Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Ayla    10/07/2016    1 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction, mi sono impegnata molto per cercare di scriverla decentemente. Spero che possa piacere...
Buio. Una stanza completamente buia con al centro un bulbo gigante. Emanava una luce soffusa e dentro vi era un corpo raggomitolato su se stesso, immerso nel liquido.
“Progetto Zalair”, questo si poteva leggere sulla targa posta fuori da quella stanza...
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Sakura Haruno, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ed eccomi tornata dopo ere ed ere geologiche XD. Mi scuso per il "leggero" ritardo per pubblicare il capitolo della storia... In questo lungo periodo sono accadute tutta una serie di cose, ma alla fine ce l'ho fatta a ritrovare questo capitolo sepolto tra mille mila altri file!!
Ma bando alle ciance e ciancio alle bande, vi lascio al continuo della storia sperando che possa essere di vostro gradimento (sperando anche che la grammatica non si troppo scorretta; ma sapete non sempre io e lei andiamo d'accordo ^^')


QUATTRO
Davanti al gruppo si stagliò un corpo alto, massiccio, con muscoli guizzanti.
Era la prima volta che Sasuke vedeva una creatura così. Era completamente nera, il che metteva in risalto gli occhi: due fessure rosso fuoco. Il corpo era un misto tra un lupo ed un umano con gli arti più lunghi del normale.
Ora aveva minacciosamente proteso il muso verso i tre ragazzi, stava fiutando l’aria. I muscoli tesi, pronti a schizzare da un momento all’altro.
Sakura cominciò a farneticare, la bestia si chinò verso di lei continuando a fiutare l’aria circostante. Naruto si avvicinò alla ragazza consigliandole di stare calma e di stare soprattutto zitta perché sebbene la creatura fosse cieca, aveva un udito molto sviluppato, lei annuì e si strinse con tutta la forza che aveva al braccio di Sasuke.
Il ragazzo invece guardava quell’essere con un misto di stupore, curiosità, e un po’ di timore. Si meravigliò della fermezza d’animo di Naruto: così sicuro, lo sguardo che non tradiva alcuna emozione, gli occhi così azzurri, fissi, senza paura, sulla bestia, i capelli così biondi mossi dal vento...Ora basta! Stava divagando troppo per i suoi gusti. Sarebbe schizzato via subito se non fosse stato per quell’ammasso di muscoli e pelo che aveva davanti, il quale, per di più, si era voltato verso di lui.
Di male in peggio, pensò sconsolato.
Naruto si voltò verso la coppia e con tono tranquillo li invitò di nuovo alla calma; subito quegli occhi azzurri furono un beneficio per Sasuke che si calmò all’istante, invece su Sakura non ebbero lo stesso effetto: era sempre più nervosa e stringeva sempre con più forza il braccio di Sasuke; doveva agire il prima possibile altrimenti sentiva che la ragazza sarebbe scoppiata in breve tempo.
- Non avevi detto che è cieca? Se anche dovessimo scappare non se ne accorgerebbe-, il tono della ragazza dimostrava la sua esigenza di andarsene subito da lì.
Naruto le rispose fissando la creatura:- Il termine “cieco” non è del tutto corretto. Gli esseri come questo non possono vedere la forma delle cose, ma possono intravedere le auree di paura e rabbia delle persone. Inoltre hanno il fiuto ben sviluppato, ma solo quando l'oggetto è in movimento o prova paura o rabbia. In poche parole: se state buoni, tranquilli e fermi per lui non esistete; muovetevi e siete morti. Quando capiscono che c'è qualcosa o qualcuno attaccano senza pietà e distruggono tutto ciò che li ostacola. Vi assicuro che non è un bello spettacolo-
A questo punto Sasuke si insospettì:- Come fai a sapere tutto questo?-
La riconosco, è una creatura di Orochimaru: solo lui costruirebbe un essere assetato di sangue, che distrugge tutto ciò che incontra, che semina il terrore. Questa, però, è anche la prima volta che ne vedo una così. Dovrebbe essere la prima volta anche per te. A meno che…..
Questo pensiero fu interrotto dalla repentina risposta di Naruto:- Le creature come questa hanno attaccato il paese da dove vengo. È stato tremendo-, abbassò lo sguardo e gli occhi, che prima erano di un azzurro vivo, si erano spenti. Il moro si sentì in colpa per quella domanda. Desiderava non avergliela mai fatta, desiderava aver potuto immaginare la risposta, desiderava rivedere quegli occhi pieni dell’azzurro che aveva conosciuto il primo giorno, desiderava vederlo voltarsi verso di lui rassicurandolo con il suo sorriso, desiderava che gli dicesse che tutto era apposto, desiderava…desiderava…cosa desiderava?
Desiderava poterlo consolare.
Fece un passo verso il biondo ma si bloccò all’istante: Sakura non aveva retto la tensione e cominciò a gridare aiuto. Risultato?
La bestia ringhiò e con uno scatto stava per avventarsi sulla ragazza, ma Sasuke prontamente l’attirò velocemente verso di sé lasciando che la bestia si schiantasse contro il muro retrostante.
Se solo avessi le mie armiPensò sconsolato Sasuke, sarebbero state comode ma non poteva esporsi troppo. Doveva fare la parte dello studente normale e basta.
La creatura, stordita, continuava a guardarsi nervosamente intorno: aveva mancato la preda. Sasuke doveva fare in fretta. Sakura tremava ancora. Non appena la bestia si fosse ripresa avrebbe attaccato di nuovo e Sasuke non avrebbe potuto fare niente per impedirlo. Doveva portare Sakura via da là. Si voltò verso Naruto cercando un modo per fargli capire la sua urgenza, ma non appena i loro occhi si incontrarono il biondo annuì all’istante, urlò contro la bestia e si mise a correre inseguito da essa.
Sasuke si meravigliò per un istante della fulminea intesa con Naruto.
Non appena il biondo e la creatura sparirono Sasuke prese Sakura con sé e la portò verso casa, lontano da lì, lontano dalla bestia. Lontano da Naruto.
-Oh, pulcino! Ho avuto tanta paura!- erano davanti alla casa di Sakura e lei non ne voleva sapere di allontanarsi da lui. Si era “avvinghiata”come un polpo a lui e continuava a piagnucolare. Sasuke non ne voleva sapere di stare lì, voleva semplicemente tornare da Naruto.
-Primo: NON CHIAMARMI PULCINO! Quante volte devo dirtelo?! È un nomignolo orripilante! Secondo: non respiro. Terzo: STACCATI!-, la prese per le spalle e l’allontanò da sé.-Devo andare a vedere se Naruto sta bene-.
Sakura lo guardava con aria interrogativa:- Vuoi andargli in aiuto? Tu? Tu che di solito stai sempre in disparte e lasci fare tutto agli altri?!-, Sasuke non sapeva dove guardare, alla fine optò per il pavimento e sussurrò:- Devo andare- poi decise di guardare Sakura direttamente negli occhi:- Non credo vorresti che Naruto venga fatto a pezzi oppure che muoia dissanguato o, peggio, divorato da quella bestia-. Mentre diceva ciò sentì crescergli dentro ansia e paura, partirono dallo stomaco e raggiunsero la gola. La testa cominciò a pulsargli: non voleva, non voleva che si avverasse. La voce di Sakura lo riportò alla realtà:- Sì, vai. Naruto mi sta simpatico, non voglio che faccia una brutta fine-, gli schioccò un mieloso bacio ed entrò in casa.
Sasuke scattò: voleva vederlo vivo, voleva rivedere i suoi occhi. Si bloccò di scatto, preso dalla foga non aveva pensato ad un piccolo ma importante particolare: non sapeva dove potesse essere Naruto. Saltò su un tetto e cominciò a guardarsi disperatamente intorno nella speranza di vedere la chioma bionda. Si spostò verso il parco e lo vide: era seduto su una panchina, lo sguardo fisso davanti a sé. Sasuke scese dal tetto e lo raggiunse in pochi balzi:- Brutto stupido idiota! Per fortuna sei ancora vivo…-. Naruto alzò lo sguardo e il corvino si gettò su di lui abbracciandolo. Stettero così per un tempo che a Naruto sembrò infinito, poi Sasuke cominciò a realizzare ciò che stava accadendo: Siamo abbracciati?!?!, si separò violentemente da lui:-Cosa stai facendo idiota!!! Non mi toccare mai più!-.
Naruto lo stava guardando con aria interrogativa e questo bastava a fargli ribollire il sangue:-Ti eri preoccupato per me?-, l’espressione interrogativa si tramutò in quella di un bambino felice a cui è appena stato dato un dolce. Il ragazzo si mise sulla difensiva:- No scemo! Mi stavo solo chiedendo se avessi dovuto portare con me scopa e paletta per raccogliere i tuoi pezzi-, a questa risposta lo sguardo del biondo divenne malizioso, si alzò, si avvicino a Sasuke, gli occhi ipnotizzatori puntati su di lui e in un sospiro disse:-Vuoi controllare?-. L’altro ragazzo avvampò, tutto ciò era surreale, e, peggio ancora, non era in grado di muovere un solo muscolo per allontanarsi da lui: lo aveva dannatamente in pugno.
Stava per ribattere quando Naruto avvicinò le labbra a un soffio dalle sue e, sorridendo, sussurrò: -Pulcino!-, in quel momento non c’erano ipnosi o sguardi che tenevano:- Ti odio! Non ti avvicinare mai più a me! Pervertito!- .
Naruto iniziò a ridere e Sasuke si ricordò solo in quel momento della bestia, chiese al ragazzo che fine avesse fatto.
-È scappata. Mi sono salvato nascondendomi, come feci anni fa, per fortuna non è riuscito a fiutarmi. Non sai quanto è stato difficile cancellare in quel momento tutti i brutti ricordi legati a quel giorno e alla sua specie-
Ed ecco che di nuovo il suo viso si spense. No, non ancora non sapeva che fare. Alla fine fece una cosa che non si sarebbe mai immaginato di fare: si avvicinò a Naruto e lo prese per mano, avvicinò il volto al suo orecchio e gli sussurrò:- Mi dispiace molto Naruto-
Lo sapeva che non serviva a nulla quel “mi dispiace” ma non gli veniva in mente niente altro da dire. Si stava separando da lui quando si sentì di nuovo spinto verso il ragazzo. Naruto lo stava abbracciando e le sue dita premevano forte sulla sua schiena e tramava, probabilmente si stava trattenendo dal piangere. A Sasuke scappò un sorriso, sì sentì uno stupido: come poteva sorridere in quella situazione? Naruto stava male e lui sorrideva? Ma gli era sembrato una cosa così naturale come quando si cerca di consolare un bambino che si era spaventato. Ecco cosa era Naruto ai suoi occhi: un bambino che chiedeva continue attenzioni. Era talmente perso nei suoi pensieri che non si accorse che il biondo nel frattempo si era separato da lui e ora lo stava guardando, intensamente. Quando se ne accorse era troppo tardi, gli occhi di Naruto si incatenarono ai suoi e Sasuke si sentì nuovamente soggiogato da quello sguardo ipnotizzatore. Tutto in Naruto era così dannatamente perfetto: i suoi lineamenti dolci, gli occhi azzurri come il cielo e le labbra…così piene, delicate, che si stavano avvicinando lentamente alle sue…Un momento…Si stavano avvicinando alle sue?!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Ayla