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Autore: Mapi    22/04/2009    2 recensioni
Dopo breaking dawn il tempo scorre tranquillo a Forks...ma un avvenimento sconvolgerà la nostra famiglia preferita portandoli a battersi per la loro felicità.... leggete e capirete.
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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12 QUESTO è la prima parte del gran finale..... -
Bella:
Mi condusse per i corridoi di quel grande palazzo fino a quando ci fermammo di fronte una porta alta quasi fino al soffitto. Una porta dorata, antica che celava esseri antichi quanto lei. Alec mi fece segno di fermarmi.
Bussò e attese risposta . << Avanti! >>
La voce di Aro risuonò forte. Alec aprì la porta e entrammo nella stanza. Eccomi, finalmente davanti a Loro. Nella stanza, oltre ai tre, erano presenti Demitri, Felix, Gianna ( alla fine l’avevano trasformata e lei aveva, quindi accettato di far parti di quella schiera di crudeli; chissà se possedeva qualche dono!) e poi vi era Jane che mi guardava con sguardo truce. Minimamente cambiati dal nostro ultimo incontro, mi fissarono.
<< Bella, mia cara, sei sempre splendida, ma cosa ti porta qui nella lontana Italia? >> Mi chiese Aro sempre con quella finta cortesia e tranquillità.
<< Aro chiedilo al tuo ALEC! >> risposi stizzita.
Alec mi guardò, quasi fulminandomi. Ed iniziò: << Aro, ti presento la mia compagna. L’ho scelta e voglio che stia con me. Vorremmo la vostra benedizione. >> Diverse reazioni vi furono nella stanza, Aro sorrise insieme a Caius, sicuramente intravedevano il guadagno in quella unione, Marcus e Demitri indifferenti, l’espressione di Gianna indecifrabile e Jane ringhiò e da quel suono manifestò ancora di più il suo disprezzo per me.
<< Alec sembri molto deciso… Ma non pensi che la sua famiglia la reclamerà? Potremmo avere problemi. >> Sempre furbo Aro aveva previsto ciò in cui confidavo senza che Alec lo prevedesse accecato dalla smania di possesso com’era.
<< Si Aro lo sono e se non accetterete la mia compagna me ne andrò con lei>> Jane ringhiò di nuovo.
<< No, Alec non è questo ciò che io e i miei fratelli vogliamo. Ma capisci il suo Edward la rivorrà. A meno che… >> disse Aro.
<< A meno che cosa? >> Chiedemmo quasi in coro io e Alec.
<< Certo, sicuramente sei venuta qua di tua spontanea volontà, altrimenti perché non hai opposto resistenza? >> Era come credevo Aro ci stava provando. Stava provando a trattenermi e a trattenere Alec, non lo avrebbe mai lasciato andare come credeva lui. E per questo faceva leva sui miei sentimenti, perché sapeva che proteggere la mia famiglia era troppo importante per me. In effetti, era stato attento a non sfiorare Alec, sicuro che la sua visione avrebbe rivelato la verità del rapimento. Ma sai Aro ti sei perso un tassello, non sono più la fragile umana come credi. Conoscevo bene il loro mondo e adesso era il mio turno di parlare.
<< Qui si parla si parla. Ma il mio parere non conta? >>
Tutti si voltarono verso di me. << Alec io non ti amo e non voglio essere la tua compagna. Sono sposata ed amo mio marito, la mia famiglia e la mia non vita >> lui mi guardò con uno sguardo carico di tormento e dispiacere per le mie parole
<< E poi Aro lo ribadisco sono sposata ed esigo tornare a casa mia. Sbaglio o non violare le sacre leggi e farle rispettare è il vostro compito. Sbaglio o non rubare la compagna ad un “fratello”è una delle vostre leggi! >> Ecco, colpito e affondato.
Avevo ragione io, i loro occhi mi davano ragione, forse non mi credevano così esperta delle loro leggi, fatto sta che non si potevano tirare indietro. Erano le loro leggi non le mie, create per governare il mondo dei vampiri. E loro paladini della giustizia non potevano tirarsi indietro.
<< Mia cara Isabella. Non ti credevo così esperta in materia… >> mi canzonò Caius divertito.
<< Sai quando sei abituata a guardarti le spalle! >> risposi altezzosa. Il suo divertimento svanì di colpo e quasi mi folgorò con lo sguardo.
<< Calma, calmo fratello >> Il solito diplomatico di Aro.
<< Bella ma come? non sei qui di tua spontanea volontà ? >> anche finto ingenuo.
<< No Aro, sono stata rapita e voglio tornare a casa. Se non mi credi tocca il tuo servo – indicai Alec – altrimenti chiedi a Marcus di decifrare il mio legame con Alec scoprirai che è inesistente. >>
Alec mi faceva quasi pena perché vedevo che ogni mia parola era come una pugnalata. Ma io non lo amavo, mi rattristii per lui ma al cuore non si comanda e di sicuro non sarebbe riuscito a convincermi né ora né mai. Nel frattempo vidi Aro quasi obbedirmi, toccando Alec e chiedendo a Marcus che ovviamente non vide nulla. Ma si sarebbe arreso così? Non credo … e quindi aspettai che mi svelasse attraverso le sue domande il suo piano. Che non tardarono ad arrivare.
<< Mia cara isabella tu hai ragione. Non sei venuta di tua spontanea volontà. Ma di tua spontanea volontà potresti restare. >>
Ma dove voleva andare a parare << A si Aro? >> Lo incitai.
<< Certo mia Cara, io e i miei fratelli saremmo felici di accoglierti e se poi il nostro Alec ti convincerà potreste anche innamorarvi. >> Un ringhio salì dal mio petto e da quello di Jane. Mi stupii comunque di quanto odio quella stupida ragazzina provasse per me, un odio che superava il bene che provava per il fratello e per la sua felicità.
Aro non ci fece caso e continuò << Dopo di tutto nessuno della tua famiglia ti è venuta a reclamare, forse il tuo Edward non ti ama come dici! >> certo perché non ci ho pensato prima, voleva farmi credere di essere stata abbandonata. Ma in quel momento un odore arrivò prepotente al mio naso, Edward.
<< Aro, eccomi mi hai chiamato. Sono venuto a riprendermi mia moglie. >> Mi voltai e lo vidi. Bello come il Sole. Subito mi fiondai verso di lui ma mi sentii trattenere era Alec che mi aveva afferrata per un braccio.
Il ringhio di Edward risuonò nella stanza forte e assordante. << Lasciami! >> chiesi ad Alec
.<< No ! >> rispose.
<< Lasciala immediatamente! >> ordinò Edward.
I due si fissavano pronti a scattare l’uno contro l’altro. Mi accorsi che il resto della mia famiglia era lì presente, Emmett e Jasper di fianco a Edward ma davanti a Rosalie e Alice ed Esme. Carlisle poco distante Emmett. Ma io non dovevo permettere lo scontro, dovevo proteggerli. Ero l’unica che poteva convincere Alec che non mi amava. Mi voltai verso Edward e lo guardai per rassicurarlo.
Mi voltai verso Alec e iniziai a parlare << Alec, guardami >> lui non toglieva gli occhi da quelli di mio marito << Alec, guardami >> riprovai con un tono più severo.
E lui si voltò.
<< Alec leggi nel tuo cuore. Tu neanche mi ami, la tua è solo smania ti possessione. Tu non sei innamorato di me. Perché per la persona che ami saresti pronto a fere tutto mettendo il suo bene al di sopra del tuo. Io lo vedo tu non mi ami tu mi vuoi solo, ma se ti accontenti di questo non troverai mai la donna da amare, la tua compagna. NON ti accontentare, cercala, e quando la troverai la riconoscerai subito. >>
Come folgorato da quelle parole sentii la presa sul mio braccio allentarsi lentamente fino a lasciarmi completamente. Finalmente liberà mi strinsi a Edward e lui mi iniziò a baciare. Pianissimo mi sussurrò al’orecchio
<< Mi sei mancata tanto amore mio >>
<< anche tu >>.
Carlisle prese la parola. << Aro, vecchio amico, come vedi ogni dubbio è stato fugato. Bella e mio figlio si amano e non si sarebbero mai lasciati di loro volontà quindi siamo liberi di andare? >>
Lui si consultò con i sui fratelli si voltò verso di noi e << Ma certo mio caro amico, siete liberi. Ma ormai che siete qui perché non prolungare la vostra permanenza, la vostra visita? >>
<< Mi dispiace Aro ma le mie ferie sono contate e voglio riportare tutta la mia famiglia a casa prima di riprendere il mio lavoro. >>
Aro rise e aggiunse << Certo che un vampiro con il tempo contato non si è mai visto. Comunque allora saremo lieti di ospitarvi un’altra volta. Felix accompagnali. >> Carlisle annuii con cortesia e ci fece cenno di uscire dalla stanza. Felix aprì la porta. Ma Alec mi rivolse la parola << Bella grazie e scusa. Farò come dici tu. Cercherò la mia compagna e lo chiedo davanti a voi tutti. Aro ho il permesso di andare? Ti giuro che tornerò ma ti prego fammi andare. Ora lo so l’amore è l’unica cosa importante, cos’è l’intera esistenza se non hai nessuno con cui condividerla? >> Aro forse per compassione, forse per dare prova davanti a noi della sua bontà, e non sfigurare davanti all’essere più buono che esistesse, mio suocero, annui. In quel momento tante cose accaddero velocemente…

ANGOLO SCRITTRICE:


Ecco il nuovo capitolo...spero vi piaccia questo quasi finale....Vi lascio con punto interrogativo......Bacini...fatemi sapere.......
   
 
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