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Autore: saffyj    17/09/2016    13 recensioni
Outtakes di "Cotta pericolosa" - Per capire ciò che Bella non ha potuto raccontarci... e scoprire cosa è realmente accaduto!
Se non avete letto "Cotta Pericola" vi consiglio di non leggerlo per non rovinarvi il giochino: Edward è buono o no?
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Emmett Cullen, Isabella Swan, Jacob Black | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cotta Pericolosa'
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ED ECCO A VOI LA PRIMA DELLE DUE SORPRESE!!!!

In "Cotta pericolosa" ho voluto farvi ammattire con la domanda: Edward è buono o no? A chi sta mentendo?
Ed adesso sono qui a rispondere ad un paio di quelle domande!
Saranno tutti POV no Bella... e spiegheranno alcuni momenti in cui lei non era presente... non riprenderò completamente l'intera storia... perchè tanto la conosciamo già... ma riporterò i POV di alcuni personaggi nei momenti, a mio avviso, più clou!!!

 
Ed iniziamo con il POV più atteso... quello di EDWARD!!!!!
In "Cotta" siamo verso il 2° capitolo (data 27 novembre) ...

Buona lettura!!!!

SE NON AVETE LETTO "COTTA PERICOLOSA" VI CONSIGLIO DI NON PROCEDERE ALLA LETTURA... MA LEGGERE  
Una cotta pericolosa !!!!
 


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POV EDWARD - Festa a casa di Emmett

 “Oh, sì, sì… così” ansima la commessa contro la mano che le tengo sulla bocca per non farci scoprire.
“Così piccola, non ti fermare…” ringhio roco osservando i suoi seni ballonzolarmi davanti agli occhi mentre spingo in lei con tutta la mia forza.
Prego che il divisorio tenga la furia della ragazza e le strizzo le natiche mentre i suoi muscoli intrappolano il mio EJ. Le tappo maggiormente la bocca quando la apre per urlare dal piacere che le sto donato e velocizzo gli affondi per poter arrivare anche io all’apice… prima le donne!
Mi guardo allo specchio e vedere i nostri corpi uniti, con il suo seno che mi struscia sulla guancia, mi eccita fino a farmi esplodere in lei. Mi gusto il momento chiudendo gli occhi e appoggiando la fronte sulle sue spalle e la faccio tornare con i piedi per terra per appoggiarmi alcuni secondi alla paratia e riprendere fiato… mi mancava una finta magra… tenerla in quella posizione mi ha sfiancato.
“Ci vediamo stasera?” mi chiede con il fiato corto facendomi riprendere velocemente.
“Non penso” le rispondo uscendo rapidamente dal camerino prima che inizi con le moine e il broncetto che tutte le donne credono sexy, ma che a me dà fastidio. Cercano di farmi sentire in colpa perché non do la seconda occasione, ma sono sempre chiaro con tutte e dovrebbero essere felici di aver goduto del mio EJ almeno una volta nella vita… ok, è vero, se sono estremamente brave concedo il bis ed anche il tris, ma devono essere veramente delle dee del sesso… e la finta magra che ho appena soddisfatto è a malapena passabile… troppo pesante, troppo rumorosa.
E poi… donne da soddisfare ce ne sono troppe per replicare con la stessa!
Mi pettino mentre esco dal camerino e mi guardo intorno per vedere se qualcuno si è accorto della mia magnifica performance.
Il negozio è vuoto, c’è solo una matricola della mia università seduta composta sulla poltroncina. Una che non ho ancora provato. Le faccio l’occhiolino sorridendole. Tranquilla piccola…un altro giorno farò sognare anche te… oggi ho già un impegno!
Mi sistemo la camicia nei pantaloni, mi do un’ultima occhiata allo specchio per essere sicuro di essere perfetto e scappo dal negozio prima che la commessa esca dal camerino e mi chieda di rivederci…
 
***
 
“Ma non sei ancora pronto?” esclama Peter appena gli apro la porta ancora gocciolante per la doccia e coperto con il solo asciugamano.
Sbuffo e gli do le spalle nel chiaro invito di entrare.
“La festa inizia tra due ore…” gli ricordo dirigendomi verso la camera per vestirmi.
“Sì, ma dobbiamo ancora passare a prendere degli alcolici e le ragazze” urla mentre lo sento trafficare nel mio frigo.
Scuoto la testa e continuo a vestirmi come se non avesse parlato.
Jeans, maglioncino che evidenzia i miei pettorali perfetti e una passata veloce con le mani tra i capelli per renderli ancora più indomabili. La battaglia con loro l’ho persa anni fa e come si dice… se non puoi vincere, alleati!
Faccio le prove dello sguardo sexy e del sorriso speciale allo specchio mentre ammicco come se volessi rimorchiarmi… e posso assicurarvi che se fossi gay ci starei alla grande, perché sono veramente un figo!
“Dai smettila di compiacerti allo specchio! Andiamo!” mi urla Peter da dietro la porta.
Il mio miglior amico mi conosce bene. Non ha bisogno di vedermi per sapere cosa penso!
Ormai sono anni che ci conosciamo e lui è stato il primo ad accorgersi di chi fosse il vero Edward Masen, il primo a credere in me e insegnarmi a vivere in questo mondo popolato prima da liceali e poi da universitarie… è il mio guru, oltre che l’unica persona che mi abbia sempre difeso e coperto… anche se a volte, di fronte agli altri, mi punzecchia seguito dai cagnolini che lo accompagnano… e cioè, i nostri compagni di squadra!
E’ il fratello che non ho mai avuto ed il miglior amico che potessi desiderare.
Mi ha aiutato nel momento peggiore della mia vita e mi è stato a fianco sempre. Anche quando ero lo sfigato Masen, il ragazzino ossuto e occhialuto che non aveva i genitori.
Mi ha difeso dai bulli e mi ha insegnato a difendermi. Mi ha fatto entrare nella squadra di rugby del liceo e in automatico nella cerchia dei fighi della scuola. Mi ha insegnato i trucchi per far capitolare le ragazze… come dicevo: il mio guru!
Dallo sfigato Masen al figo Masen ci sono voluti un paio di annetti, ma adesso sono soddisfatto di me stesso e del lavoro di Peter. Sono il ragazzo più richiesto della scuola. Non c’è ragazzina o donna che non voglia farsi una sana scopata con me. Non importa dove, come o quando… l’importante è poter dire di essere state con me ed io sono felice di esaudire i loro desideri. Ovviamente il mio bellissimo fisico e il mio prezioso EJ non lo concedo a tutte! Le cesse possono soddisfarsi da sole! Per il resto non faccio favoritismi. Che abbiano una prima o una sesta, che siano more o bionde, che siano americane o cinesi… che siano secchione o oche… l’importante è che siano guardabili e che sappiano soddisfarmi!
 
“Dai forza!” mi fa riprendere dai viaggi mentali Peter tirando un pugno alla porta.
“Arrivo, arrivo!” gli rispondo prendendo la giacca e infilando l’ultima scarpa. “Quanta fretta! Cos’hai? Paura che Tanya non te la dia se arriviamo in ritardo?” lo prendo in giro dirigendomi all’uscita. “Dai forza!” lo incito “Mica vorrai farla aspettare!”
Lui mi fulmina con lo sguardo e con un grugnito mi precede sul pianerottolo.
“Non ho paura che non me la dia… è troppo vogliosa ed io troppo bravo per rischiare… ma voglio arrivare alla festa prima che arrivi il marasma, così posso vedere se ci sono bocconcini più appetitosi della bionda…”
Lo guardo spalancando gli occhi e la bocca “Ma come! Credevo che con Tanya ti fossi accasato!” lo schernisco.
“Non mi sono accasato!” ringhia dandomi un pugno sulla spalla “E’ solo che speravo anche io in una doppietta con Irina”
Sospiro al ricordo della serata dove io, Tanya e Irina abbiamo fatto follie. Lei si occupava di EJ, mentre io mi occupavo di Irina… favolose quelle due ragazze insieme… non ho nemmeno dovuto impegnarmi a farle venire… ci hanno pensato loro due… mmmhhh!
“Smettila!” mi risveglia Peter con un altro pugno.
“Fantastiche!” mormoro ancora sognante “Se vuoi posso invitarle nell’alloggio che ho al campus e invitare anche te” gli propongo alzando un sopracciglio prima di scoppiare a ridere nel vedere la sua faccia schifata. Odia fare le orge… ovvio, solo se ci sono anche altri uomini!
“Ti ho insegnato io tutto quello che sai!” mi ricorda puntandomi un dito minaccioso contro. Ed io mi drizzo come un soldatino facendolo imbestialire ancora di più.
“Ingrato” mormora a denti stretti infilandosi in macchina.
“Dai, vedrai che stasera è la serata giusta! Me lo sento!” provo a farlo calmare.
“Ovvio!” risponde sicuro sgommando verso la casa di Emmett.
 
***
 
Non so se Peter ha avuto fortuna con Tanya e Irina, so solo che da un paio di ore è svanito ed io mi sto preparando per una serata a tre.
Adoro le feste di Emmett, sono sempre piene di alcolici e donne vogliose.
Come le due cuginette che mi stanno facendo impazzire su questo divanetto.
“Andiamo di là” mi propone la moretta mentre intrufola la sua lingua nel mio orecchio ed io accarezzo le gambe vellutate della cuginetta.
“Facciamolo qui” mi propone l’altra infilandomi la lingua in bocca e accarezzando EJ che non vede l’ora di partecipare.
Non mi ricordo i nomi delle ragazze quindi le chiamerò seconda e terza… tocco il seno di “terza” … sì, “terza” è azzeccato.
Infilo un dito nelle pieghe calde di “Seconda” e lei squittisce prima di spalmarsi completamente su di me, permettendo a “terza” di liberare EJ per coccolarlo come si deve… “Vuoi ancora andare di là?” le chiedo roco affondando maggiormente in lei. Annuisce deglutendo, ed io sorrido aumentando il ritmo fino a quando nega e aumenta lo strofinamento del suo seno sul mio viso. Si allontana dal mio petto per permettere a “terza” di occuparsi del mio EJ con la bocca, ma la fermo appena vedo entrare il padrone di casa. Non è un puritano, ma una delle regole delle sue feste è: niente sesso sui divanetti, usare le stanze disponibili.
“Andiamo” le avviso rimettendo EJ nei pantaloni. Mi guardano senza capire ed io faccio cenno con la testa verso le stanze. Squittiscono e si sistemano per seguirmi.
Le stanze sono tutte occupate, ma non mi preoccupo, e mi dirigo verso il luogo nel quale solo pochi eletti possono entrare: la dependance della piscina… io so dove Emmett tiene la chiave!
Usciamo dalla sala e mi imbatto in una ragazzina facendola cadere rovinosamente per terra. La stessa matricola che ho visto nel negozio oggi pomeriggio … e adesso che la vedo per terra… è anche la stessa che è caduta quando sono uscito dallo sgabuzzino insieme a Victoria.
Le rivolgo la parola per iniziare a gettare le basi… è una di quelle che devono averti parlato almeno una volta prima di capitolare…
 
“Cento dollari…” la voce di Alec mi fa voltare verso il gruppetto dei cagnolini di Peter.
“Secondo me la scommessa deve essere di almeno trecento dollari…” ribatte Quill guardando verso il salone.
Scommesse! Adoro le scommesse!
“Su cosa state scommettendo?” chiedo avvicinandomi, senza tenere conto delle lamentele delle cuginette.
“Sulla Swan”
“Su chi?”
“La Swan… la matricola… l’amica di Jacob!” risponde Alec indicandomi, con un gesto del capo ed una smorfia, la sala.
“Non la conosco” rispondo stupito. Io conosco tutte le matricole.
Scoppiano tutti a ridere “Non è una di quelle che la dà… è normale che non la conosci” mi risponde tra le risate Quill.
“E’ tutta la sera che ci proviamo, ma niente… nemmeno un bacetto” esclama Alec scuotendo la testa.
Tolgo le braccia dalle spalle delle ragazze e prendo il portafoglio.
“Quattrocento dollari che con me capitolerà!” scommetto sicuro, allungando le banconote.
Alec mi guarda con un ghigno malefico e mi sfila i dollari dalle mani.
“Buona fortuna Masen!” e scoppia a ridere battendo un cinque a Quill. “I quattrocento dollari più facili della mia vita” bofonchia senza preoccuparsi di non farsi sentire.
“Tienili a portata… perché molto presto dovrai restituirmeli raddoppiati!” e mi dirigo verso la prossima preda.
 
Ci metto alcuni minuti a trovarla perché è seduta sul divanetto più nascosto di tutta la sala. I suoi occhi sono rivolti verso le persone che ballano, ma non vedono ciò che la circonda. Una svampita! Perfetto! Basteranno i miei occhi incantatori ed il gioco è fatto!
Mi siedo accanto a lei e, come avevo intuito, è così assorta nei suoi pensieri e non si accorge di me.
Mi sistemo nella mia miglior posa e con la voce sensuale richiamo la sua attenzione.
“Ehi, piccola! Dobbiamo festeggiare”
“Isabella, e stiamo già festeggiando!” risponde glaciale continuando a guardare la sala.
Una tosta! Ma io sono Edward Masen… non è ancora nata la donna che riesce a resistere al mio fascino. Miglioro la posizione e riprovo l’approccio, ma lei mi batte sul tempo.
“Mi chiamo Isabella, non piccola e cosa dovremmo festeggiare?” risponde più gentile guardandomi negli occhi. Perfetto! E’ cotta a puntino, anche se cerca di nascondere l’attrazione che prova per me tenendo una postura rigida e il viso serio, i suoi occhi si sciolgono nei miei. Però, che occhi profondi che ha la ragazzina… sembrano cioccolato fuso… ed io adoro il cioccolato...
“Festeggiamo la prima volta che ti incontro e non ti faccio cadere” dico la prima cosa che mi viene in mente. Conosco le ragazze come lei, fanno le difficili per i primi dieci minuti, le più ostiche arrivano anche alla mezzora, ma poi capitolano come tutte…. Mia cara Swan… sarai la prossima fortunata conquista di Masen!
Cerca qualcosa sul tavolo, afferra un bicchiere e lo batte contro il mio in un frettoloso brindisi prima di riposarlo.
“Il brindisi non vale se non bevi dopo!” le faccio notare avvicinandomi maggiormente. Posso sentire il suo profumo, lavanda, mmmh… mi piace la lavanda!
 “Mi dispiace, ma non ho il bicchiere” mi risponde spostandosi leggermente. Conosco il giochino e, sorridendo, mi avvicino ancora di più. Pochi centimetri e sarà intrappolata tra me e il muro.   
“Possiamo bere dallo stesso” le sussurro alitandole nell’orecchio e mettendole il bicchiere di fronte. Posiziono il braccio sulla testiera della poltrona e con il petto le tocco il braccio. L’ho intrappolata… mi lecco le labbra per prepararle al bacio… ancora pochi centimetri ed i cagnolini di Peter capiranno che nessuna donna può resistere al fascino di Masen!
“No, preferisco fare un brindisi come si deve” risponde alzandosi velocemente lasciandomi con le braccia ancora in posizione e le labbra socchiuse. Scuoto la testa per riprendermi dalla sorpresa e con uno scatto mi alzo sperando che nessuno abbia visto la scena. Con il mio passo felino mi avvicino al bancone dove la ragazzina si è rifugiata e le cingo la vita abbracciandola da dietro.
“Adesso non hai più scuse” le sussurro nell’orecchio e sorrido nel sentirla fremere. Come dicevo: fanno le difficili, ma poi capitolano, basta saperci fare!
 Si allontana nuovamente e, girandosi, posiziona il bicchiere tra me e lei. Furbetta la ragazzina, ma non sarà un bicchiere a fermarmi. Stringo maggiormente l’abbraccio per non farla fuggire e inizio a guardarle insistentemente le labbra… forza ragazzina… un bacio… il tuo corpo lo vuole, lo sento…
 “All’incontro senza scontro” e batte il bicchiere con il mio prima di bere alla goccia.
Le piace giocare al gatto ed al topo… mi piace…
Le sorrido con il mio sorriso speciale e, senza smettere di guardarla con i miei occhi incantatori, porto il bicchiere alla bocca in modo sensuale per bere il drink alla goccia.
Finito di bere, poso il bicchiere, e le allaccio entrambe le braccia alla vita stringendola maggiormente per farle sentire la possenza di EJ.  Non sono un pivello, non mi eccito soltanto guardando una ragazzina, ma questo giochetto che ha messo in atto è veramente intrigante.
Il suo corpo si stringe al mio, mentre nei suoi occhi posso vedere diverse emozioni, dalla paura alla passione. Ovviamente quella che fa da padrone è la voglia di provare le mie labbra. La ragazzina sa giocare bene al gatto e il topo, e sono certo che non veda l’ora che il gatto la stani. Mi umetto le labbra mentre mi avvicino lentamente, voglio che si gusti ogni singolo momento.
“Scusa potresti togliermi le mani da dosso?”
Cosa? Mi ha chiesto di toglierle le mani di dosso?  Nessuna donna mi ha mai chiesto una cosa del genere! Anzi, solitamente devo fuggire per evitare di sciuparmi le mani!
La ragazzina scoppia a ridere ed io mi sento come un pesce fuor d’acqua. Nessuna donna mi aveva mai riso in faccia. Nessuna donna mi aveva mai rifiutato… e questa insignificante ragazzina, oltre a fare la difficile, si permette pure di ridermi in faccia!
Mi chiede scusa, ma più lo chiede e più ride. Tutti si sono voltati per vedere la scena e Alec ride sventolando i miei quattrocento dollari. Il tempo di fulminarlo con lo sguardo che la ragazzina è svanita.
Mi guardo intorno per cercarla. La serata non è ancora finita e la ragazzina non riderà più stanotte. Gemerà, implorerà… ma non riderà più!
“Hai perso” mi schernisce Alec appena gli passo vicino.
“Non è ancora finita la serata” ringhio dirigendomi verso la piscina per cercarla, ma lui mi blocca prendendomi per il braccio.
“E’ andata via. L’hai fatta ridere così tanto che aveva male alla pancia!” e scopia a ridere seguito da Quill e gli altri cagnolini.
Sbuffo passandomi la mano nei capelli e cercandola con lo sguardo.
“Quasi mi dispiace sottrarti i quattrocento dollari… alla fine la scenetta è stata esilarante!” continua ad infierire.
“Non mi avevi detto che la Swan era fuori di testa!” provo a difendermi.
“Ma lei non è fuori di testa… è fuori dalla tua portata” e continuando a ridere sguaiatamente esce dalla sala seguito dai cagnolini.
Quando finalmente mi lasciano solo, ricomincio la ricerca della ragazza, ma le cuginette mi trovano e, senza troppi preamboli, mi rapiscono per finire ciò che avevamo iniziato.
Scuoto le spalle e rido al pensiero della ragazzina pazza. Poverina! Non sa cosa si è persa… e le cuginette potranno godere di ciò che lei ha deriso!
 
 
****
 
Se pensavo che l’incontro con la pazza fosse stato sfiancante, è solo perché non sapevo che la nottata sarebbe stata molto più faticosa!
Ho dovuto rendere felici due ninfomani che non scaricavano le pile, e ho dovuto lottare con il mio cervello che ogni tanto si perdeva al ricordo della pazza invece che godere fino in fondo delle cose deliziose che mi stavano facendo le due cuginette.
 
“SVEGLIA!!!” la voce tonante di Emmett mi strappa dal sogno in cui la pazza mi stava facendo cose indescrivibili.
Cerco di muovermi, ma i corpi delle due cugine mi bloccano sul tappeto. Cerco di scansarle senza svegliarle… da come sono vogliose ho paura di un round mattutino… non dico che mi tirerei indietro, ma ho bisogno di un buon caffè prima di ricominciare!
 
“E così una ragazzina ti ha riso in faccia!” mi saluta Peter appena entro nella cucina di Emmett.
Mugugno facendo una smorfia e mi siedo al tavolo per poter fare colazione.
“Posso aiutarti con i ragazzi… ma Edward… farti ridere in faccia da una ragazza, per di più matricola…” infierisce guardandomi schifato.
“Non è una ragazza, è una pazza.” Lo correggo mantenendo il tono piatto per non far trapelare il fastidio.
“Ho faticato così tanto per farti diventare il figo della scuola… e tu mi cadi con la Swan!” scuote la testa deluso ed io continuo a mangiare facendo finta di non averlo sentito. Se non gli rispondo smetterà con questa storia.
“Buongiorno!” esclama Quill entrando in cucina con gli occhi arrossati. Mi guarda e scoppia a ridere così forte da cadere seduto a terra.
Lo guardo alzando un sopracciglio e poi guardo Peter per capire cosa succede.
“La Swan ha rovinato anni di lavoro, amico mio!”
“Ma quale è il problema?” chiedo alterandomi ed alzandomi di scatto per rimettere in piedi Quill che continua a ridere come un pazzo. “Non ho mai avuto problemi con le donne! Se la Swan è lesbica non è colpa mia!”
“La Swan non è lesbica! E’ furba...” risponde tranquillo Emmett entrando in cucina “Non è nemmeno pazza… è solo fuori dalla tua portata…”
“Ma qualcuno ti ha chiesto qualcosa?” ringhio stringendo il bavero di Quill mentre lo rimetto in piedi e fulminando tutti i presenti della stanza sfidandoli a replicare. “Potete chiedere alle cuginette di là… sono sempre il migliore sulla piazza!”
“Certo, certo” mi risponde Embry dirigendosi verso il lavandino.
“Quattrocento dollari che con me capitolerà” mi fa il verso Alec facendo di nuovo scoppiare a ridere Quill.
“Quattrocento dollari che la Swan mi riderà in faccia!” continua Embry facendo ridere tutti i presenti.
“Perché voi avete avuto più fortuna?” chiedo sorridendo soddisfatto e guardandoli uno ad uno.
“Sì!” risponde sicuro Alec “Almeno a noi non ha riso in faccia!”
 
Esco dalla cucina senza degnarli di una risposta, ho bisogno di aria fresca! Non riesco più a sopportare le loro risate. Mi diverto con loro a prendere in giro le persone, ma non sopporto quando il soggetto sono io!
“Edward!” mi chiama Peter correndomi dietro.
Mi fermo, ma non mi volto.
“Non so cosa dirti, amico. La Swan ha rovinato tutto il lavoro che avevamo fatto. Dobbiamo ricominciare da capo… troverò il modo per farti tornare sulla cresta… tu al momento tieni il profilo basso… perché credo proprio che ciò che è successo ieri sera non verrà dimenticato tanto presto!” e mi dà una pacca sulla spalla prima di rientrare lasciandomi solo in giardino.
Odio la Swan… una ragazzina insignificante è riuscita a rovinare tutto ciò per cui avevo lottato. La odio!


 
Cosa ne pensate? Vi è piaciuta la prima sorpresa?

Non ho mai scritto storie che si intrecciasero tra di loro... questa è la mia prima esperienza... quindi incrocio le dita e spero di non scrivere strafalcioni (ho letto e riletto entrambe le storie per evitarli... ma chiedo scusa in anticipo nel caso mi siano sfuggiti!) !!!


!! ATTENZIONE SPOILER !!
...“Voglio partecipare” ribatto pensando a quanto mi farebbero comodo mille dollari.
“Tu e la…” esclama Embry riaffiorando dalle docce, ma viene interrotto da Peter.
“Sei nuovo nella squadra e queste scommesse esistono per unirci ancora di più… se vuoi partecipare devi giurare che non informerai la preda delle nostre intenzioni” mi propone Peter allungandomi la mano per sugellare il patto. Ci penso un attimo e poi accetto. Non mi piace rimanere allo scuro delle cose...

GRAZIE VAN_LOVE per la bellissima copertina!!! 

 
   
 
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