Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: Kirara_bellissima_    11/07/2016    1 recensioni
E se Rin e Sesshomaru non si fossero mai incontrati?
Una storia ambientata nel futuro a Tokyo, i protagonisti sono ''Io'' e Sesshomaru. ''Io'' sono una ragazza trasferita dall'America, Sesshomaru è il capo di una banda di motociclisti. Ma lei lo scoprirà solo dopo vari avvenimenti... chissà se lei lo accetterà e se lui saprà apprezzare un mezzo-demone.
spero la mia storia vi possa piacere...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
2. Il mio primo giorno di scuola
Sono le 22:00, così decido di farmi un bel bagno caldo e vado a dormire. Domani avrei riiniziato la scuola.
DRIN. DRIN. DRIN…
Tastando il comodino, riesco a trovare la sveglia, la spengo… rischiando di romperla. Non riesco a non dire:- Ma dovevi proprio suonare stupida sveglia?- mi rendo conto che parlare con una sveglia non è normale… ma non potevo farne a meno.
Mi alzo e controllando ‘’l’apparecchio rovina sogni’’ mi accorgo che sono ancora le 7:00, ‘’Ho ancora un’ora di tempo per prepararmi visto che a piedi ci metterei mezz’ora per arrivare a scuola.’’ penso e inizio a farmi la doccia; asciugo i capelli; metto la divisa alla marinara, che personalmente odio. È composta da una camicia bianca, mentre il colletto e la gonna, estremamente ed esageratamente corta, sono blu; faccio colazione e mi avvio. Durante il tragitto ho l’occasione di pensare a ciò che dirò ai miei nuovi compagni. Proprio per la mia continua distrazione non mi accorgo che un motociclista mi stava per investire.
-BRUTTO BASTARDO, CHI TI HA DATO LA PATENTE? NON MI HAI VISTO?- gli urlo arrabbiata. Lui si ferma, lo raggiungo e senza togliersi il casco mi dice:- No! E avevo intenzione di continuare a non vederti.- mi risponde lui gelido. Riaccende la moto e se ne va sgommando.
Subito dopo guardo l’ora. Sono già le 8:20. Inizio a correre per non fare tardi e, stranamente, per fortuna arrivo con due minuti d’anticipo. Così ho l’occasione di risistemarmi e di andare a lezione.
Una signora che cammina tranquilla per i corridoi della scuola mi vede e raggiungendomi mi chiede, con una calma traumatizzante, se ero la nuova alunna iscritta dagli Yoro. Cerco di essere il più gentile possibile e non risponderle ‘E chi altri dovrei essere?’, mi trattengo e riesco a dirle:- Sì, sono io signora…?- in questo momento sento un forte bruciore alle guance e il mio sesto senso da “ maschiaccio mancato’’ mi fa supporre che sono diventata più rossa di un pomodoro maturo. L’ anziana signora, rispondendomi con altrettanta calma mi risponde :- Kaede, sono la preside Kaede, signorina Kudo.-
Ok, me lo sento sono diventata della tonalità di bordeaux più scura che possano mai inventare… con la voce spezzata dall’imbarazzo riesco a dire poche cose, credendo che lei non mi senta; mi sono ritrovata col volto rosso, scusa Diario, bordeaux, la testa china, gli occhi puntati sul pavimento e gli occhi e il grande sorriso della mia interlocutrice puntati addosso. -Oh, mi scusi signora, non volevo essere maleducata.- le dico fingendomi dispiaciuta, anche se il mio viso parla da sé. -Tranquilla. Non lo sei stata affatto. Sai dov’è la tua classe?- mi chiede, cambiando totalmente argomento.
-Veramente Koga non mi ha detto nulla. Mi ha detto soltanto dove si trovava l’Istituto. Non mi ha detto né la mia sezione né altro.- le dico. Spero non abbia notato il mio tono acido nei confronti del mio vecchio “ amico ” d’infanzia.
-Ok allora! Ti accompagno io.- ma come fa ad essere così buona, secondo me mi sta dando della matta…
-La ringrazio Signora Kaede.- le dico, poi abbassando la voce, parlando più con me stessa che con lei dico :- Spero non mi sgridino per il mio ritardo…- inizio a preoccuparmi davvero oramai le lezioni sono iniziate da mezz’ora.
-No, tranquilla. Arrivi con me. Non avrai problemi.-
-Per fortuna. La ringrazio, nuovamente.-
Arriviamo davanti all’aula 3 sez. C. Entriamo.
-Ragazzi, da oggi avrete una nuova compagna, spero la farete sentire a suo agio.- dicendo ciò, la preside esce dall’aula e mi lascia in balia di nuovi pettegolezzi e brusii, che sento perfettamente essendo un mezzo-demone, riuscendo a non darlo a vedere grazie ai poteri spirituali ereditati da mia madre. Spero vivamente non se ne accorga nessuno; meno sanno, meglio è, per me. Mi decido a parlare, sotto sguardo interrogatorio del professore.
-Ciao a tutti, sono Sofia Kudo, mi sono trasferita qui dall’America, anche se sono nata e cresciuta a Tokyo. Spero potremmo diventare tutti buoni amici.- a dir la verità non me può importar di meno, di loro e della loro amicizia, ma per nascondere il mio fastidio creato dalle mie stesse parole, sorrido.
Tra il girarsi di teste e il passarsi di bigliettini, riesco a intravedere una timida mano alzata. La mano appartiene ad un ragazzo col codino, moro, con occhi scuri. Quella timida, ma grande mano mi fa credere che il giovane voglia pormi una domanda. Mi volto a guardare il professore che con un leggero accenno del capo, cancella i dubbi dello studente. Subito dopo mi rivolto a fissare il giovane, che in tanto si era alzato e con voce roca mi dice :- Mi chiamo Miroku Kazaana, volevo soltanto chiederti se per caso eri un mezzo-demone!-
‘’ Ma come diavolo a fatto a capirlo??? Mi sono rispuntate le orecchie?? No, non ci sono e anche i capelli sono ancora neri e arrivanti poco più sotto della spalla… ma allora come a fatto?’’ mi domando mentalmente, ritrovandomi poco dopo gli occhi di 30 persone puntate addosso… ‘’ Ora che faccio?, Che dico? ‘’ nel mio dubbio mi accorgo di un altro ragazzo, con lunghi capelli argentati, con le orecchie da cane e gli occhi ambrati, insoliti per un umano quindi deduco che sia anche lui un mezzo-demone.
-Ehm, sì! Sono un mezzo-demone, per la precisione sono un mezzo-demone volpe!- rispondo con più convinzione.
Subito dopo un mare di bisbigli e di sussurri si diffonde tra le quattro mura della classe. Sento tutto. ‘’ Mi odiano... Non mi interessa… Non sono qui per fare amicizie indesiderate. ’’ mi dico.
Il professore riesce a interrompere il tutto con un fastidioso shh, che mi urta ogni volta che ne sento uno. Si volta verso di me. Mi fissa con disprezzo mischiato a disgusto. Abbasso gli occhi, che altrimenti lo avrebbero ucciso con una sola occhiata. Sento uno spostamento d’aria. Mi sta indicando una ragazza molto carina, con lunghi capelli color ebano, occhi scuri come una notte senza stelle, e mi dice :- Kudo si può andare a sedere vicino a Higurashi.- mi avvio al posto indicatomi dal professore, probabilmente di matematica, vista la presenza di calcolatrici, squadre, goniometri e compassi sui banchi… personalmente ho sempre odiato la matematica, anche se stranamente sono sempre andata bene…
Mi sento improvvisamente osservata, alzo gli occhi e mi trovo Higurashi e il ragazzo dai capelli argentei che mi guardano neanche fossi una statua che cammina e parla…
-Io sono Kagome, piacere di conoscerti Sofia.- continua a guardarmi e mi sorride. Senza accorgermene mi ritrovo a sorriderle di rimando.
-Io sono Inuyasha, sono un mezzo-demone cane, perciò capisco quel che si prova.- dicendo ciò si volta, visto che è seduto davanti a me, io sono stata messa vicino alla finestra, mentre Kagome è seduta alla mia destra. Non ne capisco il motivo, ma mi ritrovo a pensare ‘’ Mi sbaglio o il suo tono era malinconico? A me se mi evitano mi fa piacere, visto che finirei per ucciderli. Odio praticamente tutti. Dagli umani ai demoni più potenti, come mio padre…- mi rattristisco, Kagome probabilmente se ne accorge e mi guarda rassicurante. Io per farle capire che sto bene le sorrido. E lei subito si volta verso il professore; forse ha capito. -… L’unico che ha sempre fatto la differenza è stato Jako, anche se Koga ha fatto anche lui la sua piccola parte. Non so perché, ma sono più che sicura che mi farò un sacco di amici." mi stranisco io stessa dei miei pensieri. Io pensare di avere amici. Ma quando mai? Non è da me!
Finalmente la lezione finisce. Come ho intuito era un professore di matematica.
Mi sono seduta nell’angolo più remoto della mensa, pensando che almeno qui mi lascino in pace. Mi sbagliavo. Mi si avvicinano dei ragazzi tra cui riconosco subito Kagome, Inuyasha, Koga e quel tizio della domanda. Ma con loro c’è anche un’altra ragazza che subito mi sorride e tendendo la mano verso di me mi dice :- Ciao, io sono Sango, sono in classe con te; ma stamattina avevo da fare con la segreteria. Piacere di conoscerti.-
-Piacere di conoscerti Sango, io mi chiamo Sofia.- le rispondo e anche con lei sorrido senza neanche accorgermene… ‘’ Ma cosa mi sta succedendo? È da questa mattina che non la smetto di sorridere! ‘’ penso, ma mi accorgo subito del viso del ragazzo col codino contorto in una smorfia di dolore.
-Ti senti male?- gli chiedo
-No, no tranquilla, sto bene. Mi dispiace per prima, in classe.-
-Tranquillo. A me non me ne frega granché di quello che pensano gli altri di me e di quel che sono. Io sono proprio fiera di essere così!- dico con convinzione. Sento… sì! È lui! Il bastardo che stava investendo questa mattina per strada…
Mi volto. Mi ritrovo davanti un Dio. Alto. Lunghi capelli argentati. Occhi che sprizzano odio ad ogni sguardo colorati da un ambrato simile al miele. Muscoloso ma non troppo, non sembra uno di quelli che si pompano nelle palestre, no! i suoi sono muscoli naturali. Mi accorgo anche che sulla fronte ha una mezza luna. Mi sblocco dal mio stato di trance e riesco a dire poche cose.
-Ma allora sei tu il bas…- ma non riesco a finire il mio insulto che vengo interrotta da Inuyasha, che si rivolge al nuovo interlocutore con rabbia. Ma quel che non so è che…
-Fratello, che diavolo fai qui?- … i due sono fratelli…
-Non sono affari tuoi mezzo-demone- ok, lo ha chiamato mezzo-demone. Ora mi arrabbio sul serio.
-SCUSA MA CHI DIAVOLO TI CREDI DI ESSERE PER CHIAMARLO MEZZO-DEMONE, PERCHÉ DA QUANTO HO CAPITO LUI È TUO FRATELLO, DOVRESTI TRATTARLO CON UN PO’ PIÙ DI RISP…-
-Sofia lascia stare… oramai ci sono abituato.-
-NO, NON LASCIO STARE PERCHÉ ‘’MISTER MI CREDO PIÙ IMPORTANTE DI VOI ‘’ QUESTA MATTINA MI HA QUASI INVESTITO COL RISULTATO CHE SONO ARRIVATA TARDI!-
-E con questo?- eccolo di nuovo all’attacco col suo gelido tono d’indifferenza. Non lo sopporto proprio…!
-Sofia, lui è Sesshomaru. Il fratello maggiore di Inuyasha.- ad avermi dato questa ‘’illuminazione’’ è stato Miroku. La cosa del fratello la sapevo già, ma il sapere il suo nome… ‘’Sesshomaru… non so perché ma mi pare di averlo già visto… e non dico per strada non gli avevo nemmeno visto il volto visto che non si era tolto il casco… no! l’ho visto da un’altra parte… IL SIGNORE DELL’AEREO… com’è che si chiamava… To… To… AH! Sì… Touga no Taisho… devo chiederlo a Inuyasha’’ ma appena finisco di pensare questa avventura nella mia memoria… eccola lì… La Signora Campanella… sempre pronta ad avvertire i giovani che è l’ora di ricominciare le lezioni…
Il mio primo pensiero fu: ‘’ Ma quando finirà questa giornata??? ‘’
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Kirara_bellissima_