Capitolo 4:
Night Comes Over Us, While We Discover Each Other


Jepha si divise e guardò per qualche istante il piccolo Quinn che lo fissava ancora stupito. Il suo primo impulso  fu quello di scappare via, ma un secondo dopo sperò che l'altro lo baciasse di nuovo, magari dicendogli persino che lo amava. Ma il biondo arretrò di un passo e i suoi occhi si fecero acquosi, come cioccolato che stava fondendo, perciò Jepha si voltò e cominciò a correre.
Quinn lo guardò allontanarsi senza niente da dire, niente che avrebbe potuto rassicurlo, almeno.
Con un sospiro si avviò dentro lo skatepark e riconobbe subito Branden, che quasi fluttuava sulla sua tavola. Andò da Bert, che aveva uno sguardo assorto.
"Ehi Quinn." lo salutò sorridendo appena, quando si accorse di lui. Battè una mano sul cemento, invitandolo a sederglisi accanto. "Come mai da queste parti?"
"Volevo solo vedere come se la cavava Branden, tutto qui." rispose stupendosi dell'improvvisa loquacità di Bert, per poi arrossire, tradendosi.
"Secondo me volevi vedere Branden, non la sua bravura. Ora scusa ma devo andare con degli amici a farmi una bira. Vuoi venire anche tu?"
Quinn scosse la testa, ancora imbarazzato.
"Come vuoi. Diresti tu a Branden dove sono, quando ha finito?"
"Certo, stai tranquillo."
Si salutarono con un cenno della mano e poi Bert si allontanò canticchiando.
Il biondo sospirò senza staccare gli occhi da Branden, di nuovo solo. Si era cacciato in un bel problema, questo l'aveva capito, ma non aveva la più pallida idea di come uscirne.
Avrebbe dovuto parlarne con qualcuno, uno scambio di opinioni era proprio ciò di cui aveva bisogno in quel momento ma non aveva nessuno con cui confidarsi, nessuno tranne Jepha. E dubitava che volesse sentirlo. Però prese lo stesso il cellulare, doveva sentire la sua voce.
Compose il numero e avvicinò il telefono all'orecchio, per poi attendere. Rimase per molti minuti ad ascoltare l'incessante 'Tu...tu...' del cellulare, prima di decidersi ad attaccare.
Incrociò le gambe e le avvicinò a sé, perdendosi tra i suoi pensieri. Era ancora scioccato dopotutto, aveva appena scoperto che il suo migliore amico era innamorato di lui! E l'aveva baciato, per giunta. Ma Quinn non aveva sentito nulla che non provava annche quando l'aveva vicino. Affetto, era solo profondo affetto per l'unica persona che fino ad allora gli era stato amico. Nient'altro.
Sobbalzò, quando sentì una mano scompigliare i suoi capelli biondi, con qualche riflesso aranciato a causa del sole che stava per essere inghiottito dall'orizzonte.
"B-Branden." disse non appena lo vide, diventando paonazzo. "Ciao."
"Posso sedermi?"
Il biondo fece cenno di sì con la testa e l'altro si sedette, rivolgendogli timide occhiate.
"Cosa c'è che non va?" proseguì alzandogli il viso posando un dito sotto il suo mento, per poi guardarlo negli occhi.
"Si vede tanto che sono preoccupato?"
Rise.
"Non è colpa mia se i tuoi occhi lasciano sempre trasparire il tuo stato interiore."
Quinn si strinse a Branden, guidato dall'impellente desiderio di essere abbracciato. Posò la zazzera bionda sulla spalla dell'altro e si lasciò cingere. Il biondo tirò su col naso, accorgendosi solo in quel momento che il ragazzo aveva un buon odore e... gli piaceva.
"Jepha è innamorato di me." confessò all'improvviso, senza riuscire a tenerselo più dentro, cogliendo di sorpresa Branden.
"Ah... beh, siete carini insieme."
Quinn sbuffò, nascondendo il viso nella maglietta dell'altro.
"Questo mi fa pensare che tu non ricambi."
Il biondo alzò il viso, portandolo alla stessa altezza di quello del ragazzo di fronte a lui.
"Infatti."
Scandì quella parola lentamente, quasi con enfasi.
Branden catturò subito le labbra del minore, con un solo gesto. Le sentì morbide, quasi innocenti, e non volle rovinare la loro purezza approfondendo il bacio, nonostante fosse certo che Quinn lo volesse. Si divise, lasciandogli solo un piccolo bacio.
Il biondo lo strinse e lo tenne tra le sue braccia fino a quando il sole non sparì del tutto, lasciando spazio alla coltre silenziosa della notte, che vestita l'intera città con il suo lungo abito nero.
"Dov'è Bert?" chiese Branden, dopo aver dato un bacio sulla guancia di Quinn.
"Ha detto che sarebbe andato a bere una birra con degli amici." rispose il biondo.
"Cazzo no!"
Spostò Quinn e si alzò in piedi, accelerando il passo.
"Avanti andiamo!" lo incitò, prima di cominciare a correre.
L'altro si decise a seguirlo fino in strada per poi proseguire incanalandosi in stretti vicoli.
Solo quando vi arrivarono, Quinn riconobbe il parcheggio del locale in cui aveva incontrato Bert la prima volta. Entrarono e, in un angolo, videro Jepha che sosteneva Bert per un braccio.

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Scrivere questo capitolo è stata un'impresa, ma alla fine ce l'ho fatta XD.
Thanks to:
Xx_ImJustAKid: lo so, a te piaceva la Quinn/Jepha, ma l'autrice sono io e quindi scrivo Quinn/Branden XD
Tranquilla tesoro, apprezzo sempre i tuoi commenti, idioti e non. Bacio.
_omfg_: mogliettina mia cara! Ora tu sei in campeggio e mi manchi T.T
Quinn rompiscatole è in assoluto il mio preferito, troppo bello quel ragazzo. Poi ora con Branden *-* Ancora meglio XD Dai che Jepha non soffrirà troppo, gli trovero qualcuno u.u Baci amore, ti amoH!
echelon1985: ciao tesoro! Sono contenta ti sia piaciuto, Quinn è adorabile. Spero ti sia piaciuto anche questo.
_sory_: salve w.w
Oh cara, tu un amico assillante come Quinn ce l'hai, sarei io me medesima la sottoscritta, che come ben sai scartavetra i maroni in continuazione XD
Nello skatepark c'è stato un altro bacio ed è arrivato Branden *-* Si, Gin è la tua fotocopia =__= Ti amoH!
 
Ringrazio anche chi ha letto e inserito la fic tra i preferiti.
Glo.