Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: BluRei    17/04/2009    10 recensioni
IN REVISIONE DAL 29/04/2020
"Come questo tuono la mia Dea urla dentro il mio petto, vuole vedere questo mondo, vuole vivere ancora il suo amore perduto ed io, con i miei capricci da bambina, non posso impedirle di manifestarsi. Devo ubbidire a lei ed alla sua anima tormentata e ritornare alla realtà. Mah così ogni mio sogno svanirà. E' questo il prezzo che pagherò per poter diventare la dea Scarlatta! Le sue parole risuonano nella mia testa come un eco infinito. "Chi mi sta chiamando?" "Chi mi sta chiamando?" L'amore la chiama, ed anche se sa che nulla andrà come lei desidera deve rispondere, anch'io risponderò Akoya, farò rivivere il tuo sogno d'amore uccidendo il mio." - dal capitolo 32
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ayumi Himekawa, Chigusa Tsukikage, Masumi Hayami, Maya Kitajima, Yu Sakurakoji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 30

Io sono l’albero di susino














O…

Oooooh…

Ooooooh…

Oooooooh...

Oooooooooh...

Oooooooooh…

Oooooh…

Oooh…

IO
SONO
L’ALBERO
DI
SUSINO!!

Lo sguardo vuoto, le braccia intente a sospingersi fuori dall’albero al quale si stava appoggiando ed il corpo proteso verso il mondo.

Lo spirito dell’albero millenario stava venendo alla luce.

Anche Maya, quel giorno, restò a lungo sotto la pioggia. Aveva colto un’impercettibile sensazione che non voleva perdere e per questo motivo nonostante il forte temporale non cercò scampo.

Dopo quella danza aveva sentito qualcosa di strano, di nuovo, percorrerle il corpo. Un’energia arcana, si sentiva leggera e pesante al contempo. Cosa le stava accadendo?

Sapeva di non essere diventata una dea, ma sentiva anche di non essere più soltanto una donna.

Così si lasciò bagnare da quelle gelide gocce per tutto il giorno e mentre le persone a lei più care cercavano di opporsi al destino o di lasciarsi trascinare da esso, Maya se ne stava immobile nella sua valle.

Non si era arresa e non combatteva, semplicemente si lasciava trasformare dalla natura madre e matrigna.

Tanti furono i pensieri che le passarono per la testa e tante le domande che, finalmente, trovarono una risposta.

- Si! È così!

Maya si voltò a guardare l’albero di susino che si stagliava sopra di lei. Adesso sembrava vederlo veramente.

- Tu caro albero, tu mi guardi e sorridi. Sono buffa, vero? Povero spettatore inerme del mio delirio, della mia folle idea di poter diventare una dea…spet-ta-to-re…è vero! Tu…tu sei il primo spettatore di questa storia…il primo testimone della mia vita. Dall’inizio alla fine dell’opera tu rimani immobile a guardare, giudicare e…soffrire…proprio come la dea…osserva, ama e soffre…non sono umana e non sono divina…sono un ibrido…una creatura della natura…sono una dea intrappolata nel tronco di un albero di susino ed una donna prigioniera nel corpo di una dea…con occhi animali guardo il mondo e con occhi umani guardo al mio amore impossibile…IO SONO L’ALBERO DI SUSINO…scarlatto… esplodo in una pioggia di piccoli petali rossi, in frammenti di luce, in una miriade di sentimenti contrastanti…

TZOT
RUMBLEEE

Era da così tanto tempo che Maya si stava lasciando bagnare dalla pioggia che quasi non sentiva più le estremità del suo corpo. I piedi, freddi come ghiaccio non riuscivano a muoversi e le mani gelide le dolevano. “Ho la febbre”, pensava fra se e se, e proprio mentre questo pensiero le passava per la mente si sente chiamare…

Seguimi!

…si voltò di scatto verso l’albero, era da li che sentiva provenire quella voce, quel respiro.

Aveva paura Maya, erano settimane che viveva da sola in quella valle, immersa in un mondo senza tempo.

Era confusa Maya, cos’era ormai la verità? Cos’era reale?

Osservava il suo albero, lo fissò fino a farne uno specchio, fino a scorgervi se stessa, una donna che le tendeva un braccio.

Seguimi!

- …

Prendi la mia mano Maya…vieni con me.

- Come? Come posso darti vita? Parlare, camminare, amare come te…Come? Come?

Hmf! Tu mi hai già raggiunta…adesso afferrami! Tu parli, cammini e ami già come me. Raggiungimi…afferrami Maya…

- NO! IO NON HO LE RISPOSTE!

Si che le hai! Osserva la natura Maya…Come sarà stato l’aspetto della natura quando mi sono innamora di un uomo?

La natura aveva davvero tutte le risposte?

Maya cominciò a guardarsi intorno, gli occhi pieni di lacrime e la pioggia impietosa sul suo corpo minuto…

- La natura piange…piange per l’amore impossibile di Akoya e Isshin…piange per te e con te. Quanto sarai stata triste.

Tu lo sai bene, vero?

- Si! Io lo so! Io ti capisco…il cuore ti scoppia dal dolore, gli occhi sono scarlatti per il pianto, le mani tormentate ti dolgono e la gola è colma di singhiozzi. La notte ti svegli di soprassalto sperando di aver solo sognato, sperando che non sia mai esistito un grande amore, sperando di non essere mai esistita.

Si Maya, è così che mi sento: il cuore mi scoppia in milioni di piccoli fiori scarlatti, milioni di sentimenti che mi tormentano.

- Dimmi, eri triste quando eri un albero di susino? Non ti annoiavi a stare sola ed immobile per così tanto tempo?

Guardami!

Maya tornò a fissare l’albero con gli occhi sempre pieni di lacrime. Lacrime e pioggia che all’unisono non riuscivano a smettere di riversarsi sul suo volto.

Ti sembro immobile e sola?
Tu, sei rimasta da sola in tutti questi giorni?
La natura è la mia amica…mi divertivo a farmi portare dal vento, a danzare con la luce a disegnare l’arcobaleno in cielo…

- La na-tu-ra è la mia amica…è vero! In tutto questo tempo non sono mai stata sola. Vivendo sull’albero sono diventata una creatura della natura e lei non mi ha mai abbandonata…gli uccellini mi hanno tenuto compagnia con il loro canto, il vento mi ha accarezzato quando mi sentivo sola, l’arcobaleno mi ha consolata, l’acqua mi ha cullata e dissetata…la natura madre…la dea madre...il vento è il mio cuore…proprio come il vento, l’amore della dea è infuso in ogni angolo della terra…il fuoco è la mia forza…il fuoco riscalda oppure distrugge…e così è la forza della dea può salvare o annientare…l’acqua è la mia vita...la vita ha avuto origine in quell’acqua chiamata brodo primordiale, così la dea, come acqua, salvaguarda l’esistenza della natura e quindi dell’uomo stesso…la terra è il mio amore…un amore fertile che fa crescere e prosperare.

Si Maya, tutto dipende da me ed io dipendo dal tutto.

- Allora è per questo che la terra viene scossa nel profondo e tutto va in malora…perché la dea vuole smettere di essere tale per poter amare un uomo.

Maya, io sono un albero…
Io sono una donna…

- Io sono un albero, sono una donna, sono uno spirito e sono una dea…non c’è nulla di diverso in queste mie forme…sono solo spettatrice di questa mia vita…che io sia dea, albero oppure donna, non cambia nulla…non posso fare niente per cambiare il mio destino! Tutto andrà come deve andare.

Io sono amore…

- Io sono l’amore che è ovunque come vento…l’amore che consuma come fuoco…l’amore che salva come acqua…l’amore che è vita come la terra…sono l’amore che ti fa perdere la strada per tornare a casa…

Brava Maya!

- Signora Tsukikage?! È lei? NON MI LASCIIIIIIIIIIII!!

Ascolta Maya…ascolta…

TZOT
RUMBLEEE

All’improvviso la pioggia smise di cadere, Maya corse verso l’albero per abbracciarlo e stringendosi stretta al tronco sentì un gorgoglio, l’acqua del fiume, e una leggera brezza le accarezzò il viso, il vento.

- A-scol-ta… “Ecco! Caro, senti questa musica? Purificando il mio cuore posso sentirla costantemente…dal cielo e dalla terra…un suono veloce. Un suono lento. Un suono alto. Un suono basso…tutti piovono dal cielo…e nascono dalla terra…perché è la vitalità degli dei che genera questa melodia…nasce mentre cade. Nasce mentre piove…questo bel suono…il paese trabocca di questa melodia…piccole note si trasformano in luci…si mischiano. Si spezzano. Fondendosi si trasformano in una splendida armonia. Un’armonia fatta di onde dorate, che pervade la valle…le montagne…i boschi…le pianure…e anche i villaggi…questo paese trabocca di melodia…ecco! Non la senti? L’eco incessante della musica che alimenta la vita.” Akoya è una Dea, è lo dimostra non perché parla con la natura o perché sa usare le erbe medicinali…Akoya è una Dea perché ama con ogni fibra del suo essere ed ama senza aspettarsi nulla in cambio…solo così posso diventare Dea, donna e susino…Amando!

TZOT
RUMBLEEE

Di nuovo un lampo e subito dopo un tuono fragoroso e la pioggia ritornò a bagnare ogni cosa.

Maya ormai non la sentiva neanche più, il corpo gelato, la mente intorpidita e confusa dai tanti avvenimenti e forse un po’ di febbre. Cominciò a sentire i primi brividi e decise di trovare scampo nell’ufficio del santuario, lo stesso dove aveva trascorso la notte insieme a Masumi.

TZOT
RUMBLEEE

- Quanti ricordi…se chiudo gli occhi riesco ancora a sentire il calore del tuo corpo Masumi. “Lei invece mi è sempre piaciuta. Amo vederla sul palcoscenico.” Masumi Hayami, il mio ammiratore delle…anche io come Akoya amerò senza essere mai riamata?

Calde lacrime tornarono a solcare il viso di Maya che stremata si sdraiò vicino alla stufa lasciandosi riscaldare dal ricordo del suo adorato “affarista senza scrupoli”.




























_________________________L’angolo di BluRei



Questo capitolo è sicuramente più breve di quello passato ma spero di raggiungere l’obiettivo che mi sono prefissa…emozionarvi…non volevo interrompere la magia del momento raccontando di altri personaggi, spero di esserci riuscita.

Questa volta non ho il tempo di rispondervi singolarmente, devo pubblicare in fretta perché una mia cara lettrice deve partire per andare a lavorare, ma forse le aggiungerò in seguito. Comunque vi ringrazio tutte dal profondo del cuore, grazie per l’assiduità con la quale mi seguite.


KissKiss!!

   
 
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