Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: Angie02bts    30/07/2016    0 recensioni
Una ragazza che piace a tutti i ragazzi della scuola, ma nessuno si dichiara anche il gruppetto più temuto.
Chiamato BTS.
Suo padre è il preside e senza che lei sapesse niente si vede con una donna siccome è divorziato, ma lui non sa che è la mamma di uno dei bulletti della classe della ragazza.
Che cosa succederà?
La povera ragazza si ritroverà un fratello poco gradito.
Ma qualcosa cambiera!...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio, Park Jimin, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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Ciao a tutti mi chiamo Anghel e vivo a Seoul con mio papà in un appartamento, andiamo d'accordo e ci vogliamo molto bene.
Lui è il preside della mia scuola e mi tiene sempre sulle spine per i voti.
Comunque io ho 17 anni e faccio un artistico, a scuola ho compagni simpatici anche qualche amico ma la maggior parte del mio tempo mi piace ascoltare la musica nel giardino dietro la scuola o sul tetto.
A scuola c'é un gruppetto di "bulletti" che tutti temono.
Ma io no.
Ora è l'ultima ora della giornata e non vedo l'ora di ritornare a casa per riposare.
Quando suona la campanella tutti si dirigono fuori dalla porta, io faccio con calma e metto in cartella i libri, noto che il gruppetto è ancora seduto ai loro posti e hanno sulle gambe delle galline.
Il leader si fa chiamare RapMon e poi ci sono gli altri sei.
Il prof mi chiama ed io gli vado vicino.
"Mi dica pure prof"
"Il preside la vorrebbe vedere"
"Ok grazie"
Esco dalla classe e sento qualcuno seguirmi, faccio finta di niente e continuo a camminare fino ad arrivare al ufficio di mio padre, busso ed entro.
"Ciao papà"
"Ciao bellissima"
"Cosa mi devi dire?"
"Siediti composta sei a scuola"
"Uff che c'è?"
"Sta sera io ritorno a casa più tardi, perché ho degl'impegni"
"Va bene a dopo"
"Aspetta, vuoi che ti accompagni?"
"Papà so difendermi, secondo te perché ho fatto getto del peso e sono arrivata prima? Dai ci vediamo a casa, ritorni almeno per cena?"
"No, mi spiace"
"Ok ciao papà"
"Vieni qua"
Ci abbracciammo e poi io ripresi la cartella e mi misi le cuffiette alle orecchie ed uscii da scuola.
Appena uscii non trovai nessuno e mi diressi verso casa a testa china.
Ad un tratto un ragazzo mi venne addosso.
"Ma che caz-"
"Stai più attento demente"
"Anghel?"
"Si sono io demente"
Continuai per la mia strada e mi sorpresi di me stessa di aver parlato così contro Jimin uno del gruppo di bulletti a scuola chiamto ^BTS^.
Arrivai a casa e mi distesi sul lettone di mio papà secondo me mi nascondeva qualcosa.
Però non ci davo peso, guardai un pó di tv e poi ad ora di cena mi praparai dei semplici noodles.
Mi feci la cartella e poco dopo mi squilló il telefono era mia mamma.
I miei erano divorziati e mia mamma era andata in Germania a vivere la sua nuova vita.
"Pronto?"
"Ciao Anghel"
"Ciao mamma"
"Come stai?"
"Sto bene grazie, scusa ma ora ho da fare ci sentiamo domani ciao"
"Ciao bella di mamma"
Riataccai alla chiamata e mi addormentai.
Quando mi svegliai erano le 07.00 la scuola inziava alle 07.40, volevo dormire ancora poco ma mio papà mi alzò.
"Dai Anghel alzati tra poco dobbiamo andare a scuola"
"Uff arrivo"
Mi alzai, mi andai a lavare, a truccare e poi presi la cartella ed andai in cucina, mangiai la colazione e poi uscii di casa con papà.
"Ho sentito che oggi hai una verifica di arte!"
"Si mi sono preparata è disegno"
"Beh allora sei fortunata"
"Si, mi sa che oggi ti ritrovarai quei bulletti del cavolo in presidenza"
"Lo so, dai che sei forte, siamo arrivati buona fortuna per la verifica"
"Grazie papà"
Uscii dalla macchina e mi diressi verso la mia classe.
Quando entrai mi sedetti al mio posto e parlai un pó con la mia compagna di classe, ad un tratto sentii della braccia intorno alla mia vita mi girai disgustata e vidi che era Jimin.
Gli tirai una gomitata sugl addominali e poi dissi..
"Scusa non l'ho fatto apposta"
Cominciai a ridere insieme alla mia compagna di classe e poi iniziarono le lezioni.
Finite le due ore strazianti di arte suonò la campanella della ricreazione.
"Anghel vuoi venire con noi a merenda?"
"No, scusatemi ci vediamo dopo"
"Ok unnie ciao"
Restai un pó in classe e poi andai dalle bidelle.
"Scusatemi mi potete dare la chiave per il tetto?"
"Certo Anghel tieni"
"Grazie molte"
"Di niente, guarda che idioti"
Mi girai e trovai i bluttei precisamente Jimin e Taehyung che stavano baciando con molta passione delle ragazze.
Io coninciai a ridere e mi diressi sul tetto, quando arrivai chiusi la porta a chiave e stetti in silenzio, poco dopo sentii delle voci e qualcuno che cercava di aprire la porta.
"Dov'è adesso Jimin hyung?"
"Non lo so V andiamo a cercarla"
"Ok"
I due se ne andarono e io cominciai ad ascoltare la musica in santa pace finché non suonò la campanella.
Ritornai in classe fui una delle prime ad entrare, ma poco importava, quell'ora avevamo la verifica di arte.
"Jung Hoseok finiscila di stressare il tuo compagno di banco, fai cambio di posto con Yura e mettiti vicino a Anghel"
Io staccai i banchi e presi le cose necessarie per la verifica.
Lui mi continuava a fissare.
Sbuffai ed incominciai a fare la verifica, dopo due ore avevo finito, consegnai tutto e poi mi risedetti al mio posto.
Finita la verifica saltai il pranzo ed andai dietro alla scuola.
Ero così immersa ad ascoltare la musica che non m'accorsi che si era seduto vicino a me Hoseok e aveva cominciato a parlare.
Mi girai solo perché sentii un braccio intorno alla mia vita.
"Cosa vuoi idiota?"
"Te l'ho appena detto"
"Scusa ma non volevo ascoltarti, ciao"
Mi stavo alzando ma lui mi prese per un polso e mi rifece sedere.
"Non parlarmi così, sono più grande di te, comunque adesso saremo compagni di banco fino alla fine dell'anno"
"Cosa?"
"Hai capito molto bene bambolina"
Mi alzai e lui di conseguenza, gli tirai una sberla e ritornai in classe, ripassai le cise studiato per l'ora dopo, poco dolo mi arrivò vicino Jimin e Jungkook.
"Ciao bambolina"
"Jimin sono più grande di te portami rispetto"
"Che caratterino piccola"
"Sta zitto Jungkook, non sono come le galline che vi fate!"
La giornata passò velocemente e io poi ritornai insieme a Mark a casa, mi accompagnò aveva un anno in più a me, però era molto simpatico.
   
 
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