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Autore: mxrlynians    04/09/2016    1 recensioni
Arthur aveva visto solo un paio di volte il ragazzo magro dal piano di sopra, ma lui lo sente piangere a tarda notte attraverso lo sfiato che attraversa le loro stanze. A volte, l'unica cosa che sente prima dei singhiozzi, sono le parole che il patrigno rivolge al bambino magro e buffo, dei colpi secchi e poi il silenzio.
Il padre di Arthur gli dice di farsi gli affari suoi, ma Arthur non può stare con le mani in mano, così una sera, quando lo sente piangere, Arthur si avvicina alla bocca dell'aria e con un sussurro gli rivolge la parola, e la prima cosa che dice è; “Hai bisogno di aiuto?”
Genere: Fluff, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Igraine, Merlino, Principe Artù, Uther | Coppie: Merlino/Artù
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Nessuna stagione
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La stanza sopra alla mia

 Capitolo I


La prima volta che Arthur ha sentito i rumori provenire dal piano di sopra, ha pensato che stesse avendo un incubo. Si era svegliato lentamente, sbatté le palpebre fino a che non riusciva a distinguere le forme dei mobili nella sua stanza, poi sbuffò e si e si girò dalla parte opposta.
Ma lo strano rumore persisteva, qualcosa di morbido simili a dei singhiozzi, che in qualche modo provenivano dalle pareti. Si tirò la coperta sopra la testa, arricciò le gambe fino a farle arrivare al petto e desiderò che il rumore proveniente dalle pareti si fermasse di colpo, così come era venuto.
Senza accorgersene si addormentò con quel suono così strano.

 

-

 

"Mamma?” disse Arthur la mattina successiva come Igraine gli aveva messo davanti una sostanziosa colazione a base di cereali.

"Sì?"

"La scorsa notte, ho ... ho sentito qualcosa dentro al muro."

"Che cosa hai sentito più precisamente, caro?"

"C'è stato un rumore nel muro," Arthur ha cercato di spiegare. "Come qualcuno che piange."

"Oh, sono sicuro che è stato solo un brutto sogno. Mangia la tua colazione prima che diventi tutta molliccia ". Arthur sospirò e fece del suo meglio per dimenticare quell'episodio così strano.

"Tesoro, ti sei ricordato di mettere in valigia i vestiti? Ricorda che papà ti viene a prende a scuola, passerai con lui il fine settimana." Arthur annuì cupamente; si rianimò un po’ quando si rese conto che stare a casa di suo padre significava allontanarsi dallo strano muro, apparentemente infestato, nella sua camera da letto.

"Arthur, hai visto le mie chiavi?"

"Sono nella mia camera da letto," Arthur mormorò, abbassando lo sguardo sulla sedia quando Igraine gli lanciò un'occhiata. Prima che avesse la possibilità di chiedere, Arthur aggiunse in fretta:
"Non ho fatto niente lo giuro! Volevo solo mostrarle a Lance. "

Igraine sospirò e lasciò la stanza senza dire una parola.
Tornò pochi istanti dopo, infilando le chiavi in tasca.

"Hai detto che hai sentito un rumore proveniente dal muro ieri notte vero?" Arthur alzò lo sguardo, sorpreso dal fatto che sua madre stava prendendo quella situazione sul serio e non dicendo cose stupide come era solita fare per farlo spaventare.
Lui annuì e Igraine sorrise, avanzò verso il suo bambino e gli accarezzò la testa.

"I rumori non provenivano dal muro amore, ma dalla bocca dell'aria"

"La bocca dell'aria?"

"Lo sfiato che hai in camera attraversa l'intero edificio, e quindi suppongo che i rumori che senti sono le persone che abitano sopra di noi."

"Beh, chi vive sopra la mia camera da letto?" Arthur aveva terminato i suoi cereali e spinse la scodella nel lava piatti, facendo riempire l'aria di un rumore stridulo.

"Sai la famiglia che vive al piano di sopra... quella donna, il marito e il figlio. Hai incontrato Merlin prima, fa la tua stessa scuola". Arthur alzò le spalle, anche se aveva effettivamente incontrato Merlin prima;
Merlin, lo strano, magro, pallido, troppo alto per un bambino della sua età.
Avevano dieci anni per la miseria!

Arthur aveva parlato con Merlin una volta sola, e, occasionalmente, lo vedeva anche a scuola, Arthur si chiedeva perché rimanesse sempre solo.

Il bambino alzò gli occhi e guardò l’orologio, 7.15 sarebbe meglio muoversi, saltò giù dalla sedia, e si diresse verso la sua camera da letto. Una volta lì prese la sua cartella e se la mise sulle spalle, fermandosi di fronte alla bocca dell'aria. Si inginocchiò e appoggiò l'orecchio alla bocca, sforzandosi di sentire qualcosa.

Niente.


-


Arthur aveva trascorso il fine settimana nella grande, ed inutile, doveroso da dire, casa di suo padre, aveva tenuto il broncio per buona parte del tempo in cui si trovava in quella villa immensa, ed era contento di essere a casa domenica sera.
Igraine lo baciò e gli diede la buona notte, dopo aver spento le luci, gli sorrise per poi chiudere la porta alle spalle.
Arthur si girò su un fianco, già sentendosi assonato e improvvisamente stanco.
Era prossimo all'addormentarsi quando sentì' ancora quel rumore.
Era, inequivocabilmente, un singhiozzo morbido.
Era persistente e senza fiato, Arthur voleva solo dormire così già di cattivo umore, scese dal letto e spinse la faccia contro la bocca, e sibilò:

“Smettila! Sto cercando di dormire!”

Sentì un rantolo morbido, e poi il silenzio.
Soddisfatto, tornò di nuovo a letto e tirò le coperte fino al mento, si girò e si addormentò nel silenzio più totale.








Buco dell'autrice....
Sono stanca e tra 4 e dico 4 giorni ricomincio la scuola ma si può?!
Si a quanto pare si... Mi sta piacendo questa fic...e a voi? Lasciate un commento qui sotto!
Come sempre sono graditi, pensieri, consigli e critiche costruttive!

Grazie per aver letto! (*-*)

Arcobaly_739

   
 
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