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Autore: Kit L Hawthorn    27/04/2009    25 recensioni
La mia famiglia è gigantesca. Siamo talmente tanti che quando andiamo tutti a pranzo dalla nonna, non centriamo in cucina e dobbiamo andare tutti a morire di freddo in giardino assieme agli gnomi.”
Harry sollevò lo sguardo dal tema, non osando leggere oltre. Lanciò uno sguardo a Ginny, seduta accanto a lui, ed alla espressione di preoccupazione e disappunto di lei.
Le pareva quasi di sentire la fatidica frase, che probabilmente le sarebbe uscita dalle labbra non appena avrebbero lasciato l’aula: “Te l’avevo detto!”
“Temo che sia venuto il momento di fare a Lily il discorso…”
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio | Coppie: Harry/Ginny
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Questa cosuccia è venuta fuori durante un’ora nella quale avrei dovuto svolgere un tema. E questo è il risultato. Spero che, per lo meno, vi farete due risate.

 

-Tema in Classe-

 

11 Ottobre 2012

 

La mia famiglia

Lily Potter, II B

 

 

La mia famiglia è gigantesca. Siamo talmente tanti che quando andiamo tutti a pranzo dalla nonna, non centriamo in cucina e dobbiamo andare tutti a morire di freddo in giardino assieme agli gnomi.
Il mio papà si chiama Harry ed è molto famoso. Lui è andato in guerra ed ha salvato il mondo. Quando andiamo a Diagon Alley tutti si girano a guardarci.
Lo zio Ron dice che è colpa sua se si girano, ma è proprio uno stupido: anche quando siamo solo io, mamma, papà, Jamie ed Al continuano a girarsi.
Anche la mia mamma è famosa, ma non come papà, e molte meno persone si girano quando passa lei. Si chiama Ginevra, ma nessuno la chiama così, la chiamano tutti Ginny, tranne io ed i miei fratelli, che la chiamiamo mamma. Prima non lo sapevo nemmeno che si chiamava così, ma ora che sono grande lo so. Prima giocava nelle Holyhead Harpies, ma ora sta sempre a casa, ma io non so cosa fa.
La mamma è molto bella. Dicono che le assomiglio tanto ed ogni volta che melo dicono io sono contenta.
Ho anche due fratelli grandi: James e Albus. Tutti e due hanno i capelli neri che vanno da tutte le parti, come papà. Io invece ho i capelli rossi come la mamma, la nonna, il nonno, tutti gli zii, Hugo, Fred, Roxanne, Molly e Lucy.
Jamie e Al litigano sempre, e quando loro si strillano, la mamma strilla loro e papà mi guarda sempre rassegnato e scuote la testa.
Papà non ha fratelli e non ha nemmeno genitori. Lui dice che la famiglia della mamma è come se fosse la sua famiglia. Mamma, invece, ha tanti fratelli, tutti maschi. Per questo quando andiamo alla Tana non centriamo in casa.
C’è zio Ron che è il penultimo della famiglia, e poi viene la mia mamma. Lui e zia Hermione, che è anche sua moglie, sono i migliori amici di papà.
Gli zii hanno due figli: Rose e Hugo. Hugo ha la mia età e Rosie quella di Al.
Io e Hugo stiamo sempre assieme e ne combiniamo di tutti i colori, e ci facciamo sempre sgridare da nonna Molly e dalle nostre mamme. Hugo è il mio cugino preferito.
Gli altri miei zii preferiti sono zio Fred e zio George. Lo zio Fred è un fantasma ed è il gemello di zio George. Ci danno sempre un sacco di consigli e sono simpatici, e non ci sgridano come tutti gli altri, ma ci dicono bravi.
E poi c’è Teddy. Teddy è grande e papà è il padrino di Teddy. A lui, ogni tanto cambia il colore dei capelli, e quando siamo tutti insieme ci fa ridere un sacco facendoci le smorfie. A me Teddy piace tanto, e pure a Vic, la mia cugina grande. Io e Hugo la vediamo sempre che lo fissa con una faccia strana che sembra un pesce lesso.
E poi…                                                   

 
Harry sollevò lo sguardo dal tema, non osando leggere oltre. Lanciò uno sguardo a Ginny, seduta accanto a lui, ed alla espressione di preoccupazione e disappunto dipinta sul suo volto.
Gli pareva quasi di sentire la fatidica frase, che probabilmente le sarebbe uscita dalle labbra non appena avrebbero lasciato l’aula: “Te l’avevo detto!”
In effetti era stato lui, con l’appoggio di Hermione, ad insistere perché i bambini andassero all’asilo babbano, invece di studiare a casa.
Dopo una lunga discussione (ed un mezzo miracolo) era riuscito a far prevalere le sue ragioni, e non avevano mai avuto problemi…
Fino ad ora.
La maestra stava seduta dietro la cattedra, placida, aspettando pazientemente che Ginny finisse di leggere.
Sua moglie posò il tema sul ripiano di formica e gli lanciò un’occhiata molto eloquente.
Harry prese un bel respiro e sfoderò il suo migliore sorriso.
“Gli gnomi di cui parla mia figlia, non sono veramente gnomi, ovviamente, sono… ehm…”
“..talpe!” completò per lui Ginny, con aria disinvolta. Era di gran lunga migliore di lui, in fatto di recitazione. “Mio fratello Ron se ne lamenta sempre. Per quanto facciamo continuano a spuntare, e lui ha insinuato che potesse essere qualche tipo di creatura fatata.” Emise un risolino molto realistico. Era di sicuro molto meglio di lui, in quanto a recitazione.
Harry si schiarì nuovamente la voce, cercando di prendere in mano la situazione.
“Certo. Ed ovviamente non sono stato in guerra e non ho salvato il mondo” sorrise.
Andiamo, infondo era figlio di James Potter! Un po’ di sfacciataggine e fascino doveva pur essere arrivata fino a lui…
“Deve essere stato suo fratello a raccontarle una cosa del genere, vedrò di parlargliene…”
“… e Diagon Alley è il paese da cui veniamo io e la mia famiglia. È piuttosto piccolo e tutti conoscono tutti… Ci salutano sempre quando ci vedono!”
“Esatto! Le Holyhead Harpies erano la piccola squadra di calcio femminile della scuola del paese!  Ginny era un’ottima giocatrice quando eravamo alle superiori!” aggiunse lui prontamente.
“E, vede… mio fratello Fred è scomparso prima della nascita di Lily. Lei è convinta di vedere il suo fantasma, poiché Fred era identico a suo fratello George.” Ginny assunse un’espressione addolorata, che Harry sospettò non essere del tutto falsa.
“Ah e Teddy! È il mio figlioccio, sa, è in quella fase in cui i ragazzi tendono a ribellarsi… gli piace molto tingersi i capelli…”
Alzò lo sguardo sulla signorina Collins, che ora li scrutava con un aria sinceramente stupita.
“Tutto ciò è molto interessante, signori Potter, ma…”
Oh no! Ecco, oramai era fatta. Avrebbero dovuto obliviarla. Harry cominciò a frugare nella tasca della giacca alla ricerca della bacchetta. “… ma non vedo cosa c’entri adesso..”   concluse pacata, ed Harry si congelò a metà dell’azione.
Ginny gli lanciò un occhiata interrogativa e poi si rivolse alla donna di fronte  a lei.
“N-noi pensavamo che volesse sapere, a proposito delle… stranezze, che Lily ha scritto nel suo tema.”
La maestra proruppe in una lieve risata, lasciando totalmente basiti i coniugi Potter. “Non deve preoccuparsi di questo, signora Potter. Lily ha una grande fantasia. Non avrete pensato che avrei creduto a ciò che ha scritto!” la maestra rise nuovamente, e Ginny si unì a lei con un risolino nervoso. “No, certo che no…” guardò nuovamente Harry, in cerca di aiuto, ma lui era letteralmente paralizzato dallo shock.
“No, in effetti non ho molto da dirvi. Lily è una bambina curiosa e sensibile. A volte è distratta, ma è molto intelligente. Volevo anche farvi notare la frase con cui ha concluso il tema…”
Ginny recuperò il foglio dalla cattedra e scorse l’ultima pagina che non aveva finito di leggere.
Il suo volto si addolcì ed un sorriso intenerito fiorì sulle sue labbra, mentre passava il tema a Harry.

                                  
“La mia famiglia è tanto grande, e fa un sacco di confusione, però mi piace davvero tanto, perché nella mia famiglia non c’è mai il rischio di rimanere sola.”

*
“Beh, direi che è tutto a posto, allora…” disse Ginny, tirando fuori il casco dal bauletto della gigantesca moto. La donna sospirò. “Queste giornate di colloqui con gli insegnanti sono spossanti…”
“Già. Ma ci è andata bene. Non è stato nemmeno necessario obliviare la signorina Collins…” si accigliò, mentre Ginny saliva dietro di lui.
“Ma temo che sia venuto il momento di fare a Lily il discorso…
Sentì sua moglie ridere inspiegabilmente e sinistramente, mentre si stringeva a lui e partivano rombando.
Quella risata non preannunciava nulla di buono.
 

 

 

- Note dell’Autrice -
Il lancio dei pomodori è assolutamente vietato!
Visto che non mi andava di scrivere il mio tema, ne  ho scritto uno per Lily U.U
La mancanza di ispirazione può davvero rendere le persone disperate -.-
Gli errori e le ripetizioni che possono trovarsi nel tema sono voluti. Ho cercato di scrivere come una bambina di sei anni (in Inghilterra si comincia la scuola a cinque anni), mettendoci alcuni errori che ricordo di aver fatto in seconda! ‘^^
Non ho proprio potuto a resistere a Harry e Ginny in giro con la moto di Sirius *_*  Ed ovviamente la risata di Ginny significa che toccherà ad Harry farle il discorso che è solamente l’abbreviazione di discorso sulla segretezza.
Ok, ora la smetto di assillarvi.
Alla prossima,
Love,
K.L.H. <3

  
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