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Autore: Blue Heads    20/08/2016    1 recensioni
Tom Orvoloson Riddle aveva dovuto attendere a lungo per poter attuare il suo piano: erano trascorsi undici anni prima che qualcuno trovasse il diario, e quasi altri cinque si erano resi necessari perché il legame tra le due anime diventasse sufficientemente profondo.
Il quinto anno ad Hogwarts... Curioso che anche lui avesse avuto proprio quell'età quando a sua volta aveva aperto la Camera dei Segreti.
La sua vittima col tempo si era rivelata meno sciocca del previsto, rendendo l'attesa meno tediosa, ma ciò non influenzava minimamente le sue intenzioni, né intaccava la sua determinazione: Ginevra Weasley non aveva scampo.
Certo, l'intelligenza della giovane superava le sue aspettative, e lo forzava a muoversi in fretta; ma ormai ogni cosa era predisposta. Dopo tanta attesa, il momento era giunto.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Tom O. Riddle, Tom Riddle/Voldermort
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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Capitolo X

 

<< I Grifondoro puoi spuntarli, sono tutti avvisati. >> informò Ginevra, mentre Leanne, seduta alla scrivania, scorreva la lista dei “congiurati” controllando che tutti fossero al corrente dell’ora e del luogo della prima riunione generale.
<< Anche i più piccoli? >> verificò Leanne.
Ginevra annuì,  convinta: << Ci ha pensato Harry. >> gli aveva parlato il giorno prima.
<< Perfetto! Dei Corvonero mi mancano Anthony Goldstein e Alhena Bishwick. >>
<< Ho visto Padma stamattina, ha detto che li avvisa lei*. >>
Leanne annuì, spuntando i loro nomi: << Con i Tassorosso siamo a posto, sono già stati informati. >>
<< Ottimo! Allora abbiamo finito! >> esclamò Ginevra, stiracchiandosi soddisfatta: era stato più rapido di quanto si fosse prefigurata.
<< Aspetta: è segnata anche Astoria Greengrass. >>
Ginevra si bloccò - i Serpeverde nel gruppo di Difesa?
<< Astoria Greengrass? >> ripeté perplessa.
<< Qui c’è scritto così. Ma potrebbe essere un errore… >> esitò Leanne, probabilmente a causa della sua reazione.
Ginevra si riscosse, quasi imbarazzata: << No no, tranquilla: l’avrà invitata Alhena. Sono amiche, dopotutto. >> In realtà non aveva nulla in contrario alla partecipazione dei Serpeverde - anzi, era una prospettiva interessante, nuova - solo non se lo sarebbe mai aspettato.
<< La avviserà Alhena, immagino. Dovremo chiederle conferma. >>
<< Segno un punto di domanda. >> concluse Leanne, e ripose la lista nella borsa, per poi cambiare argomento: << Allora, come sta andando con la Umbridge? Grandi amiche come sempre? >>
Ginevra ridacchiò: << Inseparabili! Coglie ogni occasione per invitarmi nel suo ufficio. Sempre molto garbatamente, ovvio. >>
<< Ti ha già messa in punizione? >>
<< Solo una volta: ho incantato il libro per studiare Trasfigurazione nelle sue lezioni, ma alla quarta volta mi ha beccata. >>
Leanne sorrise: << Caspita, ora ti toccherà seguire davvero il suo programma! >>
Ginevra affettò un gesto noncurante: << Nah, ho perfezionato la tecnica. Mi rifiuto di passare tutte quelle ore a leggere e riassumere la teoria - che so già - di una materia che dovrebbe essere pratica. E poi, ormai è guerra. >> concluse spavalda. << A te invece come vanno le lezioni? >>
<< Benissimo! Antiche Rune, poi, è fenomenale. Solo, mi annoio un po’ ad Astronomia: speravo che il corso avanzato fosse ad un altro livello, invece non vedo una grande differenza rispetto ai G.U.F.O. Ma che ore sono? >>
Ginevra alzò lo sguardo sull’orologio appeso alle spalle dell’amica… Urgh!: << Le sette meno un quarto. >> Disse, alzandosi in piedi e raccogliendo la borsa, simultaneamente a Leanne. Si guardarono, interrogative.
<< Anche tu di fretta? >> chiese Ginevra, avviandosi fuori dalla stanza.
<< Già >> confermò Leanne: << Ho ripetizioni di Pozioni con la sorellina di Emily… tu, invece? >>
<< Ho lezione di Alchimia >>
<< Come? Lezione dopo cena? >> chiese Leanne stupita.
<< Eh… >> sospirò Ginevra, mentre cercava un modo rapido e non troppo ingarbugliato di spiegare la situazione: << Ho un orario un po’ strano: il corso M.A.G.O. di Alchimia è tenuto da Piton - non chiedermi perché - solo che in orario normale insegna Pozioni, quindi Alchimia finisce con essere sempre la sera o nel fine-settimana. Comunque siamo pochissimi, quindi faccio lezione in comune col settimo anno… Bhe, pochissimi è un eufemismo, siamo solo io e Nott. >> Missione “chiara e concisa”: compiuta. Sogghignò, alzando le spalle: all’incirca.
Leanne corrugò le sopracciglia: << Certo! Chiarissimo! >> commentò ridendo. << Allora buona lezione! >>
<< Anche a te! >> la salutò Ginevra.
Affrettò il passo, impaziente di arrivare in aula: la sera prima aveva consegnato a Piton un nuovo lavoro, e non vedeva l’ora di conoscere i risultati. L’obiettivo era progettare un oggetto in grado di proteggere dalle energie nocive emanate da determinate reazioni alchemiche, e che fosse, una volta ultimato, difficilmente alterabile. Ginevra aveva deciso di sfruttare le qualità schermanti del piombo, ottenendo la resistenza agli agenti esterni grazie alla trasmutazione della struttura del piombo in quella del rame. Con tale materiale si sarebbero potute realizzare delle placche protettive da indossare. Era stato difficile trovare un procedimento che le permettesse di trasformare la materia combinando le caratteristiche che le servivano, ma era molto soddisfatta del risultato. Fortunatamente, la realizzazione fisica dell’oggetto non era richiesta: sarebbe stato relativamente rapido con il progetto a disposizione, ma avrebbe richiesto capacità che lei ancora non possedeva.
<< ‘Sera, Weasley. >> al saluto di Nott Ginevra si voltò e si fermò ad aspettarlo.
<< ‘Sera >> rispose.
<< Anche tu impaziente di conoscere il verdetto? >> le chiese lui mentre entravano in aula.
<< Non sai quanto! >> esclamò con fervore Ginevra, contenta di poter condividere la sua ansia.
<< Credimi, lo so >> rispose Nott a denti stretti.
Ginevra si voltò a guardarlo; sembrava veramente teso: << Ma di cosa ti preoccupi? La tua idea era geniale. >> lo rimproverò lei. Durante la lezione precedente avevano dovuto scambiarsi i lavori per analizzare il progetto dell’altro e scrivere una relazione, sottolineandone i punti di forza e di debolezza e suggerendo possibili miglioramenti; ma non era stato facile trovare qualcosa di migliorabile nel lavoro di Nott: aveva ideato una clessidra contenente due liquidi che si respingevano tra loro; in stato normale sarebbero rimasti separati, nella zona inferiore e superiore dell’oggetto, mentre l’esposizione alle energie nocive li avrebbe messi in movimento, generando un campo di forza in grado di deviare le stesse. Ginevra si rammaricava di non averci pensato lei: la realizzazione sarebbe stata estremamente lunga, complessa e laboriosa, ma l’idea era davvero affascinante.
Ginevra prese posto nella sua metà aula, posizionando sul tavolo inchiostro e pergamena per gli appunti, e iniziò a scarabocchiarci sopra per ingannare l’attesa.
Piton arrivò dopo pochi minuti, attraversò l’aula e nel più totale silenzio estrasse i loro elaborati; diede loro un’occhiata e li appoggiò ai due estremi della cattedra.
<< Nott. Weasley. >>
Ginevra si alzò di scatto alla convocazione, affrettandosi a raggiungere Piton. Mentre lei aguzzava la vista cercando di leggere cosa Piton avesse scritto, questi chiese tagliente: << Weasley, cosa sarebbe cambiato se avessi sottoposto il metallo a un’illuminazione secca durante la seconda calcinazione? >>
Per un attimo la mente di Ginevra rimase preoccupantemente vuota, mentre cercava di rielaborare le sue conoscenze.
<< Avrebbe minato i legami elementari, favorendo la trasformazione della materia? >>
Piton annuì: << Corretto. >> Ginevra esultò mentalmente, tirando un sospiro di sollievo.
<< Dunque >> proseguì Piton << in generale il progetto è ben fatto. L’idea alla base è semplice ma efficace, tuttavia, trattandosi a tutti gli effetti di una trasmutazione incompiuta, lo stato del materiale risulterebbe difficile da stabilizzare: la realizzazione richiederebbe una notevole consapevolezza del processo, una tempistica impeccabile e una capacità di concentrazione sublime. >> Fece una pausa, mentre scorreva con lo sguardo le descrizioni dei passaggi. Ginevra pendeva dalle sue labbra, in tensione. << Una complessità che un alchimista formato dovrebbe essere in grado di gestire. >> decretò Piton, riappoggiando i fogli sulla cattedra, per poi passare a commentare il progetto di Nott: << Un progetto ambizioso, ma decisamente valido. Anche in questo caso, per la sua realizzazione pratica sarebbero necessari un controllo estremo di ogni processo e conoscenze approfondite. La molteplicità dei passaggi e la stretta dipendenza di questi dalle fasi lunari richiederebbero tempi di preparazione estremamente lunghi, il che può risultare svantaggioso. Le qualità isolanti del cristallo scelto per la clessidra ovviano in maniera efficace al problema creato dalla suscettibilità delle miscele. >> Piton restituì a Nott il suo progetto. Sia Ginevra che Nott attendevano, fermi di fronte alla cattedra, che Piton restituisse loro anche le relazioni. Ma l’insegnante li congedò con un cenno: <<  Potete tornare ai vostri posti. >>
Ginevra tornò al suo banco. Il docente pose due rotoli di pergamena al centro della cattedra: << Queste sono le vostre relazioni. >> esordì, allontanandosi dal tavolo e camminando avanti e indietro, evidentemente pensoso.
Probabilmente Ginevra avrebbe dovuto preoccuparsi, perché un discorso introduttivo prima della restituzione non poteva essere un buon segno, ma in quel momento l’idea di stare seduta ad ascoltare era rilassante.
<< Formare un cerchio alchemico è come ricreare la propria mappa mentale all’esterno affinchè i propri collegamenti mentali possano interagire con la materia e plasmarla. >> Enunciò Piton. << Di conseguenza, imparare a leggere e interpretare un cerchio alchemico richiede una notevole capacità di empatia, in quanto significa imparare a riconoscere e interpretare le intenzioni e le forme mentali di chi l’ha disegnato - serve una mente elastica, che si plasmi seguendo il cerchio. >> Ginevra era stregata da quel filo di pensieri: non aveva mai visto tutto questo nell’interpretazione dei cerchi - era di più di una semplice traduzione: era leggere il pensiero - anzi, era ancora di più: non leggere il pensiero dell’altro, ma vedere attraverso i suoi occhi.
<< Naturalmente, più sarà complesso e sottile il pensiero del mago, più lo saranno i collegamenti e più dovrà essere acuta la vostra osservazione. >> I pensieri di Ginevra correvano: una mente sottile, che plasmava un cerchio alchemico, mostrandole ogni collegamento... e lei lo vedeva formarsi sulla pagina, quel tratto familiare, unico, sensibile, - il suo ritratto, l’espressione di una mente brillante, sottile - potente, esplosivo, assoluto, che si formava e cancellava e variava sotto i suoi occhi, guizzando con i suoi pensieri, plasmato dal laborio frenetico della sua mente... creava i tratti sulla carta, e quei tratti erano lo specchio di quella mente e quella personalità fantastica.
Tom…
<< Inoltre, tenete sempre in considerazione che un vero alchimista non vuole che il suo lavoro venga letto senza sforzo: la conoscenza deve essere meritata. >>
Ginevra fremeva - non poteva più star ferma. Aveva giurato a sé stessa che avrebbe scoperto la verità costi quel che costi, e adesso cosa stava facendo? Doveva scendere nella Camera, immergersi in quel cerchio alchemico e meritarsi la conoscenza.
<< In ogni caso un’approfondita conoscenza dell’alchimista e, tantopiù, del suo modo di lavorare, facilita l’assunzione del suo modo di ragionare, e conseguentemente, l’interpretazione. >>
E lei poteva anche non sapere niente di chi lui realmente fosse e della sua storia, ma la sua forma mentale? Oh, quella la conosceva. E nessuno meglio di lei conosceva il suo modo di disegnare, perché lui stesso glielo aveva trasmesso: grazie a lui, era anche parte di lei. Così non vuoi che venga letto facilmente? D’accordo, allora me la suderò.
<< Detto ciò, avete fatto generalmente un buon lavoro con i vostri progetti, ma è evidente che non abbiate dato alla parte di interpretazione del progetto dell’altro la giusta importanza, né individuato il giusto approccio. Mi auguro che ora vi sia più chiaro. E’ basilare nella decifrazione dei cerchi altrui non dare per scontato, come invece avete fatto, che un collegamento non ci sia solo perché non si trova dove voi personalmente lo avreste collocato. Nessun tratto di un cerchio alchemico è casuale: ogni collegamento sottintende passaggi logici o analogici, persino la tensione delle linee è pregna di informazioni per chi è in grado di coglierle. >>
Quel cerchio, così grande e complesso, perfetto: ogni singolo solco indispensabile e tutto esattamente come doveva essere; era un capolavoro. Quelle linee raccontavano tutto: la vita e la morte, il concetto che Tom aveva di lei e di sé stesso, la natura del loro legame. Tutte le risposte che cercava - se avesse imparato a leggerle.
<< La tendenza a trarre conclusioni affrettate è tipica di alchimisti mediocri. Non pensiate che la lettura dei cerchi alchemici sia un elemento marginale: un interpretatore superficiale sarà sempre un pessimo alchimista. >> Piton ormai era giunto alla fine del suo discorso << Durante questo corso avrete modo di vedere quanto sia determinante, nell’interpretazione di un cerchio alchemico, conoscere il modo di lavorare della persona che lo ha disegnato.
Nott, in piedi: spiegaci il tuo cerchio. >>
Ginevra trasse un respiro profondo: per quanto desiderasse essere altrove, ora doveva concentrarsi sulla lezione e imparare tutto ciò che poteva. Questa volta si sarebbe presa il tempo per raccogliere tutte le informazioni che le servivano prima di tornare nella Camera.



 

*come sa chi ha letto la scena extra “Nuove reclute” sulla nostra pagina facebook! Come?!? Non l’hai letta? Cosa aspetti? ;P

https://www.facebook.com/groups/1088162717882427/?ref=bookmarks

 
 

Ciao a tutti! Come promesso siamo tornate. Ci dispiace davvero per le lunghe attese (facciamo del nostro meglio): purtroppo la prossima pubblicazione sarà verso metà novembre.

Grazie di cuore a tutti coloro che ci seguono, ci preferiscono e si ricordano di noi! (Noi non vi dimentichiamo <3 ). Un ringraziamento ancora più speciale a chi dedica qualche minuto del suo tempo a farci sapere cosa pensa della nostra storia, per noi significa molto.

Per aggiornamenti e bonus siete tutti invitati a seguirci sul gruppo facebook “Tom e Ginevra (EFP)” https://www.facebook.com/groups/1088162717882427/?ref=bookmarks

A presto!

Blue Heads
   
 
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