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Autore: Imbranata09    06/09/2016    5 recensioni
Dal capitolo 1^
Ho sempre creduto al colpo di fulmine. Quello che ti fa scoprire innamorata di una persona in pochi istanti. In quel momento in cui gli occhi di due innamorati si incontrano e non esiste più nulla intorno a loro. Non ci sono i problemi di lavoro, i colleghi impiccioni, i figli che strepitano per essere ascoltati, le bollette da pagare, … non esiste niente se non la persona amata.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Cap. 16°
"Insicurezze"

 
Innanzitutto mi scuso con tutte voi per essere sparita per mesi. Non era mia intenzione farlo. Anzi, ho iniziato la pubblicazione della storia proprio sapendo che questo periodo per me era tranquillo.
Ed, invece, alcune situazioni mi hanno tenuta lontana per parecchio tempo non solo dal sito, ma da internet in genere.
Ringrazio coloro che mi hanno contattato in privato per avere mie notizie.
Da oggi riprendo la pubblicazione che, come al solito, avverrà di martedì e sabato!

 

Luglio 2016

Pov Edward

“Piccola, ci vediamo tra 16 giorni. Lo so anche io che saranno lunghi ma pensa positivo. Dopo staremo un intero mese insieme in vacanza; poi ci sarà il matrimonio e, da quel momento, nulla ci separerà più!”

Sono in  aeroporto in attesa che vengano sbrigate tutte le pratiche per ottenere l’ok al decollo. Bella  ha deciso di accompagnarmi ed è particolarmente depressa questa volta! Sono rimasto a Londra per ben 10 giorni. Ho approfittato del fatto che lo zio Carlisle e la zia Esme abbiano portato Erin in campeggio per rimanere con Bella.  E siamo riusciti a sistemare molte cose in vista del matrimonio.

Le ho anche comprato una macchina. Malgrado le sue rimostranze e la faccia allibita dei suoi familiari quando l’hanno vista, non ho voluto sentire ragioni. Ha scelto un piccolo suv Mercedes. Carino, personalmente avrei preso qualcosa di più importante, ma non ha voluto strafare ed ho capito, in questi nostri primi acquisti, di andarci cauto.
Ho anche acquistato una casa. Ho firmato tutti gli atti necessari per l’acquisto in questi giorni. Ora sarà compito di Bella finire di compilare le ultime scartoffie e fornire tutti i dati necessari all’agenzia immobiliare. E le ho chiesto anche di collaborare con l’architetto per studiare le poche modifiche che vorremmo apportare alla villetta.
E abbiamo confermato anche la chiesa, quella in cui Bella ha sognato più volte di sposarsi. A fine agosto sarà mia moglie! Da questo momento in poi, sono stato chiaro, dei preparativi se ne occuperà Bella!

“Mi mancherai un casino! Era così bello vivere sotto lo stesso tetto! Andare al lavoro insieme! Ed ora ci andrò con Mike” mi viene da ridere ma conosco la mia fidanzata e so che servirebbe solo ad indispettirla.

Un paio di giorni fa è arrivato Mike che sarà il suo autista finchè vivrà a Londra. Ma non si sono presi particolarmente in simpatia. Bella non ha mai avuto del personale al suo servizio esclusivo e non sa come relazionarsi con loro. Anche con Jack cerca di essere amichevole. Ma, per contro, i miei uomini sono abituati ad avere con noi un rapporto tipico lavorativo, solo comunicazioni di servizio. Per cui quando Bella, la prima sera che Mike era a Londra, ha invitato lui e Jack a cena a casa sua, i miei uomini sono rimasti perplessi. Rifiutare l’invito della fidanzata del capo oppure sedersi al tavolo e chiacchierare amabilmente con i loro datori di lavoro? E il giorno dopo come avrebbero dovuto comportarsi? Spiegare a Bella che c’è un confine immaginario fra capo e dipendente che non può essere oltrepassato non è pensabile! Soprattutto per lei che è una dipendente e Madame Leblanc, malgrado la sua simpatia per Bella, tende sempre a comandare e fare le cose come lei desidera.

“Trattalo bene. Non portargli il caffè la mattina ed evita gli inviti a cena. Vedrai che andrà tutto bene!” la sento sbuffare sul mio petto.
“In pratica mi stai dicendo che non devo essere cordiale con una persona assunta per facilitarmi la giornata ma, anzi, comportarmi come una schiavista?” sorrido.
“No, amore mio. Ti sto dicendo di limitarti a dirgli i tuoi impegni della giornata e lui programmerà la sua giornata e si metterà a tua disposizione per gli spostamenti. Non andrà fuori dagli schemi e ti sarà grato!”  
È pronta per ribattermi quello che pensa ma Jack richiama la nostra attenzione avvisando che siamo pronti per il decollo. La tengo stretta a me per alcuni minuti e, poi, sorridendo ci separiamo.
“Ti chiamo in serata e ti mando un sms appena atterriamo”
“Ok. Dai un bacio ad Erin da parte mia”
Lentamente riusciamo a separarci. Finché, deciso, non mi volto e vado via.

Pov Bella

Sono esausta. Fisicamente e mentalmente. Sul lavoro è stata una giornata pesante, passata a correre per l’intera galleria. Abbiamo avuto dei clienti arabi che, per tradizione, sono quelli che spendono con più facilità ma pretendono il massimo delle accortezze. Per cui, quando prenotano una visita in galleria, siamo tutti a loro disposizione!

Edward doveva essere già a Londra ma alcuni problemi di lavoro lo hanno trattenuto in America. Sono stufa di sentirlo solo per telefono o skype. Oramai, non faccio altro che esporgli le mie lamentele e penso che se continuo su questa strada mi mollerà prima del matrimonio.

Abbiamo optato per un matrimonio intimo, con i soli familiari e qualche amico stretto. La chiesa, quella che mi è sempre piaciuta e il rinfresco in una villa poco distante. Niente ricevimenti pre matrimonio. Niente feste di fidanzamento o book fotografici. Preferiamo qualcosa di intimo e non costruito ad arte.

Purtroppo, però, l’intera mia famiglia ha mal digerito l’idea che a fine agosto saremo marito e moglie. Anzi, stanno cercando in tutte le maniere di boicottare il matrimonio. I miei genitori, mio padre più che mia madre, mi hanno espresso tutte le loro perplessità e, alla fine, anche ad Edward hanno detto che sono contrari alla nostra unione. Mio padre ha detto! Alla fine l’hanno messa anche sul piano economico sostenendo che non ci avrebbero aiutato a sostenere le spese. Edward si è messo a ridere e il giorno stesso ha aperto un conto on line con un cospicuo fondo a cui attingere per tutte le spese!

Non ho ancora inteso se Alice e Vic saranno le mie testimoni. Gliel’ho chiesto quando abbiamo comunicato loro la data e non ho avuto alcuna risposta, né un rifiuto né un’affermazione. Ho provato ad indagare sulle loro intenzioni, ma hanno eluso la domanda.

Mio fratello tutte le sere, dopo cena, mi prende a parte e cerca di farmi capire l’enorme errore che pensa stia commettendo. Ci ha provato anche Jasper. Ma lui è l’ultimo che può permettersi di sollevare critiche vista la sua situazione sentimentale.

Al tempo stesso sono rimasta meravigliata che né la madre né la sorella di Edward, quando sono venute a conoscenza della data del matrimonio, mi abbiano contattato per chiedermi, almeno, se avevo bisogno di aiuto nell’organizzazione. Niente. Nessuna chiamata. Neanche per fornirmi la lista dei loro invitati.

Ho affrontato l’argomento con Edward ed è uscito fuori che anche loro non sono particolarmente felice della nostra intenzione di sposarci in così poco tempo. Gli ho chiesto anche cosa ne pensa Erin dell’idea che il padre si sposi, ma Edward elude ogni mia domanda quando cerco di affrontare l’argomento e farlo a distanza non è molto facile.
Ho provato a parlare con Alice, nel caso avesse notizie in merito, ma lei non si lascia sfuggire nulla.
L’unica che mi ha contattato per porgermi le sue congratulazioni è stata Esme. L’ho trovata molto carina e sincera con me e ne ho approfittato per farle alcune domande.

Flashback

“Esme, ho necessità di chiederti alcune informazioni sulla madre di Edward. So che ci conosciamo da pochi mesi e non abbiamo tutta questa confidenza. Ma, se hai sentito Alice in questi giorni, sai che non ci sono molti sostenitori di questo matrimonio nella mia famiglia. E, mi pare di capire, che anche la famiglia di Edward non sia entusiasta …” lascio volutamente la frase in sospeso per darle la maniera di dirmi ciò che interessa e lei, dopo una lunga pausa, si decide a parlare.
“Effettivamente Edward è stato da noi a cena ieri sera e, dopo un po’ di insistenze, si è confidato con noi. Ci ha raccontato che mia cognata Elisabeth non ha preso bene la notizia e pensa di non  presenziare alla cerimonia. Rosalie ha confermato che non verrà a Londra e non ha nessuna intenzione di accoglierti al tuo arrivo a Boston. Mentre Emmet, attualmente, è impegnato a sistemare la sua vita e non è minimamente interessato alle situazioni del fratello. Non credo sia neanche a conoscenza del matrimonio” rimango in silenzio alle parole di Esme che, gentilmente, mi lascia del tempo per assimilare le notizie che mi ha fornito.
“Wow! Avevo capito che c’erano dei problemi anche per Edward. Ma pensavo che fosse in una situazione migliore della mia”
“Alice mi ha detto che anche la tua famiglia è contraria alle nozze. Alice stessa è contraria”
“Si, Esme. Purtroppo non abbiamo molte persone felici per la nostra unione. Sicuramente la famiglia di Edward pensa che stia cercando di incastrarlo” Esme mi interrompe immediatamente.
“Bella, penso che le paure della tua famiglia siano giustificate. Ti stai per trasferire dall’altra parte del globo con un ragazzo che conosci da pochi mesi e che hai frequentato per pochi soli giorni e …”
“Esme, scusa se ti interrompo. Ma io sono nella stessa situazione in cui si trovata tua figlia alcuni mesi addietro. Anche lei si è trasferita dall’altra parte del globo, lasciando la sua famiglia e i suoi affetti, per vivere con un uomo che, tra l’altro, ha un figlio. La situazione è identica”
“No, Bella. All’apparenza è identica. Ma ci sono alcune sfumature che non dovresti sottovalutare. Noi abbiamo avuto l’opportunità di conoscere e apprezzare Jasper e Lucas. Sono stati a casa nostra e ci siamo incontrati due volte in Svizzera. Abbiamo conosciuto la madre di Jasper e lei ha avuto l’opportunità di conoscere noi e nostra figlia. Diciamo che quando hanno deciso di convivere eravamo tutti felici per loro. Eravamo tutti una famiglia, malgrado le distante. E anche se ci sia costato lasciar andare via Alice, sapevamo che stava andando incontro alla sua felicità. La sentiamo almeno 2 volte al giorno e sappiamo che è felice della quotidianità che hanno creato. So che Lucas l’ama come se fosse sua madre. Ma i tuoi genitori non conoscono Edward e, anzi, alla prima occasione che avevano di conoscerlo, voi avevate litigato. Addirittura non era più previsto il loro incontro. Che opinione pensi che si siano fatti Charlie e Renee di lui? E mia cognata, che neanche ti conosce, cosa può immaginare di te?“ ho ascoltato attentamente le parole di Esme e razionalmente le capisco.
“Esme, ma mio padre non darà mai la sua benedizione alla nostra unione. Ha i preconcetti! Inoltre è ancora più convinto delle sue idee perché Alice, che è la cugina di Edward e che ha imparato ad apprezzare in questi mese, è contraria al matrimonio!” 
“E’ vero e di questo ho più volte parlato con Alice. Ho cercato di farle capire che una buona amica ti sta vicino e ti sostiene anche quando pensa che si stia sbagliando. Se, poi, è effettivamente un errore un’amica è pronta a raccogliere i cocci!” sorrido alle parole di Esme.
“Non è un errore, Esme. Lo amo e sono sicura che mi ama” e adesso la sento sorridere.
“Bella, parla con Edward di tutti i vostri timori. E digli che ci siamo sentite e che sai della situazione che si è creata a Boston. Stellina, l’unico consiglio che mi sento di darti è che in un matrimonio la sincerità viene prima di tutto. Anche prima dell’amore. Perché anche una piccola bugia o un pensiero nascosto possono trasformarsi in un terremoto”

Fine flashback

Ho ben impresse le parole di Esme e attendo con ansia la chiamata su skype perché voglio essere sincera con lui.  Anche perché mi rendo conto che in questi giorni, con molta probabilità, ho aumentato la sua frustrazione lamentandomi di continuo. Mentre lui non ha avuto occasione di sfogarsi. Non ho intenzione di rimandare il matrimonio o, addirittura, rinunciare ad Edward. Voglio semplicemente dividere con lui le nostre ansie e paure.

Sono ancora immersa nei miei pensieri che quando sento il beep del messaggio di Edward che mi chiede di collegarmi su skype.

“Ciao Piccola” sorrido e mi rilasso appena lo vedo sorridente sul video. Noto che è stanco.
“Ciao, sei rientrato prima questa sera?” da lui sono appena le 18.00 e dallo sfondo dietro di lui capisco che è in camera da letto.
“Si, tesoro! Sono il capo e ho deciso che era ora di staccare” sorrido.
“Non solo. Tra un paio d’ore ho una video conferenza che terrò da casa e subito dopo mi attende il volo che mi porterà finalmente a Londra! Ho anche già preparato le valige!” spalanco gli occhi dalla sorpresa.
“Stai scherzando? Domattina sarai qui?” scuote la testa e mi alzo per saltare, da sola, nella cucina. Mi fermo solamente quando sento Edward ridere di cuore.
“Sei veramente così felice di vedermi?” mi accomodo nuovamente al bancone della cucina dove è posizionato il notebook.
“Amore non ci vediamo da 22 giorni. Tu non sei ansioso di vedermi senza tecnologia?” scuote la testa divertito mentre lo vedo allungarsi sul letto con il notebook sul petto.
“Non ne posso più di skype o di whatsapp! Ho voglia di stringerti tra le mie braccia. Baciarti e accarezzarti e fare molte altre cose che …. Non riesco neanche a dirti senza dover correre in bagno per …” questa volta sono io che scoppio a ridere di cuore perché ho capito bene a cosa si riferisce. E quando ci calmiamo entrambi, mi spiega che verrà anche Erin con lui e ne sono felice.

Vorrei raccontargli della mia chiacchierata con Esme ma, in fondo, penso di poter aspettare altre 24 ore per parlarne di persona. Forse sono un po’ troppo pensierosa perché si accorge che non sono proprio attenta a quello che mi sta dicendo. Prova a chiedermi cosa abbia.

“Altri problemi con l’organizzazione del matrimonio?” scuoto la testa.
“Lavoro?” nego nuovamente.
“Non vuoi dirmelo o sei solo stanca? In questo caso ti lascio andare a dormire” ricordo le parole di Esme sulla sincerità e, dopo un lungo sospiro, gli racconto ti quanto ho saputo.
“Oggi mi ha chiamato Esme. È stata molto carina e si è congratulata con noi. Mi è sembrata sincera…” lo guardo e cerco di capire cosa stia pensando.
“Lo è. Ieri sera a cena non ha fatto altro che elogiare le tue qualità”
“Si, mi ha detto della vostra cena e che tu …. hai approfittato dell’occasione per sfogarti con loro …” adesso lo vedo farsi serio.
“Bella, che ti ha raccontato mia zia?”
“Che tua madre e tua sorella sono assolutamente contrarie al matrimonio e non verranno alla cerimonia. È vero?” ho proferito la via della sincerità e ho detto tutto.
“Sicuramente mia sorella Rosalie non ci sarà. Mia madre sta ancora riflettendo sulla decisione più giusta” rimaniamo in silenzio e sono io la prima ad interromperlo.
“Perché non mi hai detto niente?”  adesso è lui che sospira prima di parlare.
“Non volevo assillarti anche con i problemi della mia famiglia. Già la tua ci sta ostacolando in tutto. Mi hai raccontato che Madame Leblanc, da quando ha saputo che a breve andrai via, non ti sta trattando bene. Non volevo aggiungere altre preoccupazioni”  
Sono veramente commossa dalle sue parole. Si è tenuto tutto dentro per non tediarmi.
“Grazie, so che lo hai fatto per me. Però credo sia il caso di dirci sempre tutto. Altrimenti, in un attimo, si potrebbero creare malintesi. Soprattutto con la distanza che c’è fra noi”
“Hai ragione. Più volte sono stato sul punto di dirti di mia madre. Ma ti vedevo già demoralizzata di tuo e non potevo esserti vicino fisicamente. Allora ho  preferito evitare” sorrido.
“Invece Erin che ne pensa del matrimonio?” sospira pesantemente.
“Giorni fa ho scoperto che mia sorella e mia cognata le stavano mettendo in testa strane idee. Del tipo che quando tu sarai qui non avrò più tempo per lei e, addirittura, potrei mandarla a vivere dalla nonna” sono inorridita. Penso ad Erin. Non riesco a crederci che delle persone che dovrebbero amarla le abbiano messo in testa queste idee!
“Per questo la porta a Londra con me. Voglio staccarla dalla mia famiglia e farla stare con noi. Così capirà che lei è parte integrante della famiglia che ci stiamo costruendo” sorrido.
“Mi spiace amore. Ti prometto che farò di tutto per cercare di farmi apprezzare da Erin. Le voglio veramente bene. È uno scricciolo che ne ha già passate tante”

Rimaniamo a lungo a chiacchierare. Anche di argomenti più leggeri. Poi, quando le mie palpebre cominciano a chiudersi e la sua conferenza incombe, ci salutiamo.
Oramai sono poche le ore che si separano.
 
 

 
  
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