Anime & Manga > Gundam > Gundam 00
Segui la storia  |       
Autore: Lil_Meyer    03/05/2009    0 recensioni
[Gundam 00] Sumeragi Lee Noriega non è affatto certa che la compagnia di un ex-alcolista possa giovare ad un ex-Innovator. Ma forse, la donna realizza sorridendo, Veda ha più senso dell'umorismo di quello che tutti pensano.
Genere: Generale, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sono solo passati dieci giorni da quando l’hanno recuperato, ma già Ribbons le sembra diverso. Ha in qualche modo perso l’aria intoccabile, inavvicinabile, che aveva quando l'hanno estratto dalla capsula, e dimostra anche qualche anno in più. Sumeragi lo trova molto più rassicurante così, anche se non si azzarda certo a dirglielo in faccia. Non è un fascio di muscoli, ma il dottore l'ha informata che il corpo ingegnerizzato del giovane ha riflessi ed una forza superiore a quella dei normali esseri umani. Come era stato anche per Tieria. Non è il caso di sfidare la sua fortuna, ma qualcosa gli deve pure dire. Da quando si è svegliato Ribbons passa i suoi giorni stravaccato su una sedia a sdraio a fissare il mare, senza muovere un muscolo o fare niente altro. Gli ololibri che lei gli ha portato non sono stati aperti, e il computer nuovo che gli ha fatto trovare in camera ha immediatamente trovato la strada della finestra.

Lo scruta al di là della vetrata. Lei non ha mai avuto figli, ma con lui ha la netta sensazione di trovarsi di fronte ad un adolescente capriccioso. È snervante e inconcludente, e presto Sumeragi dovrà tornare nello spazio. Nei piani di Tieria, Ribbons avrebbe dovuto seguirla, Setsuna è d'accordo a prendere con loro l'ex-Innovator, ma Sumeragi non è affatto certa che il giovane dai capelli acquamarina sia pronto ad un passo del genere. Forse, si chiede, Veda ha sottovalutato cosa ha voluto dire la sconfitta per Ribbons.

Si morde sovrappensiero le labbra carnose. Se è per quello, né la mente dietro i Celestial Being né Tieria Erde hanno nemmeno preso in considerazione i sentimenti dell'equipaggio. Feldt e gli altri sono sbiancati alla notizia, e Lyle ha minacciato di picchiarlo non appena se lo troverà davanti.

Sumeragi si alza sospirando profondamente. Non ha idea di come faranno a fidarsi di Ribbons in battaglia, ma da parte sua lei prova solo una grandissima pena per lui. Gli errori del giovane li conosce benissimo.

Scende sulla terrazza e cammina fino a trovarsi a fianco della sdraio. Il cappuccio della felpa calato sul capo, Ribbons non alza nemmeno in capo per dar segno che si è accorto della sua presenza.

“Quanti anni hai?” gli chiede Sumeragi, senza ottenere nessun'altra risposta se non un astioso “vattene”.

“Avanti, non è una domanda difficile” lo stuzzica lei.

“Diciassette.”

La donna storce il naso. “Non la tua età apparente. Quanti anni fa sei nato?”

Stavolta è un silenzio più lungo quello che accoglie la sua domanda, ma alla fine Ribbons mormora un soffocato “ventisette.”**

“Eh... solo due meno di me, di certo li porti meglio tu.”

Lo scruta di soppiatto per vedere se la sua battuta ha sortito qualche effetto ma le labbra del giovane, l'unica cosa che riesce a vedere del suo viso, sono ancora tirate in una smorfia amara.

Imperturbabile, Sumeragi continua. “In ogni caso, non ti pare di essere fin troppo grande per scene di questo tipo? Ti rendi conto che, se il tuo coinvolgimento con gli A-LAWS venisse rivelato al mondo, i capi della Federazione si metterebbero in fila per avere la tua testa? Invece sei qui, in un posto bellissimo, e ti è stata offerta la possibilità di fare ammenda per i tuoi crimini.”

“Siete pazzi. Come potete perdonare uno come me?”

Sumeragi si irrigidisce. “Nessuno ti ha perdonato, Ribbons Almark. Tu sei colpevole di aver distorto il piano di Aeolia, e di avere causato la morte di migliaia di persone. Ma, avendoti ritrovato vivo, ucciderti non ci avrebbe fatto guadagnare nulla.”

“Tutte palle...”

“Forse. Come è vero che è stata dura fermare Lyle, che voleva strangolarti per quello che hai fatto ad Anew. Ma Tieria ha insistito. Nessuno tra di noi ti farà del male” gli dice, incrociando mentalmente le dita.

Un altro, lungo silenzio si frappone tra loro, e alla fine Ribbons esplode. “Quel bastardo, lui sapeva benissimo a cosa mi stava condannando.”

“Stai esagerando.”

“Perché? Perché preferirei una condanna a morte subito che spegnermi lentamente come voi? Perché senza poter accedere a Veda io mi sento morire comunque?”

Sumeragi non è sorpresa dal tono amaro e cinico nelle parole del giovane. Per niente. Si gira quindi sui tacchi, e rientra in casa passando dalla cucina a prendere un bottiglia di whiskey.

Quando rientra sulla terrazza Ribbons non si è mosso dalla sua posizione. Lei gli si avvicina, posandogli accanto la bottiglia.

“Ti senti inutile. Tutto quello che hai fatto finora ti sembra gettato al vento. Non capisci perché il destino si sia accanito contro di te, che eri destinato a grandi cose. Nonostante tutto sei ancora convinto di essere nel giusto. Sono gli altri gli stupidi e gli sbagliati, eppure sei tu quello che si è preso tutto il biasimo. Quello che sei diventato ti schifa, e vorresti cancellare la tua esistenza senza senso.”

Per la prima volta, Ribbons alza impercettibilmente la testa, senza però guardarla.

“È psicologia da due soldi, Ribbons Almark. Ma sono le stesse cose che una cara amica disse a me quando mi trovai nella tua stessa situazione. Il mio peccato d'orgoglio mi fece perdere amici, e l'uomo che amavo. Non me lo sono mai perdonata, ma ho imparato ad accettarmi. Come Tieria ha imparato ad accettare i suoi errori, e a vivere come un fallace mortale. Dovrai farlo anche tu. Il mondo non ti perdonerà mai, ma tu puoi, devi perdonare te stesso.”

Sumeragi indica la bottiglia. “Quello è il mio metodo quando mi sento come te adesso. Se non ti va, e davvero preferisci alzare bandiera bianca subito, non credere che sarò io a fermarti.”

Estrae dalla tasca una pistola, e la posa vicino alla bottiglia. “A te la scelta.”

La stratega dei Celestial Being se ne va, cominciando a capire perché Veda ha spedito proprio lei ad accudire Ribbons. Loro due non potrebbero essere più radicalmente diversi, eppure così simili.

@@@

Non è così stupido da non capire che quella donna gli ha detto solo la pura verità. Anche se non gli importa assolutamente nulla. Lei è brillante, per essere un'umana, ma a lui non serve il suo conforto. Niente potrà mai ridargli il contatto con l'unica entità che dava davvero un senso alla sua vita.

“Veda” sussurra adocchiando l'arma che Sumeragi gli ha lasciato.

Dopo il suo risveglio, per anni si era odiato. Non voleva essere il burattino di Aeolia, mandato a badare ad esseri che disprezzava. L’unica sua gioia era pilotare il Gundam, ed abbattere nemici fin troppo facili da spezzare. Fino a quando non aveva visto l’ammirazione che sfociava nell’idolatria, e così il suo futuro, negli occhi del giovane Setsuna.

“Tutte cazzate…” mormora afferrando la pistola. Proprio il ragazzo che aveva salvato, e poi Tieria, l’hanno messo di fronte alla dura realtà. Lui non è per niente il dio che pretendeva d’essere, ma non può in ogni caso accettare il suo destino. L’idea di dover davvero vivere come un mortale, lontano dall’universalità di Veda, lo repelle.

Il metallo della canna è freddo contro la sua gola. Potrebbe uscirne così, semplicemente, ma esita. Non ha mai avuto paura della morte, certo di poter clonare all’infinito il suo corpo mortale, ma adesso non è la stessa cosa. Finalmente riesce a capire il terrore, tutto umano, nei confronti della morte. Perché non da essa sa che non ci sarà ritorno. Né, ne è convinto, dall’altra parte ci sarà qualcosa ad attenderlo.

Allontana la pistola e la posa cautamente. Non se ne può andare così. Per quanto odi la sua vita, Tiera Erde l’ha incastrato in essa ed è l’unica che gli rimane. Dubita di avere mai detestato qualcuno quanto il Meister dai capelli viola.

“Piccolo, sporco bastardo. Ti sei vendicato per bene di quello che ti ho fatto. Ma non è mai stato nelle mie intenzioni distruggerti. Se tu avessi voluto, io ti avrei riaccolto subito tra noi.”

Afferra la bottiglia con astio. Nella sua mente può vedere ridere Tieria, sulla cui immagine si sovrappone il sorriso beffardo di Regene Regetta.

“È tutta colpa tua, dei tuoi intrighi e della tua gelosia” sibila all'indirizzo del clone di Tieria, portandosi alla labbra la bottiglia. Il primo sorso è acre, e gli fa inumidire gli occhi. Ha sbagliato su tutta la linea, non ci può fare nulla, ma realizza di non volere morire. Forse, l’unica via d’uscita è quella che Sumeragi gli ha proposto. I sorsi successivi gli sembrano quasi dolci.




** Da nessuna parte è purtroppo, finora specificata l'età di Ribbons Almark. L'ho dedotta io, probabilmente sbagliando, da ciò che si trova online.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Gundam > Gundam 00 / Vai alla pagina dell'autore: Lil_Meyer