Note: ho pensato di ripiegare su una raccolta di flashfic carina carina (siccome non so portare avanti le long e manco le os) e come inizio mi è uscita sta cosa.
Spero che almeno vi piaccia e, che sì, vi faccia anche ridere. Ci si vede il prossimo giovedì con una nuova drabble, ciao ciao. *saluta con la manina*
Disclaimer: i personaggi non sono frutto della mia fantasia e non mi appartengono in alcun modo (purtroppo), inoltre non scrivo a scopo di lucro.
|Parole: 203.|
Un trambusto echeggia tra i corridoi del bunker e Dean, spaventato ed assonato, si alza per andare a vedere cosa succede là fuori.
Arriva davanti la cucina dove trova un indaffarato angelo del Signore che, tra padelle ed utensili sporchi, cerca di preparare dei pancakes.
Seriamente? pensa il biondo mentre abbozza un sorriso.
Lancia un'occhiata divertita a Castiel, che non si è ancora accorto di lui, e si siede al tavolo della cucina sorseggiando del buon caffè.
"Mi hai spaventato, Dean." Castiel, dopo aver vegliato tutta la notte su di lui, decide di sorprenderlo preparandogli dei pancakes.
"Eppure dalla tua faccia non si direbbe. Ma comunque, che cazzo combini Cas?"
L'angelo lo scruta con i suoi occhi blu e sorride appena, si volta verso i fornelli e poi torna dall'uomo con un piatto di pancakes.
Non hanno un bell'aspetto. Constata nella sua mente mentre li tasta con la forchetta.
"Serviti pure." Il biondo comincia a divorarli voracemente ma poi si blocca e fa una faccia schifata; prende un tovagliolo e ci sputa dentro tutto il cibo, ferendo così l'animo del povero angioletto.
"Castiel?"
"Dimmi Dean."
"Se riprovi a cucinare giuro che ti rispedisco a calci in culo in paradiso."
Spero che almeno vi piaccia e, che sì, vi faccia anche ridere. Ci si vede il prossimo giovedì con una nuova drabble, ciao ciao. *saluta con la manina*
Disclaimer: i personaggi non sono frutto della mia fantasia e non mi appartengono in alcun modo (purtroppo), inoltre non scrivo a scopo di lucro.
|Parole: 203.|
1. Pancakes
Un trambusto echeggia tra i corridoi del bunker e Dean, spaventato ed assonato, si alza per andare a vedere cosa succede là fuori.
Arriva davanti la cucina dove trova un indaffarato angelo del Signore che, tra padelle ed utensili sporchi, cerca di preparare dei pancakes.
Seriamente? pensa il biondo mentre abbozza un sorriso.
Lancia un'occhiata divertita a Castiel, che non si è ancora accorto di lui, e si siede al tavolo della cucina sorseggiando del buon caffè.
"Mi hai spaventato, Dean." Castiel, dopo aver vegliato tutta la notte su di lui, decide di sorprenderlo preparandogli dei pancakes.
"Eppure dalla tua faccia non si direbbe. Ma comunque, che cazzo combini Cas?"
L'angelo lo scruta con i suoi occhi blu e sorride appena, si volta verso i fornelli e poi torna dall'uomo con un piatto di pancakes.
Non hanno un bell'aspetto. Constata nella sua mente mentre li tasta con la forchetta.
"Serviti pure." Il biondo comincia a divorarli voracemente ma poi si blocca e fa una faccia schifata; prende un tovagliolo e ci sputa dentro tutto il cibo, ferendo così l'animo del povero angioletto.
"Castiel?"
"Dimmi Dean."
"Se riprovi a cucinare giuro che ti rispedisco a calci in culo in paradiso."