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Autore: amas95    09/09/2016    4 recensioni
Quattro ragazzi e una ragazza: James Potter, Sirius Black, Remus Lupin, Peter Minus e Penelope Hill, detta Nelly. I Malandrini.
Come sarebbe stata la vita dei Malandrini con un componente (femminile) in più?
Storia di amicizie profonde e vere, di sentimenti intensi e nascosti, di verità non dette e di una guerra che cambierà la vita dei nostri protagonisti.
La vita dei Malandrini ad Hogwarts come l'ho sempre immaginata, con un personaggio in più, Nelly: una nata babbana, orfana, che vive con sua nonna a Londra.
Leggete questa storia se siete sempre stati curiosi di sapere la vita di James, Sirius, Remus e Peter ad Hogwarts, se avete sempre desiderato un destino diverso per Sirius Black.
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Severus Piton | Coppie: James/Lily, Lily/Severus, Lucius/Narcissa, Remus/Ninfadora, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Più contesti
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Il giorno dopo Nelly si sveglio di buon mattino, si lavò e si vestì, scese giù in sala comune e lesse la lettera che le aveva scritto sua nonna. Poi prese un libro di testo ed iniziò a sfogliarlo per iniziare a capire cosa avrebbe dovuto aspettarsi dalle lezioni di quel giorno. Si sentiva un pesce fuor d'acqua: fino a un mese fa non pensava nemmeno lontanamente all'esistenza della magia. Certo qualche volta le era capitato di far scoppiare i palloncini di bambini antipatici solo pensandoci, o aveva fatto cadere il gelato della sua compagna di banco antipatica a terra, ma pensava fossero solo buffe e incredibili coincidenze. Invece la prof. McGrannit le aveva parlato di magia involontaria, e che tutti quei piccoli incidenti li aveva causati proprio lei. Sfogliava il libro di pozioni, di trasfigurazione, di difese contro le arti oscure, e si chiedeva se sarebbe mai stata una brava strega. Eppure, nonostante fosse completamente estranea a quel mondo, si sentiva perfettamente a suo agio.
 
I ragazzi più grandi cominciavano ad andare a colazione,  e vide anche Lily, Alice e Catherine uscire fuori dal quadro della Signora Grassa. Guardò il suo orologio e notò con dispiacere che si era fermato alle diciotto del giorno precedente, proprio quando erano arrivati ad Hogwarts; fortunatamente c'era quello della Sala Comune che indicava le 8.15 del mattino. Sirius e gli altri non erano ancora scesi e decise di andare a chiamarli. Bussò alla porta dove erano incisi i loro nomi, ma non ricevette alcuna risposta. Allora decise di entrare trovando il caos più totale: le valige sembravano essere scoppiate e in generale la stanza non aveva un bellissimo aspetto, nemmeno un buon odore. Remus nell'angolo più lontano della stanza russava, James aveva ancora gli occhiali addosso, Sirius dormiva con la testa dove avrebbe dovuto mettere i piedi e un altro ragazzo dormiva con il cuscino tra le gambe. Penelope si ritrovò a ridere da sola a crepapelle, tanto da svegliare i ragazzi che si misero immediatamente sull'attenti.
"Perchè ridi?!" chiese Remus con la voce del sonno.
"Eravate un quadretto ridicolo e spassoso mentre dormivate. Muovetevi o non troverete nulla per colazione!"
"Che ore sono?" chiese Sirius mentre si rimetteva sotto le coperte.
"Le otto e quarantacinque - azzardò Nelly - Di questo passo non riuscirete nemmeno a fare colazione prima che inizino le lezioni."
Tutti e quattro i ragazzi balzarono in aria e iniziarono a prepararsi in fretta e furia, mentre Penelope si chiudeva la porta alle sue spalle e andava ad aspettare i suoi amici in sala comune.
Quando i quattro furono pronti e scesero in sala comune, guardarono l'orario e tirarono un sospiro di sollievo.
"Hill, non si fanno questi scherzetti, lo sai?!" disse Sirius con le braccia incrociate.
"Oh, se è l'unico modo per svegliarvi lo farò sempre, allora."
"Comunque lui è Peter Minus, nostro compagno di stanza - disse James presentando il ragazzino minuto a Penelope - Lei è Nelly."
Peter guardò Nelly senza dire una parola, arrossì e annuì non trovando il coraggio per dire un semplice 'piacere'.
Nelly pensò che quel ragazzo doveva essere estremamente timido, per niente simile a James e Sirius.
 
I cinque ragazzi si diressero in Sala Grande dove la colazione li attendeva. Tutti i tavoli erano già colmi di studenti e al tavolo dei Grifondoro, mancavano solo loro. Non appena si sedettero, la McGrannit, con gli occhialini appoggiati sulla punta del naso, li guardò di sottecchi con aria severa e distribuì ai cinque scapestrati gli orari delle lezioni.
"Mi auguro che siate puntuali." si raccomandò la professoressa.
"Sembra più una minaccia, che un augurio." sussurrò fra se e se Nelly.
"Ha capito bene, signorina Hill." rispose acidamente la McGrannit che subito dopo andò via.
"Simpatica eh?!" aggiunse Sirius mentre si scompigliava i capelli ricci e ribelli.
"Davvero..."
I ragazzi trangugiarono in fretta e furia la colazione e si diressero verso l'aula di Pozioni. Il prof. Lumacorno era un uomo in carne e alto, con i capelli argentati e due lunghi baffi. La sua prima lezione fu ritenuta addirittura divertente da Nelly se non fosse stata disturbata dalla competizione amichevole e stucchevole tra Lily Evans e Severus Piton, desiderosi di rispondere ad ogni domanda che veniva fatta dal professore. Nelly si sentiva una stupida totale, in confronto ai suoi compagni che sapevano molto più di lei. Dopo una 'breve' - a detta di Lumacorno - introduzione i ragazzi si disposero in coppia per preparare la loro prima pozione. Remus si unì a Frank Paciock, Sirius fu costretto a stare in coppia con Peter, mentre Nelly con James.
Nelly e James furono i più fortunati, perchè, trovandosi a solo un banco di distanza da Piton e dalla Evans che lavoravano in coppia, poterono sbirciare ogni loro singola mossa e riuscire a creare una pozione quantomeno decente. Remus e Frank se la cavarono abbastanza bene, al contrario di Sirius e Peter che combinarono un enorme pasticcio.
A fine lezione il povero Sirius aveva i suoi bellissimi capelli arruffati e in disordine e rispecchiavano perfettamente il suo umore.
"Lo sapevo che avrei odiato Pozioni." diceva ogni cinque minuti, causando le risate dei suoi nuovi amici.
La lezione successiva era quella di Storia della Magia. Nelly divenne pallida quando vide che il professore di Storia della Magia non era altro che un fantasma; sì, aveva già conosciuto Nick Quasi-Senza-Testa, ma non avrebbe mai immaginato che addirittura un fantasma potesse fare l'insegnante. Si chiedeva se tutto ciò fosse ancora il lungo sogno di una notte calda d'estate.
Il fantasma, il professor Ruf si rivelò tremendamente noioso, tanto che Peter dormì per tutto il tempo, mentre James e Sirius si scambiavano aeroplanini di carta incantati. Remus in tutto questo cercava di prendere appunti, mentre Nelly osservava ammaliata la semplicità con cui i suoi amici utilizzavano la propria bacchetta per far volare gli aerei cartacei.
 
A fine lezione Remus svegliò Peter e tutti e cinque si diressero verso la sala grande.
"Che lezione c'è ora?" chiese Peter sbadigliando.
"C'è il pranzo, Peter." disse Remus mentre controllava di aver preso con sè tutti i quaderni.
"Che ragazzo sveglio, eh?" ridacchio James sotto i baffi, mentre Peter continuava a sbadigliare.
"Dopo pranzo che materia abbiamo?" chiese Sirius.
Proprio in quel momento un gruppo di ragazze di Corvonero passarono e alla vista di Sirius arrossirono ed iniziarono a confabulare tra loro, per poi passare lo sguardo sul resto della compagnia e in particolare su Nelly, che camminava al suo fianco.
"Però... Black! Non hai passato nemmeno un giorno in questo castello, e già hai una schiera di fan!"
si complimentò James con l'amico, dandogli una pacca sulla spalla.
Sirius sorrise compiaciuto e si sistemo i capelli con la mano.
Penelope li guardò impaziente, dopo che si era staccata dal gruppo per non sentire i commenti che pure una maschiaccia come lei non riusciva a sopportare.
"Muovetevi, io ho fame!" protestò.
 
La lezione di Incantesimi fu molto più piacevole di quella di Pozioni e di Storia della Magia, Nelly adorava il professor Vitious e dimostrò anche di essere abbastanza portata in questa materia; infatti quando il professore spiegò loro come far levitare gli oggetti, Penelope si dimostrò una delle migliori.
"Agitare e colpire, così!"
Nelly osservò con attenzione il gesto del professore.
"Ora prendete le vostre bacchette e mentre la agitate pronunciate queste parole WINGARDIUM LEVIOSA!"
La Grifondoro tirò fuori la sua bacchetta per usarla per la prima volta in assoluto. Prima non aveva avuto il coraggio di uscirla dal cofanetto; però aveva passato ore ad osservarla: tiglio argentato, crine di unicorno, aveva detto Ollivander, buona per gli incantesimi ed ottima per la legilimanzia. Il tiglio argentato a detta dell'anziano artigiano era un legno molto pregiato e raro, chiaro e leggero, flessibile. La bacchetta di Nelly era sottile e intarsiata, chiara con incisioni argentate. Imitò il movimento del prof. Vitious e pronunciò la formula.
"Wingardium Leviosa!"
E la piuma davanti a lei iniziò a fluttuare, mentre lei la indicava con la bacchetta e si concentrava per tenerla in aria.
Dopo dieci minuti anche James, Sirius e Remus ci riuscirono, mentre Peter aveva già carbonizzato cinque piume.
"Mi piace Incantesimi! E' una bella materia.." disse Nelly soddisfatta ai suoi amici una volta uscita dall'aula.
"Dici così solo perchè ci sei riuscita subito a far volare quella maledetta piuma." protestò James che ci aveva impiegato più tempo del previsto.
"Vedrai, DCAO è anche meglio!" aggiunse Sirius che camminava avanti a tutti.
 
Avevano lezione di Difesa con i Corvonero, e quando le stesse ragazzine di quella mattina videro entrare Sirius in aula con i suoi amici, iniziarono a parlare e a sussurrarsi cose con un cipiglio da civette.
Sirius e James si sedettero insieme ad un banco vicino alle Corvonero più carine, mentre Peter si sedette all'ultimo banco con un ragazzino di Corvonero, e Remus e Nelly insieme.
I due Don Giovanni stavano già intavolando una conversazione con le Corvonero, che a dire di Nelly si comportavano come galline schiamazzanti: ridevano ad ogni battuta dei due Grifondoro e li guardavano con occhi famelici.
"Ecco perchè io la compagnia delle ragazze.. - disse Nelly sbuffando - Sono insopportabili."
Remus si lasciò sfuggire un risolino e fu fulminato dallo sguardo della sua vicina di banco.
Il professor Smith era un giovane uomo, alto e piacente, tanto da distrarre Nelly dalle galline Corvonero.
"Buongiorno a tutti, mi chiamo Daniel Smith e sarò il vostro professore di Difesa Contro le Arti Oscure."
Anche l'attenzione di tutto il resto delle ragazze presenti in quell'aula fu attirata dalla bella presenza del giovane professore.
"Io sono un Auror, ma ho deciso di provare con l'insegnamento, dato che è sempre stato il mio sogno.."
Un sospiro femminile si levò in aula, mentre tutti i ragazzi inarcavano un sopracciglio.
Remus stava per spiegare alla sua amica Nata Babbana il significato della parola Auror..
"Un Auror è come..."
"Mi scusi professore!" disse Nelly alzando la mano.
"Mi dica, signorina..?" rispose il professor Smith.
"Penelope Hill - Nelly scandì con precisione il suo nome - Qual è il compito di un Auror? E cosa bisogna fare per diventarlo?"
Remus la guardò di sottecchi contrariato scotendo la testa, mentre il professore le sorrise e scrisse alla lavagna la parola Auror.
"Signorina Hill, gli Auror sono dei membri del Ministero della Magia che combattono le Arti Oscure e i loro sostenitori. Possono essere considerati l'equivalente della polizia babbana o del servizio di Intelligence. Per diventare un Auror bisogna essere preparatissimi nella materia che vi insegnerò e in Incantesimi ed avere il massimo dei voti per poter essere ammessi al corso che dura tre anni. - il professore si fermò e sorridendo guardò negli occhi la sua alunna - Tutto chiaro?"
"Sì - rispose emozionata Nelly - Grazie mille, professore!"
"Dovere mio! Ora iniziamo la lezione vera e propria..."
Sirius nel frattempo si girò e imitò il professore e le sue movenze ripetendo "dovere mio!".
James e Remus risero, mentre Nelly si sforzò di rimanere seria.
Dopo Lumacorno, Ruf e Vitious pensava che tutti i professori sarebbero stati dei matusalemme bassi, grassocci, noiosi e baffuti; invece il professor Smith era alto, aitante, con lucenti capelli scuri e vivaci e ipnotici occhi verdi, un sorriso così radioso da togliere il fiato, una voce calda e rassicurante... Sì. Difesa contro le Arti Oscure era decisamente la sua materia preferita a partire da quel momento.
"Ti togli quell'espressione sognante dalla faccia?" disse Remus riportando alla realtà Nelly.
"Che c'è?" rispose acida.
"Vedi che non sei tanto diversa dalle altre ragazze?!"
"Ma il professor Smith è diverso...- disse Nelly sostenendosi il capo con le mani - E poi avevo tutto il diritto di fare una domanda."
Remus annuì e continuò a prendere appunti, e Nelly pensò che sarebbe stato meglio fare lo stesso.
Scrisse ogni parola che il professor Smith disse e lo ascoltò con attenzione per tutta l'ora.
A fine lezione, mentre tutti i ragazzi uscivano dall'aula, Penelope era ancora intenta a ricopiare una frase dal quaderno di Remus che le era sfuggita.
"Dai, Nelly, la copi dopo! Sirius e James sono andati già via, li perderemo!" incalzò il Grifondoro.
"Sì, sì, ho finito! Ecco a te il tuo quaderno. Grazie Rem!"
I due stavano uscendo dall'aula, ma il professor Smith li bloccò.
"Signorina Hill, può rimanere un attimo? Vorrei scambiare due parole con lei.."
Remus e Nelly si guardarono interdetti.
"Io vado, ci vediamo in Sala Comune." disse il ragazzo.
Lei annuì e si avvicinò alla cattedra del professore, mentre sentiva le sue guance prendere fuoco.
"Lei si chiama Penelope Aura Hill, giusto?" chiese il giovane insegnante.
"Sì.." rispose la studentessa imbarazzata.
"Mi può dire i nomi dei suoi genitori..?"
"Grace Collins e Alan Hill - disse Nelly timidamente - Perchè me lo chiede?"
Il prof. Smith sorrise e iniziò a sistemare le carte sulla sua scrivania con la bacchetta. Poi aprì un cassetto ed estrasse una foto per mostrarla alla ragazzina.
Nelly rimase a bocca aperta guardando quella foto che ritraeva il suo insegnante con i suoi genitori, belli, proprio come li ricordava.
"Ma.." disse la Grifondoro senza parole.
"Ero molto amico dei tuoi genitori. Ci conoscevamo da quando eravamo piccoli! - spiegò il professore accarezzandole la guancia - Forse tu non ti ricordi ma c'ero anche io il giorno del tuo primo compleanno!"
"Io, no... non ricordo."
Nelly continuava a fissare i suoi genitori, belli, giovani e sorridenti e pensava a quanto piccolo fosse il mondo. Poi una lacrima le sfuggì dai suoi occhioni verdi che la mamma le aveva gentilmente regalato, e subito la asciugò.
"Mi dispiace non volevo renderti triste."
"No, non sono triste. Sono contenta ogni volta che li vedo e piango.. - disse Nelly sforzandosi di ridere - Ma loro sapevano della ...magia?"
"Sapevano che ero un tipo un po' particolare, che avevo studiato in una scuola speciale e facevo un lavoro strano.." rispose il professore sorridente.
Nelly non sapeva perchè ma quel sorriso le faceva sentire un calore immenso nel petto.
"Sarà meglio che tu vada ora, o i tuoi amici mi odieranno per averli privati della tua presenza.."
"Grazie, professore.."
"E di cosa?"
"Per avermi fatto vedere questa foto meravigliosa.."
"E' tua se vuoi... dovrei averne un'altra copia."
"Davvero?" chiese la ragazzina.
Il professore annuì e Nelly non se lo fece ripetere due volte. Salutò l'insegnante e scappò in Sala Comune dove la aspettavano i suoi amici.
"Ehi Nelly, domani abbiamo lezione di volo.." iniziò a dire James non appena la vide entrare.
Ma la biondina si precipitò su nel suo dormitorio senza dire una parola e senza rivolgere uno sguardo ai suoi amici.
"Strane queste ragazze.." disse il ragazzino occhialuto.
"Lo sono ancora di più quelle che preferiscono i pantaloni alle gonne.." aggiunse Sirius.
Nelly nella sua stanza estraeva dal suo baule il vecchio album di foto dei suoi genitori. Iniziò a sfogliarlo e ad ogni foto una lacrimuccia scendeva giù lungo le sue guance rosee; sua madre aveva i capelli biondi e riccissimi in ogni foto, ma la nonna Hellen le aveva spiegato che in realtà erano liscissimi proprio come i suoi; al contrario suo padre aveva i capelli mossi e di un castano ramato. Suo padre somigliava molto a sua nonna: la stessa forma del viso e le stesse labbra
carnose. Quanto avrebbe voluto che i suoi genitori fossero ancora lì, sulla terra, a Londra ad aspettare una sua lettera, nella quale lei avrebbe scritto che aveva appena conosciuto un loro caro amico. Si domandava se avesse dovuto dirlo alla nonna, ma non voleva turbarla; la nonna Hellen non aveva mai superato la morte del suo unico figlio Alan, ed era anche per questo motivo che Nelly aveva tutte le foto dei suoi genitori: per sua nonna era troppo doloroso rivederle e le aveva date a sua nipote.
La Grifondoro prese lo scotch dal suo astuccio e con cura aggiunse all'album la nuova foto dei suoi genitori che le era stata gentilmente regalata dal professor Smith.
Quando Nelly scese giù per la cena, i suoi amici la aspettavano in Sala Comune e vedendola nostalgica e triste, riuscirono a risollevarle il morale raccontandole gli scherzi che avevano pensato di fare in futuro a Severus Piton e ai suoi amichetti di Serpeverde. Sirius, cercando di prevedere la reazione della Evans, la imitava scatenando l'ilarità di tutti.
Nelly si sentiva fortunata.
 
Nel suo ufficio anche il professor Smith era preso dalla malinconia e sfogliava l'album delle sue foto ricordo.
Arrivò al periodo che gli interessava: le foto che lo ritraevano ventenne, abbracciato a Grace, il suo primo e ultimo amore. L'amore a cui aveva dovuto rinunciare e che gli era stato portato via dal suo migliore amico; non aveva potuto far nulla, perchè aveva deciso lui di lasciarla, di rinunciare a lei per la sua carriera da Auror. La morte di Grace e Alan lo aveva straziato e si era buttato a capofitto nel lavoro; ma ora rivedendo la piccola Penelope qualcosa si riaccendeva in lui: una piccola parte di Grace viveva in Nelly e ciò lo faceva sentire vivo. Una vana illusione lo teneva vivo.

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Ciao bellezze! Come va?
Questo è il secondo capitolo della mia storia. I primi capitoli saranno un po' statici, nel senso che sto introducendo la storia e i personaggi... però verso il finale vi ho già aggiunto un piccolo colpo di scena. Fatemi sapere cosa ne pensate di questo professor Smith.
Come avrete notato dal banner là sopra, ho deciso di dare fin da subito ai miei personaggi un volto, per facilitarvi anche la lettura, magari così è più piacevole.
Allora la nostra protagonista Penelope Hill è la bellissima Amanda Seyfried! Sono riuscita a trovare anche qualche sua foto da piccola e le potete vedere nel collage.
Il professor Smith è Carlisle Cullen Peter Facinelli, l'unico attore di tutta la saga di Twilight che mi sta simpatico.
Alan Hill, il papà defunto di Nelly è il bellissimo e bravissimo Alessio Boni. Dio solo sa quanto lo ami; invece la mamma è Francesca Cavallin, un'attrice italiana... ve la ricordate quando faceva la cioccolataia in un Medico in Famiglia?!
Beh spero che il capitolo vi sia piaciuto.
A presto bella gente.

ah, se leggete, 
Recensite, per favore.

 
Amy


 
   
 
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