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Autore: floricienta    11/09/2016    2 recensioni
Sorey, sdraiato prono sul pavimento, poggiò la guancia sul palmo della mano e il gomito a terra, ammirando l'altro ragazzo. Era così bello anche da quella visuale: i capelli cadevano dolcemente sulle spalle così come la rugiada dalle foglie nelle prime ore del mattino; la schiena - leggermente incurvata per leggere meglio - aveva una linea perfetta che mostrava lievemente la colonna vertebrale al di sotto del vestito acqua marina e quel sedere... Se solo avesse potuto vederlo, nascosto dalla veste e dal pavimento in legno.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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BISOGNOSO DI ATTENZIONI


Sorey chiuse il libro con un sonoro tonfo, sperando che questo provocasse una qualsiasi reazione in Mikleo, che se ne stava al suo fianco, dandogli le spalle, anch'egli con un libro sorretto dalle sue ginocchia.
Invece, il serafino rimase immobile, ancora immerso nella lettura.
Sorey, sdraiato prono sul pavimento, poggiò la guancia sul palmo della mano e il gomito a terra, ammirando l'altro ragazzo. Era così bello anche da quella visuale: i capelli cadevano dolcemente sulle spalle così come la rugiada dalle foglie nelle prime ore del mattino; la schiena - leggermente incurvata per leggere meglio - aveva una linea perfetta che mostrava lievemente la colonna vertebrale al di sotto del vestito acqua marina e quel sedere... Se solo avesse potuto vederlo, nascosto dalla veste e dal pavimento in legno.
Un pensiero che gli vorticava da almeno dieci minuti nella testa e a cui non riusciva a dare un freno.
Non che volesse darglielo.
Ormai era arrivato al punto tale da non riuscire a rimanere sempre fermo e distante da Mikleo in senso fisico quando si trovavano da soli e così vicini. D'altro canto, erano rari i momenti dove non fossero insieme, ciò portava ad un Sorey agitato che non vedeva l'ora di prendere quel viso angelico tra le mani per lasciargli un bacio lungo quanto gli anni del nonno.
Da quando erano diventati molto più che semplici amici di infanzia, quello era uno dei tanti pensieri che lo martellava incessantemente.
Uno dei più casti di sicuro.
“Mmh.” Sorey fece un piccolo verso per richiamare l'attenzione dell'altro.
“Che c'è?” domandò Mikleo, cambiando pagina.
L'umano sobbalzò senza sapere cosa rispondere se non un "Ah!" sorpreso.
“Non disturbarmi se non hai niente da dire.”
Sorey si lasciò cadere sul pavimento, picchiando con il naso, e tornò il silenzio nel suo salotto.
Davvero si chiedeva come il serafino non desse alcun segnale di voler anche lui qualche contatto più intimo adesso che erano da soli in casa e nessuno li avrebbe disturbati fino alla mattina successiva. Gli sarebbe andato bene di tutto, anche lo stare insieme abbracciati a chiacchierare, eppure Mikleo sembrava interessato solo a quel libro.
Cosa aveva di più interessante di lui?
Rotolò fino ad osservare il soffitto con i suoi grandi occhi verdi e si portò il braccio destro sulla fronte, sbuffando. Avrebbe potuto chiedergli direttamente di scambiarsi qualche effusione, ma si sentiva uno stupido totale.
Era questo che succedeva a tutti gli esseri umani? Era quella cosa che chiamavano ormoni? Non era un argomento che aveva affrontato spesso con il nonno, anzi, l'aveva scoperto per conto proprio e, quando era andato a chiedere delucidazioni, era sicuro di aver scorto una punta di rossore sulle guance del vecchio.
Si domandò se accadesse lo stesso anche ai serafini, ma, considerando il comportamento di Mikleo, non doveva essere così. Per questo non voleva asfissiarlo con qualcosa che magari non gli andava di fare.
Però lui lo voleva così tanto.
Così tanto che avrebbe dato altri segnali per tutta la serata fino a quando non ci sarebbe riuscito.
Spostò gli occhi di nuovo sulla figura del serafino.
“Fa caldo, eh?”
“Tu trovi? A me sembra che ci sia una bella temperatura.”
Sorey avrebbe voluto rispondere qualcosa tipo “Forza, Mikleo, usa i tuoi poteri per darmi sollievo e poi dovremo toglierli perché bagnati e...” scosse la testa in quel preciso istante, diventando rosso su tutta la faccia e la nascose tra le proprie mani.
Qualche attimo dopo si ritrovò ad osservare tra le fessura delle dita ancora Mikleo, che non dava segni di cedimento.
Cos'altro poteva fare per attirare la sua attenzione?
Si guardò intorno, fino a quando non vide una piccola ragnatela in un angolo del caminetto.
“Mikleo!” esclamò a gran voce, scattando a sedere. “C'è un ragno enorme!” puntò il braccio dritto davanti a sé.
“Attento a non ucciderlo, allora. Lo sai che noi serafini teniamo al mantenimento dell'equilibrio della Natura.”
Sorey sbatté le palpebre più volte.
Ma davvero era così ottuso da non capire che voleva solamente stare insieme a lui in altro modo? Non era di certo quello che si aspettava da Mikleo, da una mente come la sua.
L'umano si alzò con un sospiro esagerato e andò a posare il libro su uno scaffale dove una pila di altri libri dava segno di dover cadere da un momento all'altro, ma non cedette neanche con il peso del nuovo volume sopra di essa.
Incrociò le braccia e si girò per l'ennesima volta verso Mikleo, con una faccia così demoralizzata che se l'altro l'avesse visto non si sarebbe opposto di sicuro.
Si soffermò sulle labbra dischiuse del serafino, appena visibili al di sotto del ciuffo che occultava gran parte del viso e non resistette oltre. Gli si avvicinò, sedendosi sulle ginocchia proprio dietro di lui, le mani stretta a pugno sulle cosce e i denti che andavano a mordicchiare il proprio labbro inferiore.
“Mikleo...”
Nessuna risposta.
Basta, era troppo per lui.
Si lanciò con impeto addosso a lui che fece un piccolo verso sorpreso; il libro cadde a terra, spiegazzando una pagina e il momento dopo Sorey aveva sbattuto a terra Mikleo, tenendolo avvinghiato in un abbraccio appena ricambiato.
Non ci volle molto perché la sua bocca andasse ad incontrare quella del serafino, coinvolgendolo in un bacio delicato e bramato. Inspirò contro il suo naso e si riappropriò delle sue labbra, così fresche e gustose, fino a quando non cercò un contatto profondo con la sua lingua, calda e morbida in contrasto.
Quando si staccò, rimase ad occhi chiusi per qualche istante, successivamente sentì la risata dell'altro.
Riaprì gli occhi per accorgersi della sua espressione derisoria sul volto e alzò un sopracciglio, confuso.
“Stavo proprio contando i minuti che ci avresti messo per impazzire.” cominciò a parlare Mikleo. “Sai, pensavo che saresti durato di più.” lo sguardo sornione avrebbe dovuto far arrabbiare l'umano, eppure era così bello anche in quel modo che gli era impossibile.
“Mikleo!” fu tutto quello che riuscì a rispondere.
“Ho vinto io.” ironizzò ancora il serafino.
L'attimo dopo, Sorey si rilassò e fece un sorriso che partiva da orecchio a orecchio. Si era fatto troppi complessi per niente e solo adesso se n'era reso conto.
Quanta ingenuità da parte sua.
Si riabbassò sul viso dell'altro e lo baciò di nuovo, con estrema calma, quasi a volerlo far esplodere per volerne di più. Rimase a pochi centimetri dalle sue labbra anche dopo il bacio, guardandolo con occhi languidi.
“Credo di essere io quello che ha vinto.”
Sorey sussurrò quella frase nella maniera più tenera e lasciva nello stesso tempo, come solo lui avrebbe potuto fare, ottenendo due guance arrossate sulla pelle diafana di Mikleo.
Fu così che ripresero a baciarsi da dove si erano interrotti, lasciando un libro nel bel mezzo del pavimento insieme a parte dei loro vestiti, mentre loro andavano a prender posto sul letto per poter dare sfogo a tutti i pensieri di Sorey degli ultimi minuti.
“Finalmente.” avrebbe voluto aggiungere.



Note:
Buona domenica a tutti! ed eccomi tornata con una nuova storia tra i miei amori estivi (e andranno sicuramente anche all'autunno e inverno ecc ecc...)!
Festeggiamo il fatto che adesso EFP abbia il fandom per questo magnifico videogioco e iniziamo subito a pubblicare storie! Ahahah! Mi sembra più che giusto u.u
Allora questa idea mi è venuta in mente qualche giorno fa quando, tornata dalle vacanze, ho deciso di ricominciare da capo il gioco per cogliere tutte le sfumature che non avevo colto ad una prima partita e all'improvviso mi trovo nel castello di Ladylake ad aspettare l'udienza con il re ecc, ed ecco che Mikleo se ne sta a leggere davanti ad una libreria nella stanza e io - Sorey - ero lì che lo fissavo tristemente perché non mi calcolava, scherzandoci su con una mia amica non poteva che venirmi un'idea riguardo a questo fatto! Ahahah ed ecco come è nata u.u storia interessante, lo so, sempre saputo (?) *in vena di ironia*
Comunque, dopo un episodio visto poco fa dell'anime dove hanno flirtato come animali in calore, non potevo lasciarla ancora nel pc ed ecco a voi la storia!
Spero che vi piaccia, come al solito è una cosa semplice semplice, ma spero comunque che vi faccia battere il cuore e sorridere così come questi due tontoloni fanno quando sono insieme ahah! Sarei anche contenta di ricevere qualche commento e grazie a tutti voi! Ci vediamo alla prossima fanfiction!
Flor =w=

  
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