2-I miss you
Ed ecco
il secondo capitolo ^___^!!! Essendo l’inizio non
c’è molto da dire, la storia
si svilupperà un po’ per volta, ma poi
diventerà più movimentata!!! Non abbiamo
altro da dire, buona lettura!!! Byebye Akichan83&Shinku66
Broken Dream
2-I miss you
Naruto
si
stava dirigendo verso scuola con aria abbattuta. Sasuke era in
sospensione da
una settimana, una settimana lunghissima per il biondino, che ne
sentiva
terribilmente la mancanza e che non aveva altri amici
all’infuori di lui.
“E ne
mancano ancora due” pensò tristemente, mentre
percorreva con passi lenti e
stanchi la strada che l’avrebbe portato a scuola e che non
era abituato a
percorrere da solo. Lentamente arrivò al cancello
d’entrata, ma non fece in
tempo a fare il primo passo che Sai gli si mise di fianco posandogli un
braccio
sulla spalla.
-
Buon
giorno Naruto-Kun- disse sorridendo.
-
Sai,
quante volte ti ho detto di non toccarmi
e di non chiamarmi così! Stammi lontano- rispose levandosi
di dosso il braccio
dell’altro.
-
Ma come
siamo scontrosi Naruto-Kun, brutto effetto che ti fa la mancanza
dell’Uchiha...-
-
Sai
piantala!-
Dicendo
questo Naruto si diresse a passi veloci all’entrata e, nella
foga di
allontanare il compagno molesto, andò a sbattere contro una
ragazza dai corti
capelli scuri e dagli occhi grigi, così particolari, da
sembrare color lavanda.
-
Oh,
scusami- disse Naruto, girandosi verso la ragazza e aiutandola ad
alzarsi.
-
N...no...
co...colpa mi...a- balbettò lei.
-
Ti ho
fatto paura?- chiese Naruto, sentendo il modo di parlare spaventato
della
ragazza.
-
No...
no... sono solo emozionata-
-
Emozionata?-
-
Si...
t...tu mi stai pa...parlando-
-
In
verità ti ho investito- le fece notare sorridendo e facendo
rimanere senza
parole la ragazzina.
-
Allora
stai bene? -
-
Sì...sì,
grazie- arrossì.
-Sei
una
ragazza strana, lo sai?- disse Naruto, allargando il suo sorriso.
-
Pe...perché?-
-
Io ti
investo e tu mi ringrazi, comunque... - allungò una mano
alla ragazza -Piacere,
Uzumaki Naruto-
-
Lo...lo
so come ti chiami, siamo ne...nella stessa cla...classe-
-
Veramente?-
-
Sì...
io sono Hinata Hyuuga, piacere-
-
Piacere
mio Hinata- le strinse la mano.
-
Che
dici... ci avviamo in classe insieme?-
La
ragazza annuì timidamente seguendo Naruto a capo chino, ma
con un timido sorriso
disegnato sul volto pallido. Una volta giunti in classe Naruto si
voltò verso
di lei.
-
Dov’è
il tuo banco?-
-
Lì, in
ultima fila- disse Hinata indicando il suo banco.
-
Proprio
vicino a quello di Uchiha-kun-
Naruto
sentendo nominare il suo amico sussultò vistosamente, cosa
che venne ben notata
da Hinata, che tuttavia, non volendo fare domande inopportune, decise
di stare
in silenzio.
-
Senti
Hinata... ti va di pranzare insieme oggi?- Naruto non voleva proprio
stare
solo, sia per paura di incappare in Sai, sia perché quando
si ritrovava isolato
non faceva altro che sentire terribilmente la mancanza di una certa
persona.
-
Va...va
bene-
Dopo
essersi accordati, Hinata si diresse verso il suo banco e Naruto verso
il
proprio. Non fece in tempo a sedersi che due braccia lo cinsero da
dietro
facendolo irrigidire e una voce a lui ben nota gli sussurrò
in un orecchio.
-
Che fai
Naruto-Kun... mi tradisci con la Hyuuga? Non si fa-
-
Io faccio ciò che
voglio e mollami!- rispose Naruto, scrollando le spalle e facendo
così sciogliere
l’abbraccio di Sai.
-
Così mi ferisci
Naruto-Kun-
-
Non me ne frega
niente!- fu la semplice risposta del biondo, che incurante del moro si
sedette
al proprio posto.
Sai
non fece in tempo
a ribattere che il professore entrò nella classe, ma prima
di allontanarsi non
mancò di lanciare un ultima frecciatina a Naruto.
-
Non preoccuparti
Naruto-Kun... il nostro discorso non finisce qui-
Naruto
a quelle
parole sentì un brivido freddo percorrergli tutta la spina
dorsale, ma cercò
comunque di mantenere la calma e di ignorare i continui tentativi di
Sai di
rimorchiarlo.
O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O
La
pausa pranzo
arrivò molto lentamente per i canoni di Naruto, che stava
morendo di fame, così
quando finalmente la campanella suonò, senza perdere tempo,
si avvicinò al
banco della Hyuuga.
-
Allora andiamo
Hinata?-
-
Ma... ma non
mangiamo qui?-
-
Non qui, ti porto
nel mio posto segreto- disse facendole l’occhiolino.
La
ragazza nel più
totale imbarazzo seguì Naruto, chiedendosi dove fossero
diretti e cercando di
imporsi un po’ di autocontrollo, perché se
c’era una cosa che non voleva era
quella di fare pessima figura davanti al ragazzo che le piaceva da
così tanto
tempo.
-
Tu... vieni sempre
qui a mangiare Na..Naruto-Kun?- chiese osservando l’interno
del club di Aikido,
soffermandosi ad osservare in particolare la vecchia struttura in legno
e
muratura, che nonostante portasse i segni del tempo era ancora ben
messa.
-
Sì, io e Sasuke
pranziamo sempre qui- disse con un sorriso malinconico.
-
Sei molto legato a
Sasuke-Kun, vero?-
-
Sì, moltissimo! E’
l’unico amico che ho-
-
Se... se vuoi...
noi potremmo essere amici-
-
Sarebbe bello-
disse Naruto sorridendole.
-
Allora, amici?- chiese
Hinata.
-
A due condizioni-
aggiunse Naruto diventando serio.
-
Q...quali?-
-
Uno, chiamami solo
Naruto-
-
Va bene e la
seconda?-
-
Devi diventare
amica anche di Sasuke-
Hinata
notò molto
bene l’espressione di Naruto quando nominò Sasuke.
Era diversa, non sapeva
nemmeno lei in cosa… era seria, dolce, nostalgica, calda...
piena di calore. Non
conosceva bene Sasuke, ma pensò che se era riuscito a farsi
voler così bene dal
biondino, allora non poteva essere una cattiva persona.
-
Oh, va bene! Se per
lui non è un problema, per me è ok-
-
Bene! Ti devo anche
ringraziare, lo sai Hinata?-
-
Pe... perchè?-
-
Grazie a te oggi
sono salvo-
-
Salvo?-
-
Sì, da quando
Sasuke è stato sospeso Sai non perde occasione per starmi
appiccicato, per
toccarmi...- biascicò imbarazzato e seccato.
-
Ma come si
permette! Nakamura-kun non mi è mai piaciuto! Sono contenta
di esserti utile
Naruto- disse con un’espressione di fuoco, ben diversa da
quella timida che
aveva mostrato fin a quel momento. Tuttavia, appena si accorse di
quello che
aveva detto, arrossì fino alla punta dei capelli e
calò un silenzio tombale.
Dopo la sfuriata di
Hinata, i due finirono di pranzare in tranquillità,
chiacchierando e ridendo.
Una volta finita la pausa tornarono nella loro classe per seguire il
resto
delle lezioni.
O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O
Passò
un'altra
settimana, Naruto a scuola era sempre in compagnia di Hinata, la
ragazza
riusciva a fargli sentire meno la mancanza di Sasuke e lui ne aveva un
disperato bisogno.
-
Naruto mi dispiace,
oggi non posso rimanere a aiutarti a pulire la classe- disse
dispiaciuta.
-
Non preoccuparti,
posso fare anche da solo, ci vediamo domani, ok?-
-
Certo Naruto-
Dopo
che la ragazza
se ne fu andata, Naruto iniziò a preparare la sua borsa
prima di cominciare a
pulire. Nel sistemare le sue cose gli capitò tra le mani un
oggetto e non poté
fare a meno di lasciarsi sfuggire un sorriso divertito.
-
È’ incredibile... -
prese in mano il piccolo spray al peperoncino che sua madre gli aveva
messo
nella borsa solo pochi giorni prima e lo osservò
attentamente.
-
Come se fossi una
ragazza- sussurrò sorridendo e, mettendoselo in tasca,
cominciò a pulire la
classe.
Sistemò
i banchi e
pulì la lavagna, poi si chinò per prendere il
cestino per svuotarlo, quando
improvvisamente sentì qualcuno palpargli avidamente il
sedere e fare un fischio
di apprezzamento.
-
È proprio sodo come
immaginavo!-
Naruto
scattò su
immediatamente facendo un balzo lontano da quelle mani invadenti, poi
si girò
di scatto verso il molestatore e sul suo viso comparve un espressione
risentita.
-
Sai... che cazzo
fai!- il ragazzo non rispose e avanzò verso Naruto, che
indietreggiò
inconsciamente fino a sbattere con la schiena contro la finestra.
-
Che c’è Naruto-Kun?
Te l’avevo detto che il nostro discorso non era ancora
finito, no?- dicendo
questo Sai prese i polsi di Naruto inchiodandoglieli sopra la testa e
ghigno
divertito all’espressione sorpresa del biondo.
-
Sai lasciami!-
-
No, mio caro Naruto-Kun,
io so...-
-
Sai cosa?- chiese
Naruto.
-
Che ti piacciono i
ragazzi- gli sussurrò in un orecchio.
-
Non mi piacciono i
ragazzi- ringhiò Naruto senza la benché minima
esitazione.
-
Ma l’Uchiha si...
non è forse così?- Naruto
s’irrigidì a quelle parole.
-
Io... io... -
-
“Io...io...” Naruto-Kun
non mentire. Ti ho osservato bene,
sai? Non guardi nessuno come guardi lui... le tue attenzioni, i tuoi
sguardi, i
tuoi sorrisi, sono solo per lui-
-
Anche se fosse, tu
cosa vuoi da me, Sai?- tagliò corto.
-
Non indovini
Naruto-Kun?- disse stringendo con una mano i polsi di Naruto, scendendo
con l’altra lungo il suo fianco.
-
Te lo ripeto...
lasciami!-
-
No!-
Naruto
assottigliò
gli occhi, poi strattonò con forza i polsi riuscendo a
liberarsi dalla stretta
dell’altro ragazzo e senza perdere tempo corse verso la porta. Purtroppo, prima che
riuscisse a
raggiungerla, avverti una mano afferrarlo per il braccio destro
bloccandogli la
fuga.
-
Mi dispiace, ma non
posso lasciarti andare via così mio caro Naruto-Kun-
-
Lo vedremo- sibilò
Naruto, dando con la mano libera un potente pugno nello stomaco del
moretto,
che impreparato non riuscì a schivare il colpo e si
piegò leggermente
trattenendo a stento un gemito di dolore.
-
Questo n...on lo
dovevi fare Naruto-Kun. Ora mi costringi a essere violento- rise con
cattiveria.
Strattonò
Naruto in
fondo alla classe, lo prese per le spalle stringendolo con forza,
facendolo
gemere di dolore, e lo issò a forza su uno dei banchi,
mentre il biondo cercava
di dimenarsi in ogni modo possibile nel tentativo di rendere
difficoltosi i
movimenti del ragazzo.
-
Ti faccio male? Oh,
povero piccolo... ora chi ti aiuterà, eh? Il tuo Sasuke non
è qui per salvarti-
-
Io non ho bisogno
di essere salvato da nessuno!- rispose Naruto con fermezza.
-
Ahahahahah,
davvero? Lo vedremo mentre ti fotterò su questo banco
spaccandoti in due.
Proprio qui- indicò il banco su cui aveva posato il biondo
-Sul banco
dell’Uchiha!-
Naruto
sgranò gli
occhi guardandosi intorno e notò che Sai aveva ragione... lo
aveva messo sul
banco di Sasuke. Cominciò a dimenarsi per liberarsi, ma Sai
ghignando strinse
di più la prese sulle sue spalle, poi si fece spazio tra le
gambe di Naruto
spingendosi maggiormente addosso al biondino che, sentendo il corpo del
ragazzo
così vicino al suo, si sentì mancare. Non gli
piaceva quella vicinanza, non gli
piaceva che quelle mani lo toccassero... gli facevano schifo.
-
Non toccarmi, mi
fai ribrezzo!-
-
Oh, ma farò molto
di più che toccarti, ed è inutili che urli o
chiedi aiuto, questa parte della
scuola a quest’ora è vuota. Sta calmo e ti
piacerà-
Naruto
cercò
nuovamente di liberarsi senza riuscirci, poi improvvisamente il suo
sguardo
cadde sulla sua borsa a solo un paio di banchi più avanti e
in quel momento si
ricordò dello spray al peperoncino che si era messo in
tasca. Senza farsi
vedere da Sai lentamente si mise una mano in tasca prendendo lo spray
tra le
dita.
-
Va bene Sai, farò
quello che vuoi, ma lasciami le braccia, mi fai male!-
-
Non so se posso
fidarmi Naruto-kun-
-
Cosa potrei fare,
non posso scappare ne urlare, giusto?- Sai annuì lasciando
lentamente la presa
sulle braccia di Naruto.
-
Grazie Sai... mossa
sbagliata!-
Estrasse
la mano
dalla tasca e spruzzò lo spray al peperoncino negli occhi
del moro, che si
portò le mani sul viso imprecando e facendo qualche passo
indietro. A quel
punto Naruto, finalmente libero, gli diede un calcio con tutta la forza
che
aveva tra le gambe, facendolo accasciare sul pavimento, prese la sua
borsa e si
diresse verso la porta.
-
Non osare mai più
toccarmi bastardo, come vedi non serve che qualcuno mi salvi-
-
Perché?- chiese il moro riverso sul pavimento.
-
L'hai
detto prima... perché tu non sei lui!- si voltò e
se ne andò.
O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O-O
Dopo
la
brutta esperienza con Sai, Naruto tornò a casa correndo fino
a non avere più
fiato nei polmoni; voleva farsi una doccia per levarsi di dosso
l’odore di Sai
e dimenticare la sensazione delle sue mani su di sé.
-
SONO TORNATOOO!!!-
-
Ciao
Naruto- rispose un uomo sui cinquant’anni, con lunghi capelli
bianchi legati in
un coda e vivaci occhi neri.
-
Ciao
ero-sennin!-
-
Naruto…
ne abbiamo già parlato un sacco di volte, no? Non puoi
semplicemente chiamarmi
papà o Jiraiya?- chiese l’uomo, visibilmente
infastidito dal nomignolo.
-
Mmm...
vecchio pervertito ti si addice di più!- fu la risposta
birichina. Prima che
Jiraiya potesse protestare, Naruto scomparve sulle scale.
Era
arrivato davanti alla porta della sua camera e stava per entrare,
quando si
ricordò di aver dimenticato una cosa, così
ritornò indietro e si affacciò sulle
scale.
-
Ero-sennin stasera non ceno, non ho molta fame!- disse e poi
sparì nuovamente
impedendo al vecchio di lamentarsi.
-
Ehi,
che significa che non mangi? Naruto? Moccioso, chi lo dice a Tsunade,
eh?-
Una
volta
in camera Naruto si spogliò in fretta e furia, lanciando i
vestiti a terra e
dirigendosi a grandi falcate verso l’ampio bagno connesso
alla camera. Appena
fu dentro, senza perdere tempo, entrò direttamente nella
doccia e aprì l’acqua
senza aspettare che diventasse calda. Gemette leggermente al contatto
della
propria pelle con l’acqua fredda, ma durò un
attimo e si abituò subito alla
temperatura che man mano andava scaldandosi.
Quando
uscì, circa venti minuti dopo, si fermò davanti
allo specchio osservando con
rabbia i lividi violacei, che Sai gli aveva lasciato sulle spalle e sui
polsi.
-
Bastardo schifoso- sussurrò, ma poi sorrise al ricordo di
Sai accasciato al
pavimento dopo il suo calcio.
Avvolto
nell’accappatoio e con ancora i capelli gocciolanti, si
diresse nella camera,
si buttò sul letto e chiuse gli occhi, poi girò
il viso di lato e li riaprì
lentamente osservando una foto poggiata sul comodino.
Sorrise...
era da molto tempo che non la guardava: ritraeva un Naruto di circa
sei/sette
anni, in braccio ad un uomo di venticinque anni con occhi azzurri e
capelli
biondi, uguali a quelli del bambino che teneva tra le braccia, mentre
al suo
fianco, c’era una donna bellissima con capelli rossi e un
sorriso solare.
Sembravano il ritratto della felicità... quella
felicità che venne spezzata
solo pochi giorni dopo aver scattato quella foto.
Naruto
ricordava benissimo quel giorno d’inferno... i suoi genitori
erano dei famosi
archeologi, erano a andati a visitare un nuovo scavo molto bello e
avevano
deciso di portare anche il loro bambino, che come loro sembrava amare
molto
l’archeologia.
Lo scavo
non era eccessivamente pericoloso, ma durante una distrazione dei suoi
genitori, lui si era addentrato troppo in profondità. Quando
riuscirono a
raggiungerlo si buttò tra le braccia di suo padre
più terrorizzato che mai,
mentre sua madre rideva divertita... poi ci fu un rumore secco e tutto
cominciò
a tremare. Succede tutto in pochi secondi: un sostegno cedette facendo
cadere
una parete e i suoi genitori riuscirono solo a lanciarlo lontano prima
di
essere schiacciati da quello scavo che tanto amavano.
Due
giorni... ci avevano messo ben due giorni i soccorsi per tirarlo fuori
e in
quei due giorni non aveva fatto altro che piangere rannicchiato al
buio,
continuando a chiamare i suoi genitori. Da allora aveva odiato
l’archeologia,
ma fu molto fortunato, perché dei cari amici dei suoi
genitori lo presero con
loro, crescendolo come se fosse loro figlio.
Era molto
grato a Tsunade e a Jiraiya, sapeva che gli volevano molto bene e che
avrebbero
fatto di tutto per lui, ma nonostante questo non era mai riuscito ad
aprirsi
completamente. Solo con una persona ci era riuscito, pensò
spostando lo sguardo
su un’altra foto, che stava proprio in mezzo alla foto di
prima e a quella dei
suoi genitori adottivi.
La prese
fra le mani e osservò divertito l’espressione
scocciata del ragazzo moro a cui
lui si era arpionato come un polipo. Sasuke odiava farsi fotografare,
così dopo
vari scatti fatti di nascosto e mal riusciti, lo invitò al
suo compleanno e lì
l’Uchiha non ebbe scampo. Perché erano ritratti
solo loro due? Semplicemente
perché oltre a Sasuke non aveva mai avuto amici.
“Mi manca
da morire” pensò distogliendo lo sguardo e notando
così che c’era qualcosa che
mancava sulla sua scrivania. Capì immediatamente cosa fosse,
scese di corsa le
scale ed entrò in cucina sbattendo la porta.
-
MAMMA
DOVE L’HAI MESSA?-
-
Primo
non gridare e secondo... non si saluta
più?- chiese la donna dai lunghi
capelli biondi.
-
Ciao! Allora
dove l’hai messa?-
-
Naruto
se non mi spieghi di che parli, come faccio a capire?-
-
Come
cosa, la foto della CBR600, mi pare ovvio!-
-
CBR
cosa?- chiese la donna continuando a
preparare la cena.
-
Mmm… la
moto, la foto della moto che avevo in camera-
-
A
quella... è in camera tua-
-
No, non
c’è lì!- ribatté picchiando
un pugno sul tavolo.
-
Ma si
che c’è, hai controllato nella scrivania?-
-
E chi
ce la messa lì?-
-
Io
questa mattina, mentre sistemavo la tua stanza-
-
Quante
volte ti ho detto che non devi toccare le mie cose?-
-
Modera
il tono ragazzino e poi ho dovuto farlo, dato che quella stanza era un
porcile-
-
Ok, ma
non toccarla più-
-
Va
bene, ma perché è così importate
quella stupida foto?-
-
Me l’ha
data Sasuke, la devo custodire fino al suo ritorno a scuola-
Appena
Naruto uscì dalla cucina Tsunade cacciò un
ringhio mal trattenuto per poi
dirigersi in salotto dove il marito stava guardando la televisione.
-Hai
sentito? Ancora Sasuke... sempre e solo Sasuke-
-
Tsunade
lo sai che hanno un legame speciale. Naruto si è aperta solo
con lui, per cui
smettila di dargli addosso-
-
Smettila di dargli addosso? Non so cosa ci trovi nostro figlio, ma a me
non
piace! Sono certa che farà soffrire Naruto-
Jiraiya
non rispose e il discorso fini lì, in fondo ormai conosceva
bene Tsunade e
sapeva che quando la moglie si metteva in testa qualcosa era
inamovibile, per
cui almeno per il momento era meglio lasciarla perdere. Poi
chissà... se un
giorno fosse davvero successo quello che lui pensava, allora sarebbe
stato
necessario un bel duello con Tsunade per farle capire due o tre cosine,
ma per
il momento non ci pensava proprio a smuovere le acque.
Naruto
nel frattempo era andato nella propria stanza ed aveva puntato dritto,
dritto
alla scrivania. La aprì trovandoci la foto della moto, la
prese e si mise sotto
le coperte, poggiandola sul comodino di fianco al letto. Prima di
addormentarsi, un solo pensiero... “Cosa stai facendo Sasuke?
Tornerai... da me?”
Continua…
Bene e con
questo capitolo abbiamo scoperto qualcosa anche sul passato di Naruto,
ora
resta da vedere cosa farà Sasuke: Secondo voi?
Tornerà si
o no? Beh, lo
scoprirete nel prossimo capitolo che s’intitola...
“Friendship”. Prima di lasciarvi vorremmo dire un
grazie
generale a tutti quelli che hanno messo la ff tra i preferiti e a tutti
quelli che la seguono.
RISPOSTE
AI COMMENTI:
Ryanforever:
Grazie
del commento, siamo contente
ti incuriosisca e poi siamo solo all’inizio, si
farà più movimentata tra
qualche capitolo ^____^!!! Sasuke rissoso a noi piace da morire e per
il fatto
che non capisce di ferire Naruto con certe affermazioni,
c’è poco da stupirsi,
è pur sempre un teme!!! Sasuke e Naruto si frequentano anche
fuori dalla
scuola, ma devi considerare che, per Naruto, Sasuke è
fondamentale e visto il
carattere “instabile” del moro, ha sempre timore
che un giorno o l’altro il suo
caro Sasuke lo possa lasciare indietro!!!Bye
Just_a_Girl: Vedo che hai capito
perfettamente che
Sasuke è un demente heheheh!!! Comq. come hai visto Naruto
è riuscito a
difendersi anche senza Sasuke e Sai ha avuto la lezione che meritava
hehehehe... dici che gli basterà? Per le sorprese ti
assicuriamo che non
mancheranno più avanti, grazie del commento!!!Bye
Yume_Dark:
Tranquilla
Sasuke tornerà già nel
prossimo o massimo in quello dopo, ma non temere poi ci sarà
parecchio in tutta
la ff ^_____^ e bello rissoso come piace a tutte noi uhuhuhuhuh!!!
Anche a te
grazie per avere commentato!!!Bye
Damis:
Naruto
è già cotto a puntino e dopo questo
secondo capitolo mi sembra chiaro *_______*... c’è
da vedere come reagirà il
teme uhuhuhuh!!! Sai è perfetto come maniaco, ci sta al 100%
U___U!!!Bye