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Autore: roxy_fausta12    13/08/2016    1 recensioni
-Ti ho detto di non chiamarmi "Numero due"!- grido furiosa. Leon è capace di far arrabbiare pure papa Francesco.
-Va bene, "Eterna Seconda"-dice.
-Uffa!Allora lo fai apposta!-
A fare cosa?Non capisco proprio!-
Adesso fa passare me per la persona psicopatica e irascibile.
-Smettila di darmi soprannomi cretini, di infastidirmi!Non puoi ignorarmi?-
Lui mi passa accanto.Riesco a sentire il suo profumo al muschio.
-Non posso..io ti amo- sussurra.
Ho sentito male io?Leon Vargas, il mio rivale dai tempi delle elementari,aveva detto di amarmi?Stavo impazzendo realmente!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Puoi prelevare la tua bevanda Ecco cosa compare sulla macchinetta in fondo al corridoio. Afferro il bicchierino pieno di cioccolata calda. Sto per girarmi quando vado addosso ad una ragazza. Ovviamente la cioccolata finisce tutta sulla divisa. -Scusami.. io non ti avevo visto... perdonami.. sono un'imbranata patentata..ecco..ti ripago la divisa..-balbetto imbarazzata. É la prima volta in tutta la mia vita che capita una cosa del genere. -Tranquilla.. non é succeso niente e poi con un bel lavaggio sará come nuova-risponde la ragazza. É alta quanto me. Ha i capelli scurissimi corti legati in uno chignon bellissimo, che sembra fatto da una parrucchiera in persona. I suoi occhi scuri piú dei capelli sono molto rassicuranti. -Io sono Francesca-si presenta. -Beh.. io .. Violetta..oggi é il mio primo giorno al Pablo Neruda Istitute e sono ancora disorientata-dichiaro. -Non ti preoccupare, quando io sono arrivata qui dall'Italia non sapevo una sola parola di spagnolo.Mentre ora sono bilingue.- Francesca mi sembra una ragazza molto solare e gentile, sorride sempre. Magari diventeremo ottime amiche. -Amica, ti metti a fare conversazione alle macchinette..io ti aspettavo con Naty e Federico in classe per la foto!-esclama una ragazza dai capelli rosso fuoco. - Camilla, ho conosciuto Violetta-la informa Francesca tutta allegra come se oggi fosse un giorno di festa nazionale. Camilla si mette una mano davanti alla bocca . -Non mi ero nemmeno accorta di lei. Sei nuova?- mi domanda incuriosita-Ti trovi bene nel nostro istituto?Che classe frequenti?- -Ma oggi eri presente o vivevi nel tuo mondo fatato dove ci sono gli unicorni?!-sbotta Francesca leggermente arrabbiata -Devi smetterla di pensare a Seba!Lui é uno stronzo e ti ha mollato per una qualsiasi. Non ti merita!- Chi é Seba? -Lo so..Violetta frequenta la nostra classe per caso?-domanda alla sua amica mora. Francesca schiocca le dita.-Beh finalmente ci sei arrivata. Meglio tardi che mai, cosí diceva mia madre-afferma lei ridacchiando. Anche Camilla prende una cioccolata calda alla macchinetta. Mentre la beve a piccoli sorsi perché la bevande é ustionante. -Come ogni inizio dell'anno io e Francesca facciamo un pranzo a casa nostra insieme  al resto della classe, vuoi venire anche tu dal momento che fai parte ormai della nostra classe?- propone Camilla con un sorrido. Accetto anche se nemmeno le conosco? -Molto volentieri-rispondo-Prendiamo l'autobus per andare a casa tua?- le domando. Francesca e Camilla scoppiano a ridere. Che cosa le fa ridere ? -Noi abbiamo l'autista privato.Non prendiamo i mezzi pubblici per andare da qualche parte.Il nostro autista ci porta ovunque noi vogliamo-mi spiega Camilla. A Cordova nessuno dei miei amici si spostava con auto di lusso e guidata da un autista. Credo che dovró iniziare a farci l'abitudine da oggi, se voglio abituarmi a questo  nuovo ambiente. -Torniamo in classe , l'intervallo é giá finito e tra poco ci sará la lezione di Casal Gregorio... io odio matematica!-si lamenta Francesca continuando a gesticolare, mentre noi ritorniamo in classe. In cuor mio desidero che il primo giorno di scuola sia giá finito, non voglio trascorrere altre ore accanto a quel vanitoso di Vargas. Mi irrita. -Tutti ai vostri posti!Iniziamo la lezione!-urla il professore Casal chiudendo la porta troppo bruscamente per le mie delicate orecchie. Mi separo da Camilla e Francesca. Mi siedo al mio banco. -Dove sei stata per tutto l'intervallo?Ti sei persa per la scuola mentre passeggiavi?- Leon Vargas mi sta assalendo di domanda. É asfissiante. -Signorino Vargas , le chiederei gentilmente di chiudere la sua boccuccia se non vuole essere spedito direttamente dalla preside-lo minaccia il professore.É un uomo sulla cinquantina, stempiato, con parecchi capelli bianchi .I suoi occhi sono minacciosi. Secondo me il professor Casal é il tipico insegnante che adora bocciare gli studenti. Per ora gli antipatici sono Casal, il prof di matematica e Vargas. Magari ne aggiungeró altri. -Scusi prof ma Castillo mi ha importunato con le domande-dice Leon al professore. Brutto bugiardo!!Lo strozzo! -Ah allora ...taccia Castillo!-mi rimprovera il professore. Ecco durante il mio primo giorno di scuola ricevo anche una sgridata dal terribile professore...e la colpa di chi é?Ovvio di Vargas Leon! Poiché il professore scrive delle formule alla lavagna, io decido di ricopiarlesul mio quaderno. -Non riuscirai mai a battermi nonostante il tuo impegno costante-sussura al mio orecchio il ragazzo accanto a me. -Hai rotto!-ringhio io. Ora per la rabbia il mio viso é piú simile a quello di un cane inferocito. -Devi stare molto calma..devi stare molto calma-ripete lui a bassa voce. Adesso ci mancava la sua canzoncina per peggiorare la mia vita. All'improvviso decido di vendicarmi. Con un gesto della mano spingo per terra il suo astuccio verde aperto. Ovviamente penne,gomme ,matite,temperino,righello finiscono per terra. Tutti gli sguardi dei ragazzi si fissano su di noi e sulla scena. Leon mi fulmina immediatamente. -Vargas !Castillo!Smettetela di disturbare la mia interessantissima lezione di matematica!-grida il professore scompigliandosi i capelli. Interessante la sua lezione?Ma da quando?! Forse oggi il prof dice il contrario della realtá... Non  si é nemmeno accorto che, eccetto io, gli altri erano in un altro mondo. Leon si abbassa per terra e raccoglie il suo materiale scolastico. Lo inserisce nell'astuccio, che chiude subito dopo. ****************************** -Che casa favolosa !Mi piace moltissimo!Noi invece abitiamo in un attico del centro. Preferivo la mia villa di Cordova...era bellissima- dico alle proprietarie di casa,Francesca e Camilla. Si sono tolte la divisa di scuola e l'hanno sostituita con dei comodissimi jeans e magliette girocollo. -Gli altri arriveranno tra poco- mi informa Camilla sedendosi sul divano. Suonano al campanello. -Beh.. credo che quel momento sia arrivato prima del previsto-si corregge. -Non vai ad aprire ?-le domando perplessa. -No.. ci pensa la domestica,quello é il suo lavoro- Mah..questi ricchi sono strani forte! Poco dopo arrivano in salotto un gruppo di ragazze e ragazzi. Le mie amiche mi presentano ognuno di loro. I ragazzi si chiamano :Maxi,Diego,Broduawey,Andreas,Marco,Leon; mentre le ragazze sono Natalia , detta Naty e Ludmilla. Sembrano tutti amichevoli , eccetto la ragazza dai capelli biondi che mi fissa con aria di superioritá. -Io sono Ludmilla Ferro, la piú popolare della scuola.Non ti conviene metterti contro di me. ...puoi comunque chiamarmi Ludmilla la supernova-dice Ludmilla. É una bella ragazza, capelli perfettamente pettinati,trucco da diva del cinema e fisico da far invidia a Cara Delevigne. Sono leggermente imbarazzata per quella scena. Non so come comportarmi. -Lasciala perdere.Ludmilla é la solita egocentrica e viziata-interviene Maxi e si sistema il suo capellino nero spostandolo verso destra. -Ponte!Ti detesto!Ippopotamo rapper!-grida la bionda puntandogli il dito contro il petto e chiude gli occhi formando una fessura. Sembra che lo voglia incenerire con lo sguardo.Sinceramente Ludmilla  non mi ha fatto una bella impressione. Cercheró di starle il piú lontano possibile. Meglio non  esserle nemica. -Ludmi,ricorda cosa dice il tuo maestro di meditazione,Mohammed?Respira e inspira. Non reagire alle provocazioni dei plebei- dice Natalia,una ragazza dai capelli mori e ricci. É molto timida e la sua unica vera amica, sempre se la posso considerare cosí, é la capricciosa bionda. Secondo me dovrebbe ribellarsi e trovarsi un altra ragazza della sua etá con cui parlare. -Natalia!-grida. -Si?-domanda incerta Naty. -Portami in giardino a prendere una boccata d'aria perché in questa stanza sento energia negativa e ció non fa bene al mio corpo!- Natalia la prende sottobraccio e a braccetto si allontanano. Le vedo scomparire dietro il cespuglio di rose. Subito dopo la loro scomparsa gli altri , tra cui io, scoppiano a ridere. -Come fa Natalia a farsi trattare in quel modo da quell'Arpia?-si interroga Brodway,il ragazzo dalla carnagione scura. -Perché é la sua unica amica dai tempi dell'asilo. Lei é molto timida e ha sempre fatto fatica ad inserirsi in un gruppo di coetanei. Ti ricordi quanto tempo Naty ha impiegato prima di rivolgerci la parola?-gli chiede Federico sedendosi su una comoda poltrona vicino al camino spento. Leon ,Marco e Diego lo imitano sedendosi sul divano. -Dopo questo piccolo spettacolo ,dove Ludmilla Ferro era l'attrice protagonista , passiamo alla parte divertente...divertiamoci!!!-esclama Francesca saltellando a piedi pari. I suoi capelli neri e lisci ondeggiano su e giú. -Cosa facciamo?-domando. Non so cosa intendano i figli dei ricconi per divertimento, magari andare in giro con macchine di lusso o fare acquisti folli oppure sorseggiare i vini piú pregiati del mondo é il loro hobby. Mi aspetto qualsiasi cosa da loro. Gli occhi di tutti si posano sul mio corpo. Mi sento avvampare. Noto che sul volto di Leon é comparso un ghigno. Adesso perché ride quello lí?! -Vero o falso.Se rispondi vero bevi il liquido nel bicchiere,falso niente-mi annuncia Camilla. Indica un posto accanto a Leon.-Siediti lí. Tutti noi ti faremo delle domande.A seconda delle domande devi bere- -Io non bevo alcool!-mi oppongo. Non ho mai bevuto e non ci penso minimamente. Mia madre e mio padre si arrabbierebbero tantissimo, sarebbero in grado di chiudermi in camera mia per sempre finché non avró compiuto diciott'anni. -Tranquilla,ti avrei dato una coca-cola da bere-precisa la proprietaria di casa. Entra la cameriera reggendo un vassoio stra-pieno di biccheri di cristallo e una bottiglia si coca-cola.Appoggia il vassoio sul tavololino ,che si trova racchiuso tra il camino, la poltrona e il divano. -Chi comincia con le domande?-domando con grinta. Non devono credere che io sia spaventata. Leon alza la mano. Mostra un sorriso odioso. -Io- -Okay- mento. Non va bene..uffi!!! -La cosa che ti ha fatto arrabbiare maggiormente con me é stato quel b..- Non lo lascio concludere perché gli tappo la bocca con le mani. Sento sul palmo della mano le sue labbra calde. Lo guardo dritti negli occhi. Il verde dei suoi occhi é simile al verde bosco. Riesco di perdermi in essi.Mentre io sono distratta ad ammirarlo, il ragazzo toglie delicatamente la mia mano dalle sue labbra. -Temi che gli altri sappiano del bacio?-domanda a bassa voce al mio orecchio cosí che gli altri non possano sentire il nostro discorso. -Io non ho paura di nessuno..nemmeno del tuo gesto-rispondo. -Allora perché mi impedisci di raccontarlo agli altri?- -Glielo diró io piú avanti..non fare la persona odiosa per una volta- La mia ultima frase sembra quasi una supplica e forse lo é anche. -Allora Leon ti sbrighi a fare la tua domanda!?-sbotta spazientito Diego-Non voglio impiegare novant'anni per un gioco!- -Scusa Hernandes!Allora la domanda... é ..ti piace giocare a calcio?- -Nessuna delle due..é indifferente- rispondo sbalordita per quel cambiamento improvviso di domanda. -Ora la faccio io!-grida Francesca. Il mio sguardo si sofferma su Leon Vargas. Aveva l'occasione per umiliarmi davanti ai miei nuovi compagni ma non l'ha fatto.Dopo la mia supplica ha cambiato domanda. É davvero incomprensibile quel ragazzo! Ciao a tutte ragazze♡♡Come va? Speto che il capitolo vi sia piaciuto anche se fa schifo. Nel prossimo capitolo entrerrá nella storia anche Angie.
   
 
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