Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: cabin13    08/09/2016    2 recensioni
[WARNING: STORIA INCOMPIUTA]
Bibi adora raccontare storie e quei bambini adorano ascoltarle, una in particolare. Anche da grandi non si stufano mai di sentirla ripetere: un'avventura di pirati con il loro vascello attraverso i sette mari, divenuti padroni degli oceani.
Ma c'è una parte che Bibi ha sempre omesso ai suoi piccoli ascoltatori: il legame della storia con il loro passato, con quel vascello e quei pirati che sembrano solamente parte di una favola.
Una volta, quand'era piccola, Re Cobra le aveva questo: "Nelle fiabe c'era sempre un fondo di verità..."
E quella verità prima o poi va rivelata loro...
Nove ragazzi intraprendono un viaggio in mare alla ricerca del loro passato, di quei pirati divenuti pilastri della storia. Un'altra avventura che diventerà leggenda e presto sarà narrata ai posteri...
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaya, Mugiwara, Perona, Violet | Coppie: Franky/Nico Robin, Rufy/Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


NOTIZIE DAL PASSATO


Passarono altri tre giorni di navigazione prima che all'orizzonte avvistassero terra. Trascorsero quel tempo con un bel banchetto proposto da Ace e i gemelli e appoggiati da un'entusiasta Lili. Sotto la direzione di Oliva, la più dotata in cucina, tutti diedero una mano a cucinare le portate – Jay e Ace furono buttati fuori a calci da un furente Pedro, il primo perché era un disastro e il secondo perché continuava ad assaggiare le pietanze crude.
La scusa usata dai tre per far baldoria era che il giornale aveva fornito loro un indizio in più – anche se effimero – per trovare i Mugiwara e poi Shiro aveva aggiunto: – Nelle storie i pirati fanno sempre festa! Noi non siamo da meno, no?
– Ma noi non siamo pirati, - aveva borbottato Bells – almeno credo...
L'intenzione era quella di festeggiare un solo giorno, ma si erano fatti trascinare ed erano andati avanti anche nelle giornate seguenti esaurendo quasi tutte le scorte.
Per questo adesso Bells era sdraiata sul ponte con lo stomaco che brontolava: anche lei, come Ace – soprattutto Ace –, aveva ereditato un po' dell'ingordigia di suo padre.
– Ho fame - mugugnò – Non mangiamo da ieri sera!
– E per forza - fece Ariel – Ci siamo fatti fuori le provviste di una settimana in tre giorni! Tutta colpa di voi festaioli... - si rivolse ai gemelli e all'altro moretto.
– Voi non avete obbiettato alla festa! - disse Kai – Potevate imporvi e farci cambiare idea: di solito i cazzotti di Bells funzionano!
– Sì, ma adesso ti convinco io a suon di pugni, a stare zitto, però! - lo incenerì con gli occhi la verdina e il moretto si ammutolì.
Lili, seduta vicino ad Ariel, stava per commentare divertita quando la voce di Jay dalla coffa attirò la loro attenzione: – Terra in vista!
I ragazzi sul ponte si diressero a prua e osservarono l'isola verso cui si stavano dirigendo: sulla costa si intravedeva un molo, segno che c'erano degli abitanti e poi dietro la cittadina si stagliava una macchia verde, un grande bosco, sicuramente.
– Ma sarà sicuro per dei pirati attraccare così allo scoperto? - chiese Ace.
Bells inarcò un sopracciglio.
– Veramente noi non siamo pirati - puntualizzò Olivia – Non abbiamo la bandiera con il jolly roger.
– Allora ci fermiamo, la disegniamo e poi scendiamo sull'isola! - decretò il quindicenne.
– Okay! - esultò Shiro.
– No!! - Bells stese entrambi con un pugno, aveva l'aria di volerli fucilare solo con lo sguardo.
– Razza di idioti - borbottarono Jay e Ariel, una volta tanto di comune accordo.
– Noi non siamo pirati - riprese la rossa – Non possiamo andarcene in giro con Lili a dire che siamo criminali! E poi se beccassimo qualche marine, noi che speranze avremmo contro soldati duramente addestrati e ufficialiche hanno i poteri dei frutti del diavolo?
– Andare in giro con una nave di Alabasta con la bandiera pirata  metterebbe nei guai noi e tutto il regno - aggiunse Olivia pacata – Bibi ha detto che sono importanti alleati del governo mondiale: che figura ci farebbero se noi li smentiamo così?
– Vero, non ci avevo pensato... - ammise Ace.
– Questo perché non pensi mai - rise la sorella.
– E tu non sei mai gentile!
– Meglio mai gentile che mai intelligente!
– Tu non hai l'aria da intelligente! Sei un'oca!
– Io ti... ti detesto!
I due stavano per darsele di santa ragione – tra loro e i due Roronoa non si sapeva chi fossero quelli che bisticciavano di più – ma Pedro si mise in mezzo e li calmò entrambi.
– Adesso possiamo pensare a riempirci la dispensa? - cambiò discorso Kai.
– Va bene - disse la rossa – Ora vediamo di entrare in porto... e finché voi fate la spesa io tenterò di affogare mio fratello! - lo stuzzicò.
– Eh, ma allora, sorellina, le vuoi prendere proprio!


La piazza centrale dell'isola era occupata da un grandissimo mercato dove vendevano di tutto, sembrava un po' di girare per le vie di Alubarna piene di commercianti e compratori e merci disparate.
Si passava dai vestiti alle spezie, dalla carne al pesce alla verdura, una bancarella vendeva vasi e manufatti di terracotta, un'altra finimenti per cavalli e accessori per viaggi via terra, un'altra ancora offriva cartine, eternal pose vari e strumenti di navigazione: ce n'era per tutti i gusti.
Pedro si era autoproclamato responsabile della dispensa e aveva trascinato Shiro con sé a guardare i tagli di carne di una bancarella, invece Kai e Ace si erano aggregati a Jay – dicendogli che aveva bisogno di loro perché una pietra sarebbe stata sicuramente più abile nel ritrovare la via del ritorno – ed erano spariti chissà dove tra le vie commerciali.
Le quattro componenti femminili del gruppo avevano deciso di fare una passeggiata in città e curiosavano tra la merce di vari mercanti con interesse: vestiti, profumi, accessori e libri attiravano la loro attenzione.
Proprio questi ultimi fecero entrare OLivia in una bottega. La ragazza dagli occhi di ghiaccio prese a sfogliarli e a osservare le raffinate rilegature di alcuni volumi. Tanti tomi erano storie di avventura, alcuni dall'aspetto più vissuto raccontavano di storia e geografia e due o tre che Olivia guardò trattavano di scienza.
Immersa com'era con il naso tra i libri, non si accorse delle altre che si allontanavano, attirate da qualche altra merce interessante.
– Ti piace un genere in particolare? - la diciassettenne sobbalzò nell'udire un vocione parlare di fronte a lei.
Alzò lo sguardo dalle pagine di un libro di avventure medievali e si trovò a fissare un omone moro e abbronzato, calvo solo sulla cima della testa e con un sigaro acceso in bocca. Vestiva con una canotta bordeaux un po' lisa e dei jeans scuri. Non sembravano gli abiti adatti a un libraio.
– Potrei dire che ti piacciono le cose stravaganti, ma magari mi sto sbagliando...
Olivia ci mise un po' a capire che si stava riferendo ai suoi vestii dai colori in contrasto tra loro, li aveva scelti perché rispecchiavano alla perfezione il suo carattere poco ordinario; un top con le spalline verde acqua e una gonnella rosa shocking, dei manicotti multicolor fluo, infradito e alla caviglia sinistra un laccetto scuro.
– Ehi, ti sei incantata?
– Uh...? - si riscosse all'improvviso – Beh, signore, esprimo il mio modo di essere attraverso l'abbigliamento, ma anche tramite quello che leggo, sì. Però tra il mio dentro e il mio fuori c'è molta differenza: se all'apparenza sembro fuori di testa, sappia che qui - e sorrise toccandosi la tempia con un dito – non lo sono per niente!
L'omone scoppiò a ridere a quell'affermazione: – Simpatica, la ragazza! Sembri proprio quel tipo di persona che non se ne importa del giudizio altrui, mi piaci molto! Come ti chiami?
– Olivia, piacere.
– Piacere. Io sono Sheiki. Ti andrebbe di entrare nel retro della bottega? Ho una collezione d'epoca che credo possa piacerti.
– Certo - rispose la ragazza dagli occhi di ghiaccio. Quell'uomo le ispirava simpatia e gentilezza, e se così non fosse stato nello zaino aveva comunque un'arma per difendersi.
Seguì l'omone oltre una tenda dietro il bancone e rimase a bocca aperta: la stanza era quadrata e non molto grande, due finestre lasciavano entrare la luce e il resto delle pareti era interamente occupato da grandi scaffali, grandi scaffali pieni di giornali, gli stessi che i gabbianews portavanoa ogni nave nel Grande Blu, con l'unica differenza che quelli che Olivia aveva di fronte erano vecchi di decenni.
– Wow...
– Alcuni miei conoscenti dicono che sono un po' pazzo a conservarli, ma è la mia passione e in più sono tutti un ricordo di quanto è successo negli anni - rivelò Sheiki.
– È fortissimo - esclamò Olivia – Posso dare un'occhiata? Sono curiosissima!
– Sicuro! - sorrise l'omone – Soltanto... trattali bene che alcuni sono vecchiotti, quasi come me!
Sheiki tornò nella bottega a occuparsi di eventuali clienti e Olivia iniziò a passare di scaffale in scaffale leggendo le etichette: i giornali erano ordinati per annò, trovò un articolo che parlava dell'esecuzione di Gold D. Roger. Alzò lo sguardo all'etichetta, in effetti era tornata indietro con gli anni di parecchio, di quel periodo conosceva soltanto quella storia del Re dei Pirati raccontata da Bibi.
Senza controllare l'anno si spostò più avanti negli scaffali e tirò fuori un quotidiano a caso: la notizia principale era la fine di una guerra tra la Marina e i pirati nel Nuovo Mondo. L'articolo parlava di instabilità politica dovuta alla morte di uno dei Quattro Imperatori in una battaglia precedente. Siccome di tutta la storia Olivia aveva afferrato poco nulla, prese uno dei quotidiani prima e lesse il titolo principale e trasalì.
Veloce si mise a sfogliare i quotidiani ancora più antecedenti alla ricerca di qualcos'altro di interessante e lo trovò: un'isola giudiziaria devastata dal governo mondiale. Il governo che si distruggeva da solo un pilastro della sua organizzazione non aveva molto senso, ma era una poche notizie che la ragazza aveva trovato. Nelle prime righe accennavano anche a due taglie istituite dopo la rivolta di Alabasta, m Olivia sapeva che quella era una menzogna con cui il governo si era salvato dall'umiliazione. Perché in effetti, ragionò la diciassettenne, sarebbe stato uno smacco per le alte sfere mondiali ammettere che un regno loro alleato era stato salvato dal caos solo grazie a dei pirati.
Scostò la tenda e tornò da Sheiki chiamandolo a voce alta. L'omone che aveva appena finito di trattare con un cliente si girò a fissarla curioso: – Che cosa succede?
– Devo chiederti un favore.
– Di cosa si tratta?
– Ecco, vedi... Io volevo prendere in prestito dei giornali dalla tua collezione per farli vedere ai miei amici, sono importanti per noi... Ma poi te li riporterò tutti, promesso!
Il libraio rimase un attimo perplesso da quella strana richiesta e Olivia temette potesse rifiutare, ma poi l'omone annuì: – A patto che tornino com'erano prima. Uguali identici.


Aveva fatto non poca fatica per radunare tutti i nakama sulla nave, tra chi non l'ascoltava e chi era stato introvabile aveva passato due ore a saltare da una parte all'altra della città, ma adesso tutto il gruppo era riunito sulla barca, non poca curiosità attanagliava le loro menti.
– Ho alte notizie! - esordì Olivia, non c'era bisogno di specificare su chi.
– Davvero?
– Sì, più o meno. Più che notizie sono "ricordi" - e fece il segno delle virgolette con le dita.
– Spiegati meglio - disse Jay.
– È un po' lunga da raccontare, ma mi hanno prestato - marcò la parola con la voce – questi vecchi giornali, sono quello che ho trovato su di loro.
– Un po' pochino... - alzò un sopracciglio Kai.
– Pochi i giornali, tante le pagine di notizie dentro - Olivia prese il primo quotidiano in cima ai tre che aveva, che era anche il primo in cui aveva scoperto qualcosa.
– Vi ricorate quando Bibi prima di partire ci aveva riparlato del pirata dal Pugno di Fuoco? - iniziò la ragazza dagli occhi di ghiaccio.
– Sì, aveva detto che si era sacrificato per suo fratello minore - ricordò Shiro.
– Esatto. E vi ricordate il suo nome? Bibi aveva detto a Ace che si chiamava come un grande uomo, ma non abbiamo capito cosa intendesse - poi batté una mano sulla pagina: – Qui invece c'è tutto, tutta la storia per filo e per segno. Si parla dell'esecuzione, della guerra, ...
– Woh, ferma, time out! - la interruppe Ace – Io ci sto capendo meno di prima! Intendo, sappiamo come si chiamava e com'è morto, sappiamo che era suo fratello, ma se parti così in quarta io rimango allo stesso punto di prima!
Olivia gli passò il quotidiano: – È nelle prime pagine.
Ace lo aprì e iniziò a leggere ad alta voce tutte le notizie riportate, la sua voce man mano che andava avanti si faceva sempre più incredula e alla fine dell'articolo la sua faccia come quella degli altri era sconvolta.
– Quindi Monkey D. Luffy detto Rubber  oltre a essere figlio di Dragon il rivoluzionario era anche fratello del figlio di Gold D. Roger e Portuguese D. Rouge - Ariel riassunse la parte che già sapevano.
– E Cappello di Paglia ha sfidato la Marina e la Flotta dei Sette per salvarlo. Si è spinto fino alla base della Marina imitando uno dei Quattro Imperatori del Nuovo Mondo, Barbabianca, e i suoi alleati ed è venuto fuori un putiferio colossale - Pedro aveva gli occhi spalancati.
– È riuscito a liberare Ace e insieme hanno sbaragliato centinaia di marine, ma l'ammiraglio Akainu si è messo sulla loro strada e alla fine Ace è morto per salvare il fratello venendo trafitto da un pugno di lava... - fece Shiro.
– Poi Luffy è stato tratto in salvoda Jinbe e altri pirati e se ne sono perse le tracce. La guerra ha continuato a infuriare e Barbabianca è morto sul campo di battaglia, poi tutto quanto è finito con l'arrivo della Red Force e di un altro Imperatore, Shanks il rosso - concluse basito Kai.
– Questa storia ha dell'incredibile - biascicò Lili.
Olivia riattirò l'attenzione degli amici su di sé prendendo il secondo giornale: – E non è mica finita qui!
Passò il quotidiano a Jay e il verdino lesse come aveva fatto prima Ace. L'articolo era ancora sconvolgente quasi come della battaglia di Marineford e stavolta era protagonista la ciurma di Mugiwara eccetto Brook, Perona, Kaya e Violet.
– Questa è bella ! - fischiò Bells – Hanno espugnato la base del governo mondiale a Enies Lobby e hanno sconfitto tutti i membri più forti dell'organizzazione CP9, incredibile!
– L'hanno fatto per salvare Nico Robin, wow... - commentò Pedro.
– E sono sfuggiti a un buster call della Marina tutti integri. Sono davvero mitici!
– Cosa dice l'ultimo giornale? - s'incuriosì Lili.
– È simile a quello che ci ha portato il gabbianews qualche giorno fa - spiegò Olivia – Dice dell'aggressione che loro hanno compiuto a dei Draghi Celesti insieme alle supernove Eustass Kidd e Trafalgar Law. Ma non è stata una vittoria - la ragazza lesse dello scontro avvenuto in seguito tra pirati e pacifisti, della lotta tra i Mugiwara e i marine, l'ammiraglio Kizaru e il portatore d'ascia Sentomaru. L'articolo termina con la scomparsa della ciurma dovuta al membro della Flotta dei Sette Orso Bartholomew, c'è scritto che si sono come volatilizzati nel nulla.
– Non possiamo tornare in quella libreria a chiedere al tizio se ci presta altri giornali? - intervenne Ace.
– Delicato come sei, tu rischieresti di stroppicciarli tutti, però - replicò Ariel, ma il moretto non raccolse la provocazione.
– Non lo so, mi è sembrato un po' geloso dei suoi giornali. Da un lato aveva un'aria un po' inquietante quando glieli ho chiesti, - ammise Olivia – ma dall'altro sembrava fiero di mostrare la sua collezione a qualcuno...
– Perfetto, allora andiamo tutti a fargli visita! - decise Shiro levando un pugno al cielo.


Si persero un paio di volte nel tragitto dalla nave alla via della libreria, un po' perché Olivia c'era capitata per caso e non ricordava bene la strada, un po' perché Ariel e soprattutto Jay mancavano qualche svolta o confondevano la destra con la ssinistra e Bells doveva sempre andare a recuperarli.
Finalmente, Lili riconobbe un negozio di abbigliamento in cui era entrata prima con soltanto le due quattordicenni e alle domande di conferma dei ragazzi assicurò che dopo aver perso Olivia erano rimaste sempre nella stessa via. Anche la ragazza dagli occhi di ghiaccio riconobbe un negozio di vasellame che aveva intravisto finché camminava di ritorno alla barca.
A un tratto Jay fece loro segno di abbassare la voce e portò una mano all'elsa della katana che aveva a tracolla. I ragazzi lo fissarono con occhi sgranati: – Ma che ti prende?
– Mi prende che, di spalle, a quella bancarella di cibo, ci sono dei marine - sibilò secco.
– E allora? - si stupì Kai – Noi non stiamo facendo nulla di male: siamo qui a gironzolare, siamo viaggiatori comuni e non li abbiamo infastiditi. Dove sta il problema?
– Dove sta il problema?! - si accigliò ancora di più il sedicenne.
– Su, non fare il paranoico - disse Pedro.
– Paranoico?! - grugnì Jay, le sopracciglia aggrottate – Vi devo forse ricordare la predica di tre quarti d'ora che Bibi e Kozha ci hanno fatto sul non farsi vedere dalla Marina, sul girare al largo anche dal più banale soldato perché rischiamo di venire scambiati per loro? Siamo le loro copie sputate!
– Io non credo che rischiamo così tanto - minimizzò Shiro – Dopotutto il mondo è grande, ci saranno delle persone che si assomiglieranno per puro caso...
– Ma di che diamine stai farneticando? - sbottò il verdino e fece per compiere un passo avanti, ma qualcosa tra le sue scapole lo fece irrigidire e si fermò all'istante. I visi dei suoi nakama di fronte a lui erano sbiancati e fissavano qualcosa alle sue spalle, o meglio, qualcuno, Jay immaginò si trattasse della persona che gli stava premendo la punta di una spada tra le vertebre. Riuscì a girare il volto di tre quarti per poter guardare il suo nemico in viso e gli mancò il fiato quando vide di chi si trattava.
– Non muovere nemmeno un muscolo - scandì guardandolo dritto in viso una marine con occhi scuri incorniciati da degli occhiali da vista e lunghi capelli nero-blu raccolti in uno chignon sfatto.
La donna sorrise soddisfatta: – Finalmente io, Tashigi, ho l'occasione di ribattermi con te dopo tempo e sconfiggerti, e dopo ti arresterò e prenderò quelle spade così preziose che non sei degno di maneggiare. Preparati a perdere, Roronoa Zoro!


Hola gente
Ringrazio Saryna_001 per aver aggiunto la mia storia tra le preferite! :)
Questo è il settimo capitolo! Non ho niente da dire in questo mio angoletto pazzo, quindi mi auguro solo che non vi faccia troppo schifo e levo il disturbo ^^
Fatemi sapere quello che ne pensate nelle recensioni, ma se date solo una letta va bene lo stesso!
Alla prossima gente
Adios
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: cabin13