le gambe. In quanto a te...''- fece rivolgendosi a Sakura -'' quando avrà finito, fissagli i polsi ai braccioli. Penserò io a te.''

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: Meramadia94