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Autore: moony_94    20/04/2009    2 recensioni
Avevo spedito questa lettera per gioco,per puro divertimento,non avrei mai pensato che uno di loro l’avrebbe letta davvero. la mia prima ff sui Jb!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una telefonata inaspettata

 

Spero non vorrete uccidermi..lo so che è tanto che non aggiorno ma ho avuto da fare!^^…vi lascio con un nuovo capitolo..!

 

Il moro,chiuse la lettera,e senza dire una parola salì velocemente in camera.

-Ma cosa gli è preso?-domandò il più piccolo con una faccia da cartone animato.

-Non chiedere a me- Kevin scosse la testa e alzò le mani.

Intanto nella camera di sopra Joe aveva acceso il computer,e impazientemente,aspettando l’apertura di Windows,tamburellava le dita sulla scrivania.

-Sbrigati- rilesse di nuovo la lettera.

I due fratelli salirono le scale furtivamente,volevano capire la causa dello strano comportamento di Joe;rimasero sulla porta a guardare il moro concentrato sul pc.

-Danger tutto ok?-chiese preoccupato il maggiore,avvicinandosi per comprendere ciò che stava facendo.

Nick lo imitò,si scambiarono un’occhiata eloquente;era silenzioso,forse troppo,aveva una ruga di concentrazione disegnata sulla fronte,scriveva sulla tastiera febbrilmente,come se non avesse un minuto da perdere.

-Joe mi dici che diavolo stai facendo?-sbraitò Kevin,irritato dalla mancanza di una spiegazione.

Gli porse la lettera e lo liquidò –Leggila-.

I due obbedirono e rilessero più volte.

-Allora?-fecero non capendo.

Sbuffò e non replicò ,continuò con la sua ricerca;infine un adorabile sorriso si dipinse sul suo volto,aveva trovato ciò che cercava.

-Alice- sussurrò e iniziò a scrivere un indirizzo su post it.

-Alice?-soffiò il riccio osservando il maggiore.

-Joe per favore mi vuoi spiegare…-Kevin non riuscì a terminare la frase che il fratello partì a macchinetta;

-Hai letto..hai visto cosa c’è scritto…quello che le facciamo provare..i complimenti..-sembrava un bambino che descrive il regalo che vorrebbe ricevere per Natale.

-Joy tutte le nostre fans ci fanno i complimenti-decretò pacato sedendosi al suo fianco.

-Si ma lei..non lo so è diversa-spiegò come se avesse avuto davvero ragione.

Gli altri due lo esaminavano inquieti,che fosse realmente impazzito?

Si alzò euforico e si diresse verso il telefono.

-Cosa diamine vuoi fare?-

-La chiamo!-

-Sei uscito di senno-

-Nick per favore sta zitto-detto ciò compose il numero.

-Joe-lo implorò nuovamente il minore.

Gli fece cenno di tacere,poi soffiò eccitato –Squilla-.

-Pronto,chi è?-una voce femminile rispose,Joe ne era sicuro,era Alice.

-Emh..parlo con Alice?-fece incerto

-Si,ma chi è?-domandò di nuovo la ragazza

-Sono Joseph Jonas.-

Un secondo,due,tre,quattro…silenzio più assoluto.

-Alice?-

-Jose..Joe Jonas?-balbettò imbarazzata.

-Esatto- decretò il ragazzo lisciandosi una ciocca di capelli che gli ricadeva sul viso.

-Io…-non riusciva a mettere una parola di fila all’altra.

-Ci hai inviato una lettera-sorrise come se lei potesse vederlo.

-Si..e..-di solito era molto loquace,ma diamine una rockstar l’aveva chiamata a casa.

-Ti volevo invitare al nostro prossimo concerto,si terrà fra tre giorni,non puoi dirmi di no,e poi vorrei conoscerti-disse tutto d’un fiato.

Alice sentiva le parole rimbombarle nella testa,stava sognando,ora suo padre sarebbe venuto a chiamarla per andare a scuola,ne era certa;si diede un pizzicotto,molto forte,ma quello che ottenne fu solo la formazione di un piccolo livido bluastro.

-Alice?-quella voce la riportò alla realtà.

-Si..ma non so come..venire- aggiunse mentre le parole lottavano per restare chiuse nella sua bocca.

-Ti mando un limousine..a presto!-salutò e agganciò il telefono.

Abbassò la cornetta e si sdraiò per terra,forse doveva veramente farsi vedere da un dottore,anche piuttosto bravo,va bene sognarlo,ma intrattenere una chiacchierata così realistica con lui,era davvero troppo.

-Alice?-la voce di suo padre le arrivò alle orecchie

-Si?-

-Chi era?-

-Joe Jonas- rispose senza nemmeno pensarci.

-Chi?-comparve suo padre dalla cucina,con un sopraciglio alzato.

Corse in camera,afferrò una rivista e gliela porse,indicandogli un bel ragazzo dai capelli neri.

Il padre la fissò per un po’ sbalordito.

-Che vuole?-chiese scettico

-Mi ha invitato ad un suo concerto?-

-Hai il permesso?-

-Ma…-mise il broncio,sapeva che si sarebbe sciolto.

-Ok,ci vai,ma voglio prima conoscerlo-

 

-Joe l’hai invitata ad un concerto?e la vuoi anche conoscere?e se è un mostro a tre teste con la bava alla bocca?-Nick era solito fare queste domande assurde.

-Ha una bella voce-il mezzano afferrò il testo e cominciò a ripassare la canzone nuova.

-Qual è la sua canzone preferita?-chiese diffidente il maggiore.

-Lovebug- canticchiò Joe.

I due sospirarono e iniziarono a suonare.

                                                   

 

                                                                       *

-i Jonas Brothers!-continuava ad urlare Becky,la migliore amica di Alice;Era stata la prima a saperlo,e persino quel giorno,non riusciva a crederci.

-Cosa metto?-era nel panico più totale,e da circa 20 minuti gettava abiti sul letto.

Rebecca afferrò un paio di pantaloncini neri,una maglia rosa e le converse che le aveva regalato lei stessa.

-Tieni-le porse gli abiti e la spinse verso il bagno.

Sul viso dell’amica si abbozzò un’espressione infantile;afferrò gli indumenti e si chiuse in bagno.

Fece una doccia calda,per cercare di rilassarsi,anche se non cambiò assolutamente nulla;asciugò i capelli castani,che le ricadevano morbidi sulla schiena.

Mise del mascara per valorizzare i suoi occhi chiari,e colorò le guance con un leggero strato di fard.

-Fatto- volteggiò per mostrarsi all’amica.

-Sei bellissima!-la bionda sorrise e la abbracciò forte.

Il campanello suonò due volte,afferrò il giacchetto nero,e corse per le sale.

-Chi è?-gridò,subito se ne pentì.

-Joseph- rispose l’individuo dietro la porta.

Prese un lungo e profondo respiro,si avvicinò alla maniglia,la afferrò e la aprì lentamente;si trovò davanti un ragazzo moro,alto ,bello,con un sorriso perfetto stampato in faccia.

-Ciao- mormorò mentre le sue guance si infiammavano.

-Alice- rimase subito affascinato.

Non era un mostro a tre teste con la bava,come aveva detto Nick;no,era magra,il viso dolce dai lineamenti morbidi,gli occhi azzurri e le labbra carnose.

-Vuoi..vuoi..entrare- balbettò abbassando lo sguardo e aprendo maggiormente la porta.

Il cantante sembrò pensarci per un momento,poi le regalò un sorriso sghembo ed entrò.

-Ali ricordati di chiamarmi quando arrivi-era la voce preoccupata del padre.

-Si..- fece segno al ragazzo di seguirla ed entrarono in cucina;una stanza ampia e luminosa,arredata in modo semplice e moderno.

-Papà..questo è Joseph- cercò di non calcare il nome,ma le risultò impossibile-

-A Joe Jonas,piacere di conoscerti sono Arthur Owen- gli porse la mano.

Il moro la strinse educatamente,dopodiché cercò di rassicurarlo,informandolo dei programmi del gruppo e del concerto.

-Noi dobbiamo andare-posò un bacio sulla guancia del padre e sorrise.

L’uomo fece una faccia strana guardando l’abbigliamento della figlia.

-Ali..mi fido..-

-Ti voglio bene- afferrò la borsa e uscirono di casa.

 

Ecco il secondo capitolo..spero ne siate soddisfatte!Un bacione..Grazie a tutti quelli che hanno letto..recensito e letto!^^

MoOny_94

  
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