Questa
cosuccia è venuta fuori durante un’ora nella quale
avrei dovuto svolgere un tema. E
questo è
il risultato. Spero che, per lo meno, vi farete due risate.
-Tema
in Classe-
11
Ottobre 2012
La
mia famiglia
Lily
Potter, II B
La
mia famiglia è gigantesca. Siamo
talmente tanti che quando andiamo tutti a pranzo dalla nonna, non
centriamo in
cucina e dobbiamo andare tutti a morire di freddo in giardino assieme
agli
gnomi.
Il mio papà si chiama Harry ed è molto
famoso. Lui è andato in guerra ed ha salvato il mondo.
Quando andiamo a Diagon
Alley tutti si girano a guardarci.
Lo zio Ron dice che è colpa sua se si
girano, ma è proprio uno stupido: anche quando siamo solo
io, mamma, papà,
Jamie ed Al continuano a girarsi.
Anche la mia mamma è famosa, ma non come
papà, e molte meno persone si girano quando passa lei. Si
chiama Ginevra, ma
nessuno la chiama così, la chiamano tutti Ginny, tranne io
ed i miei fratelli,
che la chiamiamo mamma. Prima non lo sapevo nemmeno che si chiamava
così, ma
ora che sono grande lo so. Prima giocava nelle Holyhead Harpies, ma ora
sta
sempre a casa, ma io non so cosa fa.
La mamma è molto bella. Dicono che le
assomiglio tanto ed ogni volta che melo dicono io sono contenta.
Ho anche due fratelli grandi: James e
Albus. Tutti e due hanno i capelli neri che vanno da tutte le parti,
come papà.
Io invece ho i capelli rossi come la mamma, la nonna, il nonno, tutti
gli zii,
Hugo, Fred, Roxanne, Molly e Lucy.
Jamie e Al litigano sempre, e quando
loro si strillano, la mamma strilla loro e papà mi guarda
sempre rassegnato e
scuote la testa.
Papà non ha fratelli e non ha nemmeno
genitori. Lui dice che la famiglia della mamma è come se
fosse la sua famiglia.
Mamma, invece, ha tanti fratelli, tutti maschi. Per questo quando
andiamo alla
Tana non centriamo in casa.
C’è zio Ron che è il penultimo della
famiglia, e poi viene la mia mamma. Lui e zia Hermione, che
è anche sua moglie,
sono i migliori amici di papà.
Gli zii hanno due figli: Rose e Hugo.
Hugo ha la mia età e Rosie quella di Al.
Io e Hugo stiamo sempre assieme e ne
combiniamo di tutti i colori, e ci facciamo sempre sgridare da nonna
Molly e
dalle nostre mamme. Hugo è il mio cugino preferito.
Gli altri miei zii preferiti sono zio
Fred e zio George. Lo zio Fred è un fantasma ed è
il gemello di zio George. Ci
danno sempre un sacco di consigli e sono simpatici, e non ci sgridano
come
tutti gli altri, ma ci dicono bravi.
E poi c’è Teddy. Teddy è grande e
papà è
il padrino di Teddy. A lui, ogni tanto cambia il colore dei capelli, e
quando
siamo tutti insieme ci fa ridere un sacco facendoci le smorfie. A me
Teddy
piace tanto, e pure a Vic, la mia cugina grande. Io e Hugo la vediamo
sempre
che lo fissa con una faccia strana che sembra un pesce lesso.
E
poi…
Harry
sollevò lo sguardo dal tema, non
osando leggere oltre. Lanciò uno sguardo a Ginny, seduta
accanto a lui, ed alla
espressione di preoccupazione e disappunto dipinta sul suo volto.
Gli pareva quasi di sentire la fatidica
frase, che probabilmente le sarebbe uscita dalle labbra non appena
avrebbero
lasciato l’aula: “Te l’avevo
detto!”
In effetti era stato lui, con l’appoggio di
Hermione, ad insistere perché i bambini andassero
all’asilo babbano, invece di
studiare a casa.
Dopo una lunga discussione (ed un mezzo
miracolo) era riuscito a far prevalere le sue ragioni, e non avevano
mai avuto problemi…
Fino ad ora.
La maestra stava seduta dietro la cattedra,
placida, aspettando pazientemente che Ginny finisse di leggere.
Sua moglie posò il tema sul ripiano di
formica e gli lanciò un’occhiata molto eloquente.
Harry prese un bel respiro e sfoderò il suo
migliore sorriso.
“Gli gnomi di cui parla mia figlia, non
sono veramente gnomi, ovviamente, sono…
ehm…”
“..talpe!” completò per lui Ginny, con
aria
disinvolta. Era di gran lunga migliore di lui, in fatto di recitazione.
“Mio
fratello Ron se ne lamenta sempre. Per quanto facciamo continuano a
spuntare, e
lui ha insinuato che potesse essere qualche tipo di creatura
fatata.” Emise un
risolino molto realistico. Era di sicuro molto meglio di lui, in quanto
a
recitazione.
Harry si schiarì nuovamente la voce,
cercando di prendere in mano la situazione.
“Certo. Ed ovviamente non sono stato in
guerra e non ho salvato il mondo” sorrise.
Andiamo, infondo era figlio di James
Potter! Un po’ di sfacciataggine e fascino doveva pur essere
arrivata fino a
lui…
“Deve essere stato suo fratello a
raccontarle una cosa del genere, vedrò di
parlargliene…”
“… e Diagon Alley è il paese da cui
veniamo
io e la mia famiglia. È piuttosto piccolo e tutti conoscono
tutti… Ci salutano
sempre quando ci vedono!”
“Esatto! Le Holyhead Harpies erano la
piccola squadra di calcio femminile della scuola del paese! Ginny era
un’ottima giocatrice quando eravamo
alle superiori!” aggiunse lui prontamente.
“E, vede… mio fratello Fred è scomparso
prima della nascita di Lily. Lei è convinta di vedere il suo
fantasma, poiché
Fred era identico a suo fratello George.” Ginny assunse
un’espressione
addolorata, che Harry sospettò non essere del tutto falsa.
“Ah e Teddy! È il mio figlioccio, sa, è
in
quella fase in cui i ragazzi tendono a ribellarsi… gli piace
molto tingersi i
capelli…”
Alzò lo sguardo sulla signorina Collins,
che ora li scrutava con un aria sinceramente stupita.
“Tutto ciò è molto interessante,
signori
Potter, ma…”
Oh no! Ecco, oramai era fatta. Avrebbero
dovuto obliviarla. Harry cominciò a frugare nella tasca
della giacca alla
ricerca della bacchetta. “… ma non vedo cosa
c’entri adesso..”
concluse pacata, ed Harry si congelò a
metà
dell’azione.
Ginny gli lanciò un occhiata interrogativa
e poi si rivolse alla donna di fronte
a
lei.
“N-noi pensavamo che volesse sapere, a
proposito delle… stranezze, che Lily ha scritto nel suo
tema.”
La maestra proruppe in una lieve risata,
lasciando totalmente basiti i coniugi Potter. “Non deve
preoccuparsi di questo,
signora Potter. Lily ha una grande fantasia. Non avrete pensato che
avrei
creduto a ciò che ha scritto!” la maestra rise
nuovamente, e Ginny si unì a lei
con un risolino nervoso. “No, certo che
no…” guardò nuovamente Harry, in cerca
di aiuto, ma lui era letteralmente paralizzato dallo shock.
“No, in effetti non ho molto da dirvi. Lily
è una bambina curiosa e sensibile. A volte è
distratta, ma è molto
intelligente. Volevo anche farvi notare la frase con cui ha concluso il
tema…”
Ginny recuperò il foglio dalla cattedra e
scorse l’ultima pagina che non aveva finito di leggere.
Il suo volto si addolcì ed un sorriso
intenerito fiorì sulle sue labbra, mentre passava il tema a
Harry.
“La
mia famiglia è tanto grande, e fa un sacco di confusione,
però mi piace davvero
tanto, perché nella mia famiglia non
c’è mai il rischio di rimanere sola.”
*
“Beh,
direi che è tutto a posto, allora…”
disse Ginny, tirando fuori il casco dal bauletto della gigantesca moto.
La
donna sospirò. “Queste giornate di colloqui con
gli insegnanti sono spossanti…”
“Già. Ma ci è andata bene. Non
è stato
nemmeno necessario obliviare la signorina
Collins…” si accigliò, mentre Ginny
saliva dietro di lui.
“Ma temo che sia venuto il momento di fare
a Lily il discorso…”
Sentì sua moglie ridere inspiegabilmente e
sinistramente, mentre si stringeva a lui e partivano rombando.
Quella risata non preannunciava nulla di
buono.
-
Note
dell’Autrice -
Il
lancio dei pomodori è assolutamente
vietato!
Visto che non mi andava di scrivere il mio
tema, ne ho scritto
uno per Lily U.U
La mancanza di ispirazione può davvero
rendere le persone disperate -.-
Gli errori e le ripetizioni che possono trovarsi
nel tema sono voluti. Ho cercato di scrivere come una bambina di sei
anni (in
Inghilterra si comincia la scuola a cinque anni), mettendoci alcuni
errori che
ricordo di aver fatto in seconda! ‘^^
Non ho proprio potuto a resistere a Harry e
Ginny in giro con la moto di Sirius *_*
Ed ovviamente la risata di Ginny significa che
toccherà ad Harry farle
il discorso che è
solamente
l’abbreviazione di discorso sulla
segretezza.
Ok, ora la smetto di assillarvi.
Alla prossima,
Love,
K.L.H. <3