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Autore: LucyaM    29/07/2016    1 recensioni
Ho tra le mani la cosa più potente del mondo e non ho potuto fare niente, perché mai avere un dono per non poterlo poi utilizzare?
Ho provato a stilare un racconto dopo uno dei finali della storia (per essere specifici il primo). Max scopre che non è ancora finita e che il suo diario ha un grande dono.
Tratto dal testo:
Scoppio all'improvviso in lacrime, il dolore mi divora sempre di più fino a farmi singhiozzare come una neonata. Rannicchiata su quel letto, circondata tra le foto, mi sono ritrovata a piangere nel bel mezzo della mia passione più grande, tra le vecchie polaroid che il più principiante dei fotografi mai si prefigge di rovinare.
Genere: Introspettivo, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chloe Price, Max Caulfield, Rachel Amber, Un po' tutti, Warren Graham
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Questa mattina ho solo il corso di chimica. Mi solleva il fatto che almeno starò con un viso amico. Le ragazze del Vortex Club sono un po’ strane e Victoria mi dà l’impressione di essere totalmente arrabbiata con il mondo. L’arresto di Nathan è stato un duro colpo, e il trovare dei fascicoli con i nostri nomi nella Dark Room ha aumentato ancora di più il nostro stato di inquietudine. Era ammaliata da Mr. Jefferson e anche se siamo in un’altra realtà, sono sicura che l’avrebbe nuovamente “corrotto” per spingere a mandarla a San Francisco. Vedi un po’: niente partecipazione per la Blackwell Academy!
Confabulano come oche starnazzanti che si buttano nello stesso punto di un lago incapaci di delineare un singolo percorso. Mi ricorda qualcosa di strano.
La professoressa Grant è una donna capace di metterti il buon umore. Entrare in classe non diventa pesante e la lezione-che non trovo interessante come quelle di fotografia- sembra filare in modo abbastanza incalzante.
Warren è attentissimo, si sente decisamente a suo agio. Ogni tanto smanetta comunque con il suo smartphone, mi ha pur sempre confidato che attende l’uscita di un fumetto che aspetta da mesi ed è pronto per il suo acquisto online: non cambierà mai.
 
Esco dalla classe per andare in bagno –cavoli, non ci andavo da quella tragedia- e trovo un qualcosa che non mi sarei mai sognata di rivedere sullo specchio: il link al video di Kate.
Faccio i conti con il passato-non passato e mi rendo conto che la festa purtroppo è stata inevitabile e che se magari Jefferson non fosse riuscito a fare quegli scatti macabri, gli studenti della Blackwell erano riusciti lo stesso a far sballare Kate.
Non pensavo avessero potuto mettere online il video di Kate dopo la morte di Chloe e dopo aver conosciuto Victoria e gli altri nella realtà passata. Victoria mi sembrava così dispiaciuta nella precedente realtà, e trovavo assolutamente assurdo tutto ciò che stava accadendo. Esco di scatto dal bagno, devo trovare Kate.
Mi guardo intorno e intuisco che gli altri hanno avuto modo di vedere il video. Warren mi ferma e mi guarda come se avesse capito tutto. -Oddio Max, è successo di nuovo-. Di nuovo per me, ho subito pensato.
-Provvederò ad eliminare quel video dal web, tu va a cercare Kate-. Non me lo faccio ripetere due volte e corro alla ricerca di Kate.
 
Nella sua stanza non c’è, e la montagna di fazzoletti buttata lì sul letto mi fa intuire il suo pessimo stato d’animo. Provo in bagno, magari la trovo. Bad news.
Penso al fatto che Jefferson non l’abbia toccata e che non può aver subito un trauma così forte da spingerla al suicidio. Non mi resta che, con grande dispiacere, andare sul tetto. Temo il peggio, ma per fortuna non era lì e il pensiero di dover alterare nuovamente la realtà mi sta fagocitando internamente. Mi attacco al muro e scendo come una stupida fino a sedermi per terra. Sono stanca e mi ritrovo a lottare con una “nuova” strage. Non posso fare a meno di notare un formicaio: aveva la forma di una spirale. Mi alzo di scatto e come un fulmine a ciel sereno, i miei ricordi ricadono sulle balene e altrettanti disastri ambientali.
Sono ritornata al faro e rivivo l’incubo del tornado. Ho provato a girarmi intorno per trovare Chloe, come la volta passata, ma non la trovo. Il faro sta cadendo a pezzi e corro il rischio che una delle macerie possa crollarmi addosso. Comincio a urlare e a pararmi la testa e all’improvviso vedo Warren.
-Max, cosa ti sta succedendo? Max! - mi dondola avanti e dietro freneticamente, come se volesse farmi riprendere da qualcosa che solo io sto vivendo.
Lo guardo perplessa e disorientata mentre faccio i conti con la realtà che mi ritrovo a vivere. Quella in cui Chloe è morta.
 
Warren mi stringe tra le sue braccia scacciando quella sensazione di pallore e anemia che mi sta dominando e mi sussurra che troveremo insieme una soluzione e che mi posso fidare.
Provo a raccontargli di cosa mi è capitato di vivere e lui stesso mi ricorda che temo ancora il suicidio di Kate.
-È nella tua stanza, ha bisogno di un’amica-. Le sue parole mi fanno credere che adesso la priorità è lei, ma devo assolutamente mostrargli le formiche.
-Warren, tu non puoi ricordare, ma nella realtà in cui ho salvato Chloe da Nathan cominciammo a notare questi strani fenomeni naturali. Ne parlai anche con Brooke, soprattutto della navicata-
-In effetti mi pare di aver letto anche di un’eclissi. Hai notato qualcosa di strano? –
Gli indico le formiche e gli racconto degli uccelli morti e le balene spiaggiate circondate da insetti che si muovevano seguendo uno strano movimento a spirale.
Proviamo a focalizzarci sulla situazione.
-Max, fa strano dirlo, ma mi garantisci che non hai nuovamente alterato il tempo? –
-Te lo garantisco...-
 
La verità è che non ho fatto ancora i conti con questo e non so se il potere io ce l’abbia ancora o meno. L’idea di utilizzarlo di nuovo mi spaventa per il rischio del tornado, per una nuova carneficina. Chi sarebbe stato la vittima stavolta? Ma tutto ci riportava al vecchio futuro-passato.
-.. Non avrei mai potuto farlo dopo una scelta così difficile-.
- In più c’è ancora il caso Rachel. Hai pur sempre detto che era stata ritrovata e che Jefferson stesso ti ha parlato di lei. Hai visto i suoi scatti- aggiunge Warren cercando di ragionare con me sulla situazione.
-Sì, erano spaventosi e Jefferson ha sottolineato che fosse innamorata di lui. Non so fino a che punto credergli-
-Un po’ tutte le studentesse erano invaghite di Mr. Hyde. Sbaglio o anche tu, signorinella, ne eri ammaliata? -
-Non puoi negare che le sue foto fossero belle, Graham. E poi smettila di vantarti del fatto che ormai sai tutto di me per via del diario! – scherzo, ma la cosa non può che risultare a tratti inquietante, alla George Orwell.
 
 
-Penso che ora come ora dovremmo continuare il lavoro che stavi svolgendo con Chloe e ritrovare Rachel. A questo punto mi sembrate legate e magari riesce a delucidarci su altri avvenimenti- aggiunge.
 
Ci alziamo e scendiamo dal tetto. Ora è Kate ad aver bisogno di noi.
 
Mi sembra di rivivere la conversazione in camera di Kate. La scelta di andare o meno alla polizia. Ciò che prova Kate è vergogna allo stato puro, ed è assolutamente palese che non abbia agito di sua spontanea volontà. Victoria mi sente, non la credevo capace di questo anche qui e dopo Jafferson. Kate mi ha fatto vedere il video, ma per fortuna Warren è riuscito a toglierlo dalla circolazione: non sapevo fosse bravo anche ad hackerare.
 
Abbiamo capito che non è stato Nathan a drogarla, ma ragazzi in generale, ed è davvero andata al pronto soccorso. I suoi genitori non sono stati troppo rigidi e le hanno consigliato di evitare le cattive compagnie. Tiro un sospiro di sollievo dal momento che l’altra Kate temeva più di tutti il parere della cristiana famiglia Marsh.
È delusa da sé stessa e per rincuorarla vorrei tanto farle capire che non è successo nulla di che. Semplicemente ha baciato dei ragazzi in maniera alquanto casuale, non mi sembra abbia fatto qualcosa di così sconvolgente.  Nathan stranamente non era alla festa, non ricordavo minimamente che fosse avvenuta prima dell’uccisione di Chloe. Penso ancora a quanto Nathan potesse essere pentito di ciò che ha fatto ed a quanto fosse stato manipolato. Non voglio credere che sia cattivo, è stato mal influenzato senz’altro.
 
-Volevo solo farmi accettare in un contesto così nuovo. Amo l’arte e la fotografia, non voglio essere etichettata come la donna di chiesa a vita! – singhiozza Kate.
-…Non capisco, cosa c’è che non va in me? Cosa dovrei cambiare-
Quegli occhi rossi mi spaventano, portandomi inevitabilmente a quella mattinata di pioggia in cui decise di buttarsi. Ovviamente devo indagare tra le varie realtà per stabilire se si fosse buttata o se fossi riuscita a salvarla.
 
Almeno Jefferson non l’ha sfiorata. Non potevo pensare altro se non che potesse essere la goccia che spingesse Kate a togliersi la vita. Chloe non l’ho salvata, e la sua morte non deve restare vana. Kate deve rimanere viva.
 
Ho deciso di far dormire Kate da me, è al momento troppo vulnerabile. Victoria nel video è apparsa di sfuggita, ma ciò non esclude che ci sarà sicuramente un confronto. Esco dalla stanza per andare a lavare i denti e penso che non mi dispiacerebbe per nulla incontrarla. Il mio potere, in realtà mi ha conferito una maggiore tendenza ad essere una ficcanaso, e cerco di avvicinarmi alla stanza di Dana per cercare un non so cosa.
Vedo Victoria uscire da lì.
-Non ti credevo così vipera, almeno non più- mi lascio scappare.
-Prego? Da quando in qua te la senti di parlarmi? –
-Mi riferisco al video di Kate. –
-L’ho visto ma non ne so niente. –
Balle. La vecchia esperienza mi ha confermato che sia stata lei a pubblicarlo.
-Si vedeva che c’eri tu a riprendere. -  la butto sul vago per vedere come reagisce.
- Magari avrò anche partecipato, ma non sono in vena di recare disturbo agli altri. Senza Nathan non è poi così divertente. –
-Dì la verità, avete convinto voi Kate a partecipare al party. –
-Maxine, è vero. Io e Nathan l’avremmo presa anche in giro, ma ti assicuro che al momento non ho interesse a fare qualcosa del genere. Non sono in vena di scherzi, è anche morta di recente una nostra vecchia compagna. –
Mi domando cosa sappiano gli altri compagni di Chloe. Di certo non posso dimenticare che Vistoria e Rachel sono state grandi amiche, se mi baso su ciò che ho vissuto nel contesto di Chloe viva.
Victoria mi sembra sincera e tantomeno ho prove per controbattere.
-Chloe non era tua amica, cosa dovrebbe mai importarti- sbraito con una punta di gelosia.
-Perché, tu la conosci meglio di me? Ci conoscevamo e mi dispiace lo stesso. - è un po’ triste nell’affermare questo.
-Se dovesse succedere qualcosa a Kate non ve lo perdonerò. E mi riferisco a tutti i membri del Vortex Club. –
-Cosa le dovrebbe mai succedere? Non è successo niente di che, abbiamo solo finalmente visto una Kate più attiva, dovrebbe essere felice di essersi divertita. –
 
Probabilmente questo video è stato meno scandaloso di quello della realtà stravolgente. Victoria mi fa cenno di andarsene e abbasso la testa per ricambiare il saluto in qualche modo. Mi dirigo in bagno- e questa volta per davvero- mi lavo i denti e mi sciacquo la faccia. Quando pensavo che la tranquillità aveva ormai messo piede ad Arcadia Bay e la Blackwell, mi rendo piuttosto conto del fatto che la vita non è per nulla semplice. Ad ogni azione corrisponde una conseguenza, e il mio potere è solo servito a rendermene conto ancora di più. Alla fine siamo ragazzi, e a 18 anni ne succedono di cose. Che dire, life is strange.
 
Mentre torno in camera da Kate, mi arriva un messaggio da Warren.
 
[Guarda fuori]
 
Mi affaccio alla finestra scrutando il calare della notte e restando stupita di nanzi un tale spettacolo: stava nevicando.
   
 
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