Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: tenacious_deep_soul 99    15/07/2016    2 recensioni
“Eravate stati avvertiti miei cari ragazzi. Potevate scegliere, avete sprecato l’occasione di rimanere ancora in vita... Adesso fate parte del MIO gioco. Queste sono le condizioni: se vincerete, tutto ritornerà come è sempre stato, in caso contrario... beh, mi pare chiaro. Esistono sette livelli, ognuno adatto a voi. Benvenuti all'inferno!”
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Park Jimin, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
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Sabato, ore 15.30.                                                                                                                                                                     Seoul era totalmente immersa nella pioggia, il cielo grigio e cupo impediva ogni filtraggio di luce e il freddo invernale penetrava attraverso i sottili vetri delle finestre. I bangtan boys erano circondati dalla noia più totale, intenti a fare il nulla più assoluto in quella saletta relax del loro dormitorio:-Forza ragazzi, dobbiamo fare qualcosa! Non possiamo stare tutto il tempo a girare i pollici aspettando una manna dal cielo!- esclamò V con fare rivoluzionario alzandosi di scatto dalla poltrona in pelle sulla quale era seduto poco prima. Sembrava quasi come se nessuno lo stesse ascoltando quando Suga sbuffando mise a guardarlo con occhi storti disteso nella sua comoda postazione. V cominciò a guardarsi intorno con la bocca semi aperta e gli occhi sgranati, avvertendo un palese disinteresse da parte di tutti i membri; odiava vedere i suoi compagni stare a ciondolare tutto il tempo, soprattutto in giornate come quella... Si sedette a peso morto sulla poltroncina emettendo un lieve sospiro e, pensante, poggiò il gomito sul bracciolo tenendo poi il capo con il pugno.
-Cosa proponi di fare, Tae?- disse Jin alzandosi da terra ma continuando a tenere in mano la scodellina con l’insalata.
-Non so esattamente... solo, cercare qualcosa da fare- agitava la mano mentre rispondeva al compagno.
-Io avrei un’idea- si intromise improvvisamente Namjoon -Perché non scegliamo un gioco horror al computer e vediamo chi resiste alla paura? Una sorta di sfida insomma... chi ci sta?- alzò il braccio seguito poi ad uno ad uno da tutti gli altri. In effetti la sua non era un’idea tanto malvagia, cosa si poteva fare in assenza di alternative se non questo durante le noiose giornate di diluvio?
-Okay, vado a prendere il portatile- scattò come una saetta Kookie che al passare diede uno scappellotto sulla spalla di Suga il quale aveva ancora gli auricolari alle orecchie:-E smuoviti tu, pigrone!- seguì un rumoroso sbuffo.
In quella stanza riscaldata dal perenne calore dei termosifoni i sette ragazzi diedero inizio a quello che sarebbe stato, a loro insaputa, un vero e proprio incubo. Tutti seduti per terra a gambe incrociate di fronte al basso tavolino di vetro, iniziarono a scegliere il gioco in mezzo ad una lunga lista di almeno trenta titoli diversi altrettanto allettanti.
-Oh! Oh! Scegli questo! Scegli questo!- esclamò euforico Hobi indicando col braccio teso  il nome del videogioco riportante la scritta Five Nights at Freddy’s e invitando Namjoon  a cliccarci su col mouse tirandolo per il colletto del maglione mentre continuava a saltellare:-E per concludere in bellezza, spegniamo le luci!-.
“Sicuro di voler giocare?” riportava un avviso all’apertura del sito “Fai molta attenzione: hai venti secondi per scegliere, poi non puoi più tirarti indietro”.
-Perché questi avvisi? Che sarà mai? E’ solo un gioco, perdiana!- affermò Namjoonie leggermente infastidito.                         Selezionato all’inizio del countdown il tasto Ok, il gioco parte. I loro volti, immersi nel buio totale della saletta, erano illuminati dalla luce bianco-blu emanata dallo schermo del pc dal quale uscivano suoni raccapriccianti. Fino a quel momento nessuno si era spaventato sul serio quando in un attimo ben preciso del gioco venne fuori la volpe Foxy, la quale correva all’impazzata nel corridoio sinistro della location virtuale; la sua apparizione imminente nel livello infatti fece urlare tutti come femminucce, compreso J-Hope  che per lo spavento si era cappottato all’indietro con un balzo.
-Hobi, sbaglio o eri stato tu a scegliere il gioco?- domandò sarcastico Jimin, ridendo di gusto nonostante fosse ancora abbastanza scosso.
-Molto divertente, ChimChim- ridacchiò nervosamente mentre cercava di ricomporsi in tutti i modi.
-Okay, possiamo proseguire adesso? Ah, prendi questo Hobi, non si sa mai...- li  interruppe bruscamente Suga porgendo all’amico un cuscino.
Le 18:00 in punto.
La partita è definitivamente terminata.
-Immaginavo che saresti stato tu a perdere, Hobi... sei un fifone-.
-Min Yoongi- puntualizzò Hoseok irritato -ti conviene non proferire parola, solo perché tu hai vinto non significa assolutamente che possa prenderti gioco di me. Me ne vado nella mia stanza-.
-Suvvia dongsaeng! Non te la prendere- lo consolò Jin mentre lo guardava allontanarsi a testa bassa:-Suga, cerca di regolarti. Sai che è molto sensibile- spiegò lui lasciando trapelare dalla sua voce un pizzico di rabbia.
-Ma dai, stavo solo scherzando!- si strofinò dietro i capelli con le sue solite maniere da trasgressivo.
Il silenzio calò nell’ambiente.
Un potente urlo agghiacciante si sentì provenire dal corridoio.
Poi una porta sbatté con furia.
Era Hoseok.
-Ecco, che dicevo?- puntualizzò Suga sedendosi sul divano con il cellulare in mano quando Jin mise a chiamarlo preoccupato:-Hoseok! Hoseok! Va tutto bene?-.
Nessuna risposta, solo un silenzio tombale.
-Andiamo a controllare ragazzi! Qualcosa non va!- esortò Jungkook i compagni che, con rapidi passi, si diressero verso la zona notte.
Hobi stava poggiato lì davanti la porta della sua camera, tremante, a fissare il vuoto a causa di ciò che aveva visto poc’anzi.
Ansimava.
I palmi delle mani aderivano completamente con la superficie di legno liscio e le braccia diritte di fronte a lui stavano in una costante tensione.
-Hobi?- lo chiamò V invano. Dalla stanza del ragazzo provenivano rumori a dir poco sospetti che attirarono l’attenzione degli altri membri: lo schianto di oggetti che si frantumavano per terra unito al tonfo delle sedie scaraventate chissà dove creava un caos insopportabile, quasi sovrumano. Proprio quando J-Hope stava per rispondere ecco che dei pugni cominciano a battere dall’altra parte della porta, proprio da dentro.
-Hobi? Che sta succedendo?- riformulò la domanda V sperando in una risposta.
Quei rumori persistevano, diventando sempre più forti:-Scappate! Subito!- esclamò terrorizzato Hoseok voltandosi. Senza alcuna esitazione la combriccola girò i tacchi repentinamente e quando Hobi staccò le mani dal dorso della porta, da questa uscirono in massa tanti piccoli modellini in plastica dotati di una propria coscienza che si misero ad inseguire i bangtan conducendoli al punto di partenza.
Non c’era via di scampo.
I sette erano bloccati dai quegli stupidi esserini di plastica che, seppur di dimensioni estremamente minuscole, risultavano assai letali dato che avevano preso possesso di coltelli al passare dalla cucina.
Uno di loro, dagli occhi di fuoco, mosse l’arma più grande di lui verso avanti, costringendo gli ostaggi ad indietreggiare fino a sbattere sul tavolino di vetro di poco fa sul quale vi era ancora poggiato il computer: una notifica apparve sullo schermo dell’aggeggio elettronico ormai spento da un’abbondante mezz’ora e privato di alimentazione.
-Ma che cos-?- esclamò Suga sgranando gli occhi alla sola vista del pc acceso.
-Era spento ragazzi! Com’è possibile?- lo seguì Jimin accennando un’espressione incredula e scioccata.
“Eravate stati avvertiti miei cari ragazzi.
Potevate scegliere, avete sprecato l’occasione di rimanere ancora in vita...                                                                             Adesso fate parte del MIO gioco. Queste sono le condizioni: se vincerete, tutto ritornerà come è sempre stato, in caso contrario... beh, mi pare chiaro. Esistono sette livelli, ognuno adatto a voi.  Benvenuti all’inferno!”                                           


Angolo autrice:
Annyeooong armys! Rieccomi con la mia prima storia a capitoli. Premetto di non aver mai scritto fanfiction di genere horror/paranormale-fantasy, ho solo letto vari libri di questo tipo che personalmente mi affascinano molto, quindi cercherò di fare del mio meglio. Spero che la ff possa appassionarvi e lasciarvi un po' di curiosità, mi auguro che continuiate a seguirla: sarei felice di sapere che qualcuno apprezza quello che scrivo con tanta passione e dedizione *aegyo time*. Tanto love- tenacious_deep_soul 99    
  
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