Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: Lo Otta    04/09/2016    9 recensioni
Il nostro unico, fantastico presentatore più sadico del Nord America si ripresenta in TV con un nuovo reality.
Tra boschi canadesi, Grandi Laghi, creature leggendarie e classici campeggi, una nuova generazione di adolescenti proverà a vincere UN. MILIONE. DI DOLLARI.
~
[Storia ad OC|Iscrizioni chiuse]
~
nuovi capitoli di domenica, cadenza settimanale/bisettimanale
Sospesa
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Chef Hatchet, Chris McLean, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
1. Entrano in scena: 24 mentecatti

Due figure si stagliano in mattina inoltrata in una radura. Dietro, uno scorcio tra gli alti alberi di conifere permette la visione di uno sterminato lago cristallino increspato da piccole onde. Il cielo limpido promette bel tempo, e fruscii di foglie e cinguettii incorniciano la scena come una colonna sonora.
-Dovevano proprio arrivare a quest’ora i nuovi concorrenti? Non potevano arrivare stamattina presto?- chiese spazientito il grosso cuoco di colore, anche lui segnato dagli anni rispetto alle prime apparizioni televisive -Ho un pasticcio di carne putrefatta da preparare. La prima giornata cominciamo leggeri.
-No Chef. Secondo te mi sarei dovuto svegliare all’alba per dei ragazzini? Non avrei fatto il mio riposino di bellezza. Sai inoltre quanto ci vuole a pettinarmi così i capelli? Non è facile come per te, avrai tre capelli in croce.- rispose il presentatore di Terranova -Ma non sarebbe stata una cattiva idea. L’aria frizzante e l’acqua gelida gli avrebbe fatto capire cosa gli attende.
-Non insultare il mio capo. Comunque, lo sanno tutti che porti il parrucchino.
-Prova a ripeterlo e ti rimetterai quel bel vestito da soubrette.- un ghigno malevolmente malizioso apparve sul volto rifatto dell’uomo -Ti faceva delle fantastiche gambe.
-Provaci e…- ma prima che l’omone potesse finire la minaccia, un soffio di vento più forte degli altri fece volare ciò che c’era dalla fronte in su del suo interlocutore.
-Pffftt- la risata venne malcelata, a dimostrazione l’occhiata di odio del conduttore.
-Muoviti, ti aspetta di là.- troncò il bianco, indicandogli la zona della troupe.
-Mai, Chris.

**

Poco tempo dopo, una telecamera inizia a riprendere il “giovane” presentatore, con i capelli rimessi a nuovo -Benvenuti a questa nuova stagione di A Tutto Reality. Dopo tanto tempo ritorniamo alla ribalta con un nuovo format ed un cast tutto nuovo. Ora, oltre che sui canali televisivi, potrete seguire i vostri preferiti attraverso il nostro nuovo sito Internet. Ecco a voi, A Tutto Reality: CampEFP.
La scena trasmessa da tutti i televisori sintonizzati puntò su una strada sterrata, da cui arrivarono quattro pulmini scassati, perdendo pezzi e alzando polvere. I mezzi si disposero con ardite mosse di guida estrema in fila nello spiazzo, aprendo le porte, che probabilmente non si sarebbero riuscite più a richiudere.
Dal primo giallo pullman iniziarono a scendere alcune ragazze. Si susseguirono una minuta ragazza bionda, una rosa antico ed una dotata di una lunga treccia multicolore, marrone, verdastra e fucsia.
-Loro sono Elinn, Annabeth e Cleo- annunciò il presentatore platealmente. Intanto le tre giovani si posizionarono vicino a lui, nella radura.
La seconda sormontava le altre due di dieci centimetri buoni, ma i suoi abiti risaltavano il suo prominente fisico molto meno che alle altre due. Mentre la prima, Elinn, indossava un elegante completo formato da una maglietta viola, una leggera giacchetta di pelle e dei jeans, l’ultima, Cleo, vestiva degli abiti molto colorati ed appariscenti, correlati di una giacchetta da cowgirl ed una grossa borsa marrone di pelle. Invece la maggiore, Annabeth, si sminuiva in una grossa felpa grigia di qualche squadra di football, lunghi leggins e comode scarpe da ginnastica.
Fu proprio lei ad avviare una conversazione -Ragazza arcobaleno, quella treccia e quei vestiti ti fanno sembrare una caramella mou.
-Grazie.- rispose lei con un largo sorriso -Cleo adora essere colorata.
La risposta spiazzò Annabeth, che spostò in fretta i suoi freddi occhi grigi sull’unico occhio dorato non coperto dai capelli di Elinn -Tu invece stai bene così. Bello quel piercing all’orecchio destro.
-Ok. Per tua informazione, a me come veste quella mi piace. Ha una bella giacchetta e quella borsa non sembra niente male.
-Finite questa chiacchierata di moda, facciamo scendere gli altri concorrenti. Darcy, Rebecca e Pam. Un pullman tutto femminile.
Le tre nominate scesero dal primo pulmino, che restò desolatamente vuoto. La prima mostrava una pelle pallida, lunghi capelli marroni, lisci, e dei penetranti occhi gialli, contornati da del trucco viola-nero. Vestiva un abito a palloncino stile tartan di varie sfumature. Portava inoltre vari braccialetti, ed un bracciale borchiato nero. La successiva risultava l’opposto della precedente. Con un fisico abbronzato e abbastanza muscoloso, portava una canotta blu elettrico e degli shorts neri, come i lunghi capelli. Sul bicipite destro risaltava inoltre un tatuaggio di una palla da basket avvolta dalle fiamme. La terza e ultima del pullman, nella sua camicia sbottonata con maglietta, e nei jeans sbiaditi, risultava tranquilla ed a suo agio, quasi come se fosse a casa sua. Inoltre, i capelli marroni raccolti in uno chignon, davano a pensare ad una persona ordinata ed elegante. Ma, a rovinare tutto, c’erano le mani che continuavano a giocherellare con un accendino.
-Puoi spegnerlo? Mi… mi da fastidio.- disse Darcy, la piccola gotica.
-Sì, spegnilo. Non sai che fumare fa male?- le diede manforte Rebecca, con un tono autoritario di chi a fatto a lungo il capo.
-E chi fuma? Io non ho mai toccato una sigaretta. Non posso divertirmi in questo modo?- rispose acida Pam, non smettendo di accendere e spegnere l’accendino.
-Non se lo fai cercando di bruciare le mie valigie!- sbottò Darcy, mentre Pam lavorava vicino ai bagagli dell’altra.
-Stai tranquilla, tu. Me ne vado, me ne vado.- concluse la piromane, mentre si allontanava verso la boscaglia, adocchiando alcuni mucchi di foglie secche.
-Perfetto, si sono formati già i primi litigi. Ma andiamo avanti. Dal secondo pullman ecco che scendono Damerae, Wren e Felix.- Dalla porta appena aperta scesero i tre nominati. Il primo e l’ultimo con una carnagione abbastanza scura, mentre il mezzo era chiaro. Tutti e tre alti, quasi due metri, non erano per niente ordinari. Il grande Damerae portava capelli scuri legati in treccine, colorate da alcune macchie rosa. Indossava una maglietta blu, con sopra ricamato in rosso “Y love Giamaica”, dei jeans e delle scarpe bianche e verdi. Wren non era meno bizzarro, con i suoi lunghi capelli biondi, la maglia a maniche lunghe e i parabraccia con i guanti argentati. Anche una tracolla con molte tasche. Ma più di tutto, risultava perlomeno da stramboide il cappellino di alluminio che portava in testa, illuminato dai pochi raggi di sole che filtravano tra le conifere. L’ultimo, probabilmente il più normale tra i tre, aveva dei capelli scuri e ricci, che gli scendevano ai lati, oltre a degli spessi occhiali verde menta sopra agli occhi scuri. Vestiva una maglia a maniche lunghe verde, jeans e Vans scure.
I tre si sistemarono vicino alle ragazze già scese, e Pam  acida disse -Idiota, che è quel cappellino? Hai paura di rovinarti i tuoi capelli biondi? Così ti friggi solo il cervello.
Wren non rispose, fingendo di ignorarla, ma si intromise Elinn -Ti sembra il caso di trattarlo male? A me quel cappellino non sembra male, e… caratteristico.- finì, e Pam non rispose. Wren, in risposta, le indirizzò un raggiante sorriso, che Elinn ricambiò.
-Ciao, io sono Damerae Kajuskin.- disse, anche per smorzare il silenzio creatosi.
-Io sono Wood, Felix Wood.- rispose l’altro, imitando con le mani una pistola.
-Sei divertente, lo sai?- disse Damerae, dandogli una forte pacca sulla schiena, che per lui probabilmente era un saluto amichevole. Per poi andare dagli altri.
Appena Wren lo vide avvicinarsi, mise avanti le mani dicendo -Tranquillo, non devi salutarmi- quasi impaurito dal saluto che aveva fatto a Felix, che sorridente si massaggiava ancora la schiena.
-Non scherzare. Staremo insieme per un sacco di tempo, dovrai fare qualche amicizia, no?- e finita la frase lo prese e lo strinse in un abbraccio che avrebbe potuto stendere un orso.
-Il nostro gigante dovrebbe stare attento a dosare un po’ la forza. Ma ora andiamo avanti. Scendono Jimmy, Stephan e Stella.- Dal secondo pulmino scesero i tre. Il primo era un ragazzo mingherlino, con lisci capelli carota ed un volto costellato da lentiggini. Vestiva solo una camicia azzurra sopra una t-shirt, e dei pantaloni blu. Il ragazzo dietro risaltava incredibilmente confrontato a lui. I capelli anch’egli rossi, ma tendenti al viola, un fisico non scolpito, ma messo in risalto da una leggera camicia che alla sola vista molte delle ragazze lanciarono gridolini di felicità. Gli occhi violacei e la carnagione chiara non faceva che aumentare la sua aria da modello -Puoi andare al tuo posto al tuo posto, Stephan?- disse irritato Chris, appena scese. Appena lui andò vicino agli altri, dal pullman scese per ultima una bellissima ragazza, dai lunghi capelli biondi e un viso pesantemente truccato, ma non danneggiato da ciò.
Appena scesa dal pulmino, corse verse il gruppo -Darcyuccia tesorooooo!- la piccoletta da lei nominata ebbe uno spasmo di terrore sul volto, per poi tornare all’espressione scontrosa che aveva dall’inizio -Hai visto, mi hanno preso! Hai visto poi con che figone sono venuta qui?! Credo mi abbia notata! Ho visto che mi lanciava delle occhiate così… così… iiiiiiiihh!- urlò la bionda, senza curarsi di essere sentita dagli altri presenti.
-Ti ricordi cosa ti avevo detto prima di partecipare? Se ci prendevano, dovevi fingere di non conoscermi.- sbottò arrabbiata la gotica Darcy.
-Ma, sorellina, cosa dici. Non sei felice di essere qui con la tua sorellona amicona?!
-Primo, non dire che sei mia sorella. Secondo, tu non sei, non sei mai stata e non sarai mai la mia “sorellona amicona”.- Disse irata, facendo capire che il discorso era finito.
-Ma, ma Darcyuccia…- rimase un attimo ferma Stella, per poi andare al suo posto, vicino al suddetto “figone”.
-Buongiorno, bella ragazza.- le disse Stephan appena si avvicinò, mimando un leggero inchino.
-Ciao… iiiiiiihiih!- rispose emozionata la bionda.
-Ciao anche a te!- rivolse Stella all’altro rosso sceso insieme a loro, che da quando era arrivato non aveva ancora parlato.
-Cia… Ciao!- pronunciò impacciatamente il lentigginoso Jimmy, iniziando a sudare ed arrossire, mentre sul volto di Stella si formava un espressione perplessa.
-Vedo che c’è chi ha fortuna con le ragazze, e chi un po’… meno.- concluse con un ghigno Chris, mentre Jimmy gridava “Ehi!” -Ma il tempo stringe, quindi andiamo avanti. Dal terzo pullman, ecco Aiden Joseph, Asher, Charlotte e Santos.- i quattro scesero veloci, come spinti da qualcosa da dentro. Il primo aveva capelli neri e occhi verdi, oltre ad un bel ciondolo a mezzaluna sopra una maglietta e dei pantaloncini. Il secondo aveva un viso ben curato, ma che probabilmente non andava oltre all’anonimato. I capelli marroni e gli occhi acquamarina erano belli, ma il fisico risultava troppo magro. La ragazza invece aveva lunghi capelli biondi dalle punte rosa, e occhi ambrati. Indossava un completino da cheerleader rosa, con però una gonna ornata da piume sfumate tra bianco e rosa. L’ultimo era un ragazzo chiaramente ispanico, occhi neri tanto quanto i capelli lunghi e spettinati.
Nessuno dei primi tre osò dire qualcosa, fino all’arrivo dell’ispanico, che praticamente avviò una chiacchierata in cui parlava solo lui -Non sei male, lo sai, ragazzino. Forse però dovresti fare qualcosa per quelle orecchie. Ma sei davvero curato. Quelle sopracciglia te le sei fatte te? Le potresti fare anche a me?- tartassò Asher di domande, finché non vide Damerae.
-Hey, amico, alla fine ti hanno preso. Come te la passi?- gli gridò euforico Santos al giamaicano.
-Benissimo. Hai visto quante belle ragazze?- gli rispose di rimando.
-Ah, sì.- tagliò secco il discorso, mutando improvvisamente il tono.
-Non c’è tempo da perdere. Mancano solo otto concorrenti. Ecco Sophie Clarson e Mary Byrston.- scesero due ragazze, entrambe prominenti quanto determinate. La prima mostrava pelle abbronzata, capelli castani fino alle spalle e lucidi occhi neri, oltre che una maglia sportiva blu, e jeans. La seconda sembrava uscita da un ranch. I capelli color grano, racchiusi in trecce, erano coperti da un cappello da cowgirl. La pelle abbronzata, chiaramente scurita da una vita passata in un ambiente soleggiato, stava sotto una camicetta a quadri legata sopra l’ombelico, e dei pantaloncini con una cintura con fibbia a forma di testa di toro. Attaccata ad essa una lunga corda arrotolata. Leggermente puntellata da lentiggini su viso e corpo.
Non furono neanche scese entrambe, che arrivò su di loro come una furia -Sophieeeee!- era la taciturna Charlotte ad aver urlato correndole incontro -Dov’eri? Ero da sola, non conoscevo nessuno, ero così…- sembrava sul punto di cominciare a piangere.
-Scusa, ma Patì Calin mi aveva sfidato a non rivolgerti la parola finché non fossi arrivata qui.- disse, poi rivolgendosi alla telecamera -Hai capito, Patì? Mi devi un gelato, e lo voglio bello grosso, limone, cioccolato, pistacchio e frutti di bosco. E con la granella.
-Ottimo, ma questo non è il momento per i messaggi a casa.- si udì urlare “Non dimenticare la granella” -Resta solo un pullman. Ecco arrivare Maël, Dylan e… Dylan.- Scesero dall’ultimo scassato veicolo giallo tre ragazzi. Mentre il primo non svettava d’altezza ed aveva una pelle candida punteggiata da lentiggini, occhi d’ambra e capelli castani, il secondo era un tipo allampanato dagli occhi diversi. L’ultimo invece, portava un pizzetto marrone e dei capelli di ugual colore che gli scendevano fino alle spalle, mentre gli occhi grigi non sembravano mostrare emozione.
-Io sono Dylan- disse, porgendo la mano.
L’altro prese la sua mano e lo fissò con un sorrisetto divertito, negli occhi bicolore luccicò un guizzo divertito -Ehy, anche io mi chiamo Dylan!
-Incredibile. Tu sei Dylan, lui è Dylan ed io qui mi sto gelando il culo. Quindi muovetevi e andiamocene da questo cacchio di posto- urlò acida la focosa Pam dal suo posto, ricordando a tutti la sua (forse sgradita) presenza.
-Se hai così tanto freddo datti fuoco con quel dannato accendino. Sei l’unica cosa che non hai ancora provato a bruciare.- la rimbeccò Rebecca dalla sua altezza.
-Tu amico non dici niente?- Damerae si era avvicinato al taciturno Maël, che da quando era sceso non aveva aperto bocca.
-Io, bhe, non ho niente da dire, cioè, non so…- Agitato, forse non abituato a tale folla e tali parole, Maël era chiaramente a disagio.
-So io cosa ti serve. Un bell’abbraccio!- e prima che potesse contestare, l’enorme giamaicano lo strinse tra le braccia, mentre lui cercava disperatamente di divincolarsi.
-Abbiamo quasi finito, cara Pam. Ora restano soltanto Nevil, Lionel e…- ma prima che finì la frase, una giovane stagista da dietro le telecamere gli fece cenno. Lui le si avvicinò e ascoltò ciò che le disse piano, ad un tono che non venne registrato dalle camere.
-Sembra che la nostra ultima concorrente non sia ancora arrivata, una vera ragazza malevola. Purtroppo ora mi manca un concorrente. Come fare?- Chris si guardò un po’ attorno, finché lo sguardo non gli cadde sulla stagista che gli aveva appena riferito la notizia
-Tu!- indicò la ragazza, facendola sobbalzare -Sai scrivere?- la tipa in camicia rossa fece un cenno d’assenso -Perfetto, firma qui.- e tirò prontamente fuori dei fogli già compilati.
In seguito ad alcuni brusii incomprensibili della stagista, Chris rispose -Sono le carte che ci discolpano in caso di vostri incidenti, mutilazioni o… morti.- Chris vide il terrore sul volto della ragazza -Stai tranquilla, sarà successo quanto, due o tre volte?- Ma neanche questo commento la rassicurò. Ci volle un po’ di tempo per convincerla a firmare.
Intanto gli, ormai, due ultimi concorrenti scesero dal mezzo. Se il primo era un ragazzo un po’ robusto, capelli marroni e con degli spessi occhiali da vista, un aspetto gentile e a tratti ingenuo, il secondo nel suo fisico sottile, i capelli biondi ed il maglione giallo, con scarpe abbinate, sembrava più maturo, e la fotocamera ad alta prestazione che portava al collo gli dava anche un aria professionale.
Il castano aveva avviato una conversazione sull’attuale situazione politica canadese, e benché il biondo non partecipasse, seguiva attentamente il discorso -L’attuale governo sta disperdendo troppo la gestione delle finanze in attività che non renderanno nel medio-lungo termine, rischiando di aumentare il debito pubblico. Ma quando sarò io Primo Ministro, questo…- ma non si seppe mai cosa sarebbe stato quando lui sarebbe diventato Primo Ministro, perché Chris ottenne la firma dalla ragazza, e riprese il microfono.
-Questo è un programma apolitico, areligioso e aintellettuale.- scandì, Chris.
-Forse volevi dire “apolitico, ateo e non intellettuale”.- lo corresse Stephan, con i gridolini di sottofondo di alcune ragazze.
-Saprò cosa volevo dire. Qui non si parla di politica. Soprattutto da quando hanno negato la mia candidatura. Il mio programma era chiaro e geniale, direi. Cosa c’è di sbagliato a disporre un quinto delle entrate per la mia cura del corpo e dei capelli? Ho sentito che anche là in Europa qualche pezzo grosso lo fa, hanno persino i parrucchieri personali 24 ore al giorno.
-Ma oramai abbiamo finito. Ora che ho qui 24 mentecatti, chiamerei il nostro caro Chef, anzi, Cheffina.- concluse Chris con un sorriso sui denti. Verso di loro apparve, in arrivo, un mastodontico uomo di colore, compresso in uno sgargiante vestito rosa sbrilluccicante.
Quando arrivò davanti a loro, Chris, fingendo di nascondere le risate, disse -Ci vuole guidare, Madame?- per poi scoppiare a ridere dopo che quel cioccolatino di due metri in un incarto sfavillante si era girato.

**

Arrivati tutti, Chris li raggruppò su un molo dall'aria fatiscente. -:Mi dispiace, ma purtroppo ho sbagliato a darvi le indicazioni. Il luogo dove passerete le prossime settimane è dall'altra parte del lago:- disse il presentatore, indicando un punto imprecisato sull'altra sponda del bacino. -:Chi arriverà per primo riceverà una bella ricompensa.:- prese un respiro -:E per rendere le cose più interessanti, direttamente dai resti di Wawanakwa... gli squali d'acqua dolce!:-
La telecamera cambiò improvvisamente inquadratura, passando a una folla di ragazzine che attorniavano due squali in piedi, che con accappatoio e occhiali scuri firmavano autografi.
Chris guardò i nuovi concorrenti, e con un sorrisetto disse -:Fossi in voi, comincerei a nuotare:-
-:Cosa intendi per nuota...:- il Dylan del pizzetto non ebbe tempo di finire di parlare, che Chris schiacciò un pulsante, facendo finire tutti i ragazzi in acqua. Gli squali abbandonarono occhiali e accappatoio per buttarsi in acqua. Sguardi di terrore presero spazio sui volti di tutti i ragazzi, che iniziarono a spingere a più non posso sulle giovani gambe.
-Riusciranno questi nuovi ragazzi a resistere al nostro campeggio? Verranno divorati dagli squali, o forse affogheranno nelle gelide acque canadesi? Scopritelo qui, su A Tutto Reality: CampEFP.
Angolo dell’Autore:
E il primo capitolo finisce qui. Il prossimo servirà a far interagire i personaggi, creare le squadre e sarà una gara senza eliminazione, ma che donerà un premio molto importante.

Mi scuso se questo capitolo può sembrare pesante, ma si trattava di 24 descrizioni diverse, ed io non son molto bravo a renderle leggere.

Alcuni hanno già iniziato ad interagire, ditemi pure con si relazionerebbe il vostro OC, o se ho sbagliato qualcosa nella caratterizzazione.

Ho un unico rimprovero per voi. Quasi ogni stramaledettissimo OC è buono. Mi avete messo veramente in crisi. Come potevo tirare le fila delle varie trame se non c’è un solo sudbolo, doppiogiochista, o cattivo personaggio. Accidenti a questi OC buonisti.

Vi lascio qui la lista degli OC, in ordine di apparizione:
Elinn Eselas
Annabeth White
Cleo Martin
Darcy Morgan
Rebecca Dean
Pam Walsh
Damerae Kajuskin
Wren Kostin
Felix Wood
Jimmy Carrot
Stephan Roth
Stella Morgan
Aiden Joseph McCartney
Asher Bellamy
Charlotte Welch
Santos Mels
Sophie Clarson
Mary Byrston
Maël Levrac
Dylan Milkins
Dylan Stroganoff
Nevil Ramsey
Lionel Conrad
STAGISTA

Riguardo alla stagista, lo dovuta inserire perché The_Malevolent_Girl, tu non mi hai mandato la tua scheda OC. Fai ancora in tempo a spedirmela, la farò entrare in un secondo momento. Altrimenti terremo la stagista.

Voglio dire inoltre che questa serie si ispira molto ad un altra interattiva scritta qualche anno fa, si chiamava A Tutto Reality: Mysterious Island! È stata cancellata dopo pochi episodi, ma mi piacque così tanto che ho deciso di riprendere alcune idee. Il mio OC è lo stesso di allora, e alcune battute sono tratte da lì, fino al secondo episodio. Solo alcuni eventi forse del mio OC saranno uguali.

Consigli e critiche sono ben accetti, purchè siano costruttivi.

Ho detto tutto.
Sciau.
  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Lo Otta