Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
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Autore: Danya    26/08/2016    5 recensioni
1. I know. (KeiichiroxRyou)
Ryou era sempre stato un bimbo difficile.
Arrogante, presuntuoso e testone.
Keiichiro aveva provato a fargli da padre, fallendo. Il padre di Ryou era morto quasi sotto i suoi occhi… come poteva sostituirlo?
Decise di prendersi cura di lui come un fratello e questo sembrava andar bene per il ragazzo che, sotto i suoi occhi cresceva forte, sano e ancor più testardo e cocciuto, come da buon retaggio di Shirogane senior.
2.2 Umbrella (Tapurin) Ogni qualvolta le era vicino sentiva l’odore buono delle caramelle alla frutta che pareva distinguerla.
3. 3. Sweet love (Masachigo) Niente più Mew Mew, niente più Alieni o Aqua Mew.
Solo loro due.
Genere: Fluff, Generale, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Hola =D
Una cosina piccina ma che mi ha rallegrato nello scriverla!
Questa volta è una AU su….

TarutoxPurin =3
I nostri tapurin sono forse l’unica coppia che mette d’accordo tutto il fandom, no? È l’altra coppia mezza canon del manga/anime (mezza perché manco a questa le hanno dato molto spazio =( ).
A me piacciono molto le AU perché se fatte bene escono fuori dal contesto “fine del mondo” ma si può lasciare la caratterizzazione del personaggi… e onestamente con Taruto viene pure facile. Ci vediamo di sotto!

 
 
Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit: 
Non essere indifferente! Salva anche tu una tastiera da pazzoidi
che le massacrano scrivendo come disperate!
Non chiudere gli occhi,
puoi salvare milioni di vite elettroniche
 
 
 2. Umbrella

Era sempre con la cartella in mano e un leccalecca in bocca.
Ogni qualvolta le era vicino sentiva l’odore buono delle caramelle alla frutta che pareva distinguerla.
Prendevano la stessa fermata del bus e molte volte gli aveva offerto caramelle e dolcetti vari che aveva accettato borbottano e ogni tanto si erano scambiati sguardi fugaci e qualche parola. L’uniforme scolastica della ragazza indicava l’Istituto da lei frequentato e con un misto di ansia e gioia era stato contento di saperla vicino al proprio, giusto un paio di isolati.
Era dannatamente carina, con quell’aria trasognata e un po’ da maschiaccio, i capelli corti con quelle stupide treccine e il fisico magro e atletico.
Gli batteva forte il cuore e se non la vedeva per un giorno, gli dispiaceva. Aspettava con ansia l’arrivo alla fermata solo per vederla e quel giorno rimase un po’ deluso perché il suo bus era quasi arrivato e di lei neanche l’ombra.
Si sedette sulla panchina di plastica, respirando forte e si incupì. Piccole gocce di pioggia cominciarono a cadere dalle nuvole nere e pesanti fino a che non si trasformarono in una forte pioggia.
-Mannaggia…!
La voce familiare gli ferì le orecchie e vide arrivare un turbine giallo sotto il porticato della fermata.
Purin si strizzò la gonna e i capelli fradici.
-Taru-Taru! - salutò allegra, nonostante la condizione.
Taruto arrossì: - Per te sono Taruto-san! Maleducata! - rimbeccò acido.
Lei ridacchiò, iniziando a tamponarsi la testa con un fazzoletto: -  Mi spiace, ho fatto tardi.
-P…perché ti scusi?!- arrossì come un peperone quando lei gli porse una caramella, gesto rituale e quasi propiziatorio.
Taruto vide il proprio bus arrivare in lontananza.
“Fallo. Fallo.”
-Purin… ecco…
La ragazza però non sembrò ascoltarlo, intenta a cercare dentro la cartella: - L’ombrello! L’ho lasciato a scuola…! – la sentì mormorare agitata.
Purin sbirciò il cielo e sospirò. Si sedette mesta, aspettando di asciugarsi un po’ e avvertì un buon odore di profumo maschile invaderle le narici e una cosa soffice sulla testa.
Taruto si era alzato e le aveva messo di sopra la sua giacca, rimanendo in piedi, legnoso e un po’ rosso sulle guance.
-Ti prenderai un raffreddore, stupida...- la rimproverò debolmente.
Il cuoricino di Purin perse un battito e sorrise: -No… non devi! Mi asciugo e…
-Te la puoi tenere. - le disse serio quando Purin provò a restituirgli la giacca.
-Ma non è giusto! - provò a protestare –Ti bagnerai tutto!
L’autobus si fermò davanti a loro, aprendo le porte. Taruto indugiò sul marciapiede e senza guardarla, domandò: - Allora… se vuoi me la porti domani.
-Ma è Domenica… non c’è scuola. – disse ingenuamente.
Taruto arrossì fin sopra la punta dei capelli: - Lo… lo so. C’è… una sala giochi di là. Me la porti domani, ok? Alle… alle quattro. – borbottò.
Purin arrossì un po’: -… è un invito?
Taruto salì sul mezzo, guardandola duro: - Macché. Se vuoi. Ecco. Ciao.
Sprofondò nel suo sedile, cercando di fermare i battiti del suo cuore.
“Non ha detto niente… non ha riposto!”.
Nel panico si alzò e guardò fuori dal finestrino: Purin era in piedi e appena lo intravide sorrise, salutandolo con la mano.
Ricambiò meccanico ma dentro sentì il cuore sfarfallare felice. Sprofondò nel sedile e per qualche secondo rimase a fissare davanti a sé col cuore che galoppava nel petto…
 
Purin dalla fermata intravide la figura alta di Taruto slanciarsi in avanti con i pugni in aria, agitandosi sul sedile. Ridacchiò e si aggiustò le ciocche di capelli che le stavano appiccicate sulla fronte: aveva fatto bene a lasciare l’ombrello a scuola!
 
**


Non so voi, ma Purin me la faccio un po’maliziosa, da questo punto di vista X°D Tatu-Taru è sempre bello… secondo me diventerebbe un gran pezzo di manzo *pensa ai fratelli* AAAW.
Ringrazio Hypnotic Poison, MewSisters, Mobo e Ria =D
So che c’è un po’ di moria estiva e adesso riprendiamo tutti col lavoro, studio, ESAMI *guarda in tralice i libri sulla scrivania* ma su su, fatevi sentire! =D
Quale sarà la prossima coppia? =D
Ichigo: *ETCIU’*
Zitta, gattaccia!
A presto! =D
   
 
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