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Autore: My Pride    20/07/2016    8 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot incentrate sui membri della Bat-family ♥
» 200. Cospiracy ~ Bernard x Tim
Non è la prima volta che Bernard passa un mucchio di tempo al computer, ma non gli è mai capitato di starsene quasi mezza giornata alla ricerca di chissà cosa tra forum che parlano di supereroi, siti dedicati e informazioni che dovrebbero teoricamente arrivare dal cosiddetto “dark web”.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Bruce Wayne, Damian Wayne, Jason Todd, Jonathan Samuel Kent, Richard Grayson
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Deal with it Titolo: Deal with it
Autore: My Pride
Fandom: Batman & Robin: New 52
Tipologia: Flash Fiction [ 712 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Bruce Wayne, Damian Bruce Wayne, Rapida comparsa di 
Richard John Grayson (Guest star: Condiment King)
Rating: Verde
Genere: Generale, Slice of life, Commedia

Avvertimenti: What if?
The season challenge: Estate › Festa
Cocktail di storie: Mimosa › 09
. Blackout


BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

    Quando ore addietro aveva avuto modo di osservare il padre mentre si preparava per l'evento di beneficenza a cui stavano presenziando in quel momento, Damian aveva ammesso almeno a se stesso di sentirsi un po' bambino. O, per meglio dire, di sentirsi davvero il bambino di dieci anni che avrebbe dovuto essere.
    Per quanto si fosse lamentato di voler uscire di ronda - in particolar modo perché il caldo non destabilizzava i criminali, aveva detto - e che trovava alquanto inutile doversi vestire come una scimmietta per partecipare, alla fine, anche un po' per colpa di Grayson che si era intromesso, si era ritrovato in quello stupido completo e aveva seguito il padre nel tentativo di farlo ragionare, a braccia conserte con un'espressione piuttosto contrariata. Ma si era poi un po' perso nel vederlo affaccendarsi per rendersi presentabile, soprattutto a causa dell'aria trasandata che si era portato dietro dall'ultima ronda, concentrandosi sull'accuratezza con cui si faceva la barba; il modo in cui, preso un po' di gel, si era ravvivato i capelli all'indietro e si era rimirato allo specchio per una frazione di secondo; il vestito che aveva indossato e che, nonostante la muscolatura che non era di certo quella di un milionario che passava il suo tempo a non far nulla, gli calzava a pennello, prima di sistemarsi con una certa eleganza la cravatta. La stessa cravatta che si stava stringendo in quello stesso istante.

    «Strozzarti con la cravatta non ti farà uscire da qui, padre», si ritrovò ironicamente a dirgli a mezza bocca, in modo che potesse sentirlo solo lui, dato che gli stava bellamente affianco. Come suo solito, aveva cercato di essere disponibile e sorridente con tutte le persone lì presenti, chiacchierando del più e del meno e fingendo d'essere l'uomo che si interessava a ben poche cose - per sua stessa ammissione era conosciuto come un ricco scapolo annoiato -, prendendosi poi giusto un momento di relax con una coppa di champagne che non aveva ancora bevuto.
    Sbattendo le palpebre, come risvegliato da un sogno, Bruce abbassò lo sguardo su di lui e allentò un po' la presa. «Era così ovvio ciò che stavo cercando di fare, ragazzo?» gli domandò con lo stesso tono, e Damian rise.
    «Solo per un occhio allenato. Quelli del Gotham Gazette non noteranno che il filantropico Bruce Wayne sta cercando di evadere in modi poco consoni dalla festa organizzata dalle fondazioni Wayne. Sembrerai solo un po' nervoso per un evento così... noiosamente altisonante, come direbbe Grayson».
    «Era proprio il tipo di comportamento a cui miravo, Damian», ironizzò l'uomo. 
    «Perché io sono dovuto venire qui, piuttosto? Sarei potuto andare con Grayson di ronda».
    «Sei mio figlio, sei un Wayne ed è una delle tue poche serate in società. Il resto deducilo da solo».
    «Non è giusto, padre, io non...» cominciò, e probabilmente avrebbe anche aggiunto altro se solo la luce non fosse improvvisamente saltata nell'edificio e, da quanto si scorgeva dalle vetrate, persino in mezzo isolato, tanto che si guardò intorno per capire che cosa fosse successo. Risposta che arrivò in breve, data la risata che risuonò nel buio prima che facesse la sua comparsa un tizio illuminato da capo a piedi, nemmeno fosse un albero di natale, con indosso una tutina aderente di colore blu e sulle spalle dei serbatoi che sembravano contenere... ketchup e mostarda. Un'arma alquanto insolita, se proprio la si voleva dire tutta.
    «Non una mossa, gente!» esclamò, sollevando delle pistole colorate con sopra attaccate delle torce, i cui fasci di luce illuminarono sporadicamente gli invitati che, più che spaventati, sembravano perplessi, anche se qualcuno di loro si era fatto prendere dal panico. 
«Datemi tutti i gioielli e nessuno si farà male!»
    Damian osservò la scena con un'espressione stranita, chiedendosi persino quanti svitati ancora non conoscesse per le strade della vecchia Gotham. Quello di sicuro li batteva tutti in quanto stravaganza. «E quel pagliaccio?» domandò sottovoce con un sopracciglio inarcato, sentendo giusto un piccolo sbuffo ilare provenire dal padre.
    «Condiment King».
    «Condiment King?» ripeté scettico prima di sollevare un angolo della bocca in un ghigno, scroccando le nocche. «A questa festa mancava proprio un po' di pepe, padre».
    Bruce e Damian Wayne avevano già fatto la loro parte, dopotutto. Era il momento per Batman e Robin di unirsi alla festa.





_Note inconcludenti dell'autrice
Finalmente anche Bruce fa la sua comparsa, per quanto si sia ritrovato in una situazione che non è proprio quella che avrebbe sperato. Beh, chi lo conosce sa in effetti che Bruce non sempre ama starsene alle serate di beneficenza, però, in quanto proprietario di tutti gli edifici Wayne, gli tocca.
Comunque... Condiment King, già. Spieghiamo in piccole parole spicce, nel caso qualcuno non avesse sentito parlare di lui - in fin dei conti è uno dei nemici minori, compare anche in un episodio di Batman e Superman della serie animata, se non erro -, chi è il personaggio citato. Semplicemente,
Mitchell Mayo, noto come Condiment King, è un uomo che si veste con una tutina strana e usa come armi... pistole cariche di condimenti e salse. Già, proprio salse. E qui si spiega anche la battuta di Damian sul pepe mancante alla festa, dato che usa anche il pepe. In realtà Mayo viene ucciso molto prima dell'arrivo di Damian come Robin - motivo per cui ho preferito scrivere che non non ha idea di chi sia -, però era comunque un supercattivo divertente da inserire, visto il tono altrettanto leggero della storia.
Commenti e critiche, comunque sia, son sempre accetti
A presto! ♥



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