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Autore: Myself___    01/08/2016    0 recensioni
MaryLou, giovane ragazza scozzese che abbandona la sua vecchia vita per trasferirsi in un nuovo Stato.
Il Canada, precisamente Vancouver.
Si ritroverà a lavorare come donna delle pulizie all'interno degli studi della Warner Bros e ad incontrare l'uomo che le cambierà di netto la vita.
Jensen Ackles.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’uomo mi allungò la mano e io la strinsi.
La sua presa era forte, mi dava la sensazione che fosse un uomo autoritario e con i piedi per terra… insomma che sapesse il fatto suo.
Al contempo però mi sembrava anche molto gentile e affidabile.
Aveva  i capelli di un grigio argenteo, degli occhiali che gli incorniciavano gli occhi verdi, una leggera barba incolta e indossava dei semplici jeans e una camicia.
“ Piacere signore” dissi lasciando la presa sulla sua mano.
“Ho letto bene? Hai 24 anni?” mi domandò togliendosi gli occhiali e guardandomi in modo interrogativo.
“Si signore!” risposi manco fossi all’interno di un esercito… mancava solo che facessi il gesto tipico del soldato e sarei stata perfetta. Ero nel panico e nell’imbarazzo più totale.
“E perché dovrei assumere proprio te, data la tua giovane età?” Io mi asciugai le mani sudate sui pantaloni, mi schiarì la voce e gli diedi la mia motivazione.
“Beh… io imparo in fretta, non mi ammalo mai, abito non molto lontano dagli studi, sono più forte di quanto sembri!!” dissi tutto senza prendere mai fiato.
“Bene!” sistemandosi meglio sulla sedia.
“Marylou” non gli diedi nemmeno il tempo di finire la frase che lo interruppi.
“Mi chiami semplicemente Lou… la prego!”
“Bene allora… Lou! Vuoi davvero questo lavoro?”
“Si, certo signore!” dissi drizzandomi sulla sedia.
“E sei disposta ad iniziare subito?”
“Ovviamente!” sul mio viso si stava aprendo un sorriso a 32 denti.
“Perfetto. Seguimi.” Si alzò dalla sedia e si diresse verso la grossa porta a vetri.
Mi alzai, sistemai i pantaloni con un leggero movimento delle mani, presi la mia borsa e lo segui.
 
Quell’edificio era immenso, le pareti erano dipinte di un bianco pallido e i pavimenti erano rivestiti di semplici mattonelle di marmo con sfumature bianche e nere.
L’unica cosa che rendeva meno spoglio quell’edificio, erano le tantissime foto appese.
Ritraevano vari volti, probabilmente delle persone che lavoravano lì, e molto spesso c’erano foto di tre ragazzi, uno molto alto e con dei capelli lunghi fino al collo, uno con degli occhi color ghiaccio, che facevano invidia a chiunque  e una faccia simpatica; ed infine un ragazzo con un sorriso magnifico e dei bellissimi occhi verdi con al suo interno delle pagliuzze dorate.
Il signor Singer mi fece distogliere l’attenzione da quelle foto mettendosi al mio fianco.
“Loro tre sono le colonne portanti di Supernatural. Jared, Misha e Jensen.” Disse i loro nomi indicandoli sull’immagine.
“Fra non molto li conoscerai di persona, intanto ti faccio accomodare all’interno della tua stanza.” Mi condusse dentro ad un piccolo locale, dove c’era tutto il necessario per pulire e su un tavolo una divisa blu che suppongo sarebbe stata mia.
“ Lou qui troverai tutto quello di cui hai bisogno, se eventualmente però ci sono problemi o ti manca qualcosa, non esitare a cercarmi. Ora indossa la tua divisa, ti aspetto qui fuori.” Chiuse la porta alle sue spalle e io rimasi sola dentro a quella piccola stanza.
Misi la borsa dentro ad un armadietto di alluminio, presi la divisa e la indossai, mi feci una coda di cavallo ed uscì.
Trovai il signor Singer seduto su una poltrona in pelle bianca intento a sfogliare una rivista, mi schiarì la voce e, notando la mia presenza di alzò.
“Ora mancano solo le presentazioni con il cast e poi potrai iniziare con le tue mansioni.” Sorrise e mi fece cenno di seguirlo.
Entrammo in una stanza immensa, piena di telecamere, di vari scenari e di migliaia di persone intente a fare il loro lavoro.
Al centro della stanza c’era una zona con delle sedie da registra con su scritto i cognomi dei vari attori, seduti dove erano assegnati e intenti chi a chiacchierare e chi a ripassare il copione.
È proprio lì che mi portò. Davanti a loro. Stavo per svenire dall’imbarazzo.
Se fossi stata uno struzzo non ci avrei nemmeno messo un secondo a sotterrarmi la testa sotto la sabbia.
Odiavo essere messa al centro dell’attenzione, odiavo avere gli occhi di tutti puntati addosso.
E per di più indossavo quella divisa imbarazzante.
Le mie guance diventarono subito rosse appena il mio capo mi presentò.
“Lei è MaryLou Clark, lavorerà qui da ora in poi. Dato che non riuscite a mantenere ordinati i vostri alloggi, lei penserà a pulirli e riordinarli ogni giorno. Se avete bisogno di lei contattatela. Sarà felice di accontentarvi, vero MaryLou?” mi guardò sorridendo.
Io, toccandomi la coda, risposi imbarazzata: “ Si certo…sarò al vostro servizio ogni volta che ne avrete bisogno… E vi prego chiamatemi Lou!” dissi rivolgendomi agli uomini davanti a me e allungando la mano per presentarmi.
Il primo che la afferrò fu il gigante, mi pare si chiamasse Jared,  la sua presa era possente, emanava forza da tutti i pori.
“Piacere Lou, sono Jared Padalecki” e mi fece un sorriso smagliante.
“Io sono Misha Collins, e tranquilla non siamo i Presidenti d’ America, siamo dei bravi ragazzi” e mi rivolse un sorriso di rassicurazione che mi tranquillizzò un po’.
In fine di presentò il ragazzo dagli occhi bellissimi.
“Jensen Ackles, piacere!” Mi fece un sorriso…WOW… mi stavo letteralmente sciogliendo; mi potevano benissimo raccattare con il cucchiaino.
Ci mancava solo la bava alla bocca ed ero apposto.
Terra chiama Lou, Terra chiama Lou. Concentrati, lavorerai per loro. Lavorerai per LUI.
Mi stavo schiaffeggiando mentalmente.
Meno male che il signor Singer, mi riportò con i piedi per terra.
“Bene, ora che vi siete presentati tutti al lavoro.” I ragazzi mi salutarono e ripresero a fare il loro lavoro.
“Seguimi Lou, ti faccio vedere gli alloggi dei ragazzi così potrai iniziare subito.”
Uscimmo fuori dagli studi e mi portò in un grosso parcheggio dove erano stati messi vari camper, con sulla porta delle targhette con i vari nomi delle persone che lavoravano lì.
Arrivammo davanti a tre roulotte con sopra i nomi dei tre ragazzi che avevo conosciuto prima.
Il signor Singer mi diede le chiavi dei rispettivi mezzi e si congedò.
Era ora di iniziare.
Entrai subito in quello di Jared, e dopo svariate ore a sistemare i vari abiti sparsi per tutto il camper, iniziai a pulire e lucidare.
Ero molto soddisfatta del risultato finale, c’era un profumo di fresco e di fiori, per il prodotto che avevo utilizzato per il pavimento. I vetri brillavano e finalmente era tutto in ordine.
Dopo aver fatto una piccola pausa mi dedicai a quello di Misha.
Era un uomo estremamente ordinato, tutto era sistemato in modo impeccabile quindi non ci misi molto a pulire il suo alloggio.
In fine rimase quello di Jensen, inserì le chiavi nella toppa ed entrai.
Mi pervase un profumo di menta e dopobarba che assaporai a pieni polmoni.
In un angolo del camper c’era una chitarra acustica e qualche vestito buttato sul piccolo divanetto di velluto.
Con calma mi misi a piegarli, appoggiandoli sul letto che si trovava in fondo al camper.
Avevo acceso lo stereo e stavo canticchiando una canzone, quando ad un certo punto la porta si spalancò.
Io per lo spavento feci un piccolo urlo, ma poi notando chi era entrato mi misi le mani sulla bocca come per bloccarlo.
Era Jensen.
“Oh scusa non credevo tu fossi ancora qui” disse rivolgendosi a me che avevo smesso di pulire.
“ Beh…devo ancora finire, però se vuoi posso tornare più tardi o domani.” Dissi imbarazzata abbassando lo sguardo.
“ No no continua pure, mi faccio una doccia veloce e poi vado a cena così sei di nuovo sola e puoi continuare il tuo lavoro canticchiando” il tutto lo disse facendo una risatina.
Mi volevo sotterrare… Signore abbi pietà di me.
Imbarazzata mi misi una ciocca di capelli rossi dietro l’orecchio e ripresi a pulire.
Dopo circa 20 minuti, avevo quasi finito, quando Jensen uscì dal bagno, in una nuvola di vapore, con addosso solo un asciugamano che gli contornava la vita.
Aveva un corpo perfetto, gli addominali leggermente scolpiti;  mi fissai su delle goccioline di acqua che gli scendevano dai capelli e gli andavano a rifinire sul collo e sul petto.
Prese i suoi vestiti e si rinchiuse di nuovo in bagno.
E meno male che non si era accorto che lo stavo fissando come una cretina da circa 5 minuti, con la bocca aperta.
Uscì di nuovo dal bagno, ma questa volta era vestito.
Ripensando alla scena di prima diventai subito rossa e per non farmi notare iniziai a raccogliere tutte le mie cianfrusaglie.
“ Io ho finito, spero che ti possa andar bene” gli dissi andando verso la porta.
“Si è perfetto, grazie mille!” disse rivolgendomi un sorriso che mi fece sciogliere.
“Sono contenta…Bene!  Allora buona serata Jensen!”
“Buona serata anche a te!” gli sorrisi di nuovo e iniziai a scendere i gradini quando lui parlò di nuovo: “ Ci vediamo domani, buonanotte MaryLou!”
“Buonanotte Jensen!” e mi chiusi la porta alle spalle.
 
 
 
 

 ******SPAZIO AUTRICE******
 
Buonasera ragazze, ecco il secondo capitolo.
Spero sia di vostro gradimento e come sempre lasciatemi qualche recensione così da migliorarmi J
Buona lettura!!
 
Ciaooo Belle!!!
  
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