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Autore: Lolly9333    28/04/2009    1 recensioni
Tutti dicono che diventare mamma è la cosa più bella che ci sia al mondo. Che un figlio ti completa in tutto e per tutto, dandoti tante soddisfazioni e gioie. Bhe, per me non è cosi. Perché da poco più di un anno, per colpa di mia figlia, ho perso la persona più importante di tutta la mia vita. E da quella maledetta mattina, non sono più riuscita ad amarla come una volta.
Lei, che dovrebbe essere la mia unica ragione di vita, me l'ha rovinata.
Rebecca, ecco qual'è il suo nome. Per lui, lei era la sua piccola scimmietta dai grandi boccoli biondi e gli occhi scuri da cerbiatta. L'adorava, l'amava, avrebbe fatto tutto per lei. Quella bambina che io neanche volevo, ma lui si.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Vanessa Hudgens
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Flashback

"Pronto?"

"Buonasera, la chiamo dal Los Angeles Hospital Medical Centre, potrei parlare con Mrs Efron?"

"S-sono io, mi dica"

"Volevo informarla che suo marito è stato portato qui in ospedale e....."

Brutti, orribili e spaventosi ricordi che vorrei cancellare per sempre dalla mia mente.
Ma, pur mettendoci tutta la mia buona volontà, non riesco a farlo.
Ricordo ogni minimo particolare di quella maledetta sera. Il luogo, come ero vestita, cosa avevo mangiato per cena, persino l'ora in cui mi è arrivata quella telefonata dall'ospedale. Tutto quanto.
E ogni volta che ci ripenso, ogni santissima volta che mi viene in mente un qualcosa che mi ricordi quella giornata piango. Piango, piango e piango. Per me piangere ormai è diventata come un'abitudine che non posso, o meglio, non riesco piu a controllare.
Comunque, se vi state chiedendo cosa stia succedendo, ve lo spiego subito.
Sono Vanessa Hudgens, ho 24 anni e vivo in un lussuoso attico nel cuore di New York. Lavoro per un importante società di abbigliamento, come assistente personale del "Grande Capo". In realtà, oltre ad essere il mio capo, è anche una delle amiche più care che io abbia.
Si chiama Margaret, o meglio Maggie, e ci siamo conosciute pochi giorni dopo il mio trasferimento qui a NY. All'inizio mi è sembrata una persona arrogante e presuntuosa, ma poi, conoscendola meglio siamo diventate grandi amiche e oltretutto mi ha aiutata molto in un momento cupo della mia vita. Mi è sempre stata accanto, anche se molte volte litighiamo per via della diversità dei nostri caratteri.
Ma questa è un altra storia che sicuramente ache ppronfondirò più avanti.
Ora invece, vi voglio raccontare il momento cupo ho accennato poco fa.
Prima di venire qui a New York, abitavo nella città di Los Angeles, in California, in una piccolissima casa che condividevo con una persona che per me era sempre stata tutta la mia vita. Dico stata, perchè questa persona, ovvero mio marito, è morta circa un anno fa in un incidente avvenuto con un camion, guidato da un bastardo che aveva fatto uso di sostanze stupefacenti. Da quella sera, non l'ho più potuto guardare nei suoi bellissimi occhi azzurri. Ma questo incidente, non è stato solo causato dal guidatore del camion, ma anche, dalla sua piccola scimmietta dai grandi boccoli biondi e gli occhi scuri da cerbiatta. Sua figlia, o meglio nostra figlia Rebecca.
Vi sembrerà strano che una bambina di 2 anni e mezzo possa essere stata colpevole della morte del padre. Eppure è cosi. E da li, non ho più guardato Rebecca con gli stessi occhi. Una volta sono anche arrivata sul punto di odiarla. Adesso vive con me e tra pochi mesi compirà quattro anni. Ha i capelli lunghi e biondi, caratteristica che ha preso da Zac (mio marito), e occhi scuri che ha ereditato da me. Lei e Zac erano molto legati. C'era un rapporto speciale fra i due, e lui, a differenza di me l'adorava immensamente. Diceva sempre che noi due eravamo i suoi preziosissimi e intoccabili gioiellini. Eppure, "grazie" a un suo gioiellino ora non c'è più.
Volete sapere il motivo? Volete sapere la cuasa di tutto questo? Un'orsetto, soprannominato da mia figlia Mr Puffy.
Quel giorno lo aveva dimenticato a casa dei miei, e visto che senza il suo pupazzo non riesce a stare tranquilla, ha costretto Zac ad andarlo a prendere.

Flashback

"Ti ho detto di no Rebecca"

"Ma io voglio il mio olsetto"

"Il tuo orsetto lo andiamo a prendere domani. E comunque non potremmo neanche uscire con questa pioggia. Quindi stai tranquilla e finisci di mangiare."

Visto che ha capito di non aver più chance con me, si rivolge immediatamente a Zac mettendo in atto la sua "arma" segreta che, da quando era nata lo metteva sempre "KO" Occhi dolci da cucciolo indifeso, accompagnati da una dolce vocina

"Papi, andiamo a plendele il mio olsetto dalla nonna?"

Zac allora, insicuro sul da farsi, prima rivolge un occhiata veloce verso di me, poi ritorna a guardare la figlia.

"Piccola, non puoi aspettare fino a domani? Tanto Mr Puffy non te l'ho porta via nessuno"

"Ma uffiii!!"

Cosi tra lacrime, e moine varie era riuscita a convincerlo. Non ce la facevamo più. Era insostenibile da reggere. Devo ammettere che Rebecca è sempre stata un pò viziata, ma quella sera aveva superato il limite. Tutto per quel suo stramaledetissimo pupazzo.
  
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