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Autore: Lady_kid    22/09/2016    1 recensioni
Sono passati 2 anni ormai da quando Schinichi perse le sue sembianze di sedicenne é diventato Conan, il fratellino dolce e presente di Ran. Quest'ultima in riscontro a delle lettere minatorie inviate alla madre deve prendere decisioni drastiche che la porteranno a prendere un farmaco sperimentale e tornare bambina. Ormai tutti i suoi dubbi si sono già estinti sulla vera identità di Conan e lei non sospetta nulla su quest'ultimo finché non si ritroverà ad osservare il fratellino da una nuova prospettiva che li ricondurrà entrambi sulla pista dello stesso caso.
Sarà forse quello degli uomini in nero?
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Detective Boys, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Durante il tragitto Ayumi , Mitsuiko e Genta continuavano a riempirla di domande mentre Conan rimaneva nel suo perpetuo silenzio.
~ Quando sei arrivata in città?- le domandò l'altra bambina
Aspettó qualche secondo prima di rispondere per evitare errori nella storia che Eri si era inventata accuratamente e che se privata di un solo filo tutto il ricamo sarebbe stato da buttare.
~ Ieri sera tardi é per questo che non ho incontrato Conan.
~ Ma tu lo sapevi che sarebbe arrivata questa cugina di Ran per altro cosí carina eh Conan?- chiese il bambino robusto
L'altro alzò un attimo lo sguardo dal cellulare per squadrarla valutandola, poi rispose laconico:
~ Si lo sapevo.
~ E perché non ce lo hai detto?- chiesero in coro
~ Me ne sono scordato avevo altro da fare.
~ Conan sei strano in questi giorni sai?
Gli disse la ragazzina, anche a lei era parso diverso, ma visto che dopo la sua finta partenza a New York aveva aspettato 5 giorni prima di presentarsi come Izumi, non aveva molti termini di paragone e pensava che probabilmente fosse solo un caso isolato di quel giorno.
~ Dici?- rispose lui evidentemente senza ascoltarla
Lei se ne accorse e gli strappó il cellulare dalle mani.
~ Dico Conan Edogawa che dovresti mostrarti un po più gentile con la tua nuova coinquilina e smetterla di guardare il telefono!
Lui la guardò mortificato.
~ Scusami Izumi ma... Sono un po' sovrappensiero di recente...
Smise di ascoltarlo stava mentendo, lo vedeva dal l'inclinazione delle labbra e dalla postura rigida che aveva assunto, non sapeva come aveva fatto a capirlo ma le era sembrato così naturale che le pareva impossibile non aver mai notato prima quei segnali. Più che altro appariva teso e provato da un peso che gli gravava sulle spalle estenuandolo, anche se non avrebbe saputo dire di cosa si trattasse.
~ Siamo quasi arrivati vedrai che il dottor Agasa ti piacerà sicuramente, a volte é un po' strano ma non fastidioso.
~ Attenta però a quando chiede se vorresti sentire uno dei suoi indovinelli, sono praticamente tutti senza senso. - l'avvertí Mitsuiko contagiandola con la sua risata
Passarono di fronte a un imponente cancello al quale fianco c'era una targhetta con il cognome della famiglia che lí abitava: Kudo.
L'angoscia ci mise poco a impadronirsi di lei; erano mesi che non sentiva più nemmeno la sua voce e quasi due anni che non lo vedeva, l'ultima volta era stato a Londra dove si era anche dichiarato, ma ora cosa valevano quelle parole urlate al vento senza alcun significato? Probabilmente si era dimenticato di lei rimpiazzandola con qualche modella bionda tutta curve, dopotutto l'aveva sempre considerata solo un amica di infanzia ed era stata lei a spingerlo a dire quelle parole che forse nemmeno pensava. Per lei non era mai stato solo un amico, aveva sempre visto qualcosa in più in Schinichi, qualcosa che l'attirava come una falena verso la luce; forse si era avvicinata troppo e si era bruciata inevitabilmente.
Quando era più piccola andava spesso con lui a casa del vecchio, ormai sembrava passato un secolo chissà se anche il suo amico di infanzia ricordava tutti i pomeriggi passati lí, era sicura però che Agasa non li avrebbe dimenticati facilmente sopratutto le condizioni della casa dopo i loro piccoli "esperimenti"... Un momento Agasa, lui l'avrebbe riconosciuta subito!
Si bloccò di botto intravedendo già il portone principale e cominciando a sudare freddo, Conan le andò a sbattere contro facendo cadere entrambi per terra.
~ Scusa Conan-k...- si morse la lingua prima di pronunciare il suffisso che era solita utilizzare con il fratellino, per fortuna lui non sembró farci caso -non volevo.
~ Tranquilla ero io che non guardavo dove andavo.
Le diede una mano per rialzarsi rivolgendole il primo vero sorriso da quando l'aveva vista. Tanto vero quanto triste peró.
~ No davvero, comunque mi sono appena ricordata che devo fare una cosa quindi... Ci vediamo domani.
~ Dai Izumi ormai avevi detto di sì. - la supplicó Mitsuiko
~ Davvero ragazzi non posso mi dispiace.
~ Almeno vieni a conoscere il dottor Agasa.
~ No! Cioè volevo dire che oggi non é il caso devo fare una cosa urgentemente. Sarà per un'altra volta.
~ Ok allora ci si vede domani.
~ Si certo.
Si allontanò il più velocemente possibile cercando di mettere maggior distanza fra lei e i bambini, solo dopo aver girato l'angolo tiró un sospiro di sollievo. C'era mancato poco; se non si fosse ricordata di Schinichi e di conseguenza della sua infanzia sarebbe tutto finito ancora prima di iniziare, chissà cosa stava facendo ora il detective, scacció il pensiero sicura che la risposta non le sarebbe piaciuta.


Conan pov

 Vide Izumi allontanarsi con una certa fretta da loro chiedendosi cosa nel suo atteggiamento lo facesse sentire tanto malinconico. Raccolse il cellulare continuando l'articolo che stava leggendo su un misterioso omicidio di un uomo che aveva lasciato una scritta prima di morire: Black ravens. In inglese significava : corvi neri e lui era più che sicuro che l'organizzazione avesse a che fare con quell'uomo, purtroppo il decesso era avvenuto più di 2 mesi prima e il caso era stato archiviato come rapina finita male. Tutti i documenti che lo riguardavano probabilmente ora erano nelle mani della polizia e lui nelle sue condizioni attuali non poteva certo chiedere come se nulla fosse un favore al commissario Meguere. Dannazione! Mancava sempre così poco ma era sempre così lontano.
~ Conan?
Gli si avvicinarono Mitsuiko e Genta con aria cospiratoria.
~ A te non piace nemmeno un po la nuova ragazza?
~ Non é male.- ammise lui preso in contropiede
~ Lo pensi davvero Conan? - gli chiese Ayumi con voce strana
~ Si, é carina.- disse ignorando il rumore del suo cuore che si crepava lentamente
~ Non solo carina e pensare che vivete insieme che invidia.
~ Tranquilli é tutta vostra.
L'unica ragazza che gli interessava, che gli era mai interessata era partita per New York e probabilmente quando sarebbe tornata sarebbe stata bella che sposata magari anche madre.
Intanto erano già entrati in casa del dottor Agasa intento a prepararsi un caffè ancora in vestaglia.
~ Se é davvero così carina come dite probabilmente avrà già un ragazzo non credete. - li sorprese Ai comparendo dietro i tre bambini con uno scatolone in mano 
~ In effetti non ci avevo pensato.- ammise Genta
~ Oh ciao  ragazzi. Di chi state parlando se posso sapere?
~ ; oggi é arrivata una nuova compagna da Kyoto ed é davvero carina inoltre il solito fortunato di Conan ci vive anche assieme.
Ai si girò con una strana luce negli occhi verso l'interessato ma questi era troppo preso dall'articolo per notarlo
~ Davvero? Come mai Kogoro l'ha permesso
~ A quanto pare è una cugina di terzo grado di Ran. - rispose il piccoletto mettendo finalmente via il telefono
~ Ah capisco e come si chiama?
~ Izumi.- dissero in coro i bambini
Dopo che si furono messi di fronte al televisore per giocare ai videogiochi Agasa e Ai gli si avvicinarono per sapere se aveva scoperto qualcosa sul caso dell'uomo che era in contatto con l'organizzazione ma dalla sua espressione capirono che la risposta era negativa.
~ Voi avete scoperto qualcosa?
~ Poco, ho cercato tutto il giorno ma sembra che quell'uomo non sia mai esistito. L'unica cosa che sono riuscita a scoprire è che lavorava presso una ditta metallurgica ormai andata in fallimento da 8 anni nella periferia di Tokyo e che era divorziato da 7 con la moglie, purtroppo questa deve aver ripreso il suo nome da nubile perché non risulta da nessuna parte.
~ Quindi possiamo pure scordarci di parlarle. L'unico punto di partenza é la ditta ma finché ritroviamo il datore di lavoro o la lista degli operai ci vorrà tantissimo tempo.
Sospiró sconfortato.
~ Su non deprimerti Schinichi nessuno scompare mai del tutto, qualche traccia rimane sempre e comunque, anche se qualcuno cerca di lavarla via. Inoltre il fatto che abbia smesso di lavorare riuscendo comunque a vivere dimostra i suoi per niente puliti affari con l'organizzazione.
~ Si ma questo conferma solo i nostri dubbi non ci porta da nessuna parte e siamo nuovamente punto a capo.

Ran pov

Era in quel bagno asfittico e maleodorante da quasi dieci minuti, sua madre non avrebbe dovuto tardare ancora molto visto considerato che il suo volo era tra un quarto d'ora. Avevano entrambe concordato che l'aeroporto era il posto migliore dove vedersi perché sarebbe risultato solo un incontro casuale in un bagno fra una bambina e una donna, in più li le telecamere non c'erano quindi erano anche al riparo da occhi e orecchie indiscrete. La porta si aprì e una donna vestita elegantemente con un tailleur viola si avvicinò al lavabo fingendo di doversi lavare le mani.
~ tieni; queste sono tutte le lettere che ho ricevuto nell'arco degli ultimi 3 mesi, comprese le referenze e tutti i dati del cliente.
Le porse una busta giallo spento dai bordi consunti e rovinati, rigonfia di fogli e schede che si mise sotto il giubbotto che indossava.
~ Ran ascoltami non metterti in testa strane idee sè ne sta già occupando tuo padre.
Eri si sistemò gli occhiali sul naso in un gesto abituale soppesando la figlia con aria indagatrice per capire se avrebbe fatto ciò che le aveva appena chiesto. Ovviamente la risposta era no, ma questo la donna non necessitava di saperlo.
~ Certo mamma, vai tranquilla e aspettiamo che si calmino le acque prima di agire - la guardò storto- prima che papà e la polizia possano agire.
~ Non so se é una buona idea partite per Los Angeles, lasciarti qui anche se sotto queste spoglie non mi alletta molto. Non sappiamo nemmeno se dietro quelle minacce ci sono uno o più uomini, ma é stato molto chiaro a proposito, voleva farti del male e io...
Le tenne la mano stringendola fra le proprie.
~ Andrà tutto bene, tu cerca di rilassarti e prenderla come una pausa dal lavoro.
La guardò dubbiosa con la valigia in una mano e i biglietti per l'imbarco nell'altra:
~ Sei sicura che tuo padre possa farcela?
~ Si, ne sono certa.
Eri le rivolse un ultimo sorriso tirato e si allontanò verso il gate con il cuore più leggero ma riempito di bugie, Ran nonostante tutto non riusciva a pentirsi perché sapeva che mandandola via facendola sembrare una scelta spontanea da parte della sua, le aveva appena salvato la vita.

* *
Scese dal taxi e si diresse verso l'agenzia, Conan solitamente a quell'ora doveva essere ancora dal dottor Agasa quindi avrebbe potuto guardare e analizzare in tutta calma il materiale che le aveva dato la madre prima di passarlo a Kogoro. Invece appena entrata nell'appartamento sentí uno strano odore di bruciato che la mise subito in allarme: Conan stava cucinando!
Corse subito in cucina con il volto dipinto dal terrore, il fratellino stava cercando di mescolare il riso che gli si doveva essere attaccato alla pentola gli si avvicinò e lo sorprese prendendogli il mestolo e cominciando a grattare con quanta più forza poteva, nonostante il suo corpo fosse rimpicciolito, il fondo.
~ Izumi...!
~ Scusami ma se non intervengo provocherai un incendio.
~ Grazie per l'enorme fiducia. 
~ Sono solo sincera e dovresti ringraziarmi ti sto salvando casa.
~ Esagerata.
~ Passami le spezie.
~ Quali spezie?
~ Origano e pepe.
~ Ma non ci sono.
~ Certo che ci sono si trovano nel cassetto a destra.
~ E tu come fai a saperlo?
Le si gelò il sudore sulla schiena, cavoli si era fregata da sola che idiota! Cercó di rispondere con più disinvoltura possibile controllando il tono della voce affinché non tremasse.
~ Le ho viste ieri mentre facevo un sopralluogo della casa.
~ Ah. Spero che tu sappia cosa stai facendo.
~ Ovvio dubiti forse delle mie abilità culinarie?
~ Staremo a vedere.
Pochi minuti dopo il riso era pronto così apparecchió per lei e Conan e si sedette guardando con aria soddisfatta il bambino che lo mangiava avidatamente.
~ Ora voglio delle scuse.
~ Per cosa? 
Gli tirò un buffetto affettuoso sul braccio scoppiando a ridere con lui.
~ Ok prometto che non dubiterò più della tua cucina.
~ No, devi promettere che non entrerai più in cucina.
~ Va bene va bene. Kogoro domani probabilmente non ci sarà hai bisogno che ti faccia veder la strada per la scuola?
Stava per dissentire ma per fortuna si ricordò che ora il suo nome era Izumi e non Ran.
~ Si grazie, mi faresti un piacere.
~ Posso farti una domanda?
Annuí spronandolo a continuare.
~ Perché sei venuta qui a Tokyo?
~ Perché... I miei si stanno separando e quindi hanno preferito allontanarmi per un po finché le acque non si calmano.
~ Per un attimo ho temuto che dicesti per l'eccezionale compagnia di tuo zio.
~ No, so delle sue abitudini da Ran.
Si alzò con un sorriso ironico dipinto in volto che poche volte gli aveva visto, non avevano parlato come facevano di solito, questa volta era stato diverso e diversamente si era sentita; come se fosse ritornata a casa da un lungo viaggio dopo tanto tempo.
~' Notte Izumi.
~ 'Notte Conan.


Angolo autrice

Spero di non essere stata troppo noiosa fino ad adesso e di avervi incuriosito almeno un po'. Se avete consigli o commenti da farmi sono ben accetti 

Un saluto
Lady_kid
   
 
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