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Autore: rainbow97xxm    07/09/2016    0 recensioni
Emma è una giovane ragazza di 23 anni che bada alla nonna e lavora in una caffetteria della sua città. A fine estate decide di partire con la sua migliore amica, Laura, per cominciare una nuova vita fuori dall'Italia e lasciare tutte le sofferenze in quella triste città dove è nata, ma non sa cosa le aspetterà, come sarà il mondo senza sua nonna e lontano dalle sue abitudini, ma ad aiutarla ci sarà quella persona che mai si sarebbe aspettata, Andrew.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quella sera ero davvero tanto confusa.
Non sapevo che fare.
Mi sentivo egoista all'idea di lasciare mia nonna in un posto dove non voleva trascorrere il resto della sua breve vita, ma allo stesso tempo volevo allargare i miei orizzonti e pensare a me stessa una volta tanto.

A mia nonna, dopo la morte di mio nonno Mario, a parte la depressione, le venne un aggressivo tumore ai polmoni in quanto ex fumatrice accanita. Quando iniziò la chemioterapia divenne totalmente dipendente da me. Le iniziarono a cadere i capelli e si sentiva sempre stanca e senza aver la voglia di mangiare, che inoltre qualsiasi pasto faceva lo vomitava subito.
La chemio durò per circo un anno, ma senza buone aspettative, il tumore era troppo forte e lei iniziò ad arrendersi.

Quell'anno abbandonai l'università, ero al secondo anno, iscritta alla facoltà di ostetricia. Mi ricordo che feci davvero tanti sacrifici per superare i test, studiai un'intera estate per dare il massimo di me stessa, così che mia madre e mia nonna fossero orgogliose di me, e così fu! Fui ammessa con il massimo dei voti e le lezioni mi piacevano tantissimo, tant'è che riuscivo a prendere anche bei voti agli esami.
Era ciò che volevo fare: far nascere nuove vite.

Mi misi a letto dopo una lunga doccia e sentii dei passi avvicinarsi sempre di più, era mia nonna.
«Piccola, come stai? Non hai mangiato nulla a cena.»
«Tu lo fai ogni sera.» Le risposti e me ne pentii subito. «Scusa nonna.»
Mia nonna mi guardò e fece un gran sorriso
«Tu e tua madre avete lo stesso carattere, sai? Quando doveva riflettere su qualcosa di importante non c'era persona che la poteva sbloccare, doveva essere lei a prendere le decisioni, senza consigli. Solo lei.» Mi disse mia nonna mettendosi a bordo del mio letto. «Non mi nominare quella donna, nonna. Per quanto riguarda la decisione sto pensando.» Le dissi girandomi su un fianco.
«Te l'ho detto come stanno le cose, andrò in una casa di riposo e si prenderanno cura di me e non pensare al fatto che io non ci voglia andare, fregatene, ora mi sono convinta.» Sapevo che non era affatto vero, mia nonna quando mentiva alzava gli occhi al cielo, lo faceva in maniera spontanea.
«Ok nonna, ora andiamo a letto che domani ho sveglia presto, lo sai.» Le dissi a mo' di cacciandola perchè non avevo voglia di imbattermi in un discorso così alle 23:00.
«Buonanotte piccola mia.» Con pochissima forza mi diede un bacio sulla fronte e se ne andò lentamente, le gridai se volesse presa la sedia a rotelle, ma mi rispose al solito suo "chi va piano va sano e va lontano!"

Pochi minuti prima che mi addormentassi mi arrivò un messaggio da Laura: "So tutto, pensaci. Buonotte xoxo"

Non risposi al messaggio, non volevo farmi influenzare da nessuno.
Oddio, come mia madre!

   
 
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