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Autore: Beni morena    04/09/2016    0 recensioni
Cassie e Nick sono lo yin e lo yan, due adolescenti che hanni in comune solo l'odio. contro se stessi e il mondo.
La storia di due ragazzi che imparano ad amare per la prima volta .
Cassandra: sedicenne, timida ed introversa con pochi amici e una depressione silenziosa.
Nicholas: ex ragazzo di perieria, si trova catapultato in una vita piena di ipocrisia contro cui si ribella con tutte le sue forze.
*questa serie l'avevo scritta due anni fa, ma poi non ero riuscita a finirla, ma ci tenevo a farcela leggere riscritta e riperfezionata.
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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La stazione ferroviaria era più affollata del solito, il lunedì era caotico e bizzarro proprio come le idee di Nick. I due ragazzi si guardarono intorno : facce grigie camminavano come zombie verso il treno in corsa.
"Non ti é mai capitato di voler vivere la vita di qualcun'altro?" gli chiese
"tutti i giorno!" rispose Cassie
"Questo é quello che faremo oggi.. Prenderemo uno sconosciuto e lo seguiemo senza che se ne accorga...Vivremo la sua vita per un giorno. "
"Ma scherzi?? Eh se ci vede ?"
" Scappiamo!"
Cassandra era colpita dalla semplicità con la quale Nick affrontasse i problemi.. Mentre lei con il suo carattere complicato rimuginava sul da farsi per mesi.
"Visto che sono buono, ti lascio scegliere chi stalkeriamo oggi "
La ragazza si guardò intorno , troppe persone,troppe faccie, non sapeva chi scegliere.
doveva essere qualcuno che le desse sicurezza.
Chi trasmette felicità piú di una allegra famiglia che sembra uscita da una pubblicità americana degli anni '50 ?
"Ho deciso" urlò
"seguiamo loro" disse indicando una coppia di sposi sorridenti con due figli.
"Allora muoviamoci che se ne stanno andando !" disse Nicholas.
Si fecero strada fra le gente in cerca della famiglia nella quale entrambi avevano sempre voluto far parte.
Gli sposini correvano con le valigie da una parte e i figli dall'altra sempre sorridendo, fino ad arrivare davanti al vagone di un treno.
"Che facciamo... Saliamo?" chiese la ragazza riprendendo fiato.
"Hai paura?" chiese nicholas, serio per la prima volta.
"Si.." rispose la bimba spaventata che abitava il corpo di Cassandra.
"Allora fallo! Combatti la tua paura!"
Nick scomparve all'interno del treno. Lasciando la bimba in preda ai suoi pensieri.
"Cosa faccio? Vado o non vado?" pensò.
La ragazza si fece coraggio ed entrò nel vagone, ma si rese presto conto di aver perso il suo amico di cui non conosceva il nome.
Si sentì invadere dallo sconforto: cosa stava facendo? Erano le 11 e lei invece di essere a scuola a fare il discorso pre-sessioni d'esami era dentro a un treno in cerca di un ragazzo senza nome.
Volle scendere ma ormai il treno era in moto verso una destinazione sconosciuta.
"Vieni con me" si sentí dire prima che un ombra le prendesse la mano conducendela in una stanza buia e piccola.
Ci fu un attimo di silenzio imbarazzato.
"Che ci facciamo quí?" chiese cassie immaginandosi il peggio
"Non l'hai mai fatto?" rise Nick
La ragazza fecce segno di no con la testa, non sapendo a cosa Nick si riferisse.
"Davvero non sai perché siamo chiusi nel bagno di un treno?"
Cassie si ricordò di tutti i film che aveva visto sulla televisione, rabbrividi.
"Hai mai sentito parlare dei contollori? Non dirmi che ti compri sempre il biglietto!"
La ragazza sospirò, la sua immaginazione le giocava brutti scherzi.
"Ma come ti chiami?" chiese bruscamente.
"Nicholas, per gli amici Nick! Tu?.. Fammi indovinare ...hai la faccia da Teresa!"
"In verità mi chiamo Cassandra."
"E per gli amici?"
"Non ho amici" ammise timidamente
"Cassandra é troppo lungo! Ti chiamerò ...Cass"
Sorrisero entrambi.
passarono quarante minuti seduti uno sul lavandino e l'altra nell gabinetto a parlare della scuola, dei genitori e della vita in generale.
"Secondo me.." spiegò Nick
"lasci troppo che gli altri controllino la tua vita.. Per esempio se non vuoi fare una cosa non farla!"
" Non è cosi facile..."
"Si, invece tutti siamo in grado di decidere sulla nostra vita,dobbiamo solo essere coraggiosi e subirne le conseguenze...cazzo hai sedici anni vivitela"
Nick era euforico e gesticolava con tutta la forza possibile mentre la ragazza non poteva che sorridere.
Il treno si fermo e i due ragazzi furono sbalorditi dal panorama con cui si imbatterono.
Una vasta valle di colline, tappezzata da fiori di diverso tipo, un lago che dava verso il sole e delle casine di campagna.
"Benvenuti a Tronto verde" diceva l'insegna davanti alla stazione.
"Guarda! Ecco la famiglia del mulino bianco" urlò Nick
"Ma non dovevamo seguirli?" chiese la ragazza.
"Si, ma adesso voglio sdraiarmi e prendere il sole, Fanculo alla famiglia del mulino bianco!" sottolineò l'ultima frase con un dito medio che non voleva dire niente e voleva dire tutto. Si sdraiarono sul prato che luccicava riflettendo ogni raggio di sole.
Si distesero in quella terra inesplorata in attesa della sognata serenità di cui avevano tanto bisogno.
fino ad addormentarsi. Uno accanto all'altra.
Furono svegliati dai suoni dell'ultimo treno in partenza per la città.
"Cos'è questo rumore" chiese Cassie sbadigliando.
"Non lo so.. Lasciami dormire" rispose l'altro.
La ragazza si guardò intorno, il sole stava per tramontare e l'aria stava diventando sempre più fredda.
"Nicholas sta partendo l'ultimo treno!" urlò, scuotendo il corpo incovalescente dell'amico.
"Ancora cinque minuti mamma"
Cassie decise di prendere la situazione in mano, si avvicinò al laghetto e prese un pò d'acqua ormai gelida per poi buttargliela addosso.
"Ma che fai?" urlò Nick cercando di riscaldarsi.
"Sta partendo il treno, cretino!" urlò lei ancora più forte.
Nick si alzo di fretta, trainato da cassie che lo incitava a correre più forte.
"Ce l'abbiamo fatta" urlò Cassandra riprendendo fiato .
"Si ma potevi svegliarti prima" si lamentò.
"Quando dormo non capisco più niente"
"L'ho notato!" scherzo lei.
Erano anni che non si divertiva così. Era una sensazione piacevole che le percorreva il corpo, ma presto l'incantesimo si ruppe.
"Prossima fermata Brighton" echeggiava nell'aria.
Erano tornati a casa, quel posto che non gli apparteneva, dove entrambi erano estranei.
Ancora una volta fu presa dalla paura, non voleva che il moro con gli occhi azzuri sparisse dalla sua vita. era l'unica nota di colore nel suo mondo grigio.
Nick sembrò captare la negativita di Cass e come se nulla fosse la porto con forza verso il suo torace. La ragazza si lascio Trasportare dalle sue emozioni fino a piangere , lui la capiva senza bisogno di parlare.
"Hei non é mica un addio.. É una promessa! non ti liberi così facilmente di me Cass."





   
 
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