~~IL RACCOLTO E’ FATTO
O what can ail thee, knight-at-arms,
So haggard and so woe-begone?
The squirrel's granary is full,
And the harvest 's done.*
Sente la sua presenza e non le importa. Sente il proprio corpo magro, eppure per lei così pesante, e non le importa. Sente le parole del marito e sa che nemmeno l’inconscio le trattiene. Se lui cerca i suoi occhi, lei cosa vede, se non due altri occhi? Non sono che una cornea, un’iride castana, screziata di rosso, e una pupilla. Nient’altro. È lontano il tempo in cui erano l’Abisso quegli occhi, dietro le sbarre di una prigione, e forse più ancora remoto quello in cui erano l’anima amata. Ora non riconosce l’immagine che quello specchio le restituisce. Cosa le rimane? Ogni frutto è stato colto, ogni spiga recisa e non li ha colti lei, non l’agente Starling, non la sposa del Cannibale … é tardi per Clarice: per lei non c’è più raccolto.
*Traduzione: ‘Oh cosa ti affligge, cavaliere armato,/Così smunto e così desolato?/Il granaio dello scoiattolo è pieno,/Ed il raccolto è fatto.