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Autore: batuffoloki    10/09/2016    0 recensioni
“Diario di bordo , parla il comandante Spock , primo ufficiale dell'enterprise . Mi trovo a bordo della Fermi insieme a un gruppo di studiosi e stiamo per atterrare su un pianeta inesplorato per analizzarlo e scoprire se è adatto a sostenere la vita umana e a diventare una colonia federale.Per pilotare lo shuttle ho scelto il signor Chekov . Ho portato il dottor McCoy in caso di emergenza medica. Rodriquez e Curtis si occuperanno della sicurezza. Con noi sono venuti anche la dottoressa Marian Harmon , biologa, il dottor Elvis Miles , geologo, e Beatrice Burns ingegnere , una delle allieve del signor Scott. Nel frattempo l'enterprise continua a cartografare la zona circostante senza allontanarsi troppo. Ritengo che potremo condurre l'esplorazione preliminare e tornare a bordo nel giro di 48 ore al massimo .”
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'star trek assemble'
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“Diario  di bordo, parla il  comandante Spock, primo ufficiale  dell'enterprise. Mi  trovo  a bordo  della Fermi insieme a  un  gruppo  di  studiosi  e  stiamo per atterrare  su un pianeta  inesplorato per  analizzarlo  e scoprire se  è  adatto  a sostenere  la   vita umana e a diventare una colonia federale.Per  pilotare  lo  shuttle  ho  scelto il  signor Chekov . Ho  portato  il  dottor  McCoy in caso  di  emergenza medica. Rodriquez e Curtis si  occuperanno  della sicurezza. Con  noi  sono  venuti  anche la dottoressa Marian Harmon , biologa, il  dottor Elvis Miles  , geologo, e   Beatrice Burns ingegnere , una delle  allieve del  signor Scott. Nel  frattempo  l'enterprise  continua  a cartografare  la zona circostante senza allontanarsi  troppo. Ritengo  che  potremo  condurre  l'esplorazione preliminare   e tornare a bordo  nel  giro  di  48 ore al  massimo .”
Nell'ambiente ristretto  dello  shuttle c'era  una gran  confusione .Tutti erano impegnati a chiaccherare per far  passare  il tempo, eccetto Spock  che  se  ne stava  immobile , insaccato  nella sua  poltroncina e apparentemente addormentato.
“Gentile ad invitarmi  Spock . Allora che  mi  racconti?” McCoy si  era seduto  accanto  al  vulcaniano sospettando  che  non stesse realmente dormendo nonostante fosse  immobile con  gli  occhi  chiusi  e  le dita  intrecciate.“Dormi?” Ovviamente quella del  dottore era  una domanda retorica.
Ma  il  vulcaniano  si sentì in dovere  di  aprire  un occhio e  alzare  un sopracciglio  offeso . “Ti  pare verosimile che io  possa addormentarmi  durante  una missione di  cui  sono  a capo?Stavo  meditando."
McCoy  sospirò. Perchè cercava sempre di attaccare bottone con  questo  individuo dalla mente bidimensionale? Forse c'era  in  lui un masochismo latente che  lo spingeva a non farsi mai i fatti  suoi.
"Ok  scusa ,volevo  solo fare un pò di  conversazione.”
“Non ho mai  capito l'esigenza i  voi umani di discutere di  cose futili,  come  il tempo per fare  un esempio. Trovate sempre necessario  rimarcare che fa freddo  o  sta  piovendo come se fosse qualcosa che  una persona non può stabilire semplicemente allungando una mano  a alzando gli occhi  al  cielo ."Il tono  di Spock  era sempre  incolore, ma  McCoy  avrebbe giurato  che c'era  una  punta di petulanza nelle sue parole.
"Scusa  errore  mio , se cerco  di  essere gentile con  te e conoscerti meglio !”
“Dottore, se vuoi sapere qualcosa di me puoi leggere  la mia scheda , dopotutto tu come il medico di  bordo ai pieno  accesso  a  tutti i miei files.” Ora McCoy desiderava  non solo non essersi ma seduto  al  fianco del  vulcaniano  ma  di non aver mai messo  piede sulla navetta. La  prossima volta ci  avrebbe pensato  due  volte. Avrebbe simulato un malore .Dopotutto per  lui non era  difficile trovare una malattia che richiedesse  un giorno di  convalescenza  in infermeria. E poi poteva farsi il  certificato  medico  da solo!
“Il pianeta è davanti  a  noi." Li  informò  Chekov. Nella navetta calò il  silenzio  mentre  tutti allacciavano le cinture .E Il  dottore  fu  ben  felice che l'avvicinamento  al pianeta  offrisse  una distrazione  che gli  avrebbe consentito  di uscire dal vicolo  cieco  in cui  si  era  cacciato  da solo. Spock  aprì  gli  occhi  e  si  allacciò la cintura. All'improvviso la sirena di  allarme rosso  del  computer  suonò.
"Che succede?”  Chiese Spock alzandosi  e  raggiungendo in  un balzo il posto  accanto  a Chekov.
  Lo shuttle sussultò violentemente strappando grida e proteste degli occupanti . “Silenzio per favore ."Intimò Spock deciso . Gli  scoppi  emotivi   dei  suoi  compagni gli  impedivano  di  concentrarsi  sui  dati  che scorrevano  sul monitor e scoprire  la causa dell'improvvisa  instabilità  che  li  aveva colpiti.
"Signore , uno sciame di asteroidi ,che si  sta disintegrando nell’atmosfera del pianeta ci  ha colpito in pieno.Perdo il  controllo  del  timone! I sensori  dovevano essersi guastati  se  non lo  hanno  segnalato prima."
La voce del  giovane russo  suonava decisamente allarmata. Spock  si  chinò sul  suo monitor per studiare  i dati .
"Mantenete la calma , lo  scafo  della navetta non è così danneggiato.Reggerà l’impatto ."
Tutti  trattenevano il respiro mentre la navetta ballava come  un guscio  di  noce  in mezzo a  un mare  in tempesta. "Entriamo  nell'atmosfera. Questo  dovrebbe proteggerci ."Annunciò  Chekov.
"L'atmosfera ci  schermerà  dall'onda neutronica."Confermò  Spock reggendosi  saldamente ai  braccioli.
"IL timone sembra danneggiato .Non riesco  a mantenere l'assetto per  l'atterraggio .”“Annunciò Chekov dopo qualche secondo .
Il  suo  accento  russo era  diventato  così forte, a causa dell'agitazione,  che a malapena si  capiva cosa stava dicendo.
"Preparatevi  all'impatto." Ordinò  Spock cercando  col  suo  tono  autoritario  di  sedare il  brusio  preoccupato  che si  levava di  nuovo  dall'equipaggio.
McCoy  afferrò  spasmodicamente  i braccioli .Ora era  certo  che avrebbe fatto  meglio  a restarsene a casa , sulla sua  comoda  astronave  anzichè  seguire  questo pazzoide e  le sue manie di  esplorazione!
"Ora !"Urlò  Chekov e subito  dopo l’ impatto lo  lasciò senza fiato .
 La navetta gemette sconfitta dalla gravità . Grazie al  cielo per  le persone fu  molto meno  doloroso  perchè  colpo  fu  assorbito dagli  airbag  delle poltrocine che si  gonfiarono  avvolgendo  gl i occupanti in  un bozzolo protettivo . Nonostante questo la preoccupazione che qualcuno  ne avesse  risentito  più  degli  altri  era sempre  presente nel  dottore che  appena si  riprese  cerco  di  districarsi  per sincerarsi  delle condizioni  dei  suoi  compagni. "State tutti  bene ,fatevi  sentire!"Ordinò ai  suoi  compagni  cercando  di  tenersi in equilibrio  con  la testa che  gli  girava e le orecchie che gli fischiavano  per  il  rumore dell'impatto .Alcuni di loro risposero   coerentemente, altri  lamentandosi, ma  nel  complesso erano  tutti  vivi e questa era la buona notizia. Per  le cattive  notizie c'era sempre tempo!
   
 
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