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Autore: martamatta    22/09/2016    1 recensioni
Cosa significa essere Ghoul? Cosa significa essere Umani?
Sono due facce della stessa medaglia, uno spinto da un esistenza maledetta e l'altro dalla paura e dalla rabbia.
Un Ghoul nell'Ottavo distretto di Skyhold, ha creato una famiglia di suoi simili che coesistono con gli esseri umani senza uccidere nessuno per fame; ha trovato la soluzione ha nutrirsi senza far del male. Questo Ghuol viene ricercato spietatamente dalle Furie, un gruppo di agenti speciali della CCG, lo hanno nominato Pavone Demoniaco. Il Pavone nutre la speranza che un giorno umani e Ghoul possano vivere in pace;
Intanto un gruppo di spietati Ghoul, chiamato Venatori, ha a loro volta un sogno; schiavizzare gli umani e dominare sul Thedas, come accadeva mille anni fa nell'antico Impero Tevinter.
Avvertenze: Adoribull
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Dorian Pavus, Il Toro di Ferro, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Dorian era affacciato alla finestra, una lettera con sopra il simbolo del Tevinter era aperta sulla sua scrivania. Tra le mani teneva un bicchiere pieno di whisky. Come ogni altra cosa per gli umani lo avrebbe intossicato e avrebbe dovuto vomitarlo entro un ora, ma il sapore pungente lo distraeva da tutto ciò gli succedeva intorno.

Ricordava perfettamente il suo debutto nei registri della CCG. Il Gran Consiglio era l'unica occasione per prendere l'assassino di Felix e impedire ai Venatori di influenzare il Sud.

Dorian era cresciuto in una famiglia di potenti Ghoul, suo padre era un Magister del Tevinter: nascosta in piena luce la sua famiglia aveva perdurato per anni; I suoi antenati credevano che combinando i matrimoni giusti avrebbero dato alla luce Ghoul temibili e potenti, Dorian lo era; la sua kagune unica al mondo é inarrestabile, ma la sua resistenza gli permette di affrontate un combattimento senza necessariamente usarla. Così Dorian si era prefisso la regola di non ricorrervi almeno che non fosse questione di vita e di morte.

Sua padre gli insegnò a combattere ma mai ad uccidere "Solo perché sembriamo dei Mostri, non vuol dire che dobbiamo comportarci come tali! Ho degli investimenti in alcuni obitori in ospedali privati.. I nostri uomini pensano a tutto ma io non voglio che loro o noi ci tramutiamo in assassini.. Se vuoi cambiare questo mondo fagli vedere chi sono i veri mostri! Faglielo capire Dorian!".

Suo padre e sua madre erano stati uccisi da un altro Magister Danarius, un altro Ghoul ma decisamente senza la mentalità di Halward Pavus. La notte che il padre di Dorian morì la kagune del ragazzo grondava sangue. Sterminò tutte le persone coinvolte nell'omicidio dei genitori. Ricordava ancora lo sguardo di Danarius quando capì che stava per morire e può ancora sentire la rabbia che provava quel giorno attanagliarlo.

Danarius teneva delle persone chiuse in gabbia (umani, nani, elfi..) e li usava per combattimenti privati; Dorian li liberò e chiamò la CCG per soccorrerli. Tutto con il volto coperto perché sapeva che un Ghoul, se avrebbe mostrato il volto, gli investigatori avrebbero intrapreso una caccia per tutto il Thedas.

Dorian aveva 16 anni, dopo la morte dei genitori l'Arconte gli disse che il seggio di suo padre sarebbe stato suo fino a che non fosse pronto, anche se ci sarebbero voluti cento anni. L'Arconte e suo padre erano molto amici insieme a Gereon Alexius, che prese Dorian con sé. Gereon era un essere umano ed insegnò a Dorian come vivere tra gli esseri umani e a non destare sospetti. Imparò a mangiare e a resistere all'impulso di vomitare. Gereon fu come un secondo padre e si affezionò anche a suo figlio, Felix.

Felix non seppe che lui era un Ghoul, lo scoprì all'ultimo.

Gereon studiava i Ghoul e indagava sui Venatori, un gruppo che voleva portare i Ghoul al potere in tutto il Thedas e schiavizzare gli uomini.

Quando Dorian aveva 22 anni Gereon e Felix furono assassinati dai Venatori. Prima di morire Gereon gli disse del piano al Gran Consiglio dei Venatori.

Quando Dorian trovò i due uomini moribondi alcuni dei loro assassini erano ancora presenti e fu la seconda volta che usò la kugane per uccidere. Prima di morire Felix lo vide per ciò che era e ne fu felice dicendogli che per lui era come un fratello e non gli importava. Che era molto più umano di altri.

Dorian lasciò il Tevinter quella stessa notte. Mancavano dei mesi al Gran Consiglio, ma lui arrivo in pochi giorni a Skyhold; Affamato e solo.

Si ritrovo in un vicolo cercando di resistere alla fame e all'impulso di uccidere. Incontrò una nana, Dagna.

Stava per ucciderla, mostrando gli occhi rossi. Si trattenne colpì il muro con tanta forza da spaccare i mattoni, sbatté la testa contro la parte cercando di trattenersi e dicendo alla donna di scappare mentre lacrime scivolavano dalle iridi cremisi. Ma lei rimase e lo portò in un obitorio universitario per farlo mangiare.

Dagna é come Alexius, studiava i Ghoul e il comportamento di Dorian l'aveva resa felice; poiché sapeva che i Ghoul in fondo non erano poi così diversi dagli umani. Dorian gli raccontò la sua storia e i due legarono. Dagna studiò la kagune di Dorian creando la maschera e l'armatura. Tramite lei il Vint' conobbe Sera, le due sono compagne.

Dagna attualmente lavora in un laboratorio della CCG, studiando le Quinque e fabbricandole. Ma clandestinamente è come una una dottoressa per i Ghoul; sempre affiancata al Pavone Demoniaco e alla sua famiglia.. Si, con la caffetteria "Inquisizione" Dorian aveva creato una famiglia di persone e Ghoul.


 

Cole e Cullen arrivarono per l'ora di pranzo. Sotto la caffetteria si trovava un sotterraneo, camera nascosta e fredda. La usavano come obitorio \magazzino per il loro “cibo”. Cullen era solito andare a prendere i corpi. Si dirigeva in alcuni luoghi dove gli umani disperati si suicidavano o si lasciavano morire con le loro mani.

L'uomo depositò il corpo in uno dei tavoli mentre il ragazzo raggiunse il piano di sopra, la dispensa della caffetteria, depositando una scatola di ingredienti.

Si affacciò al bancone vedendo Anders e Merrill a servire dei clienti. Poi andò nell'ufficio di Dorian e bussò.

Cole trovò il suo capo a compilare delle carte. -Tutto a posto Dorian..-.

Il Vint' alzò la testa e sorrise -Ottimo! Puoi andare a casa se vuoi, oggi é il tuo giorno libero-. Cole lo osservò con sguardo preoccupato -Io..-. Dorian alzò la mano intimando il silenzio, sospirò -Oppure puoi riordinare la dispensa e dare una mano ai ragazzi di là-. Il viso di Cole si illuminò e sorrise -Mi piace aiutare-, Dorian annuì mentre il ragazzo usciva dal suo ufficio.

Dorian sospirò e prese a fissare la lettera con il sigillo Tevinter.

Ieri notte quando stava tornando alla caffetteria lui l'aveva trovato. Era stato in attesa per molte notti affinché il Pavone facesse la sua comparsa gli aveva dato la lettera che dettava un incontro in pubblico per quella sera in un bar alle periferie dell'ottavo distretto; quella sera Dorian andò.


 

Entrò nel bar e si sedette nell'angolo più buio del bancone ordinando una birra, per non destare sospetti, e prese a sorseggiarla leggermente cercando di combattere l'impulso di vomitare.

Non poco tempo dopo qualcuno si sedette accanto a lui. -Dorian..- mormorò l'uomo ordinando una birra a sua volta. -Rilenus..- disse il moro senza guardarlo.

-Pensano tutti che Dorian Pavus sia morto insieme ad Alexius e i Venatori vogliono il Pavone tra le loro fila. Ciò che hai fatto al Gran Consiglio.. non é passato inosservato. Ti cercano da molto tempo. Sei stato bravo-.

Dorian emise una risata -E non sono irritati per aver ucciso il loro infiltrato?.-

Rilenus scosse la testa -Se lo erano non l'hanno dato a vedere. La tua kagune, la tua capacità combattiva é questo che vogliono, non so cosa vogliono offrirti in cambio..-.

-Tu cosa hai a che fare con loro?- chiese il moro freddo.

-Non sono un Ghoul.. volevano supporto politico. Io e Maevaris ci siamo opposti ma di Magister da corrompere e minacciare ce ne erano altri. Nel Magistirium ci sono dei Ghoul e molti di loro hanno l'antica mentalità di mille anni fa.. I Ghoul al potere e gli umani schiavi-.

A quel punto Dorian si voltò, il suo vecchio amante portava i segni della politica onesta sul viso e sui capelli.

-Vogliono distruggere la CCG?-, Rilenus annuì -Sono venuto ad avvertirti.. Non so cosa abbiano intenzione di fare. Se vogliono dare un duro colpo alla CCG allora Skyhold é il posto perfetto essendoci la sede principale di tutto il Thedas. Inoltre stanno cominciando a cercare il Pavone ti faranno una proposta che non si ripeterà..-.

Dorian rise -Ho scoperto che Danarius era un Venatore.. Il Venatore che ha ucciso i miei genitori.. E poi i Venatori hanno ucciso il mio secondo padre e mio fratello-.

Dorian strinse talmente forte il bicchiere che il vetro si stava incrinando e Rilenius era sicuro che per un attimo le iridi di Dorian erano diventate rosse.

-Appena uno solo di loro oserà farsi vedere lo ridurrò a brandelli con la stessa kagune che bravano tanto!-.

Rilenius gli mise una mano sulla spalla e Dorian si rilassò leggermente. -Chi é il capo?-, l'altro uomo scosse la testa -Non lo so.. lo chiamano l'Antico. So che ha due secondi in commando una la chiamano Calpernia e l'altro il Templare Rosso. Che intenzioni hai?-.

Dorian sospirò -In questi 5 anni ho trovato il modo per nutrirmi senza uccidere nessuno, come mi hanno insegnato i miei padri. Ho reclutato altri Ghoul e stretto legami con degli umani creando una famiglia. E se la mia famiglia verrà minacciata non avrò pietà! E lo stesso vale per i Ghoul che si comportano come i mostri che ci dipingono, se la CCG sarà in difficoltà li aiuteremo-. Rlenius sorrise -Come fai a prenderti questo peso..?-.

-Non sono più solo. Inoltre ho promesso a papà che avrei dimostrato agli umani che non tutti i Ghoul sono uguali-

Rilenus si alzò dal bancone -Domani ritorno in Tevinter.. Ti auguro buona fortuna! Addio, saluterò Maev per te!-. Detto questo l'uomo poggiò dei soldi sul bancone e uscì dal bar, lasciando Dorian ai suoi pensieri.


 

Bull e Krem entrarono nel bar e si sedettero ha uno dei tavoli. -Perché proprio io devo fare la babysitter alla nuova arrivata stasera?-

-Sei il più paziente e attento. Pattuglierete la zona del cantiere-. Krem sbuffò mentre una cameriera portava delle birre. Bull gli fece un sorriso pronto ad avere uno dei suoi classici flirt; quando qualcosa, anzi qualcuno attirò la sua attenzione. Seduto al bancone c'era l'uomo più bello che Bull avesse mai visto.

Doveva essere stato assente per un po', a fissare l'uomo, perché Krem gli diede una gomitata al ventre.

-Capo!-, Bull scosse la testa -Scusami mi sono distratto-. Krem guardò l'uomo a sua volta e scosse la testa -Oh no! In lui tutto urla Tevinter! E dalla postura.. Un nobile..? Forse.. E comunque sia abbiamo del lavoro da fare stasera!-

Bull sorrise al suo vice prese la birra e si diresse a sedersi vicino l'uomo. Più lo guardava e più ne era attratto, c'era qualcosa in lui, qualcosa di diverso e misterioso che Bull voleva svelare.

Si sedette vicino a lui mentre lo osservava mandare giù il resto della birra, sembrava distratto.

Bull si schiarì la gola e l'uomo sussulto nel scoprire il Qunari vicino a lui. -Posso offrirti da bere?- gli fece l'occhiolino Bull.

Il Vint' sembrava confuso e Bull voleva tirarsi un pugno in faccia ricordandosi il fatto di indossare una benda, la presenza dell'uomo lo rendeva nervoso.

-Allora prendi un'altra birra?- chiese il Qunari, il moro scosse la testa mettendo dei soldi sul bancone. -In realtà devo andare! Inoltre ti consiglio di migliorare i tuoi flirt, sono piuttosto penosi!-.

Il Vint' si stava alzando quando Bull gli afferrò il braccio. Il moro lo fulminò con un espressione arrabbiata e terrificata sul volto.

-Scusami.. Io di solito non sono così imbranato.. aspetta!- parlò Bull teso.

Il Qunari fu colpito dagli occhi d'argento che lo scrutavano. Il moro scansò la mano bruscamente e disse stancamente -Senti non sono proprio dell'umore. É stata una giornata lunga, ti chiedo scusa ma ho altre cose per la testa-. Detto questo il Vint' uscì dal bar e Bull aveva preso a guardargli il culo fino a che non scomparì per la strada.

Poteva sentire lo sghignazzare di Krem dietro di lui, e Bull non sapendo perché si fece la ripromessa che avrebbe tentato di nuovo se mai avrebbe rivisto il pungente Vint'. 

  
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